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mercoledì 18 giugno 2025

FRIDA KAHLO: Chiodi e fiori: una storia d arte, dolore e passione di Valeria Biotti

 FRIDA KAHLO: Chiodi e fiori: una storia d arte, dolore e passione

di 

Valeria Biotti

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«Ho dipinto il dolore, ho giocato con la morte, ho celebrato la vita. Nessuno dimentichi quanto gli elementi siano tutti parte di una stessa, unica storia ancestrale. Vi diranno che sono vissuta morendo. Non credetegli. Sono morta vivendo».

 

Frida Kahlo è un nome che evoca forza, dolore e bellezza. Questa è una biografia che scava oltre il mito, raccontando la vita di una donna spezzata e orgogliosa, capace di trasformare le sue cicatrici in arte. «Ho sofferto due gravi incidenti nella vita: uno quando un tram mi ha gettata a terra, l'altro era Diego»: così Frida descriveva con lucidità i due eventi che hanno segnato il suo destino.

 L’impatto devastante dell’incidente, che le frantumò la colonna vertebrale, rappresenta solo l’inizio di un’esistenza costellata di sofferenze fisiche e morali. I tradimenti di Diego Rivera, suo grande amore e tormento, le inflissero ferite profonde, ma senza spezzarla mai: la spinsero, anzi, a creare un universo artistico unico e dirompente. 

In questo libro, l’immaginario di Frida esplode in un caleidoscopio di colori e simboli, mescolando realtà e surrealtà, politica e introspezione, amore e vendetta. Una narrazione che alterna toni intimisti a momenti di crudezza, portando il lettore a immergersi nell’anima inquieta di una combattente straordinaria.

 Valeria Biotti non si limita a celebrare l’artista icona del femminismo e della cultura messicana, ma restituisce la dimensione personale e umanissima di una donna che ha affrontato il dolore con un coraggio fuori dal comune. Tra ricostruzione e destrutturazione, il libro offre una chiave di lettura originale e non convenzionale, raccontando la vita di Frida come un equilibrio perfetto tra caos e bellezza.

 Per chi vuole conoscere non solo l’artista, ma la donna dietro il mito, questo è un viaggio intenso e indimenticabile nell’universo complesso e affascinante di Frida Kahlo.


BIOGRAFIA

Valeria Biotti è scrittrice, giornalista, sociologa, autrice teatrale, speaker radiofonica, vignettista. 
Ha al suo attivo collaborazioni con parecchie testate, tra cui «Il Fatto Quotidiano», «Pubblico», «Il Male», «Il Misfatto», «Il Cuoio» e, oggi, «Il Corriere dello Sport». 

Da un paio di decenni conduce trasmissioni radiofoniche, sia d'intrattenimento che sportive. Oggi è felicemente a Radio Radio Lo Sport, contenitore storico di calcio e attualità che annovera i più grandi giornalisti nazionali tra i propri opinionisti. 

È vincitrice del Premio Calabrese, del Premio Sette Colli e di otto Microfoni d’Oro. Si occupa di Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e di diritti dei minori presso l’Istituto nazionale di pedagogia familiare. 

Per Diarkos ha scritto Le Leggende della Roma (2020) e Ayrton Senna. Un dio immortale alla ricerca della felicità (2025). 


mercoledì 4 giugno 2025

Mary De Rose e i suoi libri da comprare...o regalare

 Mary De Rose e i suoi libri da comprare...o regalare...


Un'autrice frizzante che pensa ai bambini con i suoi libri da colorare e pensa anche alle donne con le sue ricette facili, super veloci e...buone! (Qui ve ne presento solo tre, ma ne ha scritti molti altri.)

Forza, cercate i suoi libri 💛💚💙💜



Frasi Pazze Da Colorare! Colora la confusione!

 Un libro da colorare per adulti che rompe ogni schema! Tra frasi surreali e illustrazioni eccentriche, questo libro è un invito a staccare la mente, ridere e divertirsi mentre si colora. Ideale per chi ha bisogno di una pausa creativa, fuori dagli schemi e piena di ironia. 




Ricette senza sbatti.

  Ricette facili, veloci e gustose, perfette per chi ha poco tempo e ancora meno voglia di complicarsi la vita. 

 Con un tono fresco e amichevole, questo libro ti guida tra piatti semplici ma soddisfacenti. In più, un bonus speciale con 10 ricette extra da scaricare!



 Spero che oggi il tuo cuore sia colmo di sorprese

Cucina con leggerezza, senza stress… e con un pizzico di ironia Un piccolo scrigno di pensieri, meditazioni e ispirazioni per chi desidera vivere con più consapevolezza e gratitudine. Ispirato alla filosofia zen e alla meditazione, questo libro ti accompagna giorno dopo giorno, come un amico silenzioso che ti ricorda di rallentare e goderti l’attimo. Perfetto per chi cerca senso nelle piccole cose

Biografia

 Mary De Rose scrive da sempre, con il desiderio profondo di offrire parole che accarezzano l’anima. Da self publisher appassionata, crea libri che aiutano a ritrovare equilibrio, leggerezza e senso, spaziando tra spiritualità, quotidianità e creatività. 

 Nei suoi titoli trovi compassione, ironia e un forte legame con la tradizione, con un tocco moderno. Che si tratti di riflettere, colorare o cucinare, i suoi libri sono pensati per far sentire bene chi li sfoglia.


lunedì 19 maggio 2025

GIANNA MANZINI - SCRITTRICE DIMENTICATA

 GIANNA MANZINI


Gianna Manzini nasce a Pistoia il  24 marzo del 1896 scrittrice talentuosa ma nonostante diversi premi ricevuti è finita nell’oblio completamente dimenticata.

