sabato 27 aprile 2024

Dario Abate, “l’editore dei giovani”, al Salone Internazionale del Libro di Torino

Si segnala questa casa editrice



Dario Abate, “l’editore dei giovani”, al Salone Internazionale del Libro di Torino

Le collane HOW2 e I nuovi besteller, tra self-help e storie avvincenti, allo stand Q143, Padiglione 3

Un editore che dà voce ai giovani e alle nuove narrazioni, attivo in ambito scolastico: Dario Abate

si presenta per la prima volta al Salone Internazionale del Libro di Torino con le sue collane,

HOW2 e I nuovi bestseller DAE, allo stand Q143, Padiglione 3.

La nuova uscita, “Zombie Napoli” è un mix avvincente tra “Gomorra” e “La notte dei morti

viventi”. Nata dalla penna dell’editore Dario Salvatore Abate, al suo esordio narrativo, il romanzo

conferma la vocazione di una realtà che dà voce a storie e stili innovativi.

Tutto inizia con la collana HOW2, nel 2014: a oggi conta centinaia di titoli dedicati alla crescita

personale, firmati da professionisti di diversi settori. Dall’apprendimento delle lingue, agli

argomenti più tecnici come il marketing o i Social, si arriva alle relazioni, spaziando tra i temi per

fornire una scelta che unisce l’utilità al piacere della lettura. Gettonatissimo il “Galateo per

Teenager” di Shubha Marta Rabolli.



Nel 2016 nasce I nuovi bestseller DAE, la collana dedicata alla narrativa che a oggi conta una

settantina di uscite. Si tratta di uno spazio rivolto alle scritture giovani, proponendo diversi generi. Il

romanzo apripista guarda al grande classico di Antoine de Saint-Exupéry, e così nasce “Piccolo

Principe, il Viaggio continua” di Ilenia Iadicicco. Seguono altri titoli tra cui il toccante e

apprezzatissimo “Resta viva” di Camilla Stenti. Tra i retelling, “Alice nel labirinto” e “Alyssa

l’ultima sirenetta” hanno permesso a Roberta De Tomi di vincere alcuni premi letterari: il Trofeo

Cittadella nel 2019, il “Giovane Talento” di Pellicanolibri e il Premio Adriatico nel 2023.

Negli ultimi anni l’editore propone attività di scrittura creativa rivolte alle scuole, portate avanti da

Rosanna Vespoli, insegnante e autrice di “Annarella la ragazza dei quartieri” e “Noi, che volevamo

cambiare il mondo”. L’editore si presenta al Salone con la nuova iniziativa DAE Festival del corto,

che coinvolge anche in questo caso le scuole, stimolando la creatività degli studenti.

Dario Abate dichiara: “Abbiamo sempre coltivato il sogno di dare spazio alle voci di giovani talenti

della scrittura. Pensiamo che la lettura debba essere un momento di evasione ma anche

un’occasione per avere spunti di riflessione sulla vita e su noi stessi. Per noi deve essere davvero

tutta un’altra storia! Vi aspettiamo al Salone Internazionale del Libro per scoprire le nostre storie.”

Contatti

Siti Web: How2 Edizioni: https://www.how2edizioni.it - Dae: https://www.darioabateeditore.it/

Pagine FB Dario Abate Editore – DAE HOW2 Edizioni

Instagram : DAE HOW2 Edizioni; sogno leggendo

Tik Tok - HOW2 Edizioni – DAE Edizioni


lunedì 15 aprile 2024

Il giorno in cui ho imparato a volermi bene di Serge Marquis

 Il giorno in cui ho imparato a volermi bene                        

di

 Serge Marquis


Scheda Libro

Titolo: Il giorno in cui ho imparato a volermi bene

Autore: Serge Marquis

Casa Editrice: Sperling&Kupfer

Pagine: 264


Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi

La protagonista è immersa nel suo ego fino al midollo, tanto da nemmeno accorgersi di ferire le persone che le stanno accanto. questo suo bisogno di essere la più brava in tutto la allontana anche dal figlio.

Charlot ha solo nove anni ha ha già compreso che la madre ha un grande problema con il suo ego, ed è attraverso una semplice domanda posta dal figlio che la madre imparerà a guardarsi dentro nella ricerca di dare una risposta adeguata al bambino. Cos'è l'ego?

Il romanzo procede con la ricerca e la comprensione di questo ego che tutti noi abbiamo, alcuni in modo sproporzionato. 

