lunedì 28 dicembre 2020

Cecità di José Saramago

Cecità 
di
 José Saramago
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi

 

Improvvisamente il traffico, in una via, di una città imprecisata, si blocca, un'automobilista è bloccato nella sua auto, non vede più, ma al contrario dei ciechi non vede tutto nero, ma bianco. Nei suoi occhi c'è uno schermo bianco lattiginoso, alcune persone incredula assistono all'evento, uno di loro decide di accompagnarlo a casa, soggetto numero 2. 

Il soggetto numero uno decide di andare dall'oculista, soggetto numero 3, presenti nello studio una bellissima escort con problemi di congiuntivite, soggetto numero 4, un anziano con la cataratta, soggetto numero 5,  e un bambino, soggetto numero 6,  con la madre, dispersa.

Nel giro di poco tempo tutte le persone che sono state a contatto con il soggetto n. 1 soccombono alla sua stessa sorte: tutti ciechi, l'unica che non rimane soggetta alla cecità è la moglie dell'oculista, ed è lei che li guiderà.

Il governo, saputa la questione dall'oculista che cerca risposte a questo strano fenomeno,  arriva con l'esercito presso tutte le persone infette e le trasporta in un ex manicomio dismesso per cercare di evitare la propagazione del virus. La moglie dell'oculista finge di essere cieca per aiutare il marito e le altre persone a districarsi in questo luogo privo di strutture e vuoto. Fuori all'entrata la polizia schierata con i mitra pronti a uccidere chiunque oltrepassi il limite della porta, forniranno i pasti ma dovranno essere loro stessi a prenderlo guidati dalla loro voce.

La convivenza non è facile si accusano tra di loro, ma al tempo stesso cercano di restare uniti, percepiscono che la situazione è grave, l'anziano ha una radio a pile e cercano di ascoltare i notiziari, per sapere cosa sta succedendo, mentre la ragazza cerca di consolare il bambino che è solo senza la madre. Intanto arrivano altri persone. Sono nel centro di una pandemia di vaste proporzioni: globale. La situazione all'interno delle persone in isolamento diventa sempre più difficile e precaria con l'aumento delle persone internate, la solidarietà sfugge di mano, manca l'acqua, la carta igienica, il cibo scarseggia...

Leggere un romanzo distopico, così preciso e premonitore, in un momento come questo che stiamo vivendo di piena pandemia, non è facile. Eppure ho sentito la necessità di leggerlo, visto che a suo tempo, 2008, non avevo letto questo romanzo, diciamolo, non amo più la fantascienza, preferisco leggere altro. Una mia amica con la quale ci scambiamo libri ha insisto e alla fine ho accettato.

È un romanzo potente, forte e vero. Il grande autore José Saramago ha saputo descrivere la genesi e l'evoluzione della pandemia in modo straordinario. Se all'inizio esiste un minimo di solidarietà tra le persone colpite dall'inspiegabile morbo, quando questo esplode e colpisce in modo quasi totale, il registro cambia. Emerge dalla convivenza forzata l'egoismo più becero, l'individualismo e l'uomo perde di vista ogni valore di umanità, solidarietà e rispetto. Vige la regola del più forte e gli altri devono soccombere al loro volere. La cecità li ha fatti ritornare allo stato primitivo, non esiste più la ragione e il senso civile di convivenza. Vogliamo davvero essere così? 

L'autore mette alla luce come la paura possa distruggere qualsiasi sentimento, come prevalga l'irrazionalità in questa convivenza forzata. Restiamo umani è il grido che esce da ogni riga scritta dal grande autore, non perdiamo di vista i valori guadagnati nei millenni. La cecità non deve distruggere la vita. Dobbiamo essere sempre attenti anche in un mondo cieco. Non dobbiamo mai cedere, dobbiamo coltivare sempre la speranza di poter cambiare le cose e pensare di vivere in un mondo di persone che vedono al di là di ogni cecità.

Gli spunti di riflessione che emergono dal  romanzo sono tanti e ci mettono di fronte al dilemma di come essere ciechi nella società possa portate conseguenze nefaste. Ci consiglia di vivere con occhi attenti, di non perdere mai di vista la solidarietà e l'umanità.

