mercoledì 31 maggio 2017

Ancora sul Salone del libro

Buongiorno gente
a voi che amate il Salone del Libro di Torino,  vi invito ad andare a leggere il resoconto dettagliato della partecipazione della casa editrice : Las Vegas edizioni. 
Nell'articolo ci mostra numeri, costi e riflessioni su ciò che significa partecipare a questa grandissima esposizione letteraria che permette alle case editrici di farsi conoscere e offrire a noi lettori la possibilità di scegliere oltre le conosciutissime grandi case editrici.
Questa edizione è stata un grande successo. 
Dimostra che le persone leggono e comprano i libri, chi legge non è un caso isolato, siamo in tanti a farlo. Poi ognuno di noi è libero di scegliere il libro che più gli piace. Ogni libro ha il suo lettore, ripeto spesso, non esistono libri da scartare o come spesso leggo in alcuni gruppi virtuali di lettura: da bruciare.  A parte che bruciare i libri mi sa soltanto di dittatura... e rabbrividiscono ogni volta che leggo questa parola.
Ogni libro è scritto per un target bene mirato. Allora leggiamo senza troppo narcisismo, chi legge non è migliore di un altro che non lo fa, prima o poi ognuno incontrerà il "suo" libro e inizierà ad amare la lettura...
Buona lettura a tutti/e


http://www.lasvegasedizioni.com/2017/05/salone-internazionale-libro-2017-numeri/?utm_source=Novit%C3%A0+Las+Vegas+edizioni&utm_campaign=4000562b74-EMAIL_CAMPAIGN_2017_05_30&utm_medium=email&utm_term=0_0b2e482bc4-4000562b74-231103713

martedì 30 maggio 2017

Il cuoco di Harry Kressing

Carissimi amici benvenuti nel mio blog.
Oggi vi presento la recensione di un bel libro letto qualche settimana fa: Il cuoco di Harry Kressing .
Buona lettura

Conrad, un omone alto due metri, vestito di nero, con un viso cadaverico, in compagnia soltanto di un affilatissimo coltello da cucina, arriva in un paese apparentemente tranquillo, scosso soltanto dall'inimicizia secolare fra le due famiglie più altolocate: Hill e Vale.

Conrad fa il cuoco ed è giunto in paese per cercare lavoro, di lui non si sa nulla, ma non importa, fa il giro del paese per farsi conoscere dai negozianti, "un'aquila nera affamata", così appare agli abitanti del paese.

Riesce a farsi assumere dalla famiglia Hill e subito delizia tutti con le sue squisite pietanze. Economico e ben oculato nelle spese conquista i padroni, l'incurante Harold ed anche la ritrosa e timida Ester e prepara amabili piatti per i suoi tre gatti, topolini ed uccellini elaborati con gli scarti, di cui i gatti si cibano voluttuosamente al pari dei familiari.


La cucina ben presto si riempie dei profumi degli arrosti, delle minestre e dei brodi.
Ormai sono affascinati da questo misterioso cuoco che ammalia tutti con i suoi piatti segreti che studia nei minimi particolari. Studia, legge, pesa, conta è ormai il vero padrone della casa, sono tutti soggiogati, al punto d'invertire anche le parti.

 Porcellane ed arrosti, cristalli e brodi, amori e confidenze...
Tutto accade nella cucina della casa degli Hill.

Le loro anime sono soggiogate da quest'uomo che ama bere e cibarsi di prelibatezze. Gli abitanti ne sono affascinati. Conrad con astuzia tiene i fili invisibili delle loro vite, e loro mangiano e ridono, bevono ed ingrassano, si cibano e dimagriscono. Oltre alle loro menti, manipola i loro corpi, che diventano nelle sue mani come un impasto e trasforma i corpi in grassi o emaciati .
Hill e Vale entrambe le famiglie soggiacciono al suo sottile ed infido potere. Qual è il suo fine? Fin dove vuole spingersi? Nessuno sa, nessuno capisce, il profumo dei brodi e degli arrosti è più forte dal percepire l'inganno e la sottile ragnatela si espande...fino a...

Un "quasi noir" lento, calmo e tranquillo come le verdi e lussureggianti campagne che circondano il castello di Prominence. 

Non aspettatevi ricette all'interno del romanzo, vi sono soltanto profumi, e i segreti culinari... meglio ignorarli, quasi intimoriscono.
La passione diabolica culinaria è la vera protagonista di questo romanzo scritto trent'anni fa, ma che riesce ancora ad affascinare attraverso il profumo delle pietanze che si avverte riga dopo riga. 

Cibo magico, pietanze demoniache, ricettari che sembrano rubati a qualche stregone, cibi che assottigliano, cibi che ingrassano, misteri, amori che s'intrecciano a passo di arrosti e minestre prelibate. Servi che si allontanano e padroni che si trasformano in servi. Tutti perdono la loro capacità intellettiva, sono solo dei manichini nelle sue sapienti mani di cuoco e manipolatore di persone, a cui sottrae volontà e intelletto per cibarsene metaforicamente.


