giovedì 28 dicembre 2023

CATERINA D'ARAGONA DI CRISTINA PENCO

 CATERINA D'ARAGONA

             DI 

CRISTINA PENCO

TITOLO: CATERINA D'ARAGONA

AUTORE: CRISTINA PENCO

CASA EDITRICE: DIARKOS

PAGINE: 352

«La storia di Caterina d’Aragona merita di essere raccontata non solo per il semplice fatto di essere stata messa da parte da Enrico VIII. Non dovrebbe essere ricordata esclusivamente come una figura austera e tragica, ma come una sovrana illuminata, una crociata animata da fervore religioso, una colta mecenate umanista».

«Se non fosse stata donna, Caterina d’Aragona avrebbe potuto sfidare tutti gli eroi della storia».

Thomas Cromwell

TRAMA

 È passata alla storia come la regina ripudiata, Caterina d’Aragona, la moglie ferita che, anche di fronte alle umiliazioni e al rifiuto del marito Enrico VIII, re d’Inghilterra, mostrò fino all’ultimo grande dignità, virtù e incrollabile fede. La Trastámara, in realtà, fu molto di più, grazie a una personalità mite ma determinata, e alle sue doti naturali in fatto di leadership e diplomazia, che la resero una protagonista tutt’altro che passiva dei suoi tempi. 

Figlia dei sovrani cattolici Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, prima donna in Europa a ricoprire l’incarico di ambasciatrice a corte, instancabile nella carità cristiana quanto capace di vincere sul campo di battaglia, Caterina si dovette fare largo dentro una società di uomini e scontrare con i loro sadici giochi di potere. 

La sua vita rimarrà impigliata a quella di una giovane dama, Anna Bolena, e alle trame di Palazzo del marito, tra la volontà di procacciarsi un erede maschio e lo Scisma anglicano. 

Delle sei mogli di Enrico VIII, Caterina fu la preferita dei sudditi, che continuarono a rispettarla e ad amarla come una delle più illuminate e colte sovrane del Cinquecento.

BIOGRAFIA

CRISTINA PENCO (Genova, 1980), giornalista, scrive di famiglie reali, celebrità, costume e società, lifestyle, attualità e spettacolo per riviste popolari e femminili.

Per Diarkos ha pubblicato Meghan Markle. Una Duchessa ribelle (2019), I Windsor. 

La dinastia di Elisabetta II (2022) e Anna Bolena. Potere e seduzione (2023).

venerdì 22 dicembre 2023

In cerca di te di Emma Fenu

 In cerca di te 

di 

Emma Fenu
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Recensire un romanzo denso di emozioni è complicato, ci provo, sperando di giungere a voi lettori con la stessa intensità con cui Emma Fenu ha ricamato e intrecciato le parole in  questo romanzo.

In cerca di te non è un romanzo e nemmeno un diario, sarebbe troppo riduttivo dire che lo è,  allora cosa ha scritto questa autrice che seguo fin da quando è "nata" e "cresciuta" su Facebook e l'ho incontrata nel 2016, per il suo primissimo evento insieme con altre belle persone, parte del  piccolissimo gruppo iniziale composto da circa mille persone, adesso ne conta più di ventimila.

Emma ha scritto uno scrigno di emozioni, segrete e spirituali, per rivelarsi e farci conoscere la sua parte più vera e più intima. 

Emma ci vuole prendere per mano e accompagnarci in questo lungo e doloroso percorso di desideri e delusioni sulla maternità cercata, immaginata, sognata e inseguita da anni.

Con questo libro ha voluto mettersi a nudo per mostrarci la parte delicata di sé, quella che non tutti percepiscono al primo contatto, lei non è solo una donna forte e tosta come immaginiamo, non è solo un vulcano di idee, non è solo una perfezionista in tutto ciò che intraprende, lei non è solo una letterata con una grande cultura.

 Emma è anche lacrime, è un groviglio di emozioni,  è una donna che ha sofferto già dal concepimento con il bagaglio di dolore edificato nel suo utero, eredità di tutte le donne della sua genealogia. 

Emma  è una figlia ma non lo è mai stata, lei è stata madre della madre, suo malgrado,  la vita ha tessuto questo ruolo per lei ma non era il suo desiderio, il suo era quello di essere figlia ma il tempo non può spostare le lancette e gli eventi dolorosi. No. Puoi diventare madre e dare a tuo figlio ciò che è mancato a te. Così non è stato!

Scaglie di carne e polvere di gesso. Senza più sangue. Senza più lacrime. La principessa guerriera dentro di me si è rotta come una bambola di porcellana scaraventata sull’asfalto, tendendo le mani in attesa di un abbraccio materno. Ho retto a tutto. Ho retto all’ictus di mia madre e le ho salvato la vita in pochi eterni minuti. Ho retto all’attesa in ospedale, insanguinata e spaventata. Ho retto alle molteplici diagnosi formulatemi in faccia dai medici del pronto soccorso, prima di quella definitiva, esito di una TAC. Ho retto alle ipotesi di pazzia e isteria. Ho retto agli sguardi di commiserazione e a quelli di biasimo. E poi, quella risposta data da mia madre, che aveva ripreso l’uso della parola, a un’infermiera dolce e sorridente. «Signora, lei ha figli?» «No.» Mia madre non mi riconosce. Io non ci sono, non ho storia, non ho memoria, non ho ventre, non ho nome. Non ho sangue.

