venerdì 20 luglio 2018

L'ultimo sorriso di Alfonso Pistillo




L'ultimo sorriso
di 
Alfonso Pistillo







Breve estratto
«In effetti, una vacanza in un paese esotico non sarebbe niente male, dovrei solo decidere chi portare con me, visto che la sua offerta termina domenica e io non so nemmeno se mio marito lo vedrò fino a domenica!»
Mi sono perso in quella bellezza così invadente al punto che il sorriso costruito e di circostanza, disegnato dalle sue labbra all’insù e dagli occhi neri e rotondi come due palle da biliardo numero otto, mi sembra al contrario quello di chi è interessato a ciò che le sto proponendo: una vacanza in un resort di lusso in Jamaica al miglior prezzo di sempre - almeno così ci è stato detto nell’ultimo meeting di presentazione dei nuovi prodotti aziendali.
Un attimo dopo aver udito quelle parole, l’immagine che ho di lei, una donna che ondeggia dandomi le spalle sui suoi fieri tacchi vertiginosi, mi conferma che anche questa vendita si è conclusa nel peggiore dei modi.
Do uno sguardo fugace alla villa che si apre innanzi a me: la folta vegetazione di platani orientali e piante grasse traccia un percorso tortuoso che si perde alla vista. L’erba appena irrigata inebria le narici e inumidisce l’aria torrida di un inizio settembre che raccoglie il testimone dal mese appena concluso per proseguire una delle estati più torride degli ultimi vent’anni.
Ah, sì...
Mi chiamo Alessandro Cocco e di professione faccio il venditore; questo dico nelle presentazioni, perché non posso certo dire di vendere vacanze porta a porta a quelle pochissime persone disposte ad ascoltarmi. Eppure, sei mesi fa mi era sembrato un ottimo affare: come al solito mi sono lasciato coinvolgere dall’entusiasmo di chi, evidentemente, ha saputo vendere meglio di me.

Sinossi
L’Ultimo sorriso nasce dall’urlo interiore contro le ingiustizie subite da un’intera città, Bari, all’epoca dei fatti legati all’indagine del calcio scommesse, ma se ne distacca lasciandolo sullo sfondo di una vicenda che si intreccia attorno a un misterioso omicidio.

 Alessandro si ritrova nel mezzo e sarà costretto a tirare fuori le unghie.

Scheda Libro
Autore: Alfonso Pistilli
Titolo: L'ultimo sorriso
Casa editrice: Policromia
Pagine:158
Prezzo e-book: 4,99 euro
Prezzo cartaceo: 15 euro

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Biografia



Alfonso Pistilli
Nato a Bari il 5 luglio 1978. Laureato in economia e impiegato amministrativo in un’azienda della Grande Distribuzione. Grande appassionato di sport, di lettura, viaggi, trading. Sposato da nove anni con Nicoletta.
Ho frequentato tre corsi di scrittura creativa tenuti dallo scrittore Tommy Di Bari.
Ho ricevuto lezioni di scrittura dal mio carissimo amico e maestro Ruggero Ruggiero, scrittore ex editor.
Perché scrivo? Perché amo immergermi in me stesso attraverso gli altri.

Presentazione Autore:
Mi chiamo Alfonso Pistilli e scrivo di notte in una cameretta di un piccolo paese del profondo Sud Italia, Canosa di Puglia.

L’“Ultimo Sorriso” è il mio primo lavoro edito e nasce quasi per caso, come per caso è nata la passione per la lettura prima, per la scrittura poi.

Nonostante i miei quaranta (vi sento dire che non li dimostro affatto, grazie), sono da sempre una persona che non si avrebbe difficoltà a definire “iperattiva”. Io l’ho sempre considerato un lato positivo di me perché mi sono sempre detto che l’unico modo per combattere il tempo è viverlo.

Allora mi dedico allo sport, calcio e tennis soprattutto, ma non disdegno qualche vasca di nuoto. Amo viaggiare per immergermi nelle culture di paesi diversi dalla nostra amata penisola. Ma la mia iperattività non si esprime solo nelle passioni; sono eternamente incapace di rilassarmi, dunque ho sempre bisogno di “fare” qualcosa. Ricordo che da piccolo dicevo sempre a mia madre: «Mamma, io mi annoio.» Dopo due minuti di inattività.

La passione della lettura nasce come un’esigenza; avevo bisogno di sconfiggere l’insonnia. Perché fissare un soffitto quando posso fissare delle lettere?
Nata per necessità si è presto trasformata in un piacere. Libri su libri, divorati come per recuperare gli anni persi senza lettura fino a un giorno in particolare, quello in cui mio cugino Leo ha pronunciato una frase che tuttora è rimasta salda nella mia memoria: «Se ti piace così tanto leggere, perché non provi a scrivere?»

Io? A scrivere?

Ci risi su, poi però quelle parole non uscivano dal cervello, allora una sera lasciai il libro sul comodino e impugnai il mio iPhone. Non c’era bisogno di pensare a cosa avrei voluto scrivere, la storia era già dentro di me. Avrei dovuto solo dar vita ai personaggi e fargliela vivere.

Mentre scrivevo mi accorsi che molti particolari rimanevano ben fissi nella mia memoria nonostante normalmente non ci avessi dato alcuna importanza.
Scrivere è entrare in empatia con il lettore, è scendere nel profondo di me stesso dove le sensazioni sono primordiali, quasi istintuali ed accomunano ogni essere umano. È in quelle sensazioni che ci si ritrova come parte del tutto.

Da quel giorno con l’iPhone ne è passato di tempo e la vita mi ha dato una chance mettendo davanti al mio percorso una persona che non smetterò mai di ringraziare perché è stata la prima ad aver creduto in me, il “Maestro” Ruggero. A lui devo una grande crescita nella scrittura ma soprattutto nella curiosità di apprendere una materia ancora del tutto sconosciuta.

In seguito il mio percorso si è arricchito della creatività e infinita passione di uno scrittore, un amico, Tommy.
Nel frattempo “L’ultimo sorriso”, subiva le modifiche che io stesso subivo, fino ad aver scritto la parola “FINE” in un misto di felicità e tristezza. Non sapevo se esserne felice, soddisfatto o triste per aver lasciato andar via Alessandro, Alessandra, Mamadi, Pietro, Halina.

Oggi il loro posto è stato preso da Paolo e Janet, che stanno dando vita al mio secondo lavoro, un thriller finanziario, un intreccio tra finanza e politica ambientato nell’America della grande crisi del 2007.

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La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.