Sinossi
Dalla notte in cui Conrad arriva a Cobb, niente sarà più lo stesso per gli abitanti della tranquilla cittadina ai piedi del misterioso castello di Prominence. Altissimo, cadaverico, tutto vestito di nero, di lui non si sa quasi nulla. Appena qualche accenno a un passato aristocratico cancellato da un tracollo economico, notizie di amici fra i maggiori notabili della lontana città, e infine la sua professione: cuoco. Appena arrivato prende subito servizio presso la ricca famiglia degli Hill, una delle più antiche del posto, portando con se le ricette migliori (e i coltelli più affilati) per conquistare la loro fiducia. Ma da dove viene? Qual è il suo piano? E perché non si separa mai dal suo coltello preferito? I suoi piatti soddisfano i gusti più esigenti, su questo niente da dire, ma c’è qualcosa di sinistro in lui, di sulfureo. Le sue pietanze non sono solo buone, sono irresistibili. Anzi, di più: sembrano in grado di piegare la volontà anche dei meno golosi. In breve l’intera cittadina verrà soggiogata dalle sue diaboliche arti culinarie, a partire dalle famiglie più importanti, gli Hill e i Vale, dalle cui sorti dipende il destino del maniero di Prominence e dell’intera vallata… Sta per succedere qualcosa nella cittadina di Cobb, qualcosa che i suoi abitanti ricorderanno per molto, molto tempo.

Biografia
Harry Kressing è lo pseudonimo di Harry Adam Ruber (New York, 1928 – Minnesota, 1990). Le notizie sulla sua vita sono poche e contraddittorie. Fra le sue opere ricordiamo il romanzo Il cuoco (1965) e i due racconti lunghi pubblicati sotto il titolo Married Lives (1974).
Scheda libro

Titolo: Il cuoco

Autore: Harry Kressing
Editore: E/O
Pagine : 254





giovedì 25 maggio 2017

concorso letterario Il Federciano




Carissimi lettori
oggi sono in ritardissimo con la mia eterna lotta contro il tempo per cercare di coniugare il piacere della scrittura/ lettura con gli eterni doveri lavorativi e la casa.
Vi posto velocemente un concorso di poesia che merita veramente, per cui temperate le matite e inviate la vostra poesia entro il 5 giugno!!!

COMUNE DI ROCCA IMPERIALE

IX CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA INEDITA

“IL FEDERICIANO”

Le due poesie vincitrici saranno pubblicate su stele di ceramica che verranno adagiate sulle pareti di alcuni edifici del centro storico di Rocca Imperiale: il Paese della Poesia, accanto ai testi di grandi artisti e autori tra cui: Dacia Maraini, Mogol, Pupi Avati, Eugenio Bennato, Alejandro Jodorowsky e molti altri. I partecipanti dovranno inviare da una a tre poesie inedite, a tema libero, che non dovranno superare i 30 versi/righe ciascuna, e che non siano contemporaneamente iscritte ad altri concorsi, entro

il 5 GIUGNO 2017


I partecipanti dovranno indicare il proprio nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, eventuale e-mail, e riportare la seguente autorizzazione firmata: "Autorizzo l'uso dei miei dati personali ai sensi dell'art. 13 D.L.196/2003". 

Gli autori dovranno compilare la scheda di partecipazione al concorso che potranno scaricare al seguente indirizzo:
www.rivistaorizzonti.net/scheda_federiciano2017.pdf
Non saranno considerate valide le poesie inviate in forma anonima e solo per questo concorso non sarà possibile utilizzare pseudonimi.
Gli elaborati non saranno restituiti.
Tra tutte le poesie selezionate, due saranno pubblicate su stele di ceramica che verranno adagiate sulle pareti di alcuni edifici del centro storico di Rocca Imperiale: il Paese della Poesia

Tutti gli autori partecipanti saranno invitati alla cerimonia di svelamento delle due stele poetiche e di premiazione, che si terrà all'interno del Festival "Il Federiciano".
Per gli autori minorenni è prevista una apposita sezione "I Germogli - Autori in divenire". Questi ultimi dovranno inserire, oltre ai propri dati, anche la dicitura "Sezione Germogli" e se selezionati, potranno accedere alla pubblicazione solo previo consenso scritto dei genitori.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, anche ad autori stranieri purché mandino gli elaborati in lingua italiana.
Si possono inviare anche poesie in vernacolo. 

Le opere dovranno essere inviate, in un'unica copia firmata, al seguente indirizzo:
Concorso “Il Federiciano” Presso Aletti Editore, Via Mordini, 22  - 00012 Villanova di Guidonia (RM)

oppure tramite un'unica spedizione e-mail all'indirizzo di posta elettronica:ilfedericiano@rivistaorizzonti.net, che dovrà contenere la seguente dicitura: “Partecipazione al Concorso Il Federiciano”; anche con questa modalità l'autore dovrà indicare nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico. Si consiglia di richiedere sempre la conferma della ricezione della e-mail.
Al fine di evitare la registrazione multipla del partecipante, si richiede di inviare la partecipazione mediante un'unica modalità: o tramite posta tradizionale o tramite e-mail.

Tutti gli autori partecipanti saranno invitati alla cerimonia di svelamento delle due stele poetiche e di premiazione, che si terrà all'interno del Festival "Il Federiciano", presso il comune di Rocca Imperiale (CS), Il Paese della Poesia.
L'organizzazione del Premio "Il Federiciano" si riserva la possibilità, dopo lo svolgimento della manifestazione, di realizzare un volume con i testi iscritti a questa edizione nelle modalità che verranno indicate successivamente.


