lunedì 30 gennaio 2017

Concorso letterario Nazionale 88.88

Salve cari lettori e aspiranti scrittori, ho scelto per voi, direttamente dal sito dei concorsi letterari, un concorso che si presenta davvero simpatico. Tutto è presentato in base al numero 8, scade l'8 febbraio, 8 euro la tassa d'iscrizione, 8.888 battute come lunghezza del racconto. Come poteva chiamarsi questo concorso? 88.88 naturalmente! Allora pronti/e? In bocca al lupOTTO. 



Sezione A
Racconti brevi
Tema:Il tema è libero
Copie:Una copia
Lunghezza:La lunghezza massima del racconto è 8.888 battute spazi compresi. Vengono comunque ammessi racconti fino a 10.000 battute spazi compresi. Nel conteggio delle battute, spazi compresi, sono inclusi il titolo, l’eventuale sottotitolo e l’epigrafe o dedica.
Opere ammesse:Ogni partecipante può inviare un solo racconto, edito oppure inedito, in lingua italiana.
Quote di partecipazione:
La quota di partecipazione al concorso è pari a 8,00 euro da far pervenire tramite bonifico bancario o bonifico postale a:
Yowras Young Writers & Storytellers Associazione culturale
iban IT09T0838230750000210100705
indicando nella causale: l’indirizzo e-mail dell’autore – il nome e il cognome dell’autore – il titolo del racconto.
Non sono ammesse altre modalità di pagamento della quota di partecipazione.

12. I partecipanti dovranno inviare il racconto in formato word oppure odt (non in pdf in quanto vi è la necessità del controllo del numero delle battute) entro e non oltre il giorno 8 febbraio 2017all’indirizzo e-mail yowras.page@gmail.com- indicando all'interno della mail nome, cognome, età, indirizzo completo, recapito telefonico;- allegando alla mail la scansione della ricevuta di pagamento della quota di partecipazione;- allegando inoltre eventuali autorizzazioni per i minori oppure relative ai diritti del racconto.

Premiazione:
15 Maggio 2017
La premiazione è prevista nel mese di maggio 2017 a Torino. Durante la premiazione verranno consegnati ai vincitori i premi in denaro e i premi messi a disposizione da Aurora. Verranno inoltre consegnati gli eventuali attestati di menzione speciale.

venerdì 27 gennaio 2017

Intervista a Federica Pannocchia

Oggi vi presento l'intervista ad una giovane autrice che ha scelto di esordire con un libro dedicato all'olocausto, una storia forte, dolorosa ma anche pervasa di speranza ed inno alla vita.

Sofia Domino (pseudonimo da scrittrice di Federica Pannocchia) è nata a Livorno il 15 ottobre 1987. Ha cominciato a scrivere all’età di sette anni riempiendo prima quaderni e passando poi alla macchina da scrivere e infine al computer. Solitamente scrive per se stessa, per la gioia di farlo. Ama viaggiare e vivere nuove esperienze. Ha vissuto un anno a Londra e vari mesi negli Stati Uniti, ma sono numerosi i viaggi che vuole ancora fare. Nel 2015 ha fondato l’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank con lo scopo di tenere viva la memoria e di lottare per un mondo privo di discriminazioni, persecuzioni, guerre e ingiustizie. Numerosi i programmi dedicati anche ai bambini e all’importanza dei diritti umani.

       1. Chi è Federica e chi è Sofia, perché hai usato uno pseudonimo?


Federica è il mio primo nome, mentre Sofia è il secondo nome di mia madre e anche lo pseudonimo che, due anni fa, scelsi come scrittrice. Un nome al quale comunque tengo molto. La prima volta che pubblicai Quando dal cielo cadevano le stelle lo feci attraverso il self-publishing e non mi aspettavo alcun riscontro. Adesso invece che con gli anni ho anche fondato l’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank (naturalmente con il mio nome di battesimo) e ho avuto la grande occasione di ri-pubblicare Quando dal cielo cadevano le stelle con una casa editrice, naturalmente ho deciso di non “nascondermi” dietro uno pseudonimo ma di ringraziare “personalmente” tutti i miei amici, lettori, blogger e naturalmente sostenitori della mia Associazione che sin dall’inizio hanno supportato i nostri programmi e Quando dal cielo cadevano le stelle.