Lei voleva essere ventre accogliente per il suo bambino, cullarlo nel suo liquido e sentirlo suo ad ogni battito del cuore e a ogni piccolo movimento in quel ventre che ospita l'endometriosi e le nega quella piccola e calda creatura, con una testolina di capelli neri e ricci. 

Ogni riga del suo percorso è tratteggiato con una scrittura scorrevole, elegante, delicata, perfetta, che scorre come il sangue nelle vene, pulsa in ogni parola, vibra in ogni emozione descritta, freme in ogni riga del suo desiderio di essere madre, piange per ogni tentativo non riuscito, guizza ogni volta che il sangue macchia il sogno di maternità.

Sono stata un addome scintillante e generoso che ti ha nutrito della propria carne, silente e calda. Sono stata una lucciola alata nel crepuscolo di giugno, ti ho offerto me stessa poggiandoti sul mio palmo. Ti ho dato la luce, nel dolore, squarciando il buio di mille limbi. Ti ho dato la luce, Bambino, anche se non sei mai nato, anche se sei senza nome e senza storia

Emma non si arrende, si stanca, si ferma, ma si rialza sempre e noi con lei nel gruppo di letteratura la seguiamo, l'abbracciamo e le porgiamo il braccio quando per un attimo si sente ferita.

Ogni pagina ci porta nella sua vita tempestata di gioia e dolore, di lacrime e sorrisi e su ogni gesto prevale sempre l'amore per la vita, per la madre/figlia, per il padre e per Pietro dagli occhi verdi che con delicatezza e amore l'accompagna in questo percorso.

Una lettura che vi consiglio vivamente, le emozioni di Emma devono entrare nel vostro cuore come sono entrate nel mio.

Valutazione:💛💛💛💛💛💖

Scheda libro

Autore: Emma Fenu

Titolo: In cerca di te

Casa Editrice: Pub Me

Pagine: 120

Link d'acquisto: In cerca di te - Fenu, Emma - Ebook - EPUB3 con Adobe DRM | IBS

Trama

Emma, la protagonista di questa storia, affronta con coraggio e sincerità le sfide di un viaggio fatto di attese, esami medici e trattamenti dolorosi. Non si risparmia le lotte emotive legate alla fertilità e all’endometriosi, la pressione sociale sulle donne per generare nuova vita, né i demoni che si frappongono tra lei e il suo sogno di diventare madre.

Tra queste prove, non mancano le dinamiche familiari fatte di momenti commoventi, teneri e drammatici.

In cerca di te è intima esplorazione di sé, racconto di un percorso nella sua interezza e nelle sue sfaccettature più profonde.

«Questa non è la storia della mia vita, ma solo di una parte di essa. Ci sono molti aspetti che in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni. Ora voglio liberare la mia parte in ombra, quella più fragile, quella che cede al dolore, quella che subito viene messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.»



Emma Fenu ai suoi lettori:


Caro Lettore,
questa non è la storia della mia vita, ma solo una parte di essa. O, meglio, la parte di una parte.
Raccontarmi è difficile, perché molti sono i miei volti di donna e bambina, di madre e figlia; molte sono perfino le mie vite, racchiuse nel baccello di una sola, a sua volta frammento di una Storia che mi appartiene da prima di nascere.
Tuttavia, questa è sicuramente una storia.
La protagonista sono io, impegnata nella lunga e ardua ricerca di un figlio, il personaggio chiave attorno a cui tutto ruota.
Ci sono molti aspetti, infatti, che, in tale percorso di aspirante mamma, possono essere messi in luce: alcuni sono commoventi, altri teneri, altri drammatici, altri ancora decisamente ironici. E io li ho attraversati tutti, nel corso di dieci anni.
Ma, in questa occasione, voglio liberare la mia parte in ombra, la più fragile, quella che cede al dolore e viene subito messa a tacere dalle altre, per far spazio al sorriso e alla determinazione. Non è la parte più vera di me: è solo la più nascosta.
Questa è, dunque, la storia di una donna segreta.



Biografia 



Sono Emma, nata e cresciuta respirando il profumo maestrale e il mare di Alghero, ora vivo fra fate e folletti in Danimarca, dopo aver trascorso un periodo nella magia del Medio Oriente.

No, l’espatrio non è una fiaba e non è neppure semplice, ma è un’avventura arricchente e una sfida quotidiana che la vita mi ha donato, scegliendo meglio di quanto avrei fatto io, che non avevo tracciato un altro disegno sul libro destino.

Laureata in Lettere e Filosofia, ho, in seguito, conseguito un Dottorato in Scienze dei Sistemi Culturali con specializzazione in Storia delle Arti, due Master in Counseling Relazionale e ho frequentato vari corsi di storytelling della scuola Holden.

Leggo e scrivo per passione e per lavoro.

Mi occupo da anni di Storia, Letteratura e Iconografia delle Donne; recensisco libri e intervisto scrittori e artisti per vari siti web; ho fondato e presiedo un’associazione culturale, “Cultura al femminile”, con rispettivi portale web e gruppo Facebook, “Letteratura e Cultura al Femminile”, che annovera più di 21.000 utenti; sono tutor di scrittura creativa e emotiva; tengo seminari di antropologia, iconografia, storia e letteratura; insegno lingua Italiana agli stranieri; ho partecipato come giurata e autrice a numerose antologie; organizzo, presento e presenzio eventi, concorsi letterari, festival, convegni, conferenze, spettacoli e laboratori in tutta Italia e non solo.

