mercoledì 27 giugno 2018

Concorso Artistico Internazionale Amico Rom 2018


Carissime amiche ed amici lettori

oggi vi presento un concorso che è giunto alla sua XXV edizione. 

Si tratta del Concorso Letterario Internazionale Amico Rom.
Un concorso ideato dal Dott. Santino Spinelli, laureato in Musicologia e Lingue e Letterature straniere, Rom. 
Si avete letto bene. 

È attivo sui diritti umani e cerca di far conoscere la cultura Romanì, attraverso la musica, le poesie e questo Concorso. 

Perché è solo attraverso la conoscenza dei popoli che si distruggono le paure. 

Personalmente ho già partecipato due volete a questo concorso, ed è stato un piacere partecipare alla premiazione, dove erano presenti molto esponenti, anche stranieri, di questa bella comunità.
Vi segnalo questo concorso Artistico e etterario con orgoglio perché la difesa delle culture dei popoli è determinante, si può convivere molto bene senza paure come succede a Chieti e a Lanciano, luoghi dove è viva ed attiva una comunità Rom perfettamente a suo agio con la cittadinanza.

Ecco a voi tutte le info per la partecipazione:

http://www.concorsoamicorom.it/

Concorso Artistico Internazionale "Amico Rom"
XXV Edizione

Scadenza iscrizione: 31 Agosto 2018

Organizzato da:
Associazione Culturale Thèm Romano ONLUS
Indirizzo:
via S. M. Maggiore, 12
66034 Lanciano (CH)
E-mail:
spithrom@webzone.it
Telefono:
0872660099
Cellulare:
3406278489
Internet:
http://www.concorsoamicorom.it
Indirizzo spedizione degli elaborati:
via mail all’indirizzo ufficiale del Concorso
oppure per posta a:
Associazione Thèm Romano Onlus
via S. M. Maggiore, 12
66034 Lanciano (CH) Italia
Bando completo:
bando 25 concorso italiano.pdf
Sezione A
Poesia in lingua romanì
Tema:
sezione riservata ai Rom e Sinti tema libero
Copie:
6
Lunghezza:
max 50versi
Opere ammesse:
3
Sezione B
Poesia in lingua Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
Il mondo romanò
Copie:
6
Lunghezza:
max 50versi
Opere ammesse:
3
Sezione C
Racconto breve in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
3
Lunghezza:
2 cartelle dattiloscritte
Opere ammesse:
Sezione E
Racconto lungo in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
1
Lunghezza:
no limits
Opere ammesse:
Sezione F
Monografia inedita (anche tesi di laurea)
Tema:
il mondo rom
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
Sezione G
Disegno
Tema:
il mondo rom
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
3
Sezione H
Fotografia
Tema:
il mondo rom
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
5
Sezione I
Pittura/Scultura
Tema:
il mondo rom
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
3
Sezione L
Raccolta di poesie in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
è sufficiente una sola poesia presente nella raccolta
Sezione M
Racconto in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Sezione N
Teatro in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Sezione O
Monografia Edita in lingua Romanì, Italiana, Inglese, Francese, Spagnola
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Sezione P
Musica (cd, mp3, dischi, video, partiture)
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Sezione Q
Video /Film
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Quote di partecipazione:
Gratis per tutte le sezioni
Premi:
Trofei, targhe e diplomi personalizzati
Premiazione:
06 Ottobre 2018
6 ottobre 2018 presso il Teatro Fedele Fenaroli di lanciano (CH)

Suonetti di Mechi Cena e Francesco Michi

                                                              Suonetti 
di
 Mechi Cena e Francesco Michi
brevi racconti del sonoro

recensione di Ferlisi Maria Lucia

Questo libro è nato da un'idea radiofonica come dicono gli stessi autori:
I “Suonetti” sono testi scritti per la radio, e sono stati trasmessi dal 2011 al 2012 nel palinsesto notturno delle trasmissioni della Rete 2 della Radio Svizzera in lingua italiana, esattamente alle 23:58 (dopo il radiogiornale). Il nome “Suonetti” dato al programma e dunque anche genericamente ai testi che venivano letti, non dipende dall’adozione di una particolare forma poetica, ma semplicemente dal fatto che i nostri racconti, brevissimi, sul suono avrebbero sostituito, nel palinsesto, la lettura giornaliera dei “Sonetti” di Shakespeare.
Per nove mesi abbiamo dato la buonanotte agli ascoltatori

Il sonoro, il suono appartiene al mondo della musica, un pensiero che divide quasi in due il mondo, da una parte la musica, dall'altra tutto il resto, quasi una sorta di guerra tra il suono e il silenzio. Questo pensiero si genera perché non siamo più abituati ad ascoltare. Preferiamo leggere o ascoltare musica attraverso impianti magari anche sofisticati, perché così cogliamo meglio l'essenza del suono.