Per ulteriori informazioni telefonare allo 0774-354400
lun. - ven. ore 9.00 - 13.00

Il giudizio della giuria è insindacabile 




mercoledì 24 maggio 2017

Carmine Abate

Buongiorno carissimi

voglio dedicare un piccolo post, per uno tra i miei autori preferiti, presente al Salone del Libro di Torino. Non avevo letto che era presente anche lui, altrimenti mi sarei fiondata subito, ma passando da uno stand all'altro era lì sorridente al firma copie. Firmava e sorrideva, avete letto bene, generalmente, tutti gli autori, o almeno quelli che ho incontrato in 20 anni di festivaletteratura, sono sempre indispettiti, un obbligo a cui mettono anche un timer... tutti devono prendere un aereo o un treno e per l'autografo il tempo è sempre limitato.

Carmine Abate no!

Lui era felice di avere le fans di scrivere dediche nei libri. Ha anche fatto una foto con me, anche se non avevo acquistato il romanzo, l'avevo già letto mesi fa,  La felicità dell'attesa, storia di una saga familiare il cui protagonista Jon incontrerà Norma Jean e s'innamoreranno.

L'autore non ha avuto nessun problema e si fatto scattare una foto, ho avuto anche il tempo per fargli una domanda: Il protagonista del racconto ha incontrato veramente Marylin? Sorridendo mi ha detto che non può svelare il segreto.

Se non conoscete ancora questo autore cominciate a farlo, magari con il romanzo Tra due mari, respirerete il profumo del mare e delle ginestre, sentirete il profumo dei piatti calabresi ed il vociare dei parenti rumorosi ma allegri. Leggerete storie che portano dentro tutta la Calabria, storie di saghe familiari ed entrerete anche voi nelle famiglie e ne vivrete la storia come un nuovo parente...

Vi invito a leggere la mia recensione:
https://marialuciaferlisi.blogspot.it/2016/03/tra-due-mari.html

 e la ricetta della trippa calabrese:
https://marialuciaferlisi.blogspot.it/2016/03/trippa-piccante-calabrese.html

Buona lettura

martedì 23 maggio 2017

Salone del libro 2017 - breve resoconto

VENERDÌ' 19 MAGGIO 2017

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio..Si, il viaggio è iniziato con la rincorsa del treno, ed è terminato al ritorno con la perdita vera e propria del treno e conseguente perdita del biglietto del freccia rossa,  questo grazie alla macchinette della metropolinata fuori uso...
Qualcuno ha fatto il malocchio?

Comunque tra partenze e arrivi sbagliati, sono arrivata a Torino con gran sollievo di mio marito che conosce il mio scarso senso dell'orientamento e la mia facilità a perdermi nelle vie conosciute, figurarsi in una metropoli come Turin. 
Eppure eccomi arrivata!

Il b&b Nonna Vera, prenotato all'ultimo minuto si rivela un ottimo inizio, posto tranquillo, a 100 mt dalla metropolitana, inoltre vicinissimo alla libreria Belgravia di via Vicoforte, tanto che vado a piedi, godendomi via Trapani ed immaginando quanti siciliani vivono li. Io provengo da Marsala e tanti negli anni settanta sono emigrati a centinaia in questa stupenda città, i miei hanno preferito un luogo più piccolo e tranquillo come Mantova.

La presentazione del libro è organizzata sempre nell'ambito del Salone del libro: Salone off.

La casa editrice Leucotea ha organizzato con la libreria una serie d'incontri degli autori. La libreria è veramente bella, luminosa con grandi spazi ed esposizione dei libri ottima. Vi si possono trovare anche articoli di cancelleria mescolati con pezzi etnici come vestiti e collane.

L'incontro è stato simpatico e vivace, condotto da Matteo Moraglia, editore della Leucotea, eravamo otto autori ed è stato dato spazio a tutti con domande pertinenti, spiritose e brillanti.
Un momento di confronto con l'editore, il pubblico e gli altri autori che condividevano la serata con me.




SABATO 20 MAGGIO 2017

La mia prima volta al Salone del libro nella veste di autrice e lettrice. A parte la doverosa fila per la sicurezza, quando sono entrata sono rimasta meravigliata da così tanti stand, pieni di libri, di tutte le misure e larghezze all'interno del Lingotto Fiera. Sono certa che qualcuno mi avrà guardato sorridendo, sono rimasta in piedi fissa a guardare quella moltitudine di libri per alcuni minuti. Sono sempre andata al Festivaletteratura a Mantova, ma gli eventi e gli stand con i libri sono tutti dislocati. A Torino è diverso. Qui i libri sono tutti insieme e creano un variegato microcosmo di libri per tutti i gusti.
Ho faticato non poco a capire attraverso la mappa le varie sale e la disposizione degli stand, per cui ho bocciato la linea guidata, e,  mi sono fatta trascinare dal "fai da te", ed ho cominciato a visitare le varie case editrici senza una meta precisa.
Va dove ti porta..il profumo della carta.. 
Così ho fatto.

Ho visto case editrici di cui conosco gli autori, come Las Vegas, Parallelo 45 e 96 Rue de la Fontaine edizioni e naturalmente la "mia" casa editrice Leucotea, dove alle 13 ho presentato il mio libro: un leggero caldo vento di scirocco. Lo stand della Leucotea è stato allestito in modo simpaticissimo, con le copertine tutte colorate, sembrava un piccolo arcobaleno all'interno del salone del libro.



Sono stata anche intervistata da Tracceperlameta Edizioni in straeming, in diretta in tutto il mondo..Wowwww.


