martedì 23 febbraio 2016

Recensione: Un tempo smarrito

Buon pomeriggio donne e uomini del web
forse vi sarete accorti che da qualche giorno non ho pubblicato nessuna recensione. tranquilli non ho smesso di leggere, anzi, il mio ritmo di lettura è sempre alto. Semplicemente non volevo essere noiosa, parlando solo ed esclusivamente di libri ed ho spaziato un pò... Il filo conduttore è rimasto sempre il libro!
Oggi vi parlo di questo libro: Un tempo smarrito  di Marie-Laurie De Cazotte. L'ho letto qualche mese fa ed oggi vi propongo la recensione. 

Eric Meyer è un potente e cinico affarista, un uomo duro sia nel suo lavoro che nel rapporto con le innumerevoli amanti. Il rapporto con la moglie è assente, si ricorda di lei solo durante i ricevimenti dove invita sempre una o più amanti. Anche con la figlia il rapporto è distrutto, e lei lo disprezza. La sua migliore amica che gli è stata sempre vicini non la vede da anni dopo averla umiliata davanti a tutti. Ma Eric sembra non curarsene, chiuso e protetto nella sua corazza di cinismo.
Tuttavia in poco tempo subisce due forti shock che lo porteranno a riconsiderare tutta la sua vita. Una delle tanti amanti, tradita anche lei e non amata, tenta il suicidio, non prima di aver informato, inviando le sue mail, la moglie di Eric, di conseguenza sua moglie lo lascia.
Lui improvvisamente rimane solo e privo di tutte le sue certezze.
Si ritrova presso un centro psichiatrico diretto dal professor Kaplan, ed è qui che comincia un percorso all'indietro alla ricerca del suo passato e dell'infanzia. Il segreto che riguarda la madre viene a galla e lo fa accomunare come esperienza al dottore: il passato dell'Olocausto, solo che lui ha cercato di dimenticare tutto, mentre per il dottore diventa un bagaglio di saggezza e volontà di recuperare le persone sopravvissute al dramma.
La figlia nella ricerca dei luoghi del padre ritroverà un uomo diverso dal padre con cui ha vissuto, scoprirà anche un nonno che non è stato all'altezza del ruolo di genitore.
Questo percorso condotto dal dottor Kaplan farà capire ad Eric che bisogna imparare a vivere e convivere con i propri sentimenti e debolezze, il cinismo non porta a nulla e prima o poi gli errori e le menzogne riemergono e ci pongono di fronte a mille interrogativi come sta accadendo a lui adesso.
Alla fine Eric riuscirà a riemergere da quel buio totale e sarà grazie alla sua amica d'infanzia ritrovata e alla terapia proposta dal dottor Kapaln : la poesia.
La scrittura dell'autrice Marie-Laurie De Cazotte è fluida, scorrevole, potente, pagina dopo pagina ci trasporta con notevole maestria nell'animo di questo cinico personaggio. La trama è avvincente e ben raccontata, tuttavia il dialogo tra Eric e il dottor Kaplan non è adeguatamente appropriato, la ricerca analitica dell'inconscio di Eric non è condotta con un linguaggio adeguato, assomiglia di più ad un dialogo tra due cari vecchi amici e non tra dottore e paziente. Questa mancanza comunque  non intacca la fluidità del testo che rimane avvincente e drammatico ugualmente. 
Un libro da leggere! La casa editrice E/O non sbaglia mai nelle sue scelte, soprattutto di autori stranieri, ci regala sempre delle splendide chicche.

Buona lettura
Maria Lucia

Autore: Marie-Laurie De Cazotte
Titolo:Un tempo smarrito   
Editore: E/O
Pagine: 203

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.