Sbagliate. Non è questo il modo per accedere alla musicalità del mondo, alla perfezione tra mondo musicale ed anima. Non c'è bisogno di strumenti. Non abbiamo bisogno di CD, ne di vecchi giradischi. La musica quella che si accomuna con noi è dettata dalla natura che ci circonda. 

Bisogna soltanto essere pronti per ascoltarla e recepirla. 

Non discuto in termini accademici del significato di questo romanzo sonoro. Vi trasmetto ciò che è arrivato a me, al termine della lettura. Ha risvegliato ricordi, suoni del passato e del presente che si mescolano, regalandomi sorrisi e ricordi dimenticati.

Il lavoro di questo romanzo di trame sonore sono piccole gocce di emozioni musicali che spaziano nel tempo e fluttuano nei nostri cuori.
Anche suo padre ne aveva uno e un giorno ce l’aveva portato. Era l’eredita. L’unica rimasta. Mettiti qui e non ti muovere≫, gli aveva detto.
Poi si era allontanato ed aveva cominciato a urlare. Gli urli gli arrivavano prima da destra, poi da sinistra, poi da tutte e due le direzioni, poi da dentro il bosco, senza che lui simuovesse.La voce, come una pallina da flipper, rimbalzava sugli alberi.E bellissimo≫, grido. ≪Domani li abbattiamo≫, rispose il padre dall’altra parte,che ci paghiamo l’universita per tua sorella.≫


Suoni onomatopeici che distrattamente stiamo dimenticando, in questa società che va di fretta, e non ha tempo per fermarsi ed ascoltare.

 A-scol- ta-re. 

Rallentare il ritmo, e sentire, percepire, sentire, prestare attenzione:

I bassi roboanti del cinema all'aperto,
il rumore dei sacchetti delle patatine,
il click dello sportello della lavatrice,
il ding del forno
il sibilo del bollitore,
il cicaleccio delle comari nei cortili,
la goccia del lavandino, indisturbata e presuntuosa,
il suono del logorroico,
il suono dei cingoli dei carri armati,
il suono degli aerei e delle esplosioni,
le “esse” disegnate nel lago tronche e mozze come ruggine sulla lingua.
il contrasto tra il rumore e il silenzio.
...

Potrei continuare, ma vi toglierei la voglia di leggere voi stessi questo romanzo che  vi farà oscillare nel tempo, nella natura, nello spazio per cogliere anche il suono del sasso lanciato sulla sulla luna.

Questo libro di sonetti sonori o di piccole trame sonore, vi porta indietro nel tempo, quando avevamo tempo per ascoltare. Non abbiamo bisogno di un'orchestra, limitiamoci a sentire, percepire i suoni che la natura ci offre.

Gli autori hanno scelto questo approccio perché la radio è il mezzo che più si presta all'ascolto, soprattutto la sera, quando abbandoniamo il ritmo della frenesia e stanchi e assonnati, leggiamo un libro o ascoltiamo la radio, quella che trasmette piccole pillole di emozioni.


Di seguito un piccolo suono, una piccola trama sonora tra le tante del libro dei due autori.

Lasagne di cose
Tutto nella mia casa si copre di polvere e si stratifica.Un foglio con qualche appunto, un filo di polvere, con sopraun libro, con sopra polvere, e poi una camicia, una foto, deinastri magnetici. E sopra ancora una tazzina sporca di caffè. Euna biro.Non ci bado nemmeno più. Aggiungo, appoggio altre cose.A volte estraggo qualcosa da sotto e lascio li la mia pasta alforno, la mia lasagna di cose, inframezzata dalla polvere comebesciamella. Pile, strati di cose, di oggetti. Uno sopra l’altro.Appoggiati.Trascurati.Sara per questo che amo i suoni.Sono concreti, pero durano solo quanto devono durare e poisvaniscono.Restano nella memoria, sono puliti e non si impolverano.