Stand, camere azzure, rosse, arancio e avorio, sala stampa, sala Rai, sala spazio autori.... Mi sento come in una voragine, avvolta nella lunga spirale librosa, i piedi mi fanno male, non ci sono panchine, se vuoi sederti devi solo assistere a qualche evento, ho fame, ma gli stand del cibo ti offrono un tramezzino mingherlino, dove riesco a vedere solo l'insalata, una misera foglia a 4,50, opto per un bel pezzo di schiacciata con le olive, presso un punto ristoro seminascosto e senza fila a 5 euro, ma sono solo a metà mattina devo ancora camminare e vedere, vedere...Ce la posso fare, si ce la posso fare! 
Ops, attenta a non pestare i piedi ai tanti stravaccati a terra, stanchi ma con le shopper piene di libri. Attenta agli innamorati che si baciano non curanti degli sguardi, mentre tu stai cercando quel libro della tua lunghissima lista...

Rallento il ritmo, urge un caffè!

Ho girato tutti i padiglioni, leggendo i vari titoli ed autori, ho incontrato anche un'amica virtuale Chiara Pesenti detta anche -Cheddonna per il titolo del libro che ha scritto, ma ne ho perso un'altra, Giovanna Avignoni, autrice anche lei, ma arrivava nel pomeriggio, presso lo stand degli autori liberi .



Nonostante il ritmo serrato del mio giro al Salone, ho fatto in tempo ad assistere a due presentazioni, la prima di Annie Ernaux, con il suo ultimo romanzo Memoria di ragazza, autrice legata alla casa editrice l'Orma, che amo tantissimo, e di cui ho già letto i suoi libri, la fila di quasi un'ora ne è valsa la pena. L'autrice è stata intervistata da Daria Bignardi, in modo impeccabile ed intelligente.



Ho ascoltato anche Lorenzo Marone autore napoletano spiritoso ed arguto con il suo ultimo libro: Domani magari resto, intervistato da Diego da Silva autore di Terapia di coppia per amanti.

Non mancavano vari punti con il firma copie di autori come: Alice Basso, Mauro Corona, Carmine Abbate e Roberto Saviano scortato e con lo spazio Feltrinelli blindato!

Naturalmente ho perso tanti altri autori e presentazioni, ma non ho il dono dell'ubiquità e purtroppo sono rimasta soltanto un giorno.



Ma al di la della quantità quello che mi rimane da questa lungo giorno all'interno del salone è l'enorme quantità di libri che vengono scritti. Non posso nemmeno immaginare la quantità di libri che avrei voluto comprare e leggere. Sono anche consapevole che ho già in casa un centinaio di libri ancora da leggere a cui ho aggiunto un'altra decina....Quante vite dovrò avere per poter leggere almeno i romanzi che attirano di più la mia attenzione?

Siamo più autori che lettori.

Un libro non letto, non ha vita, la storia ed i personaggi non animeranno mai i sogni di un lettore.
Allora non sarebbe meglio limitare la produzione?

Ma il business è business, e,  noi autori sappiamo alimentarlo davvero bene!








lunedì 22 maggio 2017

Concorso Horror Tshirt 2017

Carissimi amici ed amiche del blog
eccomi di ritorno dal Salone del Libro di Torino, in attesa che vi posti un articolo in merito alla mia esperienza sia come visitatrice che autrice,  leggete questo concorso che vi suggerisco.
Il concorso è: Concorso Horror Tshirt 2017.

Dovete scrivere, usando soltanto 100 parole, di zombie, mostri, vampiri o streghe e demoni vari, il primo classificato si aggiudicherà un Tshirt con il proprio racconto stampato, non trovate simpatica l'idea del premio? 
Potrete andare in giro con il vostro racconto stampato da mostrare a tutti. Se non riuscite ad arrivare primi, il vostro racconto sarà stampato sul sito di Scheletri.com.
Adesso vi posto qualche info e in bocca al ...demone!!!


Per partecipare è necessario:
(1) Inviare un racconto di genere horror (deve possedere elementi soprannaturali: mostri, creature, vampiri, zombi, fantasmi, streghe, ecc.) di massimo 100 parole(escluso il titolo) entro il 30 giugno 2017
(2) Il racconto non deve essere già presente in questo sito
(3) Pagare la quota di iscrizione entro il 30 giugno 2017. Per i pagamenti con bonifico/bollettino inviare la scansione del pagamento entro il 30 giugno 2017
(4) Se il racconto non è idoneo la quota di iscrizione non verrà restituita
(5) Ogni autore può inviare un solo racconto
(6) Non è consentito correggere il racconto inviato
Tutti i racconti in gara verranno pubblicati su Scheletri.com.

Dopo aver effettuato il pagamento inviare tutto il materiale a concorso@scheletri.com allegando:
• oggetto della mail HORRORTSHIRT
• nome, cognome, una breve biografia, una foto (facoltativa) e indirizzo di residenza
• immagine che rappresenti il racconto (facoltativa, il formato è orizzontale 960 x 250 pixel)
• titolo e testo del racconto in un file .rtf o .doc
Il termine per l'invio dei racconti è il 30 giugno 2017.