       2. Quando hai cominciato a interessarti al tema della Shoah? 

Sin da bambina. Ricordo che ero molto piccola quando lessi per la prima volta Il Diario di Anne Frank e ne rimasi molto colpita. Diciamo che è “grazie” ad Anne se mi sono avvicinata a questa tematica, proprio perché ho riscontrato in lei molti miei lati e,  inoltre, condividiamo la passione per la scrittura. Però non riuscivo a capire come le persone potessero essere costrette a nascondersi, la persecuzione, la deportazione… Era un qualcosa che non riuscivo a comprendere e ancora oggi le domande che mi tartassano la mente sono molte. Troppe.
       
        3.Perché hai creato un’Associazione dedicata ad Anna Frank?

Penso che i profondi messaggi di Anne legati al perdono del prossimo e alla tolleranza siano molto importanti. Inoltre Anne Frank è un volto noto, rappresenta tutti quei bambini che persero la vita durante il periodo del nazionalsocialismo, ma non solo. Rappresenta anche tutti quei bambini, quelle persone, che ancora oggi stanno soffrendo e sono vittime di persecuzioni e discriminazioni. Inoltre nel 2014 sono entrata in contatto con Buddy Elias – cugino di Anne Frank – e gli espressi il mio sogno, il mio bisogno, di aprire anche in Italia un’Associazione che con onore avrebbe portato il nome di Anne Frank e sapere di aver ricevuto subito il suo supporto è un grande onore. Oggi lavoriamo a livello nazionale con scolaresche, Associazioni e privati. Non solo tramandiamo la storia della famiglia Frank, preserviamo la Memoria e ci occupiamo di bambini attualmente bisognosi, ma lavoriamo anche per incoraggiare a divenire cittadini attivi e responsabili, a prendere le nostre scelte. Per una società migliore.

         4. Parlaci del tuo libro in poche righe.  

Quando dal cielo cadevano le stelle racconta la storia di Lia, ragazzina italiana di 13 anni. Lia è ebrea e all’arrivo delle leggi razziali non capisce come lei e la sua famiglia, che non hanno mai fatto del male a nessuno, siano d’improvviso additati come il nemico. Seguiamo la storia di Lia, quando è costretta a lasciare la scuola, a nascondersi, il momento in cui si innamora per la prima volta… sino al fatidico 16 ottobre 1943, giorno in cui la Comunità Ebraica di Roma fu rastrellata. Vediamo Lia dietro il filo spinato dei lager nazisti e sino alla fine lotterà per tornare a casa, nella sua amata Roma. Per riacquistare la sua libertà, identità, dignità. Fino a quando…
Non posso aggiungere altro, posso però dire che nonostante il dolore e i luoghi di morte presenti nel mio libro, Quando dal cielo cadevano le stelle è una celebrazione alla vita, a ogni singolo istante che abbiamo. Perché tutto questo è davvero prezioso.

           5. Quale messaggio vuoi far arrivare a chi ti legge?

Vorrei che i lettori potessero non solo approfondire le loro conoscenze sul dramma della Shoah ma anche rendersi conto  che non tutto è solo bianco o nero. Che ci sono anche delle sfumature in ogni situazione. Auschwitz – Birkenau è un luogo fatto da uomini per altri uomini. Hitler prima di essere un dittatore era un uomo, Mussolini lo era. Le SS lo erano, gli ebrei, zingari, oppositori politici… erano per prima cosa persone. Ed è difficile rispondere alla domanda: le SS erano tutte vittime o carnefici? Le persone internate nei lager nazisti erano tutte quante vittime, o anche carnefici? Questo perché si tratta di situazioni complicate, piene di sfumature. Dunque, non dobbiamo far vincere il pregiudizio, ma dobbiamo imparare a ragionare con la nostra testa.
E, come accennato, spero tanto che i lettori possano rendersi conto di quanto sia importante amare la vita, questo dono immenso che ci è stato fatto!