Scrivo romanzi storici, saggi storico – antropologici e psicologici, fiabe per bambini. Indico un concorso letterario, faccio parte della giuria e mi occupo di curarne l’antologia che ne segue.

A volte sono sfinita, eppure inebriata di vita.

E tutto questo mondo in cui vi accompagno lo ho costruito giorno per giorno, durante quindi anni di ricerca accademica e bibliografica, ma non solo: nove tentativi, purtroppo senza successo, di Fecondazione Assistita per avere un figlio. Ho pianto, mi sono rialzata, sono ricascata in mille pozzi e ho trovato meraviglie: basta tenere gli occhi aperti e trasformare i sogni in altri sogni per farne progetti. E sognare ancora.


martedì 12 dicembre 2023

QUELLA NOTTE SENZA LUNA DI GIOVANNI MARGARONE

Quella notte senza luna

di

Giovanni Margarone 


SCHEDA LIBRO

AUTORE: Giovanni Margarone

TITOLO:Quella notte senza luna

CASA EDITRICE: Elison Publishing

PAGINE: 338

TRAMA
Elena è una giovane mendicante che vive a Genova in una baracca fatiscente. La sua misera condizione viene in parte lenita dall’anziano clochard Alcide, che diviene per lei una sorta di padre putativo, e dalla conoscenza di Beatrice, commovente nel suo tentativo di aiuto alla giovane mendicante, in una sorta di tentata palingenesi esistenziale. 

Beatrice farà incontrare Elena con Filippo, figlio di un borghese arricchito. Nasce tra i due una storia d’amore ed Elena, per paura, cela la sua vera condizione esistenziale. Elena non sa se Filippo accetterebbe la sua condizione e questo dubbio è costante durante la storia con lui. 
Intanto Genova è colpita dall’alluvione del 1970; i protagonisti l’affrontano e la prosecuzione del rapporto tra Elena e Filippo si sviluppa potenziandosi con trame sempre più intense: Filippo accetterà la reale condizione di Elena?

L’epilogo si evolve in una spirale emotiva di forte intensità, con vibrazioni narrative difficilmente individuabili a priori, che trascinano in ampie riflessioni sugli scompigli interiori dei protagonisti e sull’incontro-scontro fra contesti sociali antitetici, ponendoci di fronte alle varie e complesse criticità della natura umana.

lunedì 27 novembre 2023

88.88 - CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE PER RACCONTI BREVI- DECIMA EDIZIONE

 


Regolamento

Il Concorso letterario nazionale per racconti brevi “88.88″ è ideato dall’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers e indetto con la collaborazione di Aurora, Aurea Signa, Officina della Scrittura e Grafiche Tassotti.

Per il decimo anno siamo felici di proporre alle appassionate e gli appassionati di scrittura breve il concorso letterario che ha un numero come protagonista. Ecco, in breve, le caratteristiche di “88.88”:

una sola regola da rispettare (al massimo 8.888 caratteri, spazi compresi),
il tema lo sceglie chi scrive,

premi in denaro nel segno dell’8 (888 – 88 – 8 euro),
prestigiose penne e stilografiche Aurora per gli 8 classificati dal 1° all’8° posto,
diari in carta pregiata Grafiche Tassotti per gli 8 vincitori e le 8 menzioni speciali,
ultimo giorno per partecipare: 8 febbraio 2024.

Ringraziamo i nostri partner Aurora, Aurea Signa e Officina della Scrittura, al nostro fianco dalla prima edizione, e Grafiche Tassotti, presente per il terzo anno consecutivo.

I premi messi a disposizione dai nostri partner sono dedicati a coloro che amano e coltivano la scrittura a mano e che desiderano imprimere sulla carta le loro emozioni e gli spunti per nuove, indimenticabili storie.

Regolamento del Concorso Letterario Nazionale 88.88 decima edizione

1. DESTINATARI

Il Concorso letterario nazionale per racconti brevi “88.88” è rivolto ad autrici/autori di ogni età e nazionalità. Per la partecipazione di autrici/autori minorenni è necessaria l’autorizzazione, in forma scritta, da parte di un genitore. Il modulo di autorizzazione può essere richiesto a: yowras.page@gmail.com

Pur essendo un concorso nazionale, è ammessa la partecipazione di racconti provenienti dall’estero, purché in lingua italiana.

2. DURATA DEL CONCORSO

Il concorso prende il via l’8 ottobre 2023 e si conclude l’8 febbraio 2024.

3. PREMI

Primo classificato: una stilografica Aurora 88 del valore di 695,00 euro, un diario in carta pregiata Grafiche Tassotti e un assegno di 888,00 euro

Secondo classificato: una penna Aurora 88 del valore di 488,00 euro, un diario in carta pregiata Grafiche Tassotti e un assegno di 88,00 euro

Terzo classificato: una stilografica Aurora del valore di 464,00 euro, un diario in carta pregiata Grafiche Tassotti e un assegno di 8,00 euro

Le autrici/gli autori classificatisi dal quarto all’ottavo posto riceveranno in premio una penna Aurora del valore di 73,00 euro e un diario in carta pregiata Grafiche Tassotti.