Scheda Libro
Autore: Mechi Cena e Francesco Michi
Titolo: Suonetti
Casa Editrice:Le mezzelane
Pagine:  224

Sinossi
Sappiamo ancora ascoltare, decifrare i segni del mondo?
Ascoltare, sentire, è una scelta, un atto creativo e questi 180 “brevi racconti del sonoro” ci ricordano come fare.
L'essere umano si annuncia al mondo con un suono, non importa se è un colpo di clacson o il vagito di quando si nasce. Gli esseri umani dicono “sono qui” con un suono o un rumore.
La necessità di segnalare la propria presenza deriva dal fatto che l'essere umano è un animale sociale, e i suoni – anche quelli non emessi intenzionalmente – mantengono nel corso della sua esistenza un'importanza fondamentale. Ascoltare, dunque, è l'atto primitivo (nel senso di primo ed essenziale) del comprendere il mondo e dell'orizzontare le proprie azioni o reazioni in esso.
I suoni quotidiani raccontano di noi al mondo, segnalano la nostra esistenza in vita. Dicono se non proprio tutto, almeno tanto di noi.
Ma sappiamo ancora ascoltare? Decifrare i segnali del mondo?
Chi è stato al concerto di un coro, o di una orchestra sa che è possibile “sintonizzarsi” su una voce o su uno strumento e, in qualche modo, tirarlo “fuori” dall'insieme.
È proprio questo il concetto di ascolto espresso in questi 180 “brevi racconti del sonoro”: ascoltare, sentire, è una scelta, un atto creativo, volontario o meno, culturale o meno.
Ma se, come è dimostrato, perfino il battito cardiaco degli amanti si sincronizza; se come sostiene lo storico William McNeill “il movimento ritmico sincronizzato - e i sentimenti condivisi che evoca - è una forza potente nel tenere insieme i gruppi umani”, possiamo ancora dimenticarci di ascoltare?
Perché, talvolta, il silenzio o la sordità assomigliano troppo all'aria di un abbraccio vuoto.
.



martedì 26 giugno 2018

Tutti i romanzi di Lucrezia Ruggeri


Carissime amiche ed amici del blog, continua il mio tour tra le amiche virtuali e di penna per presentarle e farvele conoscere.

Oggi tocca a Lucrezia Ruggeri una ragazza che, oltre a studiare, si diletta a scrivere romanzi romantici.

Si definisce una lettrice compulsiva ed ha voluto trasformare questa passione in scrittura.

Direi che è stata brava visto che ha già quattro romanzi al suo attivo,  e tante altre idee per il futuro. 

Ha anche un blog: https://traunlibroelaltro.blogspot.com/ , e tanta energia per gestire la sua vita tra libri e scrittura.
Noi non possiamo che augurarle un grande in bocca alla penna,  a me  il compito di farvi conoscere i suoi romanzi.
Buona lettura a tutti/e

Irlanda, un giorno come tanti altri.
C’è un uomo, seduto su una scogliera, immerso nei suoi pensieri.
E c’è Blu.
Blu è un nome, un ricordo, e anche molto di più.
È un amore intenso e grande come l’universo, ma fragile come una stella cadente.
È la storia di qualcosa di talmente splendido che non si può dimenticare.
Dalla penna di Lucrezia Ruggeri, una struggente storia d’amore che lascerà il lettore senza parole.

TRAMA
“Renée alzò preoccupata lo sguardo verso il cielo, nubi scure e dense correvano rapide verso est e un vento gelido si era alzato all’improvviso insinuandosi sotto i suoi vestiti.
Avvertì una dolorosa fitta al petto e un sinistro presagio si fece strada nella sua mente. Lasciò cadere a terra i rami secchi che aveva raccolto e corse verso casa, veloce come se avesse il diavolo alle calcagna.”
Chi è Renée Lancrè?
Perché il malvagio Conte di Moussac è disposto a tutto pur di averla per sé?
Scopritelo in questa avventura nata dalla fantasiosa mente di Lucrezia Ruggeri che vi trasporterà in un medioevo pieno di magia e mistero.


TRAMA
“Tutti amano la vita, non dimenticarlo mai.”
Lance, Dean, Luke.
Tre persone, tre destini, una tragedia pronta a consumarsi nella calda e afosa New York sotto il sole impietoso di agosto.
La vita, per nessuno di loro, sarà più la stessa.
Dopo il fantasy “Il mistero della Fenice”, immergetevi nella nuova storia di Lucrezia Ruggeri: un racconto di amore, odio, disperazione e speranza.