         6. Quali autori hanno influenzato la tua scrittura? 

Leggo per la gioia di farlo e anche perché penso che leggendo si possa imparare molto sulla scrittura. Non ho un autore preferito e neanche qualcuno che mi abbia influenzato nella scrittura. Ricordo però che da bambina adoravo i libri di Bianca Pitzorno, con protagoniste un po’ particolari ma sempre forti e determinate e diciamo che il suo stile mi è rimasto un po’ nel cuore. 

         7. Un autore che proprio non ti piace? 

Non mi piacciono quegli autori che scrivono per la fama. Che pubblicano libri vantandosi e cercando solo di dimostrarsi belli e bravi. Secondo me, però, non sono neanche scrittori ma persone che approfittano della scrittura e della possibilità di pubblicare con grandi CE per sperare di vendere best – seller.

         8. Un autore che al contrario ti piace moltissimo?

. Anne Frank. Bianca Pitzorno.

         9. Fatti una domanda. 

Vediamo… Come ti vedi fra dieci anni?

          10. Datti una risposta.

Be’, tra dieci anni mi vedo sempre a scrivere, e a continuare i programmi della nostra Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank, magari lavorando con ancora più giovani, per essere sempre più d’impatto, e avere così la possibilità di raggiungere e aiutare sempre più persone. E poi spero tanto di poter aprire un grande Centro Un ponte per Anne Frank a Firenze… Ci sto lavorando e vedremo che cosa ne uscirà!



giovedì 26 gennaio 2017

Il giorno della memoria spiegato ai bambini: consigli di lettura




Possiamo spiegare l'olocausto ai bambini?
Certo che si, ne abbiamo il dovere, aiutandoci magari con dei libri dedicati all'infanzia. Le fiabe con i loro personaggi, e con trame adatte alla loro età , i bambini possono essere già sensibilizzati,  e comprendere l'atrocità degli stermini, molti di più di quello che pensiamo noi.  
Vi suggerisco qualche titolo.









lunedì 23 gennaio 2017

Concorso Nazionale di Poesia ‘Corpo di donna’, IV Edizione

Salve a tutti/e
ecco per voi un nuovo suggerimento per un concorso di poesia.


 Concorso Nazionale di Poesia ‘Corpo di donna’, IV Edizione
Il femminile tra mito, simbolo e storia.
  