Un romanzo che propongo volentieri alla lettura forse ci può aiutare a comprendere meglio le dinamiche che ogni pandemia porta con sé e possiamo correggerne gli errori.

Buona lettura 

Scheda libro

Autore: José Saramago

Titolo: Cecità

Casa editrice: Feltrinelli

Pagine: 288

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Sinossi

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.

sabato 26 dicembre 2020

Giallo Festival 2021 - Concorso per romanzi e racconti mistery ambientati in Italia

 

Giallo Festival 2021  


3ª edizione concorso letterario nazionale    

                         Concorso per romanzi e racconti mistery ambientati in Italia

  MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

  • Scadenza presentazione materiali: 31 luglio 2021
  • La partecipazione è libera a tutti, gratuita, senza nessuna tassa di iscrizione. I partecipanti devono essere maggiorenni.
  • Le opere devono essere scritte in lingua italiana. L'ambientazione dei romanzi e dei racconti deve essere italiana. Le opere devono essere inedite, ovvero non devono mai essere state pubblicate, neppure sul web o auto pubblicate.

Sezione A: racconti inediti

  • Sono accettati solo racconti inediti di genere mistery inediti con una lunghezza non superiore ai 10/15mila caratteri (spazi compresi). Per inediti si intende racconti NON pubblicati in forma cartacea, in ebook o su portali web, wattpad e simili. Non sono inediti i racconti già pubblicati e proposti con titoli diversi.
  • I racconti saranno selezionati dall’editore insieme a collaboratori e operatori editoriali. Il giudizio finale dei selezionatori è inappellabile.
  • I testi vanno inviati via mail a giallofestival@damster.it e non devono avere formattazioni particolari, è preferibile un semplice .rtf o .doc con formattazione standard. Oggetto: racconto Giallo Festival.

Sezione B: romanzi inediti

  • Sono accettati romanzi inediti di genere mistery. La lunghezza degli inediti deve essere compresa fra minimo 100.000 e massimo 500.000 caratteri (spazi compresi). Per inediti si intende romanzi NON pubblicati in forma cartacea, in ebook o su portali web, wattpad o simili. Non sono inediti i romanzi già pubblicati e proposti con titoli diversi.

    Per inediti si intende racconti o romanzi NON pubblicati in forma cartacea, in ebook o su portali web, wattpad e simili. Non sono inediti i romanzi già pubblicati e proposti con titoli diversi.

    Per inediti si intende racconti o romanzi NON pubblicati in forma cartacea, in ebook o su portali web, wattpad e simili. Non sono inediti i romanzi già pubblicati e proposti con titoli diversi.

  • I testi devono essere inviati via email a giallofestival@damster.it non devono avere formattazioni particolari, è preferibile un semplice .rtf o .doc con formattazione standard. Oggetto: romanzo inedito concorso Giallo Festival.

Se nell'attesa della valutazione i romanzi inediti vengono pubblicati da altre case editrici o in self-publishing si chiede agli Autori di comunicarlo immediatamente all'Organizzazione del concorso letterario Giallo Festival tramite mail giallofestival@damster.it per evitare lavoro inutile alla Giuria e allungare i tempi di valutazione.  

 Nominations e premiazionI racconti e i romanzi finalisti sono selezionati dall’editore insieme a collaboratori e operatori editoriali. Il giudizio finale dei selezionatori è inappellabile.

Le premiazioni sono strutturate sulla falsariga degli Oscar cinematografici. Per ogni categoria verranno indicate delle nominations.  Un romanzo o un racconto può quindi essere “nominato” in diverse categorie. Ad esempio un romanzo può essere selezionato per la categoria “Miglior romanzo” e nello stesso tempo selezionato per “Miglior protagonista femminile”.



(A) Sezione RaccontiI racconti selezionati per la fase finale saranno pubblicati in una antologia cartacea e distribuita sul territorio nazionale. 

Agli Autori sarà richiesta una liberatoria per la pubblicazione. Non sono richiesti contributi agli Autori.