TRAMA
Melody Ross è una donna fragile, alla quale la vita non ha risparmiato terribili sofferenze.
Poi un giorno commette un errore, lo sbaglio più grande.
E mentre la sua vita è sospesa in un letto d’ospedale, Melody non può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo se non avesse commesso quello sbaglio e se non avesse perso Holly.
Dalla fervida fantasia di Lucrezia Ruggeri, un intenso racconto d’amore e speranza.

lunedì 25 giugno 2018

Neve in Agosto di Pete Hamill

Carissime amiche ed amici lettori
credete nella magia e nella fantasia? Pensate che possa esserci un "eroe" che riporta l'ordine nella vita?

Allora questo è il romanzo giusto per voi: Neve in Agosto. 

Già il titolo vi preannuncia che è un romanzo di fantasia, ma non è solo quello, è un libro che parla al cuore e vi dice:
"non fermatevi alle apparenze, prima di giudicare, fermatevi, approfondite la conoscenza e studiate".

Un romanzo ambientato nel dopoguerra americano, dove il disprezzo per gli Ebrei, nonostante l'olocausto, è ancora viscido, strisciante, odioso e tragico. Un romanzo attualissimo per i nostri giorni, come un monito, fa riflettere, e invita alla pace.

I messaggi giungono mescolati alla fiaba ed alla fantasia, ma non per questo meno forti o potenti.

Ci parla dei bulli, del loro disprezzo, della loro forza perché in branco ed esplodono la loro rabbia sui vecchi, massacrandoli di botte e verso il personaggio del nostro romanzo ancora ingenuo ed aperto alla vita, in bilico tra la conoscenza e l'adesione al branco.

Ci parla dei quartieri poveri e diseredati, abbandonati dalle istituzioni e per questo terreno fertile per gli aspiranti delinquenti.

L'inizio del romanzo è simile alle fiabe:
C'era una volta (era una mattina di sabato fredda e luminosa), in un sobborgo di case popolari, fabbriche e tram sulle pendici occidentali del quartiere di Brooklyn, un ragazzo chiamato Michael Devlin che si sveglio nel buio della sua stanza........
Ma quella mattina era diverso. Per via della luce. La sua stanza all'ultimo piano di una casa popolare al 378 di Ellisono Aveneu, era allo stesso tempi oscura e brillante. Minuscole perle argentate luccicavano  tra le ombre azzurre.....
Appena letto l'incipit capirete che questo è un romanzo straordinario, il mio pensiero è stato:
"come vorrei essere così brava a scrivere". 

Questo è un romanzo straordinario per la capacità letterario dell'autore Pete Hamill di giungere al cuore del lettore e parlargli di temi scottanti, duri e difficili. La mano sapiente dello scrittore sa come colpire il lettore, avvinghiarlo nelle spire della trama e farlo riflettere. 

Michael, questo ragazzino, che si apre all'adolescenza, cerca di capire la realtà, e si apre alla  vita. È cattolico, ma questo non lo ferma dal comprendere anche l'ebraismo. Per caso durante una tormenta di neve conosce un rabbino, ne nasce una forte amicizia, di scambio culturale diremmo oggi, lui gli insegna lo yiddish, il ragazzo ricambia insegnandogli l'inglese.

Qualche pagina risulterà difficile per le parole straniere usate, ma l'incanto di questa favola rimane tutta, ci descrive la realtà dei quartieri popolari abbandonati, dove è facile che cresca la rabbia,  dove le paure si trasformano in odio.

Ma come tutte le favole c'è il personaggio che ci apre la porta della conoscenza, per comprendere gli animi del nostro prossimo, che ci invita a non fermarci a scegliere la vita del branco, ma a pensare con la propria testa, costi quel che costi.

E come in tutte le favole c'è sempre un super eroe che sovviene ad aiutarci e a farci comprendere come è bella vita. E come dice l'autore nella prefazione:
Un ebreo non può vivere senza miracoli. 
(proverbio ydiidsh)

Scheda libro
Autore: Pete Hamill
Titolo: Neve in Agosto
Casa editrice: Salani
Pagine: 298