REGOLAMENTO
Alla IV Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Corpo di donna, il femminile tra mito, simbolo e storia” possono partecipare autrici e autori, senza limite di età, con opere a tema, rigorosamente inedite e non pubblicate in rete (riviste elettroniche, social network...).
L’obiettivo della tematica proposta è, soprattutto, quello di ‘riattivare’ una riflessione sul femminile. Si tratta di una scelta necessaria, quasi urgente nella nostra società caratterizzata dal modello occidentale, sempre più appiattito su una tecno-scienza e su un agire pratico che annulla le differenze di genere. E tende, ancora, a relegare la donna in un vissuto di subalternità e di misconoscimento, se non di sottomissione e di violenza.
Si partecipa con opere di poesia che dovranno essere accompagnate da una sintesi del mito, dell’opera letteraria o della figura storica che ha ispirato l’opera.
Il Premio si articola, perciò, nell’unica sezione:
 Poesia a tema senza limiti di lunghezza (con allegata sintesi del riferimento mitico, letterario o storico).
Si partecipa con un massimo di due poesie. Il contributo di partecipazione è di € 5, da inserire all’interno della busta, assieme agli elaborati.
Le poesie vanno presentate in quattro copie, di cui tre anonime. Nel plico va inoltre inserita un'ulteriore busta, contenente il presente Regolamento con scheda di partecipazione compilata e firmata, la copia della poesia o delle poesie firmate con la dichiarazione che attesti l'autenticità dell'opera (dichiaro che l'opera è di mia creazione e sollevo l'Organizzazione del Premio da ogni responsabilità nel caso di plagio o di lesione di diritti terzi).
La Giuria del Premio declina, pertanto, ogni responsabilità riguardante atti di plagio o di lesione di diritti terzi. Ogni opera che riveli plagio verrà immediatamente esclusa dal Concorso.
Con la partecipazione al Concorso le autrici e gli autori offrono il loro consenso per l’eventuale diffusione di foto e video riguardanti la serata di Premiazione. E dichiarano di accettare l’eventuale diffusione delle loro poesie attraverso mezzi di informazione (compresi siti web o riviste online), senza nulla pretendere a livello economico. I diritti delle opere rimangono, in ogni caso, delle autrici o degli autori.
I plichi pervenuti incompleti non saranno accettati e in nessun caso verranno rispediti.
Gli elaborati non saranno restituiti.
Con la firma del presente Regolamento le autrici e gli autori dichiarano di aver preso visione integrale dello stesso Regolamento e di accettarlo in ogni punto.
Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 gennaio, indirizzati a dott.ssa Annalisa Scialpi, Via Magna Grecia 25, 74015, Martina Franca (Taranto), specificando nella missiva “Concorso di Poesia Corpo di Donna IV Edizione”
Le autrici e gli autori verranno avvisati, entro le due settimane successive alla scadenza dello stesso Concorso, di luogo e data della Premiazione;
L’Organizzazione si riserva la facoltà di prorogare la data di scadenza del Bando, avvisando i partecipanti, qualora il numero di partecipanti sia esiguo.
I premi consisteranno in libri, da consegnare ai primi due vincitori e potrà prevedere ulteriori riconoscimenti.
I premi dovranno essere ritirati personalmente e in nessun caso verranno spediti.
La Giuria esaminatrice delle opere, operante nel campo culturale ed artistico, sarà rivelata nel corso della serata di premiazione. Il giudizio della Giuria è insindacabile.
I partecipanti al Premio accettano il trattamento dei propri dati ai sensi del decreto Legge 30 Giugno 2003 n.196 e successive modifiche.

giovedì 19 gennaio 2017

Video recensione

Ciao a tutti/e
oggi voglio sperimentare una video recensione brevissima, su un libro appena letto: La cena delle meraviglie di Camilla Baresani e Allan Bay, edito dalla Feltrinelli.
Come sono andata? Accetto critiche!
Maria Lucia




https://www.youtube.com/watch?v=R1DUPNMziyg&feature=youtu.be

martedì 17 gennaio 2017

Il Manuale di coppia di Annabelle Lee



Carissimi amici del blog
vi posto la  recensione del libro
  Il manuale di coppia 
di Annabelle Lee,   pubblicata recentemente  per il sito Cultura al Femminile.





Ci sono ricette, metodi e consigli per costruire un buon rapporto di coppia?  Fino a qualche giorno fa, vi avrei risposto di no, non ci sono guide che possano aiutarci a costruire un'unione, ma dopo avere letto "Il manuale del rapporto di coppia",  di  Annabelle Lee, già conosciuta come autrice di romanzi, ho cambiato decisamente opinione, in questo libro in cui vi sono consigli e metodologie  per: 
"costruire un rapporto duraturo e stabile nel tempo".
Nel libro, l'autrice sottolinea che
"non fa miracoli, non trova il partner perfetto, non è un ricettario amoroso", ma subito aggiunge: "ma funziona", l'importante è "la costanza".
 Costanza una piccola parola, quasi insignificante, ma detta legge all'interno di ogni sua applicazione, ci vuole anche "impegno", altrimenti è inutile leggere il manuale, se poi, a priori, non siamo in grado impegnarci nell'applicazione e costruzione della felicità per arrivare ad una relazione stabile.
Se siete single vi assicurerà il successo nella prossima vostra relazione, parola d'Autrice!
Vi sono 4 fasi da seguire, che costituiscono i capitoli di questo simpatico manuale.