PAGAMENTO QUOTA DI ISCRIZIONE

Per partecipare puoi scegliere quale quota di iscrizione pagare:
(1) 2 euro (clicca su "Paga adesso" oppure invia 2 euro tramite bonifico/bollettino)
 
(2) Acquista una delle tshirt ufficiali di Scheletri. Nel prezzo sono compresi: iscrizione al concorso, una tshirt, spese di spedizione)
Non possiedi la carta di credito o Paypal? Puoi pagare tramite:
• Bonifico bancario (Intestazione: Alessandro Balestra, IBAN: IT 09 X 07601 13000 000061540589, causale: Horrortshirt, tuo nome e cognome).
• Conto Corrente Postale (Conto numero: 61540589, intestazione: Alessandro Balestra, causale: Horrortshirt, tuo nome e cognome)
Invia scansione del pagamento a concorso@scheletri.com

giovedì 18 maggio 2017

Salone del libro a Torino sabato 20 ore 13,00 Ferlisi Maria Lucia L138 - Pad. 3

Buongiorno amici virtuali
oggi un po' di autopromozione, vi informo che sarò al Salone del Libro di Torino con due appuntamenti per la presentazione del mio romanzo: Un leggero caldo vento di scirocco, edito dalla Leucotea

Domani venerdì 19 alle 18.30 presso la Libreria Belgravia via Vicoforte 19/D.

Sabato 20 alle ore 13,00 sarò presso lo Stand  della Leucotea  L 138 padiglione 2.

Che dire la felicità è tanta, ma anche tanta emozione, finora ho solo presentato nelle librerie e nelle biblioteche, a Torino avrò un pubblico più grande, almeno spero,  e allora ..."speriamo che me la cavo"!











mercoledì 17 maggio 2017

Giorgio Marconi Il precario equilibrio della vita

Carissimi amici ed amiche 
oggi vi presento la recensione del libro di Giorgio Marconi: Il precario equilibrio della vita.

Goffredo, funzionario delle poste italiane "Teneva il plico nella sacca di pelle marrone, quella con la cinghia per poter­la portare a tracolla."Con quel plico raggiunse Parigi in treno da Torino per dirigersi alla casa di riposo: 
Maison de retraite pour anciens artistes.
"L’essere artista non è una professione o un mestiere: è una condizione, una prerogativa dell’esistenza stessa. Si cessa di essere artisti solo quando si cessa di essere!" Goffredo pensava questo quando varcò quell'edificio per portare una missiva delle poste italiane a Giulio Matreschi, noto pittore, novantenne. Lettere che dovevano essere destinate molti anni prima..cinquant'anni prima, nel 1939.

 Il pittore è molto stupito, ma al tempo stesso sa già nel cuor suo chi è il mittente di quelle lettere, ne ha riconosciuto la calligrafia sulla busta "quel ricciolo ritorto sulla zampetta della effe", ed il suo cuore quasi centenario batte forte come quello di un adolescente al suo primo appuntamento.

Ma non vuole aprirle subito, non vuole mostrare le sue emozioni a quello sconosciuto e nemmeno a Yvonne, la capo infermiera che aveva fatto di quel luogo la sua famiglia e i tanti anziani ricoverati li considerava i suoi anziani genitori.
Da questo incontro, casuale e un po' forzato, nasce il bisogno di raccontarsi di Giulio e di ascoltare, anche se ha già assolto il suo dovere, di Goffredo.
Giulio "dal fondo dei pozzi dei ricordi" fa riaffiorare il suo antico amore, Clara una bellissima ragazza d"ai soffici riccioli fulvi". Ricorda ogni istante, ogni momento, basta chiudere gli occhi e riemerge il passato, con il corpo caldo di Clara, con la gioventù e la spensieratezza.

Risultati immagini per foto di amore nel 1930

Ricordi che si intrecciano, nostalgia, profumi e desideri, di vite parallele, quella di Giulio, di Goffredo e quella di Yvonne. Ricordi dolci ma anche amari. Vite che continuano e vite che si spezzano. Strade che si interrompono in questa vita che è già precaria e di fronte alla guerra ci rende ancora più fragili e impreparati alla durezza della vita.

"la memoria in­giallita dal passare degli anni" di Giulio riaffiora "alcune scene non hanno perso la nitidezza di un tempo", vero, ma forse è più forte la consapevolezza che certe storie d'amore, oggi, non possono essere vissute, hanno uno scenario diverso e non possono quindi essere nemmeno paragonate.

Intrecci di vita che genereranno nuovi amori e nuove amicizie, perché la vita è così..splendidamente precaria...ma va sempre vissuta con forza, con scelte giuste o sbagliate, non lo sappiamo quando le viviamo e forse nemmeno dopo anni, perché basta una lettera arrivata tardi a comprendere come siamo così inermi di fronte a ciò che la vita sceglie per noi.

Giorgio Marconi con questo romanzo ci trasporta con delicatezza nel mondo dei ricordi, del passato, di ciò che è stato ed adesso non c'è più. Un passato che ritorna, ma viene rivisto come attraverso una lente appannata, non fa più male.
Le parole sembrano accarezzare il passato perché la vita sa sempre regalare nuovi equilibri.



Sinossi
Il romanzo prende le mosse dalla consegna di una lettera spedita nel 1939 e che, per un disguido, ha giaciuto sotto un polveroso scaffale per più di sessant'anni. Il destinatario è Giulio Matreschi, 98enne pittore, ospite di un casa di riposo per ex-artisti sita alle pendici della collinetta di Montmartre a Parigi, sovvenzionata da anni dalla famiglia di un mecenate italiano. A consegnare la particolare missiva è Goffredo, distinto funzionario delle Poste, partito con scarso entusiasmo da Torino. Ad accogliere Goffredo e introdurlo a Giulio è Yvonne (Ivy), corpulenta, ma a suo modo fragile, infermiera che coordina il personale di assistenza ai degenti della casa di riposo. Da qui, attraverso dialoghi, racconti, ricordi, si dipana non soltanto la vita dell'anziano artista ma ci si avvia verso svelamenti che modificheranno in modo irreversibile la vita dei tre protagonisti.