Sinossi
Brooklyn, 1946. Michael Devlin, un ragazzino irlandese di undici anni, vive con la madre in un casermone popolare. Il padre è morto in guerra, in Belgio. Nel mondo di Michael, il mondo del quartiere, della parrocchia, degli immigrati irlandesi, italiani e polacchi, dei fumetti e dei film d'avventura, entra all'improvviso una figura inaspettata: un rabbino di Praga, scampato all'Olocausto e assegnato alla misera sinagoga di Brooklyn. Nasce una belllissima amicizia: il rabbino racconta le leggende della magica città di Praga e il ragazzino gli insegna altri misteri, quelli della lingua inglese e della realtà dell'America e del baseball.

venerdì 22 giugno 2018

Tutti i romanzi di Olivia Hessen

Carissime amiche e amici del blog

finalmente dopo giorni di caldo afoso e umidiccio, la calura si è abbassata regalandoci refoli di vento rinfrescante e un pizzico di sprint in più.

Torno a presentarvi un'altra amica virtuale blogger e scrittrice, si tratta di Olivia Hessen, anche lei super impegnata con gli studi universitari, ma l'amore per la scrittura non riesce a metterlo da parte e si destreggia tra un esame e l'altro nella scrittura.

 Ha al suo attivo diversi romanzi, delicate storie d'amore a sfondo  LGTB , dice lei, io amo chiamarle storie "arcobaleno", perché l'amore ha tante sfumature e molte sono racchiuse come in uno scrigno nei romanzi di Olivia.

Per conoscerla meglio, potete visitare il suo blog: https://olivialascrittrice.blogspot.com/

Ecco per voi i titoli dei suoi romanzi che potete trovare su Amazon:
olivia hessen






mercoledì 20 giugno 2018

Premio Letterario Internazionale: "La donna si racconta" - XX edizione


Carissime donne e uomini del web
se riuscite a scrivere anche con la temperatura che supera i trenta gradi e l'umidità vi si incolla al corpo come una copertina alla vostra pelle, vi vorrei consigliare un concorso.

Si intitola LA DONNA SI RACCONTA, non lasciatevi spaventare dal titolo, c'è una sezione aperta anche agli uomini! 

Il concorso è organizzato dall'associazione LA.DO.SI.R. del comune di Pesaro, la scadenza è fissata per il trenta giugno, avete pochi giorni di tempo, lo so, ma sono certa che a molte di voi, basterà aprire il cassetto, ops, file dal PC, e trovare una poesia o un racconto da inviare.

Allora non mi resta che darvi alcune informazioni, ed il mio solito augurio..in bocca alla penna!!


Sezione A
Poesia- concorso riservato alle donne
Tema:
Libero
Copie:
3 copie dattiloscritte di cui 1 firmata
Lunghezza:
max 50 versi
Opere ammesse:
Poesia singola o silloge di max 30 poesie
Sezione B
Narrativa – concorso riservato alle donne
Tema:
Libero
Copie:
3 copie dattiloscritte di cui 1 firmata
Lunghezza:
max 10 pagine formato A 4 (ognuna di 30 righe corpo 12)
Opere ammesse:
Racconto singolo o silloge di max 10 racconti. Opere edite max 250 pagine
Sezione C
Premio Fondazione Rossini – Aperto a uomini e donne
Tema:
Elaborato di Narrativa o Poesia incentrato sulla figura del Maestro Gioachino Rossini
Copie:
3 copie dattiloscritte di cui 1 firmata
Lunghezza:
libera
Opere ammesse:
Racconto o Poesia
Sezione D
Premio della Città di Pesaro
Tema:
Tema culturale
Copie:
3 copie dattiloscritte di cui 1 firmata
Lunghezza:
libera
Opere ammesse:
Racconto o Poesia
Quote di partecipazione:
20 Euro a sezione
Premi:
- Per Sezioni Poesia e Narrativa: 1° premio 250 euro; 2° e 3° premio Targa d’onore – Premio per una partecipante di nazionalità straniera 250 euro – Premio Fondazione Rossini: Volumi pregiati – Premio Città di Pesaro: Targa d’onore
Premiazione:
28 Ottobre 2018

Premio Letterario Internazionale “La Donna si Racconta” c/o Wanda Tramezzo, via Pavese 1, 61122 Pesaro (PU)

lunedì 18 giugno 2018

Di niente e di nessuno di Dario Levantino

Cari lettori e lettrici eccomi qui
a raccontarvi di un libro che mi è piaciuto molto. Si tratta di un romanzo di un emergente Dario Levantino  che con "Di niente e di nessuno" è stato pubblicato da una casa editrice che stimo molto: Fazi editore.