Non vi racconterò tutte le regole, ma la prima per stuzzicarvi un po' nella lettura, sicuramente si.
Regola n° 1: "in amore vince chi fugge".
E' il metodo sicuro e vincente. Una volta individuato l'obiettivo: maschio, belloccio, single, procedete: non buttatevi contro di lui, no, dovete ignorarlo, si, ma non troppo. Dovete ignorarlo con noncuranza, rispondere "a monosillabi", "sorridere distratti".
Questa semplice regola vi avrà fatto sorridere, state pensando ecco l'autrice ha scoperto l'acqua calda...Non siate ironiche, è una regola importante, occorre parecchio sangue freddo e autocontrollo. Avete davanti l'uomo della vostra vita e dovete ignorarlo. Alzi la mano chi è capace di restare indifferente di fronte a due occhi languidi, magari azzurri e pettorali da urlo...Vedo poche mani alzate!
Questa è la dimostrazione che non è facile.
L'autrice elenca anche dei segnali comportamentali per illuminarci al meglio nel procedere alla conquista del nostro bersaglio. E se non avete compreso bene, ogni capitolo prevede un riassunto.
  1. "Non idealizzare.
  2.  tenere gli occhi e la mente aperti (il cuore lo è già)
  3.  usare il buonsenso
  4.  non soprassedere
  5. cogliere e analizzare isegnali che ci fanno capire chi abbiamo veramente di fronte. Anche perché le persone non cambiano!"
Attenzione,  Annabelle Lee vi indicherà anche degli esercizi da eseguire, un po' come a scuola: i compiti a casa; ma l'obiettivo merita qualche sacrificio.
Il libro non è rivolto solo alle single, perché l'autrice dispensa  consigli a chi ha già un unione salda, in questo caso vige la regola "attenzione all'abitudine", e vi mette in guardia:
"non è nello stare appiccicati che si crea l'insieme".

 Il manuale del rapporto di coppia è un libro accattivante, grazie all'impostazione grafica, alle righe in bianco per prendere appunti, agli esercizi ed ai consigli.
L'autrice ci elenca i suoi metodi e consigli con una scrittura leggera, scorrevole e piacevolmente ironica.
Azzeccata la scelta del corsivo, che conferisce al testo un tono confidenziale, come una chiacchierata con l'amica del cuore. Un libro da far leggere alla nostra cara amica single, ma anche a quella che ha già il fidanzato, se intuite che necessita di qualche dritta.
Scheda libro 
Titolo: Il manuale del rapporto di coppia
Autore: Annabelle Lee
Editore: Autopubblicazione
Pagine: 156
Sinossi
Tempi duri per i romantici: le coppie sempre più spesso scoppiano, anche quelle che sembrano perfette (ahimè, vedi Brad e Angelina)! In un mondo frenetico che cambia sempre più velocemente, tra mille impegni e distrazioni, tra Facebook e Tinder, le relazioni di coppia durature sono destinate a diventare roba da altri tempi?
Ma no: l'amore, quello vero, è troppo bello e importante per rinunciarvi. Bisogna però non commettere errori: evitare di idealizzare il partner, concretizzare le proprie aspettative, risolvere i problemi e consolidare il rapporto.
Sembra difficile? È per questo che abbiamo un manuale! Annabelle Lee con il "Manuale del rapporto di coppia" propone le soluzioni e i segreti per costruire la vostra storia d'amore ideale e mantenerla stabile e vivace nel tempo!
Una guida per tutti, con tutto quello che c'è da sapere per salvaguardare il proprio rapporto d'amore.
http://www.culturalfemminile.com/2017/01/04/il-manuale-del-rapporto-di-coppia-di-annabelle-lee/

sabato 14 gennaio 2017

Sorridimi Ancora




Sorridimi  Ancora 


E'un libro verità, in cui vengono narrate dodici storie di femminilità violate, come dice l'introduzione, con la prefazione di Lidia Ravera. Dodici autrici italiane hanno dato voce a dodici donne violate, la cui identità è stata annullata insieme con la deturpazione del volto provocato dal vetriolo, dall'acido o dal fuoco.

Un processo di deturpazione definito 
Acidificazione. 

