sabato 16 gennaio 2016

profumo di caffè

Oggi sono sola in casa non capita spesso, di solito mi sveglio col rumore dei passi mio marito che si alza sempre prima di me, o i sbadigli di mia figlia che come me si alza sempre mal volentieri, adoriamo entrambe poltrire a letto. Mi sono preparata il caffè una moka da tre, il profumo che sprigiona la moka deve inondare la cucina, prima di assaporarlo voglio sentire il suo profumo nelle narici. Ecco questo è il modo migliore per svegliarsi aspirarne il profumo, poi sorseggiarlo lentamente, la mente sgombra da ogni pensiero, in silenzio, senza scambiare parola con alcuno, solo io e la mia tazzina fumante. Adesso posso iniziare la mia lenta giornata, devo pensare solo a me stessa, posso terminare di leggere il libro che avevo iniziato: Via Ripetta 155 di Clara Sereni, senza che nessuno interrompa la mia lettura. Posso poltrire comodamente sul divano e guardarmi magari qualche film d'autore, tanto odiati da mio marito. Ne mia figlia ne mio marito mi guarderanno dicendo: "beh, oggi non fai niente?" Ebbene si oggi non voglio fare nulla, solo godere la mia lentezza, la mia oziosità, il mio dolce far niente. Devo ricaricarmi, ne approfitto senza di voi. Non vi è mai capitato di desiderare di stare sole? Di non aver accanto nessuno della propria famiglia? Io si, ed oggi ne approfitto in pieno. Non mi sento in colpa, anzi, dovrebbe essere sancito dal calendario: Festa della mamma/moglie/lavoratrice/donnadellepulizie/stiratrice/cuoca e chi più ne ha più ne metta. Quanto lavoro facciamo tutti i giorni noi donne all'interno della famiglia? Tanto vero? Allora riprendiamoci per un giorno la nostra vita. Ciao donne vado a poltrire!

Nessun commento:

Posta un commento

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.