Rosario è un adolescente che ama la mitologia classica, e vive nel quartiere periferico del Brancaccio , 
"un aborto umano, un non luogo"
a Palermo. Ha ereditato questo brutto nome per colpa della madre, il cui nonno, morto nel terremoto del Belice,  non ha mai conosciuto, ma ne ha solo sentito parlare con enfasi dalla madre, a Rosario è toccato  il nome e un trofeo di calcio. 

Vive una vita di stenti, la madre non lavora, silenziosa, sognava di fare la sarta, ma poi si è sposata , e con  il marito sono finiti tutti i suoi sogni. Suo padre avrebbe voluto chiamarlo Jonathan che, secondo lui, stava bene con il suo cognome importante: Altieri.
un binomio di parole che avrebbe sprigionato un certo brio, anziché la pesantezza del mio vero nome, rosario Altieri: una mitragliata di erre come il rumore rauco di una lambretta.
Suo padre gestisce un negozio che vende integratori per sportivi, più o meno legali, è il negozio più fornito di articoli di Body-building. Ma anche se il lavoro è tanto, le entrate in casa sono misere. 

Rosa' frequenta il Liceo Scientifico, non ha amici, nessuno l'invita alle feste. 

Rosario riesce ad entrare nella squadra Virtus del suo quartiere, e deve scontrarsi con l'altro arbitro Totò, che vive  in combutta con i giovani teppisti della zona.

Conosce anche una ragazza Anna, nasce una storia d'amore, da tenere nascosta, perché lei è la ragazza del portiere della Virtus. 

Scopre anche quanto sia bugiardo il padre, e  quanto sia difficile il rapporto familiare.
allora non devi piangere. Papà fa tardi al lavoro per guadagnare i soldi e comprare la barca
Non avrei mai visto alcuna barca, né in futuro prossimo né mai, ma allora ci credevo eccome, a quella storia. 

Non vi svelo altro, è un libro che non deve mancare nelle vostre letture estive.

L'autore Dario Levantino si propone al grande pubblico dei lettori con un romanzo forte, di formazione che trova corretta la sua collocazione all'interno delle scuole perché parla come loro e affronta problematiche a loro vicine. 

Il linguaggio è asciutto, duro, in alcuni punti può apparire scurrile, ma i giovani del Brancaccio, i teppisti, non usano parole dolci ed eleganti, il loro è un linguaggio scurrile e così deve essere trasmesso ai lettori.

 È un libro verità, sulle difficoltà dei giovani a vivere correttamente, a essere accettati per quello che sono, nella società di oggi,  e l'autore con irruenza e determinazione ci conduce nella vita di Rosario, ed in quella della madre, passata e presente. Ha saputo intrecciare una storia di vita dura, una storia di soprusi, di violenza domestica, di bugie, di stenti. 
Una storia da leggere per riflettere, per imparare che nella vita vi sono giovani in difficoltà, ma che sanno comportarsi meglio degli adulti. sanno essere più corretti ed onesti di loro.

Scheda libro
Autore: Dario Levantino
Titolo: Di niente e di nessuno
Casa editrice: Fazi editore
Pagine: 119
 Sinossi
Brancaccio, periferia di Palermo. Rosario è un adolescente solitario con la passione per la mitologia classica e il mare. Il padre, cinico e bugiardo, ha un negozio di integratori per sportivi in cui gestisce lo smercio illecito di sostanze stupefacenti; la madre, accudente e remissiva, dedica tutto il proprio tempo alla cura della casa e della famiglia.

 Solo di tanto in tanto, la donna si concede una pausa per lucidare il trofeo vinto come miglior portiere da nonno Rosario, morto prematuramente nel terremoto del Belice del 1968. Quando, per accontentare un inconfessato desiderio della madre, il ragazzo decide di giocare in quello stesso ruolo con la squadra di quartiere, il percorso che lo condurrà all’età adulta ha inizio: tra i pestaggi, la scoperta dell’amore e il disincanto, Rosario troverà la forza di emanciparsi dalla violenza e dalla menzogna che da sempre hanno oppresso la sua vita.

Un’intensa storia di formazione condotta con la voce, spietata e dolcissima, di un adolescente che lotta per sovvertire i morbosi equilibri di una famiglia infelice. Un giovane autore dalla scrittura agile e peculiare capace di raccontare la paura e l’audacia di un ragazzo che, nel Sud passionale e violento delle periferie, ha il coraggio di diventare un uomo.

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.