Le autrici/gli autori meritevoli di menzione speciale riceveranno in premio un diario in carta pregiata Grafiche Tassotti.

Il valore totale dei premi è di 3.700,00 euro.

4. NUMERO DI RACCONTI AMMESSI

Ogni partecipante può inviare uno oppure due racconti, editi oppure inediti, in lingua italiana.

Per i racconti editi in qualsiasi forma, sia cartacea che elettronica, che non sono di proprietà dell’autrice/dell’autore occorre che la partecipazione venga autorizzata, in forma scritta, da chi detiene i diritti del racconto.

5. TEMA

Il tema è libero. E’ facoltà dell’autrice/autore inserire nella narrazione temi attinenti al numero 8 senza che questo dettaglio preveda l’assegnazione di un maggior punteggio nel corso della valutazione. Allo stesso modo, il mancato inserimento di temi attinenti al numero 8 non comporta penalizzazione alcuna.

Sono ammessi racconti anche in forma di fiaba o di lettera.

6. RACCONTI NON AMMESSI

Non sono ammessi i racconti che hanno già partecipato alle precedenti edizioni del Concorso letterario nazionale 88.88.

7. LUNGHEZZA DEI TESTI

La lunghezza massima del racconto è 8.888 caratteri spazi compresi.

Vengono comunque ammessi racconti fino a 10.000 caratteri spazi compresi.

Nel conteggio dei caratteri, spazi compresi, sono inclusi il titolo, l’eventuale sottotitolo e l’epigrafe o dedica.

I racconti con una lunghezza superiore ai 10.000 caratteri spazi compresi verranno automaticamente esclusi dalla partecipazione senza alcun preavviso.

8. QUOTE DI PARTECIPAZIONE

La quota di partecipazione al Concorso 88.88 è pari a 8,00 euro per un racconto oppure a 16,00 euro per due racconti.

SCHEDA DI VALUTAZIONE (facoltativa)

Su richiesta sarà compilata una scheda di valutazione che riguarderà un solo racconto. Saranno presi in considerazione: la trama, la scorrevolezza della lettura, la proprietà linguistica, i punti di forza e i punti di debolezza.

Per ottenere la scheda di valutazione del racconto è necessario aggiungere la somma di 28,00 euro alla quota di partecipazione. Se i racconti inviati sono due, è necessario segnalare il titolo del racconto scelto per la scheda. La scheda di valutazione sarà inviata tramite e-mail entro la data di premiazione del concorso.

Riferimenti per le quote di partecipazione da far pervenire tramite bonifico bancario:

YOWRAS YOUNG WRITERS STORYTELLERS ASSOCIAZIONE CULTURALE

iban IT09 T 08382 30750 000210100705

indicando nella causale: l’indirizzo e-mail dell’autrice/autore – il nome e il cognome dell’autrice/autore – il titolo del racconto/dei racconti.

Non sono ammesse altre modalità di pagamento delle quote di partecipazione.

9. MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

I partecipanti dovranno inviare il racconto/i racconti in formato word oppure odt (non in pdf in quanto vi è la necessità del controllo del numero dei caratteri) entro e non oltre il giorno 8 febbraio 2024 all’indirizzo e-mail yowras.page@gmail.com

 indicando all’interno della mail nome, cognome, età, indirizzo completo, recapito telefonico;

– allegando alla mail la scansione della ricevuta di pagamento della quota di partecipazione;

– allegando inoltre eventuali autorizzazioni per i minori o autorizzazioni relative ai diritti del racconto/dei racconti.

10. TITOLO, COLORI, ALTRI ELEMENTI

Il titolo del racconto all’interno del file deve corrispondere a quello indicato nel nome del file.

All’interno del file del racconto non è ammesso l’utilizzo di colori diversi dal nero.

Non è inoltre ammesso l’inserimento di immagini o di altri elementi grafici.

11. CONFERMA DI REGOLARE ISCRIZIONE

Tutti i racconti pervenuti sono considerati regolarmente iscritti al concorso solo nel caso in cui i relativi autori abbiano ricevuto, in risposta al loro invio, una mail di conferma ufficiale da parte dell’Associazione culturale YOWRAS. Se entro 5 giorni lavorativi dall’invio non si riceve la mail di conferma, è necessario procedere a un secondo invio e attendere la mail di conferma.

12. COMUNICAZIONI SULL’ANDAMENTO DEL CONCORSO

Ogni partecipante il cui racconto è stato ammesso/i cui racconti sono stati ammessi riceverà via mail gli aggiornamenti riguardo all’andamento del concorso.

Gli aggiornamenti saranno inoltre pubblicati sul sito www.yowras.it e sui canali social dell’Associazione culturale YOWRAS.

13. COMUNICAZIONI AI VINCITORI

Al termine delle operazioni di lettura e valutazione le autrici/gli autori classificatisi dal primo all’ottavo posto verranno avvertiti sia telefonicamente che con una comunicazione ufficiale tramite posta elettronica. Successivamente i nominativi dei vincitori, degli autori meritevoli della menzione speciale e delle eventuali segnalazioni di merito verranno pubblicati sul sito dell’Associazione culturale YOWRAS www.yowras.it

14. VALUTAZIONE

Alla scadenza del concorso una commissione giudicatrice composta da otto giudici esaminerà e valuterà tutti i racconti la cui partecipazione sia stata ufficializzata dalla mail di conferma da parte dell’Associazione culturale YOWRAS. La commissione giudicatrice provvederà ad assegnare otto menzioni speciali per i racconti ritenuti particolarmente meritevoli.

