Ieri sera è venuto a mancare Umberto Eco, grande scrittore, semiologo e filosofo, di lui rimangono indimenticabili e sempre attuali due libri: In nome delle rosa e Il pendolo di Focault. La scrittura era un fatto secondario per Umberto Eco, la sua vita era lo studio della semiologia di cui ha scritto diversi trattati, ha insegnato ed ha diretto la scuola degli Studi Umanistici di Bologna.
Mi ricordo che mio fratello aveva dato un esame di semiologia proprio con lui, quanto l'ho invidiato, ma io avevo scelto un'altra facoltà a Bologna. Ho letto i suoi libri quando sono stati editi, e oltre alla trama, vi trovavi la ricchezza della storia, così precisa che a volte pensavi fosse un libro di storia, ma in quel periodo amavo la Storia, non a caso avevo scelto come percorso di studi Storia Contemporanea a Bologna.
Il libro In nome della rosa è un giallo ambientato nel periodo medioevale, si sviluppa in sette giorni, Adso, il protagonista, indaga sull'uccisione di uno dei frati del convento, all'interno del quale si svolge l'intera trama. Alla fine riesce a trovare il mandante dell'omicidio, ma....il finale ...meglio leggere il libro non lo svelo!
Un libro da leggere prima di accingersi a scrivere un libro è: La bustina di Minerva, una raccolta di consigli per scrivere bene.
Ve ne riporto qualcuna: - evitare le frasi fatte, sono minestra riscaldata
- non fare indigestione di puntini di riflessione
- una meno virgolette possibili, non è fine
- non fare frasi di una sola parola
- solo gli stronzi usano le parole volgari.
FML
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