Sono previsti diversi riconoscimenti per i racconti finalisti selezionati, in particolare:

  • Miglior racconto assoluto 
  • Secondo miglior racconto assoluto 
  • Terzo miglior racconto assoluto 
  • Miglior protagonista maschile 
  • Miglior protagonista femminile 
  • Migliore trama 
  • Miglior ambientazione 
  • Miglior personaggio non protagonista 
  • Miglior stile narrativo 
  • Miglior racconto storico
  • o altre categorie a discrezione dell'Organizzazione del Concorso.
Entro il 30 settembre 2021 verranno indicate le nominations per ogni categoria
(B) Sezione Romanzi
Sono previsti diversi riconoscimenti per i romanzi partecipanti, in particolare:
  • Miglior romanzo assoluto 
  • Secondo miglior romanzo assoluto 
  • Terzo miglior romanzo assoluto 
  • Miglior protagonista maschile 
  • Miglior protagonista femminile 
  • Migliore trama 
  • Miglior ambientazione 
  • Miglior romanzo ambientato in Emilia Romagna 
  • Miglior racconto storico  
  • Miglior stile narrativo 
  • Miglior personaggio non protagonista 
Entro il 10 ottobre 2021 verranno indicate le nominations per ogni categori
Info generali
Sezione A) Racconti inediti
I racconti selezionati nelle varie categorie  saranno pubblicati in un’antologia cartacea distribuita sul territorio nazionale.
Agli Autori sarà richiesta una liberatoria per la pubblicazione. Non sono richiesti contributi agli Autori.
Premi in medaglie di cristallo e diplomi.
Sezione B) Romanzi inediti
I romanzi selezionati saranno “nominati” come finalisti nelle varie categorie (miglior romanzo assoluto, miglior protagonista maschile ecc.).
All’Autore vincitore del miglior romanzo assoluto sarà offerto un contratto editoriale per la pubblicazione cartacea. Non è richiesto nessun contributo all’Autore.

 

 

 

martedì 22 dicembre 2020

Buon Natale

 Buon Natale 

con la stessa sensazione di meraviglia e gioia dei ricordi del  Natale


 di quando eravamo bambini


venerdì 18 dicembre 2020

La corrente invisibile di Salvino Muscarello


La corrente invisibile 

di

Salvino Muscarello

recensione a cura di

Maria Lucia Ferlisi


Davide Bruno è un giovane avvocato che ha ereditato lo studio legale proseguendo la carriera dell'avvocatura del padre ma in ambito penale. Avrebbe voluto  fare il cantante ma la sua carriera si era arrestata al primo importante concorso canoro, non era più giovanissimo e lui stesso si era accorto accorge che il timbro della voce "sfiatava".
Accetta la sconfitta e riapre lo studio del padre a Messina. Fidanzato con Gloria una bellissima ragazza  mondana e festaiola, Davide l'esatto contrario.
Una sera d'aprile lo raggiunge in studio un vecchio amico del padre: Graziano Galvani, affarista della Messina bene. 
È appena morta una giovane e avvenente giornalista, Virginia di Falco, la polizia sta indagando per il mortale incidente in cui è stata coinvolta la ragazza ma sembra si tratti di omicidio, la donna forse è stata spinta verso un dirupo da un altra auto o i freni sono stati manomessi;  Galvani è uno delle ultime persone che l'ha vista, inoltre in paese si mormora che siano amanti. 
L'imprenditore edile si rivolge al giovane avvocato in quanto è stato messo in allarme dalle tante domande a cui è stato sottoposto dalla Polizia ed ha paura, per questo vuole essere difeso, anche per scongiurare che lui possa essere assolto grazie al suo team di avvocati, lui è giovane e può fare la differenza.
Tutto sembra indicare che possa essere lui l'autore dell'omicidio, una testimone attendibile ha visto l'auto, avevano appena litigato e altri indizi. L'avvocato ha un investigatore privato, Germano,  che l'aiuta nella ricerca delle prove atte a scagionare l'assistito.
Davide trova le incongruenze e con l'aiuto di Germano scagiona  Galvani. Dopo qualche giorno trovano un altro indiziato, un meccanico donnaiolo e belloccio con il quale la giornalista aveva da poco intrapreso una relazione segreta.
Tutto sembra a posto, quasi.
Gloria, la fidanza ma anche amica della donna uccisa, lascia l'avvocato in quanto per lei Galvani rimane comunque l'assassino.
A Davide non resta che rifugiarsi nella sua vecchia casa al mare ad Alì Terme, con i ricordi del padre, proprio in quel paese riceve la visita di un uomo anziano e malandato che vuole parlare con lui, con urgenza, scoprirà dopo, per parlare di Veronica. L'uomo muore tra le braccia di Davide Bruno.
"Come aveva detto Cinquemani? “In tutti questi anni non si è mai mosso da lì”. Avevano più o meno la stessa età. Pensarlo vivo e in attività era per lui l’ipotesi più naturale, certo più di ogni altra. Non ne fui sollevato però. Anzi, mi sentii ancor più responsabile per la morte di quell’uomo. Se fossi stato allo studio, venerdì sera, e ci avessi parlato, se non fossi 140 andato alla casa al mare, forse le cose sarebbero andate diversamente. Si aspettava di incontrare un uomo anziano come lui. Era arrivato troppo presto, probabilmente avrebbe aspettato ancora un po’ prima di suonare il campanello. Lo avrebbe riconosciuto, certo non subito. Qualche secondo per rimandarne alla mente la fisionomia e adattarla al tempo passato. Magari se l’aspettava ben tenuto, mentre in lui gli anni erano stati inclementi. Ma pur sempre un suo quasi coetaneo. E invece si era trovato di fronte me. Aveva visto la stessa persona, quella proprio, che lo aveva difeso 30 anni prima. Come se il tempo si fosse fermato. Anzi, come se il tempo fosse d’un tratto tornato indietro attraverso un passaggio segreto che lo aspettava proprio lì ad Alì Terme, per catapultarlo di nuovo dentro la sua colpa, la rabbia dell’impotenza, l’attesa del verdetto, il carcere. La vergogna. Era davvero morto nell’attimo esatto del nostro incontro."
Tutto si rimette in discussione e l'indagine si riapre per capire chi è Veronica, la relazione con questo omicidio e perché ha cercato proprio lui.