Il giudizio espresso dalla commissione giudicatrice è inappellabile.

15. FESTA DI PREMIAZIONE

La premiazione si svolgerà, presumibilmente, nel mese di maggio 2024 a Torino, nel corso del Salone Internazionale del Libro.

Durante la premiazione verranno consegnati ai vincitori i premi in denaro messi a disposizione dall’Associazione culturale YOWRAS e i premi messi a disposizione da Aurora e da Grafiche Tassotti. Verranno inoltre consegnati ad autrici-autori dei racconti meritevoli di menzione speciale gli attestati e i premi messi a disposizione da Grafiche Tassotti.

16. PROPRIETA’ INTELLETTUALE E AUTENTICITA’ DELLE OPERE

I diritti dei racconti inviati restano di proprietà di ciascuna autrice/ciascun autore.

Con la partecipazione al Concorso 88.88 ciascuna autrice/ciascun autore garantisce che l’opera è/le opere sono prodotto esclusivo del proprio ingegno.

17. ACCETTAZIONE DELLE NORME DEL REGOLAMENTO E TRATTAMENTO DEI DATI

La partecipazione al Concorso 88.88 rappresenta la piena accettazione di tutte le norme del presente regolamento senza possibilità di successive contestazioni.

La partecipazione al Concorso 88.88 comporta il conferimento di dati per i quali non è necessaria l’autorizzazione al trattamento, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003, dal R.E. 679/2016 e dal D.Lgs. 101/2018.

Per quanto riguarda il trattamento dei dati dei partecipanti minorenni, è necessario l’invio di un’autorizzazione scritta da parte di un genitore. Il modulo di autorizzazione può essere richiesto a: yowras.page@gmail.com

L’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers tratta i dati solo per l’invio di comunicazioni relative all’attività associativa, pertanto i dati in suo possesso non sono in nessun caso e per nessun motivo divulgati oppure ceduti a terzi.

L’informativa, la Politica della Privacy e la Politica di trattamento dei cookie sono pubblicate sul sito www.yowras.it

Secondo la normativa indicata, il trattamento è effettuato secondo i principi di correttezza, liceità e di tutela della riservatezza e dei diritti dei partecipanti al concorso.

Si precisa che l’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers è titolare del trattamento dei dati personali.

lunedì 13 novembre 2023

IL FUTURO È APERTO - Storia e prospettive del femminismo italiano di Elvira Roncalli


IL FUTURO È APERTO 

 Storia e prospettive del femminismo italiano  

di 

Elvira Roncalli

 

Il futuro è aperto-1
Il futuro è aperto-2
Il futuro è aperto-3
Il futuro è aperto-5
Il futuro è aperto-4
Genere Saggistica -Femminismo
Data di pubblicazione settembre 2023
Autore: Elvira Roncalli
Numero Pagine 314
Casa Editrice: Prospero Editore

IL FUTURO È APERTO
Storia e prospettive del femminismo italiano
Elvira Roncalli

Attraverso un’analisi del lavoro e del pensiero di tre importanti filosofe femministe italiane – Lea Melandri, Luisa Muraro e Adriana Cavarero – condotta ascoltando le loro stesse voci, in questo libro Elvira Roncalli ricostruisce la storia del femminismo italiano, mettendo in luce questioni filosofiche e politiche fondamentali: il dominio maschile, il corpo come luogo del vissuto sedimentato, la differenza sessuale, il simbolico e l'immaginario, l’autorità politica e la soggettività femminili.

 

Affiancano le conversazioni tre saggi inediti dell’autrice, giornalista e politica Rossana Rossanda, che offrono una prospettiva critica su alcuni dei nodi teorici più controversi con cui si è misurato il movimento delle donne nel nostro Paese. Ne emerge un quadro vivido del contesto socio-politico del femminismo italiano, che sottolinea il suo forte impegno nella pratica, informando, arricchendo e stimolando le discussioni e le pratiche contemporanee.


Lea MelandriLuisa Muraro e Adriana Cavarero sono figure centrali del femminismo e del pensiero politico italiani che, come attesta il loro lavoro di una vita, hanno persistito nel nominare, elaborare, rendere visibile e dettagliare l'esperienza delle donne, il suo valore, il suo significato e le sue contraddizioni. Appartengono a una generazione di donne che “c'erano” in un momento in cui il movimento delle donne ha radicalmente messo in discussione lo status quo della società italiana cercando di cambiarla.

martedì 7 novembre 2023

La felicità di Emma di Claudia Schreiber

                                       La felicità di Emma 

                            di 

                         Claudia Schreiber









Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Il romanzo è la storia di un incontro tra due persone decisamente diversi tra loro, Emma è sciatta, una contadina che convive con il sudiciume, sta bene solo all'aperto con i suoi maiali  che le donano l'amore, le carezze, gli abbracci mai avuti nella sua famiglia. Max è un impiegato preciso e attento, cura il suo corpo, i suoi vestiti e la casa, con ossessione e maniacale igiene.

