giovedì 24 marzo 2016

Lettere di un'aspirante suicida


Sono stata attratta dal titolo, lo confesso e anche dalla copertina, così è finito nelle mie mani, poi a casa non ho resistito e visto che le pagine non erano tantissime, ho preferito farlo avanzare nella lunga fila di libri ancora non letti della mia libreria.
Ebbene il mio istinto questa volta ha fallito, ho scelto un libro la cui fascia d'età indicata per la lettura non è certo un'attempata lettrice. 
L'idea del ritrovamento della lettera in cui la protagonista annuncia il suicidio, tra le pagine di un libro, guarda caso di Leopardi, poteva essere un escamotage carino da usare, ma il linguaggio usato risulta banale, come lo è il motivo per cui l'aspirante suicida vuole appunto suicidarsi.
Tuttavia il libro anche se a me risulta banale è indicato per tutte quelle adoloscenti che a volte maturano dei pensieri negativi, l'intento dell'autrice è proprio questo, arrivare al loro cuore, lo fa usando un linguaggio semplice, ma vero, per  aiutarle attraverso queste lettere, tra la protagonista e uno sconosciuto, a comprendere quanto sia bella la vita.
L'autrice  è poco più che ventenne ed è al suo esordio, per cui va letto dentro questa ottica, allora risulta carino e utile per capire cosa passa nella mente di un'adolescente. 
Un incoraggiamento e l'augurio che il prossimo libro possa essere più maturo ed intenso.
Lettere di un'aspirante suicida
di Valentina Santini
Romano editore 
pagine 120

Nessun commento:

Posta un commento

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.