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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Un Prato di fiabe - Concorso letterario

Buongiorno donne e uomini del blog chi di voi scrive fiabe, spero siate in tanti, e se non lo avete mai fatto potrebbe essere l'occasione giusta per farlo.  Avete un mese di tempo per partecipare alla XVIII edizione del concorso " Un Prato di fiabe" , indetto dall'Associazione culturale Marginalia, con il patrocinio del Comune di Prato.  Il concorso è aperto anche alle scuole elementari e medie, inoltre c'è anche la sezione per illustratori. Forza amici, prendete in mano la penna e ritornate bambini per scrivere la vostra fiaba, quella che vorreste narrare ai vostri figli o nipoti.  Scade il 30 giugno, avete tempo per pensare e scrivere una bella fiaba. Buon lavoro ed in bocca alla penna!!! Maria Lucia BANDO DI CONCORSO Per Autori di Fiabe 1) Possono partecipare al Concorso autori di tutta ITALIA. 2) Le opere dovranno avere per soggetto fiabe, a tema libero, inedite. 3) Ogni autore può partecipare al concorso con un massimo d
Care amiche e amici virtuali oggi ho pochissimo tempo, ho trascorso una bellissima mattina in compagnia di una amica di vecchia data. Tanti progetti, confidenze e condivisioni. È un'amica terapeutica, stare con lei il tempo scivola e quando termina sono carica di nuova energia.  Peccato che il tempo con entrambe è sempre tiranno, lavoro, impegni, famiglia, e a volte si dimentica di lasciare spazio e tempo anche per le amiche.  Promettiamo a noi stesse che dobbiamo lasciare uno spazio settimanale per noi , ma le promesse vengono surclassate, inesorabilmente dai troppi impegni. Lo sappiamo bene quando ci scambiamo la promessa di farlo, ma nel cuore c'è sempre la voglia di mantenerla e la speranza di realizzarla. Che fare? Nulla, accettare come può essere piacevole e ritrovarsi con tante cose da dire, quando il tempo ce lo permette. Assaporare i momenti in cui ci siamo l'una per l'altra Un abbraccio a Lei, Anna, ma anche voi che silenziosamente con

Matthias Canapini autore

Carissime amiche ed amici del blog durante il Salone del libro a Torino, sono andata a trovare la casa editrice Prospero Editore, per conoscerli di persona e salutarli. Ne ho approfittato per ascoltare la presentazione di un loro scrittore: Matthias Canapini. Un ragazzo giovane, del 92,  nato con la valigia in mano, o meglio lo zaino.  Fin da ragazzino è stato abituato a viaggiare dai  genitori, poi ha deciso di farlo da solo. Dopo un tentativo di studiare lingue orientali all'università, ha sentito l'esigenza di andare, di comprendere le lingue, gli usi e costumi nel territorio stesso. All'età di 19 anni Matthias ha iniziato il suo lungo viaggio, con un bagaglio essenziale, perché quello di cui necessità è impresso nel suo cuore e nella sua mente.  Il suo approccio è empatico, fatto di gesti, sorrisi e condivisioni. Non ha bisogno d'altro, forse si, la sua fedele compagna di viaggio: la macchina fotografica.  Attraverso l'obiettivo coglie momen

Un leggero caldo vento di scirocco di Maria Lucia Ferlisi

Carissime amiche ed amici del blog  ripubblico questa recensione, straordinaria, del mio romanzo,  a cura di Elvira Rossi, recensora del sito Cultura al Femminile. Un leggero caldo vento di scirocco   di Maria Lucia Ferlisi  Attraverso una storia di donne c’introduce nella Sicilia degli anni Trenta. Le prime battute del libro disegnano presto l’atmosfera, in cui il lettore sarà immerso, spingendo il suo sguardo all’interno di una casa della piccola nobiltà di provincia. È significativo che la prima immagine sia quella di una donna, che sbircia dalle persiane socchiuse. Ad appartenere alla donna sono gli interni della propria dimora. Il mondo esterno, che è di proprietà esclusiva degli uomini, dalle donne può essere solo osservato da lontano, scrutato, spiato, chiacchierato, ma non vissuto con una partecipazione attiva. Maria Lucia Ferlisi racconta la storia di un’epoca, prospettando la condizione femminile nei primi decenni del Novecento in Sicilia. Tutti gli

Madre di Monja Parmigiani

Madre di Monja Parmigiani recensione a cura di  Maria Lucia Ferlisi Inanna è figlia del ventre della terra, è figlia del grande ventre materno dell'universo.  Il suo amore per Damien è nato nel profumo del bosco, un amore forte come i tronchi degli alberi, frizzante come il profumo delle felci, dolce e tenero come i fiori che sbocciano lungo i sentieri, caldo come i raggi di sole che filtrano tra i rami. Un amore che le ha regalato l'emozione della vita, di un ventre che si scalda e fa spazio mese dopo mese alla nuova vita che farà parte anch'essa del misterioso universo procreativo che lega la madre al figlio, in un nodo sottile che inizia già dal primo battito, in quel liquido caldo e nutriente, come un abbraccio, inizia il dialogo segreto ed unico tra madre e figlio.  Un dialogo riservato soltanto a chi sa ascoltare, un dono prezioso, un linguaggio segreto sottile, invisibile che lega i due cuori che battono nello stesso corpo. Un filo

Al faro di Virginia Woolf

Carissime lettrici e lettori del blog durante il salone del libro ho avuto modo di ascoltare Nadia Fusini, scrittrice, critica e traduttrice di Shakespeare, che ha raccontato il libro: Al faro di Virginia Woolf . Libro che lei stessa ha curato nella versione attuale edita da Feltrinelli.  Ascoltare una letterata esperta della letteratura Inglese, è stato interessante. Ho preso appunti a mano, usando carta e penna come quando andavo a scuola, e oggi voglio proporli a voi per farvi amare ancor di più questa grande autrice e femminista dall'animo delicato, moderno, attivo e all'avanguardia. Nadia Fusini definisce il romanzo nell'esatta terminologia della Scrittrice Virginia: Elegia. Questo romanzo per l'autrice è stato come un dono, un'offerta, perché nello scrivere si è confrontata con i suoi ricordi ed le sue emozioni, che hanno ripreso vita nella carta.  Virginia scrive per il faro, per ricordargli l'infanzia  e le lunghe estati felici pass

La danza delle vergini e delle vedove di Luca Cristiano

La danza delle vergini e delle vedove di Luca Cristiano recensione a cura di Maria Lucia Ferlisi Il romanzo è un insieme di racconti, girano vorticosamente, senza respiro per il lettore.  Insiemi di nomi di situazioni surreali che cercano di mettere il lettore di fronte alla realtà attuale del mondo che è sull'orlo della pazzia.  Nessuno ascolta, se non quando deve infilzare una forchetta nel ginocchio della moglie per avere un momento di attenzione, dove finalmente potranno parlare guardandosi negli occhi. È così che mi fai sentire ogni volta. Come se mi costringessi a guardarti mentre ti ferisci volontariamente. Volevo solo farti capire cosa si prova stando dalla mia parte Vi è anche uno scrittore emergente, deluso, un po' sfigato, per la verità, solo, parla soltanto con Kafka, il suo alte ego che ride sempre di lui. Senza amici, gira sugli autobus per guardare le donne. Forse è per questo che Kafka non la smette di ridere.