Scheda libro
Titolo: IL precario equilibrio della vita
Autore: Giorgio Marconi
Casa editrice: 96 rue de-La-Fontaine Edizioni
Pagine: 136

link d'acquisto: https://www.amazon.it/precario-equilibrio-della-vita/dp/8899783284


                                                   BREVE ESTRATTO

 quella vecchia lettera con uno sguardo di malinconia e colmo di affetto. Sospira. Goffredo vorrebbe domandargli qualcosa sul significato di quello scritto e se l’ha già letto. Non fa in tempo. Giulio riprende a parlare:
«La lettera che mi hai recapitato questa mattina, questa lettera che giace sul mio letto potrebbe essere il perno sul quale oscilla in precario equilibrio tutta la mia vita.
«Erano circa le undici quando, come ogni due giorni, ha suonato Lionel, il postino. Strano tipo, nel quartiere è soprannominato fosforo, dato che è più la posta che dimentica di recapitare di quella che giunge a destinazione. Come al solito, non ho prestato alcuna attenzione alla sua visita. Sai, non ho congiunti, vicini o lontani, né amici che siano soliti mandarmi gli auguri per Natale o per Pasqua; figuriamoci se qualcuno potrebbe scrivermi così, per parlare del più e del meno.
«Invece, Yvonne mi ha presentato te. Anche dopo che mi avevi dato il plico dall’aspetto così massiccio, pensavo che potesse trattarsi di uno scambio di persona: poteva essere la nipote di Bertrand che gli aveva inviato altri chili di foto di B.B. o forse l’amica con cui Enrietta intrattiene uno scambio di copertine di riviste di moda o, peggio ancora, il figlio di Oswald che… non oso pensare cosa potesse aver spedito all’eccentrico genitore! Invece, erano tutte ipotesi errate. Effettivamente sulla busta era segnato il mio nome e cognome».
Giulio confida a Goffredo che quella lettera è stata recapitata con sessantasette anni di ritardo, per un increscioso disguido delle Poste Italiane. E che, forse, proprio per rimediare a quel disguido, avevano deciso di mandare un impiegato fino a Parigi. Spiega che è una lettera dell’unica donna che ha davvero amato nella sua vita. Clara. Lettera che aveva atteso per mesi nel 1938 e che avrebbe potuto cambiare radicalmente la trama di quella che era stata la sua vita.

Virginia Less una nonna scrittrice

    Carissimi amici ed amiche 

      oggi ho il piacere di ospitare nel mio blog una simpaticissima autrice, o meglio, una nonna scrittrice. Una donna dal sorriso grande che oltre ad essere una nonna felice di due nipoti, ha una carica incredibile e mille idee da mettere in atto. Gestisce un blog simpaticissimo che vi invito ad andare a curiosare, adora il mare e la vela...
      Ma lascio a lei la parola in questa mini intervista.
      Dimenticavo è appena uscito il suo ultimo romanzo: Devi orzare, Baal!




      1) Chi è Virginia Less, vuoi presentarti ai lettori in poche righe?

      Nonna, blogger e scribacchina, dichiara il profilo fb... In questa fase della vita i tre termini bastano a connotarmi e sono a mio agio in ciascuno dei ruoli.
      Non ho aggiunto velista (dilettante, sia chiaro!) perché a tanti fa venire in mente gente snob a bordo di grandi velieri. Ristretta minoranza; nella realtà la gran massa degli amanti della vela naviga su modeste barchette di seconda mano (e più).



      2) Hai un bellissimo blog dedicato alle nonne vuoi parlarne?
      Volentieri. E mi affretto a linkarlo: https://virginialess.wordpress.com/
      Non l'ho aperto da neo-nonna: “praticavo” da alcuni anni in tutta tranquillità, avendo solo due nipoti per fortuna provvisti di genitori efficienti.
      Spesso non è così, basta guardarsi attorno. La “categoria” delle nonne ha bisogno sia di fare autocritica che di imparare a difendersi. Se infatti pecca nell'eccesso di zelo, fino all'invadenza, accetta spesso di essere “schiavizzata” da figli/genitori troppo assistiti e poco cresciuti.
      Negli articoli del blog, pur evitando (spero) il tono didattico, ho cercato di proporre esempi di equilibrio e moderazione. Era poi fuori delle intenzioni dare particolare spazio al tema suocere, che però -urticante com'è- ha finito per occuparne parecchio. Quando sono stata invitata quale “esperta” in TV, si parlava sempre di loro!

      3) Hai appena scritto un libro dal titolo un po' strano: Devi orzare, Baal!. Vuoi spiegarcelo?
      È un giallo marinaresco. Delitti, storie d'amore e regate a vela. Visto che la pratico lietamente, mi è venuto naturale scriverne.
      Il verbo del titolo viene da lì. Significa “stringere il vento” cioè avvicinare la prua alla direzione da cui proviene. Quando la barca naviga di bolina, così si chiama l'andatura, tende a inclinarsi sul fianco e se ne ricava l'impressione un po' erronea di maggior sforzo e rischio. Metaforicamente, affrontare il problema, mettersi in gioco. È quello che tocca ai miei personaggi, in primis Annibale detto Baal.