L'autore Salvino Muscarello inizia la narrazione con un  ritmo lento per dare spazio alla descrizione dei personaggi e del luogo dove si verifica, procedendo nella trama il ritmo accelera  e conduce il lettore nel complesso mondo delle relazioni umane, dei segreti, delle passioni, della paure e delle verità dette a metà e dei lunghi silenzi. 
La scrittura è fluida e scorrevole, piacevole e rassicurante. 
I personaggi ben delineati completano questo giallo di provincia che mi fa pensare molto alle opere di Vitali.

Scheda Libro
Autore: Salvino Muscarello
Titolo: La corrente invisibile
Pagine:240

 PREMIO AMAZON STORYTELLER 2020

Su una selezione di oltre 1.500 titoli, la giuria della prima edizione di Amazon Storyteller ha deciso di premiare un'opera prima "per l'idea originale della storia, per la sua scrittura forte, spontanea e che tiene la suspense, per i personaggi ben approfonditi nel loro profilo psicologico e che ci auguriamo di ritrovare in opere successive, la fluidità dell'intreccio e la capacità di coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine"!

SINOSSI
In una sera di inizio aprile, il giovane avvocato Davide Bruno riceve la visita inaspettata del cavalier Galvani, l'uomo più potente della città, che lo coinvolgerà nell'inchiesta sulla morte della giornalista Virginia De Falco.
Davide accetta l'incarico con qualche perplessità, e cerca di scagionare il suo cliente con una serie di brillanti intuizioni. Tuttavia egli stesso sente che c'è qualcosa che non quadra, e la morte apparentemente causale di un uomo di fronte la sua casa al mare, lo porta ad indagare, tra sconcertanti rivelazioni, su una storia vecchia di trent'anni, che pian piano si rivelerà collegata al presente, a suo padre, a un'orribile verità.

