Sono stata attratta dal titolo, lo confesso e anche dalla copertina, così è finito nelle mie mani, poi a casa non ho resistito e visto che le pagine non erano tantissime, ho preferito farlo avanzare nella lunga fila di libri ancora non letti della mia libreria.
Ebbene il mio istinto questa volta ha fallito, ho scelto un libro la cui fascia d'età indicata per la lettura non è certo un'attempata lettrice.
L'idea del ritrovamento della lettera in cui la protagonista annuncia il suicidio, tra le pagine di un libro, guarda caso di Leopardi, poteva essere un escamotage carino da usare, ma il linguaggio usato risulta banale, come lo è il motivo per cui l'aspirante suicida vuole appunto suicidarsi.
Tuttavia il libro anche se a me risulta banale è indicato per tutte quelle adoloscenti che a volte maturano dei pensieri negativi, l'intento dell'autrice è proprio questo, arrivare al loro cuore, lo fa usando un linguaggio semplice, ma vero, per aiutarle attraverso queste lettere, tra la protagonista e uno sconosciuto, a comprendere quanto sia bella la vita.
L'autrice è poco più che ventenne ed è al suo esordio, per cui va letto dentro questa ottica, allora risulta carino e utile per capire cosa passa nella mente di un'adolescente.
Un incoraggiamento e l'augurio che il prossimo libro possa essere più maturo ed intenso.
Lettere di un'aspirante suicida
di Valentina Santini
Romano editore
pagine 120
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