Donne che hanno cercato di superare il dolore grazie anche all'associazione SMILEAGAIN,  i cui membri ogni anno si recano in Pakistan, Nepal ed India per ridare almeno il sorriso a queste donne che sono state annientate, distrutte, ferite. Sono vive, ma sono come degli zombie che camminano, senza avere il coraggio di guardarsi o di essere guardate.



Sono donne vive nel corpo, ma morte nell'anima.

Dodici testimonianze di donne che ci fanno comprendere quanto grande è il loro dolore, l'ingiustizia che hanno subito, perché donne, perché appartenenti ad un ceto sociale minore, perché succubi di una realtà sociale a cui è difficile sottrarsi. A questo libro ed alla forza di quest'associazione il compito di portare avanti la realtà, affinché tutti sappiano l'orrore che si cela in molte realtà domestiche lontane, Nasrren, Saira, Sabra, Kuldeep, Summera, Shamim, Saima, Azra, Shahnaz, Tasneem, Mumtaz e Naseera, ci parlano del perché sono state colpite dal marito, dal fidanzato o da una mano esterna. Tutte loro non comprendono come si possa arrivare a tanto, come può il padre dei tuoi figli distruggerti in un modo tanto doloroso quanto orribile.

"Cosa mi hai fatto? Quale peccato ho commesso per meritare questa condanna. Io, tua moglie di fronte a Dio e agli uomini, che a te ho offerto tutta la vita, valgo meno della tua compassione?"
In un'altra storia leggiamo:
"Le bruciature hanno modificato i gesti, inchiodato le membra. Invecchiato il corpo. La gente mi vede camminare e conosce la storia, sa dell'incidente. L'animale è stato marchiato, punito. Domato".


E' un libro forte, vi entrerà nel cuore e vi farà soffrire, ma soprattutto resterete attonite di fronte a tanto dolore.

Scheda libro

Titolo:Sorridimi ancora
Autore: vari
casa editrice: Giulio Perrone
pagine: 127



mercoledì 11 gennaio 2017

XI Edizione del Premio Nazionale di Poesia 2016/2017

Salve amiche ed amici del blog.
Come va? Anche voi infreddoliti da questo clima siberiano? La soluzione è semplice, state al caldo..sorridete vero? Ma se lo consigliano nei TG...
Naturalmente aggiungo anche che dovete coprirvi bene con una coperta, una tisana ed un buon libro, quest'ultimo essenziale. Se proprio non avete voglia di leggere, prendete in mano carta e penna e dilettatevi a scrivere qualche poesia. 
Appena terminate potete partecipare al concorso che vi consiglio oggi.
Impegnatevi, vi voglio sapere vincenti!!!




XI Edizione del Premio Nazionale di Poesia 2016/2017


sezione A
Poesia Adulti
Tema:
Libero “Edite o inedite anche se premiate in altri Concorsi”
Copie:
8 Copie
Lunghezza:
Max 40 Versi
Opere ammesse:
1
Sezione B
Poesia Giovani (Fino a 18 anni)
Tema:
Libero “Edite o inedite anche se premiate in altri Concorsi”
Copie:
8 Copie
Lunghezza:
Max 40 Versi
Opere ammesse:
1
Quote di partecipazione:
Quale contributo per spese di segreteria è dovuta la quota di 15 Euro per la sezione A. da versare tramite Assegno Bancario non trasferibile intestato a Giacomina Antonelli, oppure in contanti tramite posta Raccomandata.
Per la Sezione B (riservata ai giovani) la partecipazione è gratuita.
Premi:
1° Classificato: 700.00 Euro
2° Classificato: 400.00 Euro
3° Classificato: 300.00 Euro
4° Classificato: Medaglia Dell’Istituzione
Premio Speciale della Giuria, un Quadro su tela ad un Poeta Pugliese.
Premiazione:
04 Giugno 2017
La cerimonia di Premiazione avrà luogo il 4 Giugno 2017 alle ore 18, nella Sala Convegni presso il Castello di Conversano (BA)