giovedì 17 dicembre 2020

Buon Natale, Sbirro di Maura Grignolo

 Buon Natale, Sbirro

di 

Maura Grignolo


Scheda Libro

AUTORE: Maura Grignolo

TITOLO: Buon Natale, Sbirro

PAGINE: 111

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Sinossi

Quando il Capitano lo manda a sedare una lite per violenza domestica, l’agente di polizia Cade vede la sua Vigilia di Natale in famiglia andare in fumo.
È rude e non disdegna le scazzottate. Ha il grilletto facile, il cuore spezzato e soprattutto non si separa mai dalla sua preziosa Glock. Servire e proteggere sono l’unica cosa che per lui ha una qualche importanza dopo che il suo cuore è stato preso e gettato nella spazzatura.
Con l’umore sotto i piedi sfreccia lungo le strade di una Chicago addobbata a festa e tutt’altro che addormentata fino al quartiere più degradato e pericoloso della città.
Tutto si aspetta di trovare… tranne quello che gli si para davanti. Due occhi verdi che conosce benissimo e che si porta dietro dall’ultima volta in cui lo hanno incenerito. La sua ex psicopatica intenta a picchiare un uomo con una mazza da baseball.
Per nessuno dei due è una piacevole rimpatriata. Entrambi si odiano, anche se per motivi diversi.
Sboccata, irrequieta, violenta e cazzuta. Ama sniffare, fare a botte e i suoi anfibi neri da cattiva ragazza. Con un passato da dimenticare e un futuro senza alcuna speranza, Elodie vede nell’arrivo del suo ex traditore l’ennesimo scherzo del destino.
Da quel momento ha inizio per il rude Cade e la psicopatica Elodie una serata imprevedibile, folle e piena di colpi di scena. Perché l’agognato arrivo in Centrale è solo la punta di un iceberg che nessuno dei due avrebbe mai creduto di veder riemergere.
Tra battibecchi scanzonati e irriverenti, inseguimenti, pallottole e frappé alla vaniglia la notte più magica dell’anno sembra riaccendere in loro l’alchimia che un tempo li ha uniti.
Con l’aiuto di Cookie, un allegro cucciolo di labrador amante delle scarpe e delle coccole, il filo che lega ancora i loro cuori senza riuscirà a scalfire il muro che entrambi hanno eretto dopo la disastrosa rottura?
Forse il Natale per lo sbirro e la psicopatica non ha ancora finito di riservare loro la sua più importante magia.

martedì 15 dicembre 2020

MADDALENA BIPOLARE di Ornella Spagnulo

 MADDALENA BIPOLARE

di 

Ornella Spagnulo


Scheda Libro

Titolo: Maddalena Bipolare

Autore: Ornella Spagnulo

Casa Editrice: Golem Edizioni

Pagine: 160

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Sinossi

Maddalena in realtà si chiama Sabrina ma, durante le sue crisi maniacali, crede di essere la reincarnazione di vari personaggi storici tra cui, in particolare, Maria Maddalena. È una giovane e bella ragazza, affetta da disturbo bipolare, sedotta da un medico conosciuto in una clinica psichiatrica. Lui nega anche a se stesso l'attrazione per la sua paziente e quindi le propone di intraprendere insieme, una volta uscita dalla clinica, un cammino di psicoanalisi, che però porterà i due a confrontarsi con la loro irrimediabile attrazione reciproca. Maddalena bipolare è un romanzo in parte epistolare che scava nel profondo dell'anima e della mente dei personaggi.

venerdì 4 dicembre 2020

La moglie del colonnello di Rosa Likson


 La moglie del colonnello

di

 Rosa Likson

recensione a cura di

Maria Lucia Ferlisi

Una donna ormai vecchia davanti al caminetto ripercorre la sua vita e con essa una parte di storia che ha attraversato la Finlandia. Ripensa alla sua storia d'amore con il Colonello amico di famiglia le cui mire su di lei nascono quando è ancora una bambina. Rimane subito assoggettata da quell'aurea di potenza, ricchezza e erotismo che emana quell'uomo. Le voci che aleggiano su di lui sono chiare, è violento, stupra le donne e le uccide senza pietà alcuna. Ma lei ormai è caduta nella rete, sente che con lei sarà diverso, tutto. Ne è infatuata non solo per l'imponenza statuaria del corpo di quest'uomo, ma per il  forte nazionalismo e il sogno comune di un uomo forte che li liberi dalla Russia.

