mercoledì 13 gennaio 2016

La camicetta di seta beige: seconda puntata

Le forme tipiche mediterranee mostravano seno e fianchi generosi, rievocando alla mente certe attrici del passato come la Loren o la Lollobrigida. Quando si muoveva, si avvertiva il fruscio della seta, regalando al suo portamento un andamento sinuoso; i movimenti sembravano studiati, come a sottolineare la malizia del suo corpo. Lei n’era consapevole e le piaceva leggere, negli sguardi degli uomini, il desiderio che suscitava quando camminava per strada. Un corpo che contrastava con il viso dalle fattezze adolescenziali. L’ovale del viso era rotondo, i capelli corti neri, gli occhi piccoli di un luminosissimo verde, le ciglia lunghe e le labbra leggermente imbronciate, con steso, appena, un filo di rossetto. Questo contrasto, tra il viso da lolita ed il corpo da maggiorata, provocava negli uomini pensieri peccaminosi. Entrò in quella bottega dallo stile liberty, rimase sulla soglia e si guardò in giro con un’aria notevolmente perplessa. Gli scaffali, all'interno della bottega, mettevano in bella mostra bottiglie di lambrusco di tutti i tipi e di tutte le denominazioni: lambrusco bianco, lambrusco rosso, lambrusco rosato, lambrusco amabile, lambrusco frizzante, lambrusco secco… Poi provenivano da tutti i luoghi di produzione di tale vino: Modena, Parma, Mantova, Reggio Emilia, Poggio Rusco.... Le Bottiglie erano di varie forme e colori, disposte su dei cubi di varie altezze. Per un attimo, pensò di essersi sbagliata, forse aveva letto male l'annuncio, aprì la borsetta nera, piccola, con la chiusura a scatto ed una tracolla di catena dorata, tirò fuori il biglietto ritagliato dal giornale locale, l'indirizzo era esatto. Sembrava di essere proiettati all'interno di una girandola geografica, con l’itinerario riservato, esclusivamente, al lambrusco, tutto questo si svolgeva all'interno del raffinatissimo ed elegante negozio. Quella bottega era davvero sui generis, chi entrava poteva pensare di essere ad una mostra di qualche scultore strampalato che aveva deciso di dare forma alla sua fantasia con delle sculture di bottiglie..

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.