Un cambiamento nella vita di Max da il via al cambio delle loro rispettive vite e nulla sarà più come prima per Emma e Max.

Un incidente, un sacco con tanti soldi, un incontro e la vita di lore due s'interseca e nasce uno strano amore.

Nasce una storia diversa da tutte quelle che abbiamo letto, a partire da Emma, protagonista unica e indimenticabile, per la sua gioia nel rotolarsi nella paglia, per l'amore delicato con il quale pone fine alla vita dei suoi maiali, accompagnandoli alla morte con una voce suadente e piena di affetto, per i suoi orgasmi in motocicletta, per il suo essere sempre se stessa.

Una scrittura straordinaria che mette in evidenza senza mai criticare o rendere ridicolo i suoi personaggi.

Con il suo personalissimo stile di scrittura, ruotano altri personaggi che arricchiscono la storia, ma è sempre lei Emma  che prevale per regalarci spunti di notevole interesse come l'eutanasia. 

Una storia che commuove e regala la gioia di vivere in ogni riga. Un racconto magico, quasi surreale che ci regala emozioni che non trovavo da diverso tempo nei romanzi che ho letto

        “Emma si circondò a poco a poco di una pelle morbida e accogliente: gli altri la chiamavano                 sudiciume, ma a lei dava             calore e protezione. 

Quel disordine era il suo stato interiore, la            mappa della sua anima. Fuori però, in giardino, era                 un’altra cosa. Quella era una zona         inviolata, lì poteva vivere come le piaceva. Il giardino era la prova di ciò che Emma             voleva      veramente dalla vita. Lo stato in cui versava la casa era la prova di ciò che della vita non era riuscita a lasciarsi             alle spalle.”

Scheda libro

Titolo: La felicità di Emma

Autore: Claudia Schreiber

Casa editrice: Keller

Pagine: 240

Dalla quarta di copertina

La felicità di Emma è una gioia, uno di quei romanzi che si leggono tutto d’un fiato e rimangono per sempre dentro di noi. ELIAS BARCELO. [...] dovete leggervi questo libro - in Germania un caso letterario - tenero, insolito, amaro. Un inno alla vita che rinasce, e all’amore che è una questione vitale. MARIE CLAIRE

Trama

Emma alleva maiali in un angolo sperduto della campagna tedesca. È libera, forte e quello a una vecchia scrofa, che stringe quando riflette, è l'abbraccio più vigoroso che abbia mai dato. Gli animali sono la sua cura all'assenza di un amore, ai debiti che stanno per farle perdere la fattoria. Una notte, però, il silenzio viene rotto dal fragore di un incidente stradale e nella sua vita arriva Max, giovane impiegato in fuga con il denaro rubato all'azienda per cui lavora e con il sogno di trascorrere gli ultimi mesi di vita in Messico. Come d'incanto Emma si ritrova tra le braccia tutto ciò che poteva desiderare: una borsa piena di soldi e un uomo da amare. Ma la felicità c'entra qualcosa con i desideri? Delicato, surreale, commovente, a tratti triste e a tratti rabbiosamente comico questo romanzo ci consegna una storia d'amore e di incontro tra destini.

Biografia

Claudia Schreiber vive e lavora a Colonia. È scrittrice, sceneggiatrice e ha collaborato con la radio e la televisione tedesca (ZDF). La felicità di Emma ha ottenuto in Germania uno straordinario successo di critica e pubblico ed è stato tradotto in numerose lingue. Sempre per Keller editore è disponibile Dolce come le amarene.


 


 




martedì 31 ottobre 2023

Il vento tra le foglie di Elisabetta Fioritti

Il vento tra le foglie 
di 
Elisabetta Fioritti

RIFLESSIONI

Amare le piccole cose, osservare la natura in tutto il suo splendore, la genuina estasi che si genera di fronte a tutto ciò di meraviglioso che ci ha regalato Dio, sono ciò che troviamo negli intrecci di parole di Elisabetta  Fioritti .

    ..tutto è stato già detto ma solo un uomo è venuto al mondo per amore e solo per amore si è divertito a rovesciare le coordinate del pensiero....

L’autrice come un’abile tessitrice ricama versi e cerca colori per cesellare poesie, e come dal nulla nascono rime che trasmettono la musicale bellezza della natura e non solo.

    ...brillano lontani chiarori come pailletes su forme sinuose volano sogni di seta...

Elisabetta non ama le ridondanze, ma la semplicità e scaturisce in tutte le liriche e con poetica potenza esplodono in tutta la loro bellezza. Mi viene in mente Guido Gozzano, il poeta delle piccole cose, e l’autrice allo stesso modo maneggia i versi con delicatezza esaltando ciò che vediamo tutti i giorni e proprio per questo a volte ne bistrattiamo l’incanto. 

    ..il pane che profuma delle tue mani...

    ...il sorriso di quel bimbo..

    ..restano le cose, i tuoi ninnoli...

Con un bisbiglio garbato ci guida nel cammino lirico di un mondo che va risvegliato e mai dimenticato e la  Natura esplode in tutta la sua arcana bellezza attraverso le sue parole leggere.

    ...il cielo , cristallo splendente...

    ...il velo roseo rubato al mattino...

    ...sillabe intessute di luna...

Parole leggiadre vibrano in ogni poesia. Delicatezza e grazia distinguono le sue liriche. La sua anima ondeggia con delicatezza, si nutre e si mostra in tutta la  sua raffinatezza.

