Il quaderno dell'amore perduto di Valèrie Perrin recensione a cura di Maria Lucia Ferlisi Justine ha solo 21 anni vive a Milly, un piccolo paesino dell'entroterra francese, con i nonni e un fratello-cugino, i suo genitori sono morti in un incidente d'auto insieme con gli zii, quattro vite stroncate e loro due orfani sono cresciuti come fratello e sorelle, vincolo forte dettato anche dal fatto che i loro padri erano fratelli gemelli. Il so sogno di lavorare in una casa di riposo si è avverato e presta servizio alle Ortensie dove ama ascoltare le storie raccontate dai degenti. Tra i tanti ospiti ama la storia d'amore e passione di Hélène con Lucien, una storia d'amore, di attese, di passione travolgent e di forza. L'amore tra i due è stato interrotto dalla guerra, lui è stato deportato, ma lei è rimasta a Milly in attesa del suo ritorno e adesso che è chiusa in quell'edificio veve il mare e il gabbiano apparso quando incontrò per la prima volta. Justine decid