Il conto delle minne
dell'autrice Giuseppina Torregrossa, ovvero il racconto dei seni. Non
è un libro erotico tranquille, ma non vi rassicuro perché sono
bigotta e non li leggo, semplicemente è la storia di una famiglia
siciliana.
Agata tutti gli anni
vuole la nipotina Agatina con sè per insegnarle la ricetta delle minne di
Sant'Agata, è importantissimo per la loro famiglia, infatti la
giusta e corretta preparazione del dolce li protegge da tutto e li preserva da malattie, è un'assicurazione per la salute .
Attraverso questa ricetta,che si trasmette da madre in figlia, e, la
storia della Santa, raccontata in modo molto folcloristico, si
svelano insegnamenti e segreti intimi della famiglia. Questi
insegnamenti sono necessari perché rendono più forti le donne, le
aiutano ad affrontare le avversità con coraggio, forza e determinazione.
Già aprendo il libro
troviamo stampato un pizzino ed una foto di nonna Agata, che
leggeremo più avanti nella trama, ma la sorpresa la troviamo anche
al termine, prima di chiudere il libro per riporlo in biblioteca,
troviamo la ricetta delle minne di Sant'Agata, scritte a mano su un
quaderno.
Le religiosità delle
donne protagoniste del libro è sempre presente, la loro devozione
alla Santa le fortifica, e le aiuta a superare anche situazioni
difficili, come nel caso della nonna Agata, il cui amore per la Santa le fanno superare la paura delle botte del marito
che voleva inpedirle di recarsi in Chiesa per pregare davanti alla statua della Santa. Nel libro leggiamo con piacere il difficile rapporto con la madre, quello recuperato con il padre, la storie delle zie che forse non hanno pregato abbastanza la Santa. L'ultima parte del libro è dedicata a lei, Agatina che è diventata grande tra minne e preghiere, la sua storia d'amore complicata e gli insegnamenti della nonna che ricorda puntualmente; non aggiungo altro per non togliervi la magia di questa trama tutta sicula che v'immerge nell'atmosfera siciliana degli usi, dei costumi. delle devozioni, dei giudizi e dei pregiudizi.
E' un libro che ci regala emozioni, calde ed avvolgenti proprio come il sapore delle cassatelle che quando le mordi ne assapori il gusto morbido dell'interno.
E' un libro che ci regala emozioni, calde ed avvolgenti proprio come il sapore delle cassatelle che quando le mordi ne assapori il gusto morbido dell'interno.
...montagnole bianche,
messe vicine a due a due, che invitavano prima a toccarle, poi a
leccarne la glassa e infine a morderle delicatamente per non
ferirle...
La storia è un piccolo
squarcio su questa regione, con le sue contraddizioni che sembrano
racchiudersi nella città di Palermo, dove, come dice l'autrice,
..."il sacro e il profano vivono in un rapporto di contiguità
fisica come in nessun'altra città...
E' una
storia di profumi, di emozioni, di devozione, di donne forti...
E' una storia tutta da leggere.
E' una storia tutta da leggere.
Adesso
visto che avete letto tutta la recensione vi riporto la ricetta scritta anche nel libro.
La festa di Sant'Agata si celebra il 5 febbraio.
La festa di Sant'Agata si celebra il 5 febbraio.
Minne
di Sant'Agata
Dovete
preparare la pasta frolla e la glassa
500 gr
di ricotta di pecora
100gr
di canditi
100 gr
di scaglie di cioccolato
80 gr
di zucchero.
Lavorare
la ricotta e lo zucchero fino a farla diventare una crema, unire i
canditi e la cioccolata, quindi far riposare per almeno 1 ora in
frigo
PREPARAZIONE
Imburrare
e infarinare dei stampini rotondi, per dare la forma di seno al
dolce, stendere la pasta frolla sottile. Foderare gli stampini e
mettervi il ripieno e chiuderli sempre con la pasta frolla.
Capovolgerli su una piastra unta e infarinata, metterli in forno a
180° per 25/35 minuti.
Estraete
le cassatine e colate sopra la glassa.
Alla
fine per trasformarle in piccoli seni porre una ciliegina candita.
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