Buona lettura

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https://www.amazon.it/vento-tra-foglie-Elisabetta-Fioritti/dp/8855356429/ref=sr_1_2?qid=1698745442&refinements=p_27%3AElisabetta+Fioritti&s=books&sr=1-2

Scheda libro:

Autore: Elisabetta Fioritti

Editore: Bertoni

Collana: Poesia edizioni

Pagine: 220

TRAMA

 «In queste liriche le parole tracciano linee di tensione linguistica nell’estetica di un senso nascosto, ma evocativo. Si addentrano negli abissi dell’anima così come nella bellezza della natura, intercettano il dolore, i colori, gli odori e diventano produzione artistica.

Esse, pur essendo ricche di significati sottesi, sono sempre dirette, assolutamente prive di ermetismi o metafore barocche. La narrazione poetica di Elisabetta Fioritti è pura, è semplice, ma potente. La musicalità del verso non è espressa formalmente, ma scaturisce dai contenuti. Il verso non si muove sottotraccia, ma è nudo e scoperto. 

Esso parla il linguaggio cenestesico dei sensi e noi che leggiamo avvertiamo dentro la nostra pelle il freddo, il caldo, mentre i nostri occhi sono abbagliati da “l’oceano di luce e di verde brughiera”, le nostre orecchie percepiscono “il canto melodioso di uccelli in volo, lo sciabordio dei flutti”.» (dalla prefazione di Bruno Brindisini)



lunedì 23 ottobre 2023

Una scrittrice dimenticata: Willy Dias

 Willy Dias

di Maria Lucia Ferlisi

Parlare di questa letterata e darvi informazioni sulla sua vita, risulta davvero difficile, ringrazio il sito "Le scrittrice dimenticate" dove si registra una breve biografia.

La scrittrice nacque a Trieste nel 1872, mori nel 1956. si sposò con G. Petronio dal quale ebbe una figlia: Maria Beata.

Anche lei come la maggior parte delle scrittrici italiane adotta uno pseudonimo: Dias Willy, ma il suo vero nome è Fortunata Morpurgo.

Dopo aver conseguito il diploma magistrale, inizia a lavorare come giornalista per riviste femminili a Trieste e respira la carica intellettuale presente di quella città. Inizia a scrivere romanzi sul genere sentimentale, libri "per signorine", di romance ne scrisse ben 50.

La sua passione restava sempre il giornalismo e dopo varie collaborazioni con giornali locali di Trieste, passò e  collaborò per anni con il Caffaro di Genova. 


Fondò anche un giornale di stampo femminista La Chiosa, chiuso poi dal regime fascista.

Nei suoi romanzi tuttavia vi è sempre una "denuncia" verso gli ambienti piccoli borghesi, sono sentimentali ma la sua naturale ironia è la base negli ambienti in cui da vita ai suoi personaggi.

La sua origine ebraica è sempre presente nei suoi romanzi e si scontra con la parte cattolica, nei suoi romanzi cerca anche di dare un'impronta "femminista" cercando di mediare le imposizioni del regime fascista, soprattutto per la figura femminile.





Qualche titolo:

  • Il romanzo di un cuore (1923) 
  • Gli occhi aperti (1927), 
  • Il pesco selvatico (1927),
  •  Ala (1928), 
  • La cattiva moglie (1929),
  •  La legge della vita (1930), 
  •  La villa della solitudine (1931),
  •  L'amica innamorata (1932)
  •  La rivale (1932),
  • La piccola ragazza (1933), 
  • L'amore più grande (1934), 
  • Il pesco selvatico (1934), 
  • La duplice fiamma (1935), 
  • Ansia di giovinezza (1937), 
  • Le anime nuove (1938), 
  • Il principe grazioso (1939), 
  • Il sentiero fra le pietre (1940), 
  • Donne nel mondo (1941),
  •  La forza nascosta (1941),
  •  Gioia ritrovata (1941).

Grazie a 

(scrittrici dimenticate (letteraturadimenticata.it)
Dalla soffitta riaffiora un romanzo "Una scrittrice che va riscoperta" (ilgiorno.it)





venerdì 20 ottobre 2023

CONCORSO LETTERARIO LA PAROLA ALLE DONNE Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano. XIV edizione

CONCORSO LETTERARIO LA PAROLA ALLE DONNE 

Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano.

 XIV edizione 

Scadenza  29 dicembre 2023

Premiazioni aprile 2024

LA PAROLA ALLE DONNE

 Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano

 ART. 1 Il concorso è aperto a uomini e donne, che abbiano compiuto il 18esimo anno di età, di qualsiasi nazionalità e cultura. 

ART. 2 Il concorso è articolato in un'unica sezione dedicata a racconti in prosa che mettano in luce uno o più aspetti della condizione femminile odierna collegati al tema “Storie di non violenza e atti di bellismo quotidiano”. 

ART. 3 I racconti dovranno essere scritti in lingua italiana, scritti a macchina o al computer, inediti, non essere stati spediti contemporaneamente ad altri concorsi. I limiti redazionali per gli elaborati sono: l’elaborato non dovrà superare le quattro cartelle (ogni cartella può contenere un massimo di 30 righe da 60 battute), pena l’esclusione. Può essere inviato un solo elaborato.