Il ragazzino cresce  diventa un "egoman" una sorta di eroe atto a mettere dei confini su questo problema che affligge non solo la madre ma anche l'umanità. 

Nel romanzo viene anche affrontato il problema del bullismo e dei suicidi  che ne possono derivare.

La storia in alcuni punti risulta ripetitiva, avrei tolto qualche pagina, tuttavia il racconto fila liscio e commuove per l'ingenuità di Charlot e per alcuni episodi tragici nel corso della narrazione. 

Un romanzo che attraverso l'ingenuità di Charlot punta il dito dritto sull'ego e ti aiuta a comprenderlo, ma ti sussurra che la vita va vissuta nel presente e non va sprecata. Il romanzo ti sprona ad amare sempre senza limiti, ad mare te stesso prima di tutto e poi le piccole cose che hai attorno...il tuo mondo.

 La perfezione non esiste e la sua ricerca per dimostrare di essere al centro dell'universo è sbagliata, perchè ci sarà sempre qualcuno più bravo di te.

L'ego si può distruggere? Si e in maniera semplice, il segreto è banale...L'ego muore davanti all'amore per se stessi!

Un romanzo profondo e riflessivo che ti aiuterà a comprendere il tuo io interiore.

Valutazione: 💛💛💛💛

Buona lettura


Trama

Maryse, illustre neuropediatra, è una donna bella e intelligente, ma terribilmente narcisista e ossessionata dal bisogno di essere sempre la più brava, la più ammirata - la numero uno. È anche madre di Charlot, un bambino singolare, che sa meravigliarla ed esasperarla al tempo stesso. Come una sorta di Piccolo Principe, fin dalla più tenera età Charlot la disarma con domande sulle verità più essenziali e meno afferrabili: la felicità, il senso della vita e dell'amore. Grazie a Charlot e ai suoi quesiti filosofici che la mettono in difficoltà, Maryse inizia pian piano a spogliarsi delle sue certezze inossidabili. 

Grazie a Charlot e alle sue lacrime, Maryse capisce che certe ferite inflitte dalla vita non hanno un motivo né una spiegazione, e riscopre il valore dell'umanità nel ruolo di medico. Con il suo candore acuto e il suo coraggio ostinato anche di fronte alle prove più dure, un ragazzino come Charlot sarà in grado di dimostrare agli adulti che l'essenziale nella vita sta nell'assaporare ogni istante del presente, nel riscoprire quella tenerezza che ci permette di entrare in connessione con gli altri, nello spogliarsi del proprio ego e di tutte le maschere che ci impone. 

Solo così è possibile imparare a volersi bene e lasciarsi andare alla vera gioia, quella che si raggiunge solo con l'intelligenza del cuore. Perché «diventare intelligenti è aver trovato il significato reale della parola amare».

lunedì 8 aprile 2024

Elda Lanza

Elda Lanza

 Elda Lanza, nata il 5 ottobre 1924 ed è morta il 10 novembre del 2019.

Scrittrice, femminista, imprenditrice e giornalista, studiò alla Sorbona di Parigi ed ebbe come insegnante J. P. Sartre.

È stata la prima presentatrice della televisione italiana, ma era già famosa come scrittrice, infatti a vent'anni aveva pubblicato diversi romanzi rosa e gialli per due grandi case editrici: Mondadori e Garzanti. 

Nel dopoguerra collaborò con diverse testate giornalistiche di moda come Annabella, Grazia e Marie Claire. Scrisse anche per testate giornalistiche importanti come Il Corriere e Il Giorno.

Fu una grande esperta di moda e di bon ton o come si direbbe oggi di comunicazione.

Ma era la televisione che attraeva Elda Lanza,  e vi lavoro per vent'anni. Scrisse anche le sceneggiature per cartoni animati come Quik Quok e Quak. Ideò anche diversi programmi televisivi come Vetrine, Un due e tre e voce della sera, di cui fu anche presentatrice. 

Dal 1957 al 1965 condusse una fortunatissima trasmissione televisiva dedicata ai ragazzi,  e condusse la presentazione: Avventure in libreria.  Trasmissione che ebbe un forte impatto culturale e di promozione della lettura. 