      4) Hai un sito di nonne, ma nel libro parli di mare, a quando un romanzo sulle nonne?Questo è in verità il mio primo lavoro, “giovanile”. L'ideazione e la scaletta risalgono ad anni in cui la “nonnità” era di là da venire. Abbozzato dopo il pensionamento, poi messo da parte per dedicarmi ai racconti, l'ho ripreso più volte fino alla recente stesura definitiva.Dopo Mal di mare, la raccolta pubblicata da Autodafè, ho scritto un romanzo in cui la navigazione ha un ruolo importante, ma prevalgono società e politica. Uno dei personaggi di rilievo, eccoti accontentata, è Miriam, originale nonna pittrice.E sono nonne le tre protagoniste del successivo, una storia al femminile ambientata nel mio paese d'origine, ormai in dirittura d'arrivo

      5) Blog, racconti e un romanzo cosa farai da "grande”, parlaci dei tuoi progetti futuri.
      Nell'immediato, spero di pubblicare il terzo romanzo, per il quale si è prospettato l'editore adatto. Vorrei poi riflettere con calma sul secondo, per il quale avevo ricevuto da un editor molto noto un consiglio di revisione finora inattuato. Magari lo prenderò in considerazione, riorganizzando alcune parti della storia.Mi propongo anche mettere in ordine i racconti che continuo a scrivere: le narrazioni brevi mi piacciono proprio perché obbligano all'eliminazione del superfluo, una sfida sempre gratificante.
      Il progetto più attraente è però quello di ricavare dagli ormai tanti articoli e commenti del blog un manuale semiserio per svolgere al meglio il mestiere di nonna. Che intanto, insieme alla vela, continuerò a praticare!



      SCHEDA LIBRO
    Autore: VIRGINIA LESS
    Titolo: DEVI ORZARE, BAAL!
    Casa Editrice: LETTERE ANIMATE EDIZIONI
    Pagine: 178



              SINOSSI

    Devi orzare, Baal! (Lettere Animate https://www.amazon.it/dp/B06XWZXGDL)


    Il giovane Paolo è imbarcato come prodiere su Excalibur, un quaranta piedi da regata che partecipa a un torneo a tappe.
    A Punta Ala conosce Micaela, velista bella e capace, con la quale vivrà una breve e sfortunata storia. Baal, il suo ruvido skipper, ritrova amici naviganti persi di vista da tempo: tutti, sportivi appassionati ed esperti, si preparano con entusiasmo alla competizione.
    Ma, ancor prima del via, un curioso e inspiegato incidente provoca la morte di uno di loro; altri eventi luttuosi accompagneranno il circuito.
    Toccherà a Baal, anch’egli in pericolo di vita, risolvere drammaticamente il giallo?

    martedì 16 maggio 2017

    Premio Letterario: Macabor 2017


    Buongiorno amici ed amiche del web
    la casa editrice Macabor mi ha chiesto di pubblicare il concorso letterario da loro indetto.
    Naturalmente ho accettato subito, sono sempre a caccia di concorsi letterari da postare per voi.. ed anche per me. 
    Questo concorso è davvero allettante, i premi sono in denaro, (sarà vile, ma non si vive di sola aria), inoltre prevede anche la pubblicazione della migliori opere inedite. 

    Peccato che non ho ancora terminato il mio romanzo, ma voi se avete un libro nel cassetto...approfittatene... Occhio alla data: 7 giugno!



    INDETTO IL PREMIO LETTERARIO MACABOR 2017
    Duemila euro di premio e cinque pubblicazioni di opere inedite



    Nell’intento di rendere possibile la pubblicazione di opere inedite soprattutto a quegli autori che non riescono a trovare una casa editrice che pubblichi e valorizzi la loro opera, Macabor Editore indice la prima edizione del Premio Letterario Nazionale Macabor 2017 per l’inedito. Il concorso  è costituito da un premio in danaro complessivo di  2.000 euro e prevede la pubblicazione di cinque opere inedite di narrativa, poesia, saggistica e teatro.

    Queste le sezioni a concorso:
    A - Poesia inedita in italiano  a tema libero - Premi: 1° Classificato Euro 1000; 2° Class. Euro 600; 3° Class. Euro 400;

    B -  Silloge  inedita di poesia ( minimo 20, max 50 poesie) - Premi: 1° Classificato:  Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore);
     C  - Raccolta inedita di racconti ( minimo 7, max 20 racconti) - Premi: 1° Classificato:  Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore): D -  Romanzo inedito ( minimo 30, max 200 cartelle) - Premi: 1° Classificato:  Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore); E – Libro inedito di saggistica ( minimo 20, max 200 cartelle) - Premi: 1° Classificato:  Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore); F – Testo teatrale inedito ( minimo 10, max 100 cartelle) - Premi: 1° Classificato:  Pubblicazione dell’opera (20 copie gratuite all’autore).

    Le opere devono essere inviate entro il 7 giugno 2017.

    La cerimonia di premiazione si svolgerà in Calabria nella prima settimana di ottobre.
    Il bando completo del premio si può scaricare dal sito della casa editrice http://www.macaboreditore.it/home/index.php/9-news-eventi/4-premio-letterario-nazionale

    Macabor Editore
    http://www.macaboreditore.it/home/







    lunedì 15 maggio 2017

    STREGA 2017: UNA VIVACE INTERVISTA A LODOVICA SAN GUEDORO di MARIA LUCIA FERLISI


    Carissimi amici ed amiche del blog
    oggi ho l'onore di presentarvi l'intervista ad una autrice di narrativa di tutto riguardo: Lodovica San Guedoro.