Il padre era un anarchico e antifascista convinto e si scontrava con la famiglia della madre che invece era di estrazione borghese e agiata, finirono con una separazione violenta e Gianna visse con la madre e la zia e le cugine in un contesto familiare agiato. Questa separazione segna la vita di Gianna e dopo qualche anno con la morte del padre a seguito di un attentato fascista ne rimarrà terribilmente turbata.

La sua preparazione culturale e universitaria si forma a Firenze dove consegue la laurea sull’ascetismo di Pietro Aretino, in questi mesi conosce Bruno Fallaci, responsabile della terza pagina del quotidiano “la nazione”, tra i due si instaura un forte legame amoroso e nel 1920 convolano a nozze.

Dopo aver pubblicato racconti vari nel 1928 pubblica il suo primo romanzo: Tempo innamorato che viene giudicato positivamente dalla critica del tempo e da scrittori come elio Vittorini e Emilio Cecchi.

La sua cerchia letteraria si allarga e conosce personaggi dome Arturo Loria, Prezzolini, De Robertis e Montale.

Nel  1930 il suo è l’unico nome femminile inserito nell’antologia dei nuovi scrittori. Nel 1933 si separa dal marito e si trasferisce a Roma con il suo nuovo amore: Enrico Falqui intellettuale e critico letterario.

Insieme fondano una nuova rivista letteraria in pieno dopoguerra: Prosa dove scriveranno autori come Sartre, Valery, Virginia Woolf e Mann, purtroppo do qualche anno dalla fondazione la rivista chiude.

Gianna Manzini inizia a occuparsi di moda attività più frivola che la porta a scrivere per il settimanale OGGI

La sua attività di scrittrice non si è mai fermata ma con la pubblicaione di animali sacri e profani viene apprezzata da Pier Paolo Pasolini. Nle 1956 con il romanzo LA SPARVIERA, si aggiudica il prestigioso Premio Viareggio. Nel 1961 con UN’ALTRA COSA, vince il Premio Marzotto. Nel 1965 riceve il Premio Napoli con il romanzo Allegro ritratto. Con ritratto in piedi vince il Premio Campiello siamo nel 1971.

Muore, sola, a Roma il 31 agosto 1974, pochi mesi dopo la morte  del suo compagno di vita Enrico Falqui.

FLM











DA WIKIPEDIA

La tematica

La prosa di Gianna Manzini, "complicata e un po' abbagliante" come la definiva già al suo esordio Emilio Cecchi, ha sempre cercato di costruire il racconto secondo angolature e piani diversi; la narrazione assume a volte un ritmo affannoso, preziosismi lessicali e metaforici, e lo stile diventa spesso acrobazia. Giacomo Debenedetti scrisse che "certamente la Manzini è riuscita e riesce a pronunciare parole che, fino all'attimo precedente, avevamo creduto impronunciabili [.....] in tal modo [...] ci può descrivere un visibile che anche noi dovremmo vedere, ma da soli non vedremo mai".

I suoi due ultimi libri rappresentano per la scrittrice un ritorno doloroso alle origini; il ricordo del padre amatissimo, i sensi di colpa, ripresi dopo un oblio di ben sessant'anni, necessari per sviscerare tutto il suo vissuto: la dolorosa vicenda di un padre ricco che lascia tutto (compresa la famiglia) per inseguire un ideale e un tragico destino, e di una madre ricca borghese, conservatrice e reazionaria, raffigura uno scontro di scelte diverse e inconciliabili.

Manzini si rivela un'intellettuale raffinata, autrice di frammenti lirici e sperimentatrice di forme aperte del testo. Il suo è un percorso originale e innovativo, che si pone al di là delle tendenze letterarie, spesso precorrendo i tempi con tecniche nuove e personalissime.

La sua opera, benché subito apprezzata dalla critica e da grandi intellettuali, è rimasta confinata all'interno di un pubblico ristretto. Oggi sembra che possa finalmente essere illuminata da una nuova rilettura delle sue opere, anche grazie allo straordinario apporto del suo archivio personale, che potrà aprire nuove prospettive di ricerca sui suoi testi.

Opere

Romanzi e raccontiTempo innamorato, introduzione di Giansiro Ferrata, Milano, Corbaccio, 1927; Milano, Mondadori, 1973.

Incontro col falco, Milano, Corbaccio, 1929.

Boscovivo, Milano, Treves, 1932.

Un filo di brezza, Milano, Panorama, 1936.

Rive remote, Milano, Mondadori, 1940.

Venti racconti, prefazione di Giuseppe De Robertis, Milano-Verona, Mondadori, 1941.

Forte come un leone. Confidenze, con 6 disegni inediti di Scipione, Roma, Documento, 1944.

Carta d'identità, Roma, Nuove edizioni italiane, 1945.

Lettera all'editore, a cura di Clelia Martignoni, Firenze, Sansoni, 1945; Palermo, Sellerio, 1993.

Forte come un leone ed altri racconti, Milano, Mondadori, 1947.

Ho visto il tuo cuore, Milano, Mondadori, 1950.

Cara prigione, con 6 disegni di Franco Gentilini, Milano, Fiumara, 1951; Milano, Mondadori 1958.

Animali sacri e profani, Roma, Casini, 1953.

Il valzer del diavolo, Milano, Mondadori, 1953.

Foglietti, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1954.

La sparviera, Milano, Mondadori, 1956.

Ritratti e pretesti, Milano, Il Saggiatore, 1960.

Arca di Noè, Mondadori, Milano, 1960; Roma, Rina Edizioni, 2023.[4]

Un'altra cosa, Milano, Mondadori, 1961.

Il cielo addosso, Milano, Mondadori, 1963.

Album di ritratti, Milano, Mondadori, 1964.