Ulteriori informazioni visitate il link allegato:

https://www.concorsiletterari.it/loghi/6390/bando_2017%20(1).pdf

lunedì 9 gennaio 2017

Compleanno del blog

Salve a tutti/e
cari amici il sei gennaio dello scorso anno ho creato questo blog, ed è già un anno che mi tenete compagnia,  silenziosamente, ma ci siete e leggete i miei post. 
Non posso che ringraziarvi di questo. 
Sono le vostre visualizzazioni che mi confortano e che mi spingono a pubblicare quasi ogni giorno. Dovrei essere più continua nelle pubblicazioni, ma devo fare i conti con il lavoro, la famiglia e i libri da leggere: tantissimi. Adoro leggere libri di tutti i generi,  poi, con meno velocità, scrivo le recensioni
Il blog ha sicuramente delle pecche, non sono per nulla brava in informatica, e si vede,  andrebbe anche  migliorato dal punto di vista grafico, infatti spesso cambio colore, immagine, sempre nei limiti concessi da Google, ma ancora non sono soddisfatta. Prima o poi mi rivolgerò ad un esperto per rivoluzionare tutto. 
 Anche sul titolo avrei da dire,  scelto di getto, ma  forse non evidenzia il target del blog., per cui oggi cambio il titolo: La lettrice di carta.
Non propongo giveaway, ma se qualcuno di voi mi legge e vuol diventare lettore fisso del blog, non può che rendermi felice. Se mi lascerà la mail, invierò il pdf di un libro.
Un abbraccio a tutti/e voi e ancora grazie!


martedì 3 gennaio 2017

Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli

Buongiorno carissimi lettori oggi vi posto la recensione, già pubblicata sul sito di Cultura al Femminile, di un libro di Gabriele Romagnoli, SOLO BAGAGLIO A MANO, un racconto che vi farà riflettere sui veri valori della vita e scoprirete che alla fine ognuno di noi può avere il suo bagaglio a mano, basta eliminare le zavorre della vita e scegliere ciò che è davvero importante!
Buona lettura


Viviamo in una società cosiddetta liquida, dove non c'è tempo per fermarsi a riflettere, dove le notizie come i sentimenti scivolano e si dimenticano in fretta.
A volte però è necessario fermarsi, perché vi sono delle domande che meritano una risposta, soprattutto in questi ultimi anni che siamo ritornati a vivere nel terrore degli attentati, siamo diventati dei bersagli mobili.
Allora dobbiamo vivere in questo modo? Dobbiamo aspettare qualche evento tragico o luttuoso per fermarci e fare delle riflessioni?

Vi siete mai fermate a riflettere sulla morte, come può essere morire, quali pensieri possono attraversare la mente di una persona che si accinge a morire? Quante persone interverranno al nostro funerale? Ci accingeremo agli ultimi minuti del nostro trapasso con rimpianti, desideri negati, segreti, persone a cui chiedere perdono?
Tante domande a cui non possiamo dare una risposta, ma il nostro autore Gabriele Romagnoli ha voluto comprendere come possono essere gli ultimi minuti che ci dividono dalla morte. L'autore ha letto che in Corea, a causa dei numerosi suicidi, hanno creato un servizio di veglia funebre con l'intento di far desistere le persone dal suicidio.
Ebbene Romagnoli è volato in Corea ed ha sperimentato sulla sua pelle questo servizio funebre del proprio funerale. Si è spogliato, ha indossato una vestaglia bianca senza tasche, ha compilato il testamento, quindi è stato rinchiuso all'interno di una bara e lasciato dentro.


Ecco adesso l'autore è un deceduto a tutti gli effetti.

All'interno della bara i pensieri di susseguono, personaggi veri che ha incontrato nel suo percorso di vita giornalistica e come uomo sono tanti, ognuno è un ottimo spunto per riflettere, fissare, ricordare.
Ci sono cose importanti nella vita, ma quali sono? In questo secolo del consumismo più sfrenato rischi di perdere di vista, di non capire ciò che è realmente tale e ciò che è superfluo e non necessita di ricordi.

Bisogna paragonare la propria vita ad un bagaglio a mano .