 Entrambi si "innamorano" del nazismo e del Fuher. e procede di pari passo con Un amore intenso, tra il colonello e la SUA poetessina che procede di pari passi con la lotta contro i russi e l'appoggio totale a Hitler. Gli anni procedono, lei vive con lui nei campi di guerra e fa l'amore con lui dove e quando vuole. alla fine si sposano, ma il declino del nazismo è alle porte, lui ha perso il potere militare che lei amava , si devono nascondere, Hitler li ha abbandonati.

Lui svela la sua natura, la stupra, la sevizia, l'umilia, la denigra, senza ritegno, le fa perdere il bambino che porta in grembo, riempiendola di calci. Ma quell'amore malato continua nella speranza che lui possa ritornare ciò che era. Continua a perdonare e giustificare.

L'autrice Rosa Lokson in questo romanzo racconta la vita di una delle voci letterarie e poetiche della Lapponia: Anniki Kariniemi. 

Una scrittrice che ha amato la sua nazione e ne ha descritto la bellezza dei paesaggi così ricchi di natura e meravigliosi paesaggi . Un lungo itinerario della vita di questa donna che abusata già nell'infanzia, sceglie la sua prigione in questo amore malato e violento che non riesce a sciogliere. Una donna che non riesce a comprendere la sua indipendenza, eppure lotta per il suo paese, per liberarlo dalla "prigionia" della Russia, ma è lei stessa prigioniera. Una donna consapevole da subito di ciò che era il nazismo, sapeva dei campi di concentramento, di come lavoravano, li ha visti nudi a spalare la neve e morire di fame e di stenti, ma fedele al suo uomo, non ha mosso un dito. In silenzio ha assistito a tutto, i suoi occhi vedevano ma la sua bocca non ha mai affidato una parola alla denuncia anche segretamente nei suoi scritti.

Un romanzo crudo ma toccante di una donna con un passato di violenze ma anche di silenzi, troppi. Una donna violata che a sua volta violerà...

Una storia ricostruita molto bene con una scrittura chiara e limpida, non accusa, non perdona, lascia al lettore questo compito.

Una storia che disturba, ma rimane nella tua testa e vi rimugini per questo groviglio tra passione e storia. 

Una storia da leggere comunque per comprendere questa Nazione, per la scrittura dell'autrice e per le meravigliose descrizioni dei paesaggi finlandesi.

Scheda libro:

Autore: Rosa Likson

Titolo: La moglie del colonnello

Casa editrice: Iperborea

Pagine: 224

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Sinossi:

Lapponia, notte. Davanti al caminetto, una donna ripercorre la lunga vita che ha alle spalle: in primo piano la sua lacerante storia d'amore, sullo sfondo oscure pagine di storia della prima metà del Novecento, quelle di una Finlandia schiacciata tra Russia e Germania. Per lei che, bambina negli anni Dieci, ha respirato in famiglia il nazionalismo anticomunista dei «Bianchi» e ha imparato ai campi estivi delle volontarie per la patria la lezione sciovinista e maschilista, il passo per infatuarsi del nazismo è breve. Ed è facile trovarne poi l'incarnazione erotica e sentimentale nel ricco, potente e autoritario Colonnello, molto più grande di lei e conosciuto dal padre in Germania, quando là ci si addestrava in segreto per combattere i russi. Le voci di abusi e stupri che lo accompagnano non la scoraggiano: come una creatura selvaggia delle sue amate paludi lapponi, è felice di abbandonarsi all'ebbrezza d'amore e al proprio naturalistico, vitalistico eros. Ma il lungo fidanzamento sarà solo l'apice euforico di una parabola che dopo il matrimonio inevitabilmente precipiterà. Riportata con la cruda, accurata, spiazzante sincerità di una donna ormai anziana che nella vita ha trovato la sua libertà tanto nella natura quanto nella scrittura, la traiettoria personale si snoda tra figure e fatti storici delle tre guerre finlandesi collegate alla Seconda guerra mondiale: militari, intellettuali germanofili, Himmler e Hitler in persona, gli orrori dei lager e della Polonia occupata del '39. Tutto il male sfilò sotto i suoi occhi immaturi di un tempo e tutto il male è riconsegnato intatto da una donna che, con la sua complessità umana, cerca ora di dare un senso alle sue ferite e a quelle di una nazione.




giovedì 3 dicembre 2020

“LA STRADA DEL RITORNO. FAVOLE D’AMORE E DI PERDONO” DI MARCO FORTUNA


LA STRADA DEL RITORNO. FAVOLE D’AMORE E DI PERDONO” 

DI 

MARCO FORTUNA


 PAROLE CHE MUTANO LA TENEREZZA IN RISCOPERTA.