Allegro con disperazione, Milano, Mondadori, 1965.

La Signora di Cariddi, Milano, Rizzoli, 1970.[5]

Ritratto in piedi, Milano, Mondadori, 1971; a cura di Clelia Martignoni, Pistoia, Libreria dell'Orso, 2005; Aprilia, Ortica editore, 2011.

Sulla soglia. Racconti, a cura di Clelia Martignoni, Mil

lunedì 5 maggio 2025

MALANIMA DI ROSITA MANUGUERRA

 Malanima

 di

Rosita Manuguerra

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Mia vive a Favignana, un’isola nell’isola, sa che quel pezzetto di terra, bagnato dal mare in ogni lato è testimone, vivo e presente, di tante partenze a altrettanti arrivi.

Una piccola isola che vede crescere questa ragazzina che osserva i suoi abitanti e con i suoi coetanei ride, gioca scherza ma ascolta le loro paure e le loro speranze.

Quando in paese arriva Marina ne rimane incuriosita, non sarà una delle tante ragazzine pronte a partire al termine dell’estate, lei resterà, per questo vuole diventare sua amica, anche se è diversa da lei, ma ne è attratta, perché pur essendo nata nell’isola è forestiera.

Mia e Marina si ritrovano tutti i giorni per esplorare l’isola e trovare luoghi nascosti per apprezzarla, amarla e farla diventare l’isola dell’anima.

Ci riescono perché Mia ha sempre amata l’isola, come la madre Teresa che è rimasta anche soffrendo.

Marina insieme con la madre è scappata da quel luogo, ma è ritornata perché non si stacca mai il cordone ombelicale del luogo che ti ha dato i natali.

Senti le voci delle chiacchere vuote e perfide   che ricadono con violenza sulle persone, dietro a queste voci corali che possono distruggere le persone, c’è chi resta e chi fugge. Senti il mistero che si cela dietro a parole vuote che non conoscono la verita e amano arricchirla di dettagli inventati. Senti in ogni angolo la'more per quest'isola che poco da economicamente, ma che da tanto per l'anima di ogni abitante.

Scoprono che le loro madre erano amiche inseparabili e Marina finalmente può conoscere la verità della fuga della madre.

 

Una storia ben scritta da Rosita Manuguerra nell’esordio letterario.

Nel romanzo senti il profumo del mare in ogni riga, con i ricordi belli e negativi che porta con sé onda dopo onda,  senti l’asprezza del sale e delle onde durante le tempeste che rendono l’isola minacciosa e spettrale.

Ma senti anche la dolcezza del mare quanto ti culla con le sue acque cristalline o    quando il sole ti accarezza con mano leggera.

L’autrice lascia scorrere le parole che mostrano una voce sensibile e matura che sa leggere dentro il cuore delle due ragazzine regalandoci un romanzo di formazione di alto spessore.

VALUTAZIONE: 💛💛💛💛

SCHEDA LIBRO

Autore: Rosita Manuguerra

Titolo: Malanima

Casa Editrice: Feltrinelli

Pagine: 208


TRAMA

Sull’isola non tutti vanno e vengono allo stesso modo. Ci sono quelli che arrivano con il sole di maggio e ripartono con le prime piogge di settembre. C’è chi fa avanti e indietro ogni giorno, senza più chiedersi a quale riva appartenga davvero. E poi ci sono quelli che, messi dalla vita davanti a un bivio, hanno dovuto scegliere se restare o imbarcarsi per una partenza che può valere un addio.
 Entrambe le scelte lasciano un segno invisibile e profondo. Mia lo ha imparato da bambina attraverso la storia della sua famiglia – la madre Teresa è rimasta, nella convinzione che l’isola fosse l’unica realtà possibile, mentre la zia Nietta è andata via appena ha potuto – e continua a vivere questi conflitti da adolescente insieme a Giulia, Anna e Nello, gli amici di sempre. Adesso però a portare scompiglio è arrivata Marina, la ragazza di città che non se ne andrà con le piogge di settembre.
 Così diversa e a tratti scostante, Marina attira su di sé sentimenti contrastanti: dalla curiosità al disprezzo, dall’attrazione all’invidia. Mia, invece, in lei vede soprattutto il fascino di chi proviene da un altrove lontano. Eppure Marina si trascina dietro legami ancestrali – sua madre Lia è legata a filo doppio con l’isola da un trauma e dall’antica amicizia con Teresa – e sembra destinata a riportare a galla segreti inconfessabili. Con una prosa avvolgente e un ritmo solenne, Rosita Manuguerra ha scritto un romanzo di formazione luminoso, che a partire dall’ambientazione in una piccola isola è in grado di esplorare temi universali.
 "Malanima" è la storia di due ragazze in cui riverbera e si compie il racconto di emancipazione delle loro madri, una storia capace di scavare a fondo nel cuore di tutti noi e di rammentarci che le mete di partenze e ritorni, di arrivederci e addii, non sono altro che luoghi dell’anima.

mercoledì 23 aprile 2025

Atti umani di Han Kang

 Atti umani

 di

 Han Kang

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

La voce dell'autrice Han Kang ci fa conoscere un pezzo di storia della Corea del Sud che ha rischiato di essere sepolta e negata. Attraverso sette episodi attraversiamo il paese di Gwangiu, teatro spettrale della rivoluzione al regime di Chun Doo-hwan e con pacatezza ma senza omettere nessun orrore, ne riviviamo l'orrenda nefandezza.

Un'insurrezione di giovani tra cui tanti quindicenni viene sepolta, sterminata nel silenzio del potere. 