 ART. 4 I lavori dovranno pervenire esclusivamente all’indirizzo mail comune.noale.ve@legalmail.it – con oggetto la dicitura “Partecipazione al Concorso La Parola alle Donne”. Dovranno presentare due allegati: 1° allegato il racconto anonimo in formato pdf - 2° allegato una scheda contenente le generalità dell’autrice: nome cognome, indirizzo completo di via, numero civico e CAP, città, indirizzo e-mail, numero telefonico, età, professione, titolo dell’opera e la dichiarazione firmata: “Autorizzo il trattamento dei dati ai fini istituzionali (art. 13 del Regolamento UE 2016/679)”, insieme a una dichiarazione di autenticità dell’elaborato rilasciata sotto la propria responsabilità. Gli indirizzi dei partecipanti al premio verranno usati solo per comunicazioni riguardanti il Concorso. Gli elaborati non saranno restituiti. 

 ART. 5 La mail contenente gli elaborati dovrà pervenire, pena l’esclusione, all’Ufficio Protocollo del Comune di Noale entro le ore 12.30 del 29 dicembre 2023.

 ART. 6 La Giuria del Premio sarà composta da rappresentanti del mondo del giornalismo e della cultura designati dal Sindaco. La Giuria a suo insindacabile giudizio assegnerà i seguenti premi: 1° Premio: targa e pacco sorpresa 2° Premio: targa e pacco sorpresa 3° Premio: targa e pacco sorpresa 

ART. 7 La Giuria designerà i testi vincitori e nominerà anche altre opere segnalate a cui verrà consegnata una pergamena di merito ed una eventuale particolare menzione ad un’opera legata al territorio. La premiazione avrà luogo durante una pubblica cerimonia, alla presenza delle autorità, che si terrà a Noale in data da definire che verrà comunicata a tutte le partecipanti (presumibilmente aprile 2024). Le vincitrici dovranno ritirare il premio personalmente o delegando una persona di fiducia, pena la decadenza dal premio. L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà della pubblicazione successiva delle opere vincitrici e segnalate, senza obbligo di remunerazione alle autrici. La proprietà letteraria rimane sempre delle autrici. L’Amministrazione si riserva altresì la facoltà di presentare i testi vincitori e selezionati in successive letture e in manifestazioni promosse dal Comune, e di pubblicarle nel sito ufficiale del Comune di Noale www.comune.noale.ve.it. 

ART. 8 La partecipazione al Concorso implica l’accettazione delle norme contenute in questo regolamento e costituisce automatica autorizzazione alla pubblicazione dei testi inviati, con la citazione della fonte, senza pretesa di compenso alcuno per i diritti d’autore. 

LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Venezia Città Metropolitana di Venezia Ufficio della Consigliera di Parità Viale Sansovino, 3-5 30173 Mestre (Ve) Tel. 041.2501813-814-849 consigliera.parita@cittametropolitana.ve.it 

Per Informazioni specifiche sul concorso: Assessorato alle Pari Opportunità Comune di Noale Piazza Castello 18 – 30033 Noale (Ve) Tel. 041.5897275 – fax 041.5897242 noale@comune.noale.ve.it www.comune.noale.ve.i


martedì 17 ottobre 2023

L'EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE DI VALERIA TRON

 

L'EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE 
DI 
VALERIA TRON
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
Leggere questo libro è un tuffo nel passato, quello che si viveva tra le montagne, dove nelle poche famiglie esisteva la solidarietà e la vera amicizia.

Adelaide ha bisogno di questo ritmo di vita che non trova nella città e nella famiglia che si era costruita e che improvvisamente si sfascia senza che lei abbia potuto fare nulla. 

Per rimarginare le ferite, i dolci ricordi dell'infanzia sono un toccasana, e poi c'è Nenè, che ha 90 anni e vive ancora tra quelle rigide montagne, ed è lei la custode dei mille segreti di quella valle abbandonata. 

Nenè le racconta della vita di quelle montagne che nasconde ricette, essenze, ma anche amori persi, speranze perdute, le mostra le sue scatole di latta, ognuna con un'etichetta diversa, dove ha appuntato tutti i ricordi di quelle montagne, sentimenti compresi.

Un mondo segreto che le apre il cuore e la vita per ricreare un nuovo equilibrio nella sua vita.
La scrittura dell'autrice mostra tutta l'abilità tecnica con tutti gli elementi per catturare l'attenzione del lettore, un libro perfetto uscito da qualche corso di scrittura. La trama è accattivante ma manca il coinvolgimento emotivo, troppe pagine, troppo preciso, troppo perfetto. 
Certo come prima prova è buona, ma consiglierei all'autrice di lasciare spazio all'emotività per avvicinare il lettore.
Votazione:💛💛💛

SCHEDA TECNICA

Autore: Valeria Tron

Titolo: L'equlibrio delle lucciole

Casa editrice: Salani

Pagine: 400

TRAMA

Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d'amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: ‘fare la muta al cuore', come scrive nelle lettere al figlio.

 Ad aspettarla – insieme a una bufera di neve – c'è Nanà, ultima custode di casa, novant'anni portati con tenacia. Levì, l'altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l'una dell'altra. Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l'anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. 

Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio.

 La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.

BIOGRAFIA


Valeria Tron

è nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno. È illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno. Questo è il suo primo romanzo.

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.