La strada del ritorno. Favole d’amore e di perdono”, edito da La Rondine Edizione, è il primo libro illustrato per bambini dell’autore Marco Fortuna.

Le parole, nello scrittore, diventano storie per allietare le notti e i giorni dei bambini con la tenerezza che è in grado di mutare in riscoperta.

Il ritorno e il perdono sono la chiave di una narrazione che rivolgendosi al mondo dei più piccoli racconta il ritorno a casa e la capacità di perdonare e perdonarsi.

Il superamento dei propri limiti, la capacità di cogliere lo straordinario, la possibilità di scoprirsi migliori rendono “La strada del ritorno. Favole d’amore e di perdono” un libro in grado di emozionare e di parlare al cuore di tutti perché l’aspirazione alla bellezza è un sentimento universale.

Favole per sognare un futuro migliore.

Favole per superare i dolori della vita.

Favole per ritornare a casa e scoprirsi nuovamente bambini.

Il libro si avvale delle illustrazioni di Antonio Spadaro, in grado di suggellare le parole di Marco Fortuna e renderle “viventi”.

Sinossi

La raccolta si compone di cinque brevi storie, ciascuna delle quali costruisce un percorso narrativo differente a partire dall'esigenza di proporre un insegnamento di saggezza morale o pratica. Come in ogni favola che si rispetti, anche in questo caso alcuni comportamenti umani sono trasfusi nei personaggi principali, senza tuttavia la consueta tipizzazione di vizi e virtù della tradizione favolistica antica di Esopo e Fedro. Età di lettura: da 7 anni.

Biografia

Marco Fortuna è nato e vive nelle Marche, una regione dove le montagne, le colline e il mare cullano i suoi sogni, parlano al suo animo e ritornano con accenni e ricordi nei suoi scritti. Il suo amore per la poesia è iniziato tra i banchi di scuola e si è rinnovato sempre con intensità. Ha iniziato a scrivere poesie nel 2000 ed ancora oggi coltiva questa passione. Una ricerca costante, un viaggio nel cuore dell’uomo.

I suoi interessi letterari nel tempo hanno spaziato in ambito teatrale con la stesura della pièce "Le parole possono cambiare il mondo", messa in scena per la prima volta dalla compagnia teatrale i Lo.co.s. nel 2016 al Teatro Nuovo di Capodarco di Fermo. Prossimamente verrà presentato, in tour per l’Italia, un nuovo spettacolo teatrale dal titolo “L’amore non basta”, incentrato sulle contemporanee forme di solitudine. Importanti le collaborazioni con musicisti di fama nazionale e internazionale come il M° Fabrizio De Rossi Re, il M° Roberta Silvestrini, il M° Paolo Quilichini, il M° Davide Martelli e il M° Antonio Ferdinando De Stefano che ha musicato una sua poesia per uno spettacolo teatrale andato in scena a Bruxelles.

Con il musicista Fabio De Sanctis ha musicato alcune delle sue poesie interpretate dall'attore e poeta Sergio Soldani.

Pubblicazioni

▪ “In te ho nascosto un lago” ed. LietoColle – 2019: raccolta di poesie.

▪ “La giovane poesia marchigiana” (Santelli editore) – giugno 2019 – poesia pubblicata nell’antologia curata dallo scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio.

▪ “La strada del ritorno – favole d’amore e di perdono” La Rondine edizioni – aprile 2019: libro di favole illustrate per bambini.

▪ “Dimmi le parole” ed. Italic - 2017: raccolta di poesie e di un racconto breve dal titolo “Le parole possono cambiare il mondo” dal quale è nata l’omonima pièce teatrale.

▪ “Senza una traccia” auto publishing - 2012: raccolta di poesie

▪ “Non lasciarmi” ed. Albatros - 2011: opera d’esordio, raccolta di poesie che parla d’amore e di amicizia




Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.