Conosciamo un ragazzo che cerca di restituire un nome a centinaia di morti che arrivano in quella solitaria palestra che emana un tanfo di morte, per quei corpi straziati a cui lui cerca di dare la dignità del corpo dilaniato e la compassione dei parenti che li cercano nelle fosse comuni istituite dai militari dell'esercito intervenuto a zittire con la morte la voglia di libertà dei giovani coreani.

Ritroviamo una redattrice che riceve sette schiaffi forti ma cui non fa cedere le lacrime. 

C'è un ragazzo che cerca l'amico scomparso.

C'è un prigioniero che si domanda perché lui è rimasto in vita mentre centinaia e centinaia di amici sono stati giustiziati, costretto a vivere con il dolore dei ricordi delle torture subite e ridotto in un derelitto umano.

C'è l'operaia calpestata da un pesante scarpone militare che subisce un intervento delicato allo stomaco.

C'è la madre di uno dei tanti ragazzi torturati, seviziati e giustiziati.

 E infine c'è lei, la scrittrice a cui spetta l'amaro compito di restituire al mondo e alla Corea del Sud la voce di quei ragazzi che si è spenta troppo presto.

 La figura di quei corpi ammassati a croce in pile di corpi vuoti e dissanguati pronti per essere bruciati , privati dall'ultimo saluto dei genitori e dalla dignità di un sepolcro.

La scrittura di Han Kang dolce e delicata, pulita e chiara, dolcemente lirica restituisce a quei corpi la dignità tolta nel respiro della libertà e libra in alto, giunge alle loro anime e a noi che leggendola recuperiamo la storia persa in uno dei tanti tentativi di nascondere la verità al mondo.

Valutazione : 💛💛💛💛💛+++

SCHEDA LIBRO

Autore: han Kang    

Titolo: Atti umani

Casa Editrice: Adelphi

Pagine: 205

TRAMA

Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l’aria di un "orribile tanfo putrido". Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l’insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; "Atti umani" è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il "rullo inchiostratore" della censura e i "sette schiaffi" di un interrogatorio; l’anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni. Han Kang, con il terso, spietato lirismo della sua scrittura, scruta tante vite dilaniate, racconta oggi l’indicibile, le laceranti dissonanze di un passato che si voleva cancellato.

mercoledì 16 aprile 2025

La Recita di Bolzano di Sandòr Màrai

 La Recita di Bolzano di Sandòr Màrai


Impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Giacomo è un quarantenne appena fuggito dalle carceri di Venezia, sua città natale. Nella fuga decide di fermarsi a Bolzano, dove alloggia in una locanda e subito la sua fama fa il giro del paese.

Lui è il forestiero che arriva da Venezia e darà lustro a quella cittadina. tutti vogliono conoscerlo soprattutto le donne per la sua fama di libertino e passionale amante.

Nella locanda si crea una lunga fila di donne che possono spiarlo mentre dorme dal buco della serratura mentre dorme, gestisce la fila una giovane cameriera di sedi anni che presto cadrà tra le braccia dell'uomo.

Non è bello, ha il ventre molle, non è ricco ma vive di sotterfugi e elargizioni di un amico, eppure tutti lo cercano e acclamano, perché... perché è un uomo vero, affronta  la vita con passione, giuste o sbagliate che siano.

Eppure una volta si è sfidato a duello per l'amore di una donna: Francesca, l'unica donna che non ha posseduto eppure l'amore per lei è fisso dentro il suo cuore spavaldo.

 Adesso Francesca vive in questa città, sposata con un anziano conte che gli impone una recita molto strana...

Un romanzo straordinario in cui ancora una volta l'autore Sandòr Màarai da prova di come sappia indagare gli animi umani, lo fa con questi lunghi "monologhi" che entrano come una lama nell'animo umano e li mette in luce per mostrare la loro nuda realtà.

 L'animo del libertino Giacomo è indagata, sezionata, portata alla luce e mostrata al lettore in tutta la sua integrità morale e fisica.

 Le  pagine  del libro le ho divorate in una crescente voglia di capire chi è Giacomo il forestiero e alla fine  lo conosci nelle pieghe più nascoste, quei pensieri che non condividi con nessuno se non con te stesso nell'oscurità della notte quando nessuno può vederti o sentirti.

Un romanzo potente, splendido che affascina e ammalia e che vi consiglio di leggere!

VALUTAZIONE: 💛💛💛💛💛+++++

SCHEDA LIBRO

Autore: Sandòr Màrai

Titolo: La recita di Bolzano

Casa Editrice: Gli Adelphi

Pagine: 264

TRAMA

. "Che cosa aspetti a infilarti il costume, vecchio commediante, illusionista appassito? Il ballo in maschera sta per cominciare." Il libertino quarantenne ha un gusto amaro in bocca, e la stanza è piena di ombre: sono le ombre della sua giovinezza. Ma ha un contratto, e deve rispettarlo. Dov'è la lettera che gli ha mandato Francesca?

 "Devo vederti" ha scritto. Oh, non sarà né la prima né l'ultima che riceve da una donna sposata. Questa, però, è stata scritta dalla sola donna che un giorno ha creduto di amare (e lui, per paura di quell'amore, è fuggito). Per di più gliel'ha portata il marito in persona: Sua Eccellenza il conte di Parma.


martedì 1 aprile 2025

IL TRIONFO DELLA MORTE DI MARCO ABBAGNARA

 Il trionfo della morte

di

Marco Abbagnara

SCHEDA LIBRO

Autore: Marco Abbagnara

Titolo: IL trionfo della morte

Casa Editrice: PatHos Edizioni

Pagine: 318


TRAMA

La contessa Lucrezia Montecadì è l’ossessione del detective Carlos Diabo, che lo attrae e lo respinge, che lo incita a voler scoprire che fine ha fatto Alejandro suo marito e che ruolo ha la bellissima Adama? 
Omicidi, tradimenti e una profonda fede nel disegno di Dio Lucrezia riuscirà a districarsi dall' intrigo internazionale tessuto dalla veggente guru ecologista Manto? E chi la segue come un'ombra mortale?
Quali sono i confini entro cui si muove la potente imprenditrice italiana che abita a 
Manhattan, aristocratica Contessa e titolare della casa farmaceutica Radesa che dirige un impero della farmaceutica.
Lucrezia fonda una Onlus che agisce contro la violenza sulle donne, finalizzata a rendere ogni donna economicamente indipendente.
Un container giallo sbuca dal profondo delle viscere della terra, cosa si cela davvero dentro i suoi spazi?
A New York spariscono nel nulla degli uomini che non ritorneranno mai più nelle loro case.
Chi li ha sequestrati?
Che fine hanno fatto?
                                  
