martedì 12 gennaio 2016
Bowie & De Andre'
Ieri è venuto a mancare il Duca della musica: David Bowie. Un altro grande della musica mondiale che ci lascia. Ieri era anche il diciassettesimo anniversario della morte di un grande della musica italiana Fabrizio -de Andre'. Due cantanti, due miti che difficilmente troveranno un degno successore.
Bowie ha stravolto gli stereotipi di quegli anni con la sua ambiguità e versatilità ha mostrato che il mondo maschile ha anche altre facce, non solo quella perbene del vestito delle feste, della cravatta, ma anche quella androgina, irreale, eterea, il suo viso che mutava ad ogni disco, lasciandoci a volte sgomenti a volte scandalizzati, ma a lui va il merito di aver infranto le immagini di un falso perbenismo della figura maschile.
De Andre' un menestrello delle corti antiche, un poeta dalle parole sublimi, anche lui con la sua voce ha rotto degli stereotipi quella dei benpensanti cantando di puttane, di falsi preti, di derelitti. Le sue ballate ci hanno accompagnato nelle manifestazioni politiche, negli incontri di quando eravamo giovani, negli scantinati dove c'era sempre qualcuno con la chitarra che ci teneva compagnia con le sue poetiche canzoni e tutti cantavamo stonati e no.
Tutte le volte che un grande della musica viene a mancare faccio la stessa riflessione, una volta la musica era associata alla società, la guidava, l'accompagnava nelle tante battaglie contro la guerra, contro il nucleare, contro gli stereotipi del patriarchismo. Una volta la musica ci trascinava nel suo modello nuovo infrangendo quello vecchio. A suon di musica abbiamo portato i capelli lunghi, i fiori nei capelli, abbiamo lanciato slogan come "fate l'amore non fate la guerra", abbiamo infranto la distinzione tra maschi e femmine, abbiamo tagliato i ponti con i padri, abbiamo parlato di orgoglio gay. Ma oggi la musica dov'è? Cosa fa? Abbiamo qualche mito musicale? O semplicemente sono invecchiata e non riesco a riconoscerli? I rolling Stone sono ancora vivi e cantano ancora melanconimamente per noi le vecchie canzoni, ma nell'attuale mondo musicale quanti riescono a sopravvivere con le loro canzoni nelle nostri menti?
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Informazioni personali
- La lettrice di carta
- Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.
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