sabato 23 gennaio 2016
Amsterdam: le femministe bruciano i reggiseni in piazza
Il 23 gennaio 1970 ad Amsterdam le femministe bruciano i reggiseni in piazza davanti alla statua di Wilhelmina Drucker per richiedere la parità dei diritti uomo- donna.
Vi propongo questa sintesi sul movimento femminista olandese preso dal sito: "Uno sguardo al femminile". (http://www.unosguardoalfemminile.it/wordpress/?p=4482)
First wave o la prima onda
L’impegno delle donne olandesi nella lotta per la parità dei diritti risale agli ultimi quaranta anni dell’Ottocento, con l’apertura nel 1867 della prima scuola per sole ragazze nella città di Haarlem. Nel 1884 nacque la prima associazione per il suffragio femminile, De Vereniging voor Vrouwenkiesrecht, cui seguì De Vrije Frouwenbeweging, l’associazione delle donne libere di ispirazione socialista, fondata nel 1889 da Mina Drucker. In quegli anni anche Aletta Jacobs, la prima donna medico dei Paesi Bassi, si batté tenacemente per i diritti delle donne, istituendo ad Amsterdam una clinica gratuita per le donne povere.
Second wave o la seconda onda
Ma fu negli anni Sessanta del Novecento che il movimento femminista si rafforzò, diventando un modello per gli altri Paesi europei. Rispetto al resto d’Europa, il movimento femminista olandese fu preceduto da un esteso dibattito pubblico sui temi della sessualità, omosessualità, amore e matrimonio. Questo dibattito creò un’atmosfera di apertura che favorì la nascita di gruppi ed associazioni gay e lesbiche. Nel 1967 Jok Kool-Smit pubblicò un articolo intitolato “Il discontento tra le donne”, ritenuto il punto di partenza della new feminist wave. Fu così che in quegli anni sorsero diversi gruppi di donne come Work Group 2000, MVM (Man-Vrouw-Maatschappij), Dolla Mina (in memoria di Mina Ducker), Purperen Mien, Paarse September, 7152 e molti. Il gruppo Dolla Mina si distinse per la radicalità delle proteste e delle campagne formative messe in atto; tra gli slogan più noti si ricorda: “Via dal mio corpo” contro la violenza sulle donne.
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Questa mattina ho letto un post su una pagina di FB che diceva "...andava di moda il femminismo..." .
Il femminismo non è stata una moda, ma un vero è proprio movimento che ha toccato tutto il mondo, dando un notevole contributo non solo al raggiungimento della parità di diritti tra uomo e donna, ma scardinando i rapporti patriarcali, vincendo gli stereotipi che vogliono la donna imbellettata, madre, donna delle pulizie. In Italia sono state vinte tante battaglie grazie a questo movimento come il divorzio, l'aborto, il nuovo diritto di famiglia e tante altre cause ancora.
E' stato l'unico movimento pacifista ed ha sempre ottenuto tutto soltanto occupando le piazze, con gli slogan e battendosi per il raggiungimento dei diritti!
Poi come tutti i movimenti è cambiato, le donne hanno smesso di andare in piazza forse anche a causa della morte di Giorgiana Masi nel maggio del 1977, uccisa da una pallottola della polizia. Purtroppo il femminismo non ha saputo trasformarsi in movimento politico.
FLM
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- La lettrice di carta
- Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.
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