Il desiderio non è uno stato mentale,
è l’esistenza umana stessa
Purificare i loro cuori
per la gravita’ delle loro azioni impure,
divorare i loro peccati
affinché la loro anima
ritrovi la pace eterna»
Contessa Lucrezia Montecadi

INCIPIT
“Una giornata così calda a Londra non si vedeva da tempo.” Esclamò un giovane ragazzo con un marcato slang pachistano, avvicinandosi a una giovane donna dalla carnagione scura intenta a sventolarsi un ventaglio nero sul viso. La guardava con la coda dell’occhio. Era tarda mattina e stranamente la città soffocava su sé stessa nel torrido calore tra gas di scarico e sudici mielosi odori di catrame, tra sudore e squilli di cellulari. Città dissoluta e aperta, vorace e mai sazia di conoscersi e farsi conoscere nel suo mondo cosmopolita, mentre sagome di auto, come fantasmi, si rispecchiavano riflettendosi sulle grandi vetrate dei pub e dei negozi alla moda. In quel momento un vento particolarmente gonfio di umidità soffiò attorno a dei silenti edifici adiacenti accarezzandoli con forza, cercando disperatamente buchi e anfratti di finestre aperte dove poter penetrare. Un lungo sospiro solare li colpì in pieno volto, facendo strizzare gli occhi di entrambi, lasciandoli senza parole. L’uomo, dalla corporatura tarchiata, indossava un pantalone cachi e una camicia celeste inzuppata in più parti, madida di sudore, si posizionò a pochi centimetri dalla giovane e bella ragazza all’apparenza incinta, visto il suo ventre prominente. Lei non si mosse, il caldo era insopportabile. Lui, allora, non si prese d’animo e con discrezione e un sorriso di convenienza riuscì, con un susseguirsi di piccoli, lenti scatti, a entrare sotto la poca ombra che la pensilina della fermata dell’autobus poteva offrire. Fu un attimo di piacere e un sospiro di sollievo venne espulso dalla sua bocca ormai asciutta. Il refrigerio offerto da quei pochi centimetri di riparo erano per entrambi vitali in quel momento. 

lunedì 24 marzo 2025

Mare avvelenato di Elena Magnani

 Mare avvelenato 

di

 Elena Magnani

Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi

Tomaso Mazzeo è un giovane ragazzo forte, bello ma segnato da un destino che accompagna la famiglia in cui è nato...è un ragazzo tintu, cattivo, come il padre e lo zio morti ammazzati.

 Il suo destino è già segnato, vive di furti e piccole truffe, ma nel suo cuore si agita la tempesta della vendetta e di ritornare ad essere ricco come quando era piccolo. 

Durante le sue scorribande incontra una bellissima ragazza che immagina sia una nobile. Se ne innamora e fa in modo d'incontrala per conoscerla e chiedere la sua mano. Sa che non sarà facile, ma sogna in grande.

La sua unica speranza sta nel furto, nel combinare qualche traffico importante. Scopre che lei vive nella casa del marchese ma non è una nobile, ama studiare e insegna nella scuola elementare. Le sue aspirazioni di arrivare al suo grado sono amplificate, tuttavia non si decide a intraprendere la strada dell'onestà......

L'autrice Elena Magnani ci regala una bella saga famigliare con un taglio che la distingue da tutte le altre così simili tra loro.

IL personaggio principale non è un anima buona, è malvagio, scopriamo che ha ucciso fin dal ventre della madre, con il cordone ombelicale ha soffocato il fratello gemello. Più avanti scopriamo che ha anche ucciso, soffocandola con un cuscino, la sorellina malata da tempo.

No, non è un animo buono. Vive di furti e continua anche dopo l'innamoramento che dovrebbe sanare il suo cuore. Vuole diventare ricco e chiedere la mano della ragazza ma non ha altri mezzi che rubare e rivendere . IL suo cuore nutre rabbia e odio e vuole vendicare la morte del padre e dello zio scoprendo i mandanti. Il suo è un animo tormentato, diviso dalla promessa di diventare onesto, fatta al padre e la voglia di arrivare.

Con una scrittura attenta e precisa l'autrice ricama una bella storia d'amore e di odio sullo sfondo di Messina. Superba l'ultima parte quando il terremoto distrugge la città e lei descrive il tutto con precisa attenzione regalandoci pagine di pura emozione descrivendo la distruzione, l'orrore, la  morte di Messina ferita a morte da un terremoto devastante unito al maremoto. Pagine di storia in cui Tomaso si muove con incredibile realtà.

     Che dire la penna si Elena Magnani è attenta, sensibile e vera.

Leggi il romanzo d'un fiato e ti lasci incantare dal fascino maledetto del protagonista.

