Era da un
pò che volevo leggere un libro della Rattaro, così ho scelto Niente
è come te.
Il
libro narra la storia di uno dei tanti padri che la moglie
straniera fugge all'estero portandosi via i figli, e privando i
padri dell'affetto dei propri figli. L'autrice nelle note al libro
dichiara che ha parlato con tanti padri per cui quello che racconta è
il frutto di una delle tante storie ascoltate, adattata a romanzo.
Francesco si
è sposato con una bella ragazza danese che tutto il paese gli
invidia, da lei ha avuto una bambina, Margherita. La loro vita scorre
tranquilla, almeno apparentemente, qualche piccola incomprensione, ma
nulla che faccia prevedere ciò che accadrà in seguito. Infatti
quando la moglie si allontana col pretesto di curare il padre in
Danimarca, con la figlia, lui non nutre alcun sospetto, tranne
scoprire poi che la moglie si è allontanata per sempre, con la
bambina e con un altro uomo per giunta. Per lui è un colpo tremendo,
ma ancora di più quando scopre che non può vedere più la figlia se
non con la supervisione di due assistenti sociali, si batte, cerca un
avvocato, ma nulla da fare.
Alla fine
si arrende.
Dopo dieci
anni l'ex moglie muore in un incidente d'auto per cui gli viene
affidata la figlia quindicenne, due estranei, che si incontrano, non
si conoscono. Il libro affronta con delicatezza questa iniziale
conoscenza tra padre e figlia, la diffidenza e la chiusura della
ragazzina che alla fine aprirà il suo cuore al padre dopo che lui
trova la chiave per avvicinarsi al cuore della ragazzina.
E' un libro
delicato, tratta l'argomento con chiarezza e con parole toccanti, ci
coinvolge, e le pagine scorrono veloci. La difficoltà di questa
relazione tra due persone strette da un profondo legame eppure
estranei, due persone che devono cominciare a conoscersi veramente
per cercare di ristabilire quel filo d'amore che la moglie/madre ha
interrotto.
Tuttavia il
libro non mi ha soddisfatto, noi leggiamo soltanto il racconto
narrato dal punto di vista di un uomo, la moglie in questo libro non
parla, lo fa solo attraverso i ricordi di lui, della figlia, dell'amico,
ma mai un suo pensiero. La trama sviluppa in modo egregio il rapporto
di ricostruzione degli affetti interrotti. Ma lui non indaga
sufficientemente sul rapporto che ha portato alla rottura, si legge
un piccolo accenno, dove lui dopo una dura giornata lavorativa,
chiude il bar e si intrattiene con il suo socio/amico e delle
ragazze; lasciando a casa la moglie con la bambina piccola. Dopo un
paio d'ore di ritardo lei si reca al bar e lo sorprende. Certo lui
ribadisce nel libro che non faceva nulla di male e lei che non ha
compreso che dopo una dura giornata lavorativa LUI aveva
bisogno di distrarsi.
Ho cercato
di immaginare Angelika con una bambina piccola, tutto il giorno a
casa, in una terra straniera ed una suocera che non ha gradito il
matrimonio, come si sarà sentita quando è entrata nel bar ed ha
visto il marito con altre donne? Possiamo giustamente ipotizzare che
le è caduto tutto il mondo addosso? Il suo uomo, quello che lei ama
è con delle altre donne. Siamo sinceri, anche voi uomini, ma non si
sarà sentita male, non saranno crollate tutte le sue certezze su
quest'uomo?
Altro
elemento, lui aveva il diritto di distrarsi (non ho capito perché
con delle altre donne), ma lei che passa delle giornate intere con
la bambina da sola senza amicizie, a lei non ci pensiamo?
Altra
osservazione, ma lui era veramente innamorato o si è lasciato
sedurre solo dalla sua bellezza da ostentare agli amici come un
trofeo? Oltre alla bellezza cosa ha amato di questa donna, non lo
sappiamo.
Il libro è
scritto molto bene, nulla da dire all'autrice ma una domanda vorrei
farle, lei ha ascoltato tante storie di uomini a cui sono stati
sottratti i figli dopo la separazione, ma il punto di vista della
donna non è stato ascoltato.
Un
matrimonio è composto da due persone, un uomo ed una donna e quando
si rompono i cocci la verità non sta mai da una parte soltanto,
dobbiamo ascoltare entrambe le voci.
Nel libro
manca la voce di Angelika.
Tutti
sbagliamo. In continuazione e spesso senza rendercene conto.
Sbagliamo per distrazione, per inganno o per abitudine. A volte
guardiamo in faccia gli errori della nostra vita per accorgerci che
sembrano tutti uguali, altre inciampiamo nell'unico errore che non
avremmo mai dovuto fare.
Aggiungo: Sbagliano le
donne, ma anche gli uomini
DA LEGGERE CON OCCHIO
CRITICO
AUTRICE:Sara Rattaro
TITOLO:Niente è come te
PAGINE: 219
EDITORE: Garzanti
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