    I suoi romanzi sono arrivati due volte alla finale del premio Strega e per ben tre volte al premio Viareggio. Prossimamente riuscirà a coronare il suo sogno? 

    Intanto leggetevi l'intervista e rimarrete  subito colpiti dal temperamento..poi non vi resta che leggere i suoi romanzi!





    STREGA 2017: UNA VIVACE INTERVISTA A LODOVICA SAN GUEDORO  di MARIA LUCIA FERLISI



    • Nata a Napoli, da genitori siciliani, vivi in Germania, una mescolanza di usi e costumi, di freddezza nordica e di calore del sud. Chi è Lodovica?

    Ho un temperamento appassionato e impetuoso, per non dire vulcanico, essendo nata sul
    Vesuvio e i miei genitori provenendo da quella terra in cui un solo vulcano è fatto di almeno
    trecento vulcani, una fantasia sbrigliatissima, una sensualità adeguata, molto senso pittorico,
    grande amore per il Bello in tutte le sue forme, e vivo in Germania, tra la gente più fredda del
    mondo, tra i colori più pallidi, i profumi più deboli, in un paese con una patrimonio artistico
    quasi annullato dalla guerra... Ma eccoci al punto: riesco a vivere meglio qui che in Italia.
    Spero che non sia delusa. E’stato in questo paese dai lunghi inverni e dalle primavere piene di
    pioggia che ho creato la maggior parte delle mie opere. Non mi lascio condizionare dagli usi e
    costumi teutonici, continuo a vivere a modo mio. La loro freddezza a volte mi fa morire e,
    per non morire, li provoco: quando parlo coi Tedeschi, per esempio, mi diverto a usare
    iperboli e metafore, godo a scomporre l’ordine rigido della loro lingua... e li faccio scappare
    atterriti... Sono molto paurosi del contatto umano, specie con gli stranieri, e vorrebbero
    risolvere le conversazioni con frigide formule preconfezionate... A me questo non va e li
    stuzzico. Così almeno c’è un po’ di gusto ad aprir bocca.

    Chi è Lodovica? Non tocca a me dirlo. Potrei peccare di vanità e abbellirmi, oppure potrei
    involontariamente alzare il tono per difendere la mia immagine... E poi dovrei parlare per
    settimane intere e non esaurirei l’argomento. Perciò rinvio ai miei libri per conoscermi: sono
    più attendibili di qualunque mia risposta. Perché la vera letteratura è ricerca della verità e,
    anche quando è molto soggettiva e lirica, è sempre di una serena oggettività: è l’occhio di
    Dio.

    • I tuoi racconti sono quasi sempre autobiografici, vuoi spiegarci il perché di questa scelta?

    Non è una scelta. Ho una vita d’artista, molto drammatica, intensa e ricca che s’impone da
    sola nella scrittura, con naturalezza, con prepotenza... L’arte è la vita che si ripiega su se
    stessa, che riflette su se stessa, che si trasfigura e si sublima. Senza Vita niente Arte, ma solo
    chiacchiere.

    • Con i tuoi romanzi hai sfiorato per due volte il premio Strega e per ben tre volte ilpremio Viareggio.

    Ad essere esatti, sono stata candidata per due volte consecutive allo Strega e per tre
    consecutive al Viareggio. Tra una decina di giorni saprò se sono stata ammessa nella rosa dei
    finalisti del Viareggio 2017. Certo, è stupefacente, mi dovrebbero eleggere reginetta Strega e
    Viareggio solo per le partecipazioni.


    • Gioia e delusione, vuoi raccontarci le tue emozioni?


    Sperare disperando e disperare sperando. Gioire di quando in quando. E infine al diavolo tutti
    li mando.

    • Sei stata duramente attaccata, proprio in questi giorni, in quanto non credono che tu sia "vera". Cosa ti senti di rispondere a chi ti ha attaccato?

    Che è uno scemotto, che dovrebbe leggersi i miei libri e non cercare affannosamente le mie
    foto in Internet, che potrei essere una strega o la Venere del Botticelli: cos’ha a che vedere la
    mia faccia con la Letteratura?

    • Con il tuo ultimo romanzo, "Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé...", sei stata presentata da due grandi nomi della letteratura femminile italiana: Dacia Maraini e Maria Rosa Cutrufelli; le hai sentite dopo l'esclusione dal premio Strega, ti hanno espresso solidarietà?

    No, nessuna espressione di solidarietà mi è arrivata da loro... Niente, assolutamente niente.
    Forse sono timide. Forse invece pensano che me la debba cavare da sola: se vivo, vivo; se
    crepo, crepo.

    • So che hai già in cantiere un nuovo romanzo, qualche piccola anticipazione?

    Il mio prossimo romanzo sarà la continuazione di “Pastor che a notte ombrosa nel bosco si
    perdé...” Perché, nella realtà, la storia non è finita... E lo farò candidare allo Strega e al
    Viareggio 2018. Allora si potrà dire: candidata per tre volte consecutive allo Strega e per
    quattro consecutive al Viareggio. Se questo non darà nell’occhio, vorrà dire che non ci sono
    più occhi in testa. E non ci potrò fare nulla.

    Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

      Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

    Informazioni personali

    La mia foto
    Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.