Buona lettura

💛💛💛💛💛




Scheda libro

Autore: Elena Magnani
Titolo: Mare Avvelenato
Casa Editrice:Giunti
Pagine: 335

Trama

Messina, 1908. Tomaso Mazzeo è uno spirito tintu, uno spirito malvagio, ha solo mezza anima perché quando è nato ha soffocato il gemello con il cordone ombelicale. La levatrice lo ha maledetto con una frase terribile: tutto quello che toccherà, marcirà e morirà.

La profezia non tarda ad avverarsi. La piccola Rosetta, sorella di Tomaso, muore tragicamente, il padre e lo zio vengono assassinati per oscuri motivi, la famiglia cade lentamente in rovina. Tomaso, però, conserva dentro di sé una luce che lo infiamma, la volontà di rivalsa, di redenzione, forse anche di vendetta.

 Giura a se stesso che scoprirà l'assassino di suo padre e riporterà il nome della famiglia Mazzeo agli antichi fasti. Per farlo è disposto a tutto. Anche a precipitare in un vortice di imbrogli e crimini molto più grande di lui. Petra vive a casa dei marchesi Badastrello, che l'hanno accolta dopo la morte della madre. È intelligente, risoluta, brillante. 

Studia le teorie di Maria Montessori, sogna una scuola che metta al primo posto i bambini, lotta per un mondo dove tutti abbiano pari diritti. Gli uomini non le interessano. Quando incontra Tomaso, però, ne resta folgorata. Non sa ancora che è uno spirito tintu, e forse non gliene importa. Lei non crede alle superstizioni. 

Mentre l'amore fra i due giovani cresce senza controllo, tutto improvvisamente crolla. Messina è rasa al suolo dal terremoto, e non è facile riprendere in mano la propria esistenza tra le macerie.

martedì 18 marzo 2025

GUALBERTA ALAIDE BECCARI: UNA DONNA DIMENTICATA

 GUALBERTA ALAIDE BECCARI


Gualberta Alaide Beccari nasce a Padova nel 1842, i suoi genitori sono di fede Mazziniana e lei respira l'attività politica risorgimentale fin dalla più tenera età, soprattutto la madre cerca di darle un'educazione più aperta come donna.

Dimostrò ben presto una predisposizione alla scrittura,  nonostante non abbia avuto un percorso letterario scolastico, ma il suo approccio da autodidatta, le tante letture solitarie, l'eredità paterna dell'amore per i teatro e il francese, erano stati un buon terreno adatto alla cultura e formazione educativa che ne ricavò.

Nel 1873 curò insieme a Francesca Zambusi dal Lago un albo commemorativo in onore di Adelaide Cairoli  e dei suoi figli: Ad Adelaide Cairoli le donne italiane (Padova, Tipografia alla Minerva, 1873).

Scrisse anche opere teatrali, tra le tante Un caso di divorzio, la cui causa sull'autodeterminazione della donna è presente più che mai.

Scrisse anche novelle e racconti ma preferì usare uno pseudonimo Flaviana Flaviani, quasi si vergognasse di questa attività meno importante rispetto ai saggi  e scritti giornalistici cui collaborava.

La sua lotta per le donne ebbe una significativa impronta quando nel 1868 fondò un periodico, a Padova, LA DONNA, in sui si prefiggeva l'ampio sogno di "educare" le donne agli aspetti della vita nelle quali abitualmente venivano escluse come l'ambito politico, scientifico, letterario e artistico in generale.

Le sue idee di emancipazioni femminile si scontravano con il clero e la parte moderata dei cittadini padovani, ma a nulla valsero, lei portò sempre avanti le sue idee.

gno fu ancora più importante e iniziò la sua attività politica accanto alla classe operaia, non abbandonando mai le sua fede mazziniana.

Nell'ambiente bolognese le sue idee si allargarono maggiormente e ebbe una fitta rete di relazioni politico e intellettuali. La produzione del giornale dedicato alla donna proseguì a Bologna, ricordiamo che ebbe notevoli firme nel suo giornale come Maria Mozzoni.
Vale la pena ricordare che fondò anche un giornalino intitolato  MAMMA, nel 1866, dedicato alle generazioni future, sostenendo come l'educazione, fin dalla più tenera età, alle idee di libertà ed emancipazione potessero formare una persona più aperta alle idde di modernità che l'avvicinarsi al nuovo secolo richiedessero.
Fondò anche una biblioteca per ragazzi del popolo, intitolata a Clotilde Tambroni.
Negli ultimi anni di vita la malattia di cui era affetta da anni prese il sopravvento e morì a Bologna nel settembre del 1906.


Bibliografia

  • G. Biadene, Solidarietà e amicizia: il gruppo de La donna (1870-1880), «Nuova DWF», 1979, n. 10-11
  • B. Pisa, Venticinque anni di emancipazionismo femminile in Italia: Gualberta Alaide Beccari e la rivista La donna 1868-1898, Roma, FIAP, 1982
  • M. Schwegman, Gualberta Alaide Beccari emancipazionista e scrittrice, Pisa, Domus mazziniana (Edizioni offset grafica), 1996
  • M.P. Casalena, Scritti storici di donne italiane. Bibliografia 1800-1945, Firenze, Olschki, 2003
  • Maria Teresa Mori, Gualberta Beccari, in Italiane vol. 1, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, 2004, p. 11-12.
  • Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, catalogo della mostra a Bologna al Museo civico del Risorgimento dal 23 maggio al 15 luglio 2009, Bologna, Tipografia Moderna, 2009
  • Oscar Greco, Bibliobiografia femminile italiana del XIX secolo, 1875, pp. 117-127
  • Liviana Gazzetta, Orizzonti nuovi. Storia del primo femminismo in Italia 1865-1925, Roma 2018
  • Jadranka Bentini (a cura di), La voce delle donne. Guida al Risorgimento dell'Emilia Romagna, Torino, Umberto Allemandi & C., 2011, pp. 37-38, ISBN 9788842220312.
FERLISI MARIA LUCIA
FONTI:

Gualberta Alaide Beccari - Wikipedia

lunedì 10 marzo 2025

Nei nervi e nel cuore di Rosella Postorino

Nei nervi e nel cuore di Rosella Postorino



Impressioni di Maria Lucia Ferlisi


Rosella Postorino scrive nel sottotitolo: memoriale per il presente, infatti  questo non è un romanzo ma un memoriale dal sapore quasi di un saggio sul corpo della donna. L'autrice parte dall'infanzia, quella spensierata e senza malizia di quando giocava con i fratelli e gli amici di infanzia.