Cosa vuoi mettere dentro lo zaino deve essere veramente necessario e che puoi sfruttare in più occasioni, puoi anche usare degli accorgimenti per ricavare più spazio, tipo mettere le calze dentro le scarpe, in questo modo nel tuo bagaglio puoi aggiungere un elemento in più.
Lo scrittore ci invita a riflettere sulla leggerezza della vita, più è leggera più è facile viverla, proprio come un bagaglio a mano, più è leggero più è facile trasportarlo.
Bisogna allontanare tutto ciò che non serve, buttare via ciò che non è utile, come i ricordi, ciò che noi non ricordiamo è perché non ha valore per noi, l'autore ci invita a non trattenere i ricordi, come i biglietti, i souvenir, le foto o altro, i ricordi veri quelli che per noi hanno un significato profondo, vengono trattenuti, ciò che non ricordiamo è perché non vale la pena di farlo.

"l'unico archivio che conta è la memoria: hai tutto lì, per sempre".

Dobbiamo eliminare i fardelli inutili, che diventano soltanto delle zavorre. Lo scrittore ci fa un esempio significativo, se nella nostra rubrica abbiamo migliaia di contatti dobbiamo chiederci quanti di questi sono veramente amici, quelli che senti almeno due volte nella settimana, altrimenti dobbiamo procedere alla "pulizia" della nostra bakeka. Soltanto in questo modo puoi combattere il consumismo non solo delle cose, ma anche degli amici. Vali se ha una bella casa, un bel lavoro se sei visibile, vali se hai tanti amici virtuali.
Ha senso tutto questo?


"L'esibizione dei beni, risultati, talenti, non è soltanto stucchevole, è anche controproducente. La luce li opacizza, l'invidia li sfregia, il tempo li logora. Proteggerli in apposite custodie è un riguardo, di più: una forma di saggezza...Riappropriarsi dello spazio e del tempo è la vera conquista".

Nelle ore passate all'interno della bara sfilano amici parenti ed amici che non ci sono più., sfilano morti, vivi, assassini, vittime... Persone che hanno avuto un significato, tutto ciò che non rammentiamo, non ha avuto importanza nella nostra vita, ci siamo solo disfatti di un ricordo, di una zavorra inutile. Ecco la vita deve essere così : ESSENZIALE.
Devi perdere il superfluo per capire la ricchezza dell'essenziale.
"il senso di colpa tende a infilarsi nel bagaglio e a renderlo di una pesantezza intollerabile, va scaricato o si resta bloccati"
Tutto il libro è un elogio alla leggerezza della vita come detto all'inizio, perché non puoi avere una vita piena di ricordi, oggetti e persone inutili, superflue:
"perdere la zavorra per ritrovare se stessi".
Vivere con leggerezza in questa società liquida per andare controcorrente essere se stessi e non essere un oggetto di consumo.
Il futuro è una valigia da aprire accentando ogni possibile contenuto. Possiamo provare prepararcela da noi, ma senza esagerare, appesantire o illuderci".


Il libro è stato scritto dopo gli attentati che hanno colpito il cuore di Parigi. Urgeva una riflessione chiara ed esplicita; lo scrittore ne ha avuto la capacità.
La scrittura di Gabriele Romagnoli è agile, scorrevole, brillante. Il libro si legge piacevolmente, e ti rimane dentro, quando arrivi all'ultima pagina ti fermi e anche tu rifletti ed immagini come può essere la tua morte. L'autore in questo libro, autobiografico, insegna , indaga istruisce, ma senza atteggiamenti filosofici, senza parole distanti e astruse, lo fa con parole ed immagini comprensibili da ogni tipo di lettore, perché il messaggio deve raggiungere tutti. La leggerezza deve essere un bagaglio comprensibile ed adottabile da tutti.
L'autore con mano leggera ne illustra i significati per insegnarci che nella vita nostra "entra quel che si vuole".
Autobiografia
Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore. Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014) e Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015) e Coraggio! (Feltrinelli, 2016).

Libro: Solo bagaglio a mano
Autore: Gabriele Romagnoli
Casa editrice : Feltrinelli
Pagine 96





Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.