Nel 1960 creò una propria agenzia di pubblicità  a cui si dedicò totalmente con il marito Vitaliano Damioli

Ritornò ad avere visibilità in alcuni programmi RAI, in alcuni programmi molto simili a quelli proposti da lei negli anni della nascente televisione,  come i Menù di Benedetta di Benedetta Parodi e Detto Fatto di Caterina Balivo

FLM



Ecco la lista dei suoi libri (da Wikipedia)

Libri serie Max Gilardi

Romanzi

  • Una stagione incerta (Marsilio, 2006)
  • Imparerò il tuo nome (Ponte alle Grazie, 2017)
  • Uomini. La stupidità in amore è una cosa seria (Salani, 2017)
  • Quasi un uomo (Salani 2018)

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Signori si diventa. Le nuove regole dello stile quotidiano (Mondadori, 2005)
  • Il tovagliolo va a sinistra (Vallardi, 2016)





martedì 2 aprile 2024

Viola Di Grado: Marabbecca

 

Viola Di Grado

 Marabbecca

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Clotilde è innamorata di Igor, ma quando subiscono un incidente d'auto, lei si rifiuta di vedere le condizioni del fidanzato entrato in coma. Anche lei ha riportato dei traumi nell'incidente attribuiscono a queste sofferenze il suo comportamento inaspettato. 

In ospedale riceve continue visite di Angelica, colei che ha provocato l'incidente, ne nasce una forte amicizia che continua quando viene dimessa. La ragazza studia ornitologia e vive in un appartamento pieno di gabbie e uccelli che svolazzano, le due ragazze si innamorano, ma quando Igor esce dal coma le loro vite vengono sconvolte. 

Lui non ha nessun familiare in vita, e lei si assume la responsabilità di assisterlo. Questa assistenza e i ricordi della sofferenza che lui le ha provocato minano il loro rapporto, come le vite degli uccelli chiuse nelle gabbie. Nessuno è più se stesso in quell'appartamento. tutti hanno subito un danno e non trovano la soluzione per risolverlo.

In quelle stanze c'è solo la sofferenza e la mancanza di capacità di volare ognuno con le proprie ali, ognuno chiuso nella propria gabbia. Clotilde  subisce ancora la violenza di quell'uomo, fatica ad allontanarlo per vivere la propria vita, fatta di errori e mancanze, le manca il padre morto e la madre assente, le mancherà Angelica quando si ritroverà da sola. Sola e maledetta, incatenata dalla spirale d'ombra e buio della figura mitologica della Marabbecca.

Un romanzo feroce, dove la scrittura fredda e pungente dell'autrice Viola Di Grado  entra ed esce dai personaggi come un coltello che infierisce sul corpo della vittima prescelta. 

Una scrittura chirurgica che entra nei personaggi e attraverso loro destabilizza il lettore. Ciò che abbiamo letto e realtà di vita vissuta da Clotilde o sono le sue proiezioni nere e sibilline come la coltre di terra vulcanica che ricopre  Catania?

Posso dirvi che non è un romanzo facile, come gli altri di questa nuova e dirompente autrice , è una storia che scava nei sentimenti fino in fondo, senza scuse o pentimenti. 

Un romanzo crudo che ti coinvolge nell'ansia e nella paura della protagonista, una storia densa di metafore che ti entra nel cuore e non ti abbandona per giorni dopo che ha terminato la lettura.

Valutazione:💛💛💛💛💛💓

Scheda libro

Titolo: Marabbecca

Autore: Viola Di Grado

Casa Editrice: La nave di Teseo

Pagine: 208

Trama

Un pomeriggio di fine estate Clotilde e Igor, dopo essersi lasciati, hanno un incidente d’auto. Lei rimane ferita, lui finisce in coma. Mentre veglia sul suo sonno impenetrabile, Clotilde inizia a ricevere visite della ragazza responsabile dello schianto, una fragile studentessa di ornitologia di nome Angelica, e tra loro nasce un rapporto indecifrabile e intenso. 

Quando Igor sì sveglierà dal coma – radicalmente trasformato eppure immutato nella sua indole violenta – la sua presenza logorerà l’equilibrio precario delle due donne: nello spazio magico e claustrofobico di una stanza piena di uccelli, i tre personaggi precipiteranno in un dedalo tortuoso dove i sentimenti muteranno forma a ogni curva.

 Ambientato in una Sicilia asfittica e mitologica, solcata da cieli accecanti e ceneri nere, Marabbecca è un romanzo visionario che pone domande cruciali sull’identità: su cosa significa dire “io” e sulle collisioni con l’altro che in qualche modo raccontano chi siamo davvero. Come la "Marabbecca", personificazione nel folklore siciliano dell’oscurità e delle insidie dell’inconscio, leggendo ci si muove in un buio sfavillante, illuminati solo dalla luce lunare della scrittura, fino al vertiginoso finale.

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.