 Questa libertà di esprime la gioia attraverso i corpi termina presto, nel momento in cui il suo corpo si trasforma nell'adolescenza , ecco che spuntano i primi divieti, il corpo adesso deve essere coperto in spiaggia non ci si può andare in mutande, le parti intime devono essere coperte.

Se  il petto scoppia in una misura abbondante, e lo si percepisce anche attraverso una misura larga, ecco che gli uomini ti guardano con uno sguardo diverso come se tu fossi già adulta e invece sei solo una ragazzina che si affaccia alla vita.

Rosella in questo  memoriale scopre quante volte il suo corpo, come quello di tante altre donne, è stato continuamente oggetto del desiderio maschile, quante volte si è sentita in imbarazzo, quante volte la sua generosità è stata percepita come un invito sessuale. 

Continuando nel  resoconto Rosella ci fa capire quante volte si è sentita sbagliata perché in suo corpo è stato oggetto di desiderio, nell'ambito universitario e lavorativo e quando risuonava il no, ecco d'incanto sparivano le proposte di lavoro.

 Lei non ha ceduto, la sua carriera ha avuto una svolta positiva comunque, ma ha dovuto lottare. Perché? 

L'autrice ci invita a riflettere su questo corpo che viene continuamente attaccato, anche all'interno della famiglia che appena sboccia l'adolescenza ecco che iniziano i dinieghi e questo già il primo posto in cui percepisci che sei sbagliata.

La Postorino con questo romanzo ci pone tantissime riflessioni, ed è questo il motivo per cui mi è piaciuto tantissimo. Le sue domande sono filtrate attraverso la lente del ricordo della sua esperienza personale ma rappresenta tutte le donne.

È un romanzo corale, rappresentativo su un tema che da anni viene dibattuto ma sembra non trovare soluzione.

Un romanzo che consiglio alle giovani donne per "riconoscere" i tentativi di svalutazione delle proprie capacità e alle donne della mia età per "riconoscerci" su quante volte ci siamo scontrate con questa realtà e quante volte ci siamo sentite sbagliate, noi!!!

ESTRATTO

"Sullo schermo del mio computer ci sono due bambini. Hanno sei anni, sono fratelli e sono fradici. Lei corre verso l’obiettivo, le mutande troppo larghe per quel corpo magro, i lunghi capelli gocciolanti sulle costole, la bocca aperta in un grido di stupore. Lui è dietro, quasi nudo a sua volta, piegato sulle ginocchia per offrire il culetto all’idrante, che poco fa, d’un tratto, si è messo in azione, zampillando sull’erba come una doccia. Impossibile resistere: i gemelli si sono lanciati contro l’acqua, inzuppando i vestiti, poi si sono spogliati buttandoli sul prato e hanno continuato a ridere forte mentre scappavano dal getto soltanto per ritornare di corsa a sentirselo addosso, una cascata di fresco."

SCHEDA LIBRO

Autore: Rosella Postorino

Titolo: Nei nervi e nel cuore

Casa Editrice: Solferino

Pagine: 224

TRAMA

«È faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, è da perderci il sonno.» Proprio quel tentativo è al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l’apprendistato alla vita è sempre incespicante, come per chiunque. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva Cesare Pavese, «nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perché in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia. Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Rosella Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura. Racconta lo sconcerto, l’abisso, la tenerezza di essere umani.

mercoledì 26 febbraio 2025

LEGO Storia dei mattoncini colorati e dei loro mondi infiniti di Marco Trevisan

 LEGO

Storia dei mattoncini colorati e dei loro mondi infiniti

di 

Marco Trevisan



SCHEDA LIBRO

Autore: Marco Trevisan    

Titolo: Lego    

Casa Editrice: Diarkos

Pagine: 256

Prezzo: 19,00 euro


ESTRATTO

«È stata questa la forza dei mattoncini: quella di

essere un gioco che più di ogni altro favorisce la

creatività in senso costruttivo, realizzativo. Creatività

più positività: qualità che servono a crescere, a

maturare, a pensare in senso industrioso».


CONTENUTO

Per primi vennero i mattoncini in legno di betulla dipinti a mano; poi quelli in plastica colorata con

cui generazioni di ragazzini hanno costruito castelli, galeoni, case fatate, automobili, astronavi e

robot. Poi fu la volta dei parchi di divertimento (Legoland), dei campionati mondiali di costruzioni,

addirittura dei film e dei videogiochi.

 Quella della Lego, neologismo coniato dal danese che significa

“giocare bene”, è una storia che riguarda tutti: chi non ci ha giocato almeno una volta per dare vita,

pezzo dopo pezzo, a universi narrativi di propria invenzione? Fondata in Danimarca nel 1932 dalla

famiglia Kristiansen, questa è la storia di un successo planetario: si tratta, infatti, della terza fabbrica

di giocattoli al mondo.

 Eppure i Lego, nella loro evoluzione, sono rimasti sempre se stessi, senza mai

smarrire la propria identità e la propria inesauribile carica di creatività e di febbrile operosità. Come

in un romanzo d’avventura, Marco Trevisan ci porta alla scoperta degli infiniti mondi che hanno

colorato le vite di tutti noi. Mattoncino dopo mattoncino.

AUTORE

Marco Trevisan, classe 1966, è giornalista freelance e scrittore. Per Diarkos ha pubblicato

Pasolini. L’uomo che conosceva il futuro (2021), Nikola Tesla. Un genio moderno (2022), Banksy.

Vita, opere e segreti di un artista ribelle (2023) e Il Premio Strega. Storia del trofeo letterario più

famoso d’Italia raccontata anno per anno (2024).

lunedì 24 febbraio 2025

Caterina Bonvicini

Caterina Bonvicini, una scrittrice poco conosciuta da valorizzare


Testo copiato da Wikipedia 


 Vive e lavora fra Roma e Milano; è cresciuta a Bologna dove si è laureata in Lettere Moderne all'Università di Bologna. Dal 1999 al 2006 ha vissuto a Torino, dove ha lavorato per la casa editrice Einaudi.[1]

Dal 2012 al 2016 ha collaborato con Il Fatto Quotidiano. E per alcuni anni con Robinson, La Repubblica. Dal 2016 collabora con L’Espresso.

Ha pubblicato con Einaudi i romanzi Penelope per gioco (2000) (Premio Letterario Edoardo Kihlgrenpremio Città di Pennepremio Rapallo-Carige opera prima), Di corsa (2003) Premio Fiesole Narrativa Under 40.[2] e la raccolta di racconti I figli degli altri (2006).

Con il romanzo L'equilibrio degli squali, pubblicato da Garzanti nel 2008 e ripubblicato con Oscar Mondadori nel 2018, vince nello stesso anno il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice, il Premio Fregene per la narrativa[3] e il Premio letterario Frignano,[4]. Il romanzo viene tradotto in Spagna (Alfaguara, 2009), in Germania ( Fischer Verlag., 2010), in Olanda ( De Geus., 2010), in Turchia ( Renzi Kitabevi., 2010), in Francia ( Gallimard., 2010), dove vince nel 2010 il premio internazionale Grand prix de l'héroïne Madame Figaro, e in Serbia (Vulkan, 2018).

Nel 2010 esce Il sorriso lento ( GarzantiURL consultato il 24 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).) che nel 2011 è finalista al Premio Bottari Lattes Grinzane e viene tradotto in Francia (Gallimard, 2011) e in Olanda ( De Geus., 2012).

Nel 2014 esce Correva l'anno del nostro amore (Garzanti), tradotto in Francia ( Gallimard., 2016 e nei Folio nel 2018), in Germania ( Fischer Verlage., 2016), negli Stati Uniti (Other Press, 2021) e in Bulgaria (Lemur, 2022).

Nel 2016 pubblica Tutte le donne di (Garzanti), tradotto in Francia ( Galllimard., 2020 e nel Folio 2022) e in Repubblica Ceca (Grada, 2021).

Nel 2018 pubblica per Mondadori un noir, Fancy Red (Premio Letterario Basilicata) tradotto in Germania (btb Verlag , 2020).

Dal 2018 si occupa del Mediterraneo, imbarcandosi sulle navi ONG: a bordo della Mare Jonio di Mediterranea nel 2018 e 2019, della Ocean Viking di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere nel 2020 e della Geo Barents di Medici Senza Frontiere nel 2022. Nel 2022 pubblica per Einaudi Mediterraneo. A bordo delle navi umanitarie. ( con un saggio e le fotografie di Valerio Nicolosi ).

Nel 2024 pubblica Molto molto tanto bene (Einaudi).

Ha scritto anche due romanzi per ragazzi, Uno due tre liberi tutti!, illustrato da Allegra Agliardi, pubblicato da Feltrinelli nel 2006 e In bocca al bruco, pubblicato da Salani nel 2011. Insieme a Alberto Garlini nel 2015 ha pubblicato il saggio L'arte di raccontare ( Nottetempo.). Nel 2021 ha curato l'antologia Le ferite (Einaudi), per i 50 anni di Medici Senza Frontiere i cui proventi sono interamente devoluti a MSF.

  • Penelope per gioco, Einaudi, 2000.
  • Di corsa, Einaudi, 2003.
  • I figli degli altri, Einaudi, 2006.
  • Uno due tre liberi tutti!, Feltrinelli, 2006.
  • L'equilibrio degli squali, Garzanti, 2008; Mondadori, 2018.
  • Il sorriso lento, Garzanti, 2010; Einaudi, 2024.
  • In bocca al bruco, Salani, 2011.
  • Correva l'anno del nostro amore, Garzanti, 2014.
  • L'arte di raccontare, Nottetempo, 2015.
  • Tutte le donne di, Garzanti, 2016.
  • Fancy red, Mondadori, 2018. Premio Letterario Basilicata[5]
  • Mediterraneo. A bordo delle navi umanitarie (con un saggio e le fotografie di Valerio Nicolosi), Einaudi, 2022.
  • Molto molto tanto bene, Einaudi, 2024.
  1. ^ Piero Pieri, Chiara Cretella, Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna: 1968-2007, CLUEB, 2007.
  2. ^ Premio Fiesole. Selezionato il vincitore.Prima Pagina, Regione Toscana, 21 novembre 2003.
  3. ^ In programma il tributo a Dino Risi e un assaggio di alta moda.il Giornale, 9 luglio 2008.
  4. ^ Caterina Bonvicini e Paolo Giordano vincono il premio letterario Frignano (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2008).il Resto del Carlino, 7 agosto 2008.
  5. ^ Albo d'oro premio Basilicata, su premioletterariobasilicata.itURL consultato il 27 marzo 2019.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.