Passa ai contenuti principali

Esistenze proibite di Paolo Bertulessi



Esistenze proibite 

di 
Paolo Bertulessi








casa editrice: le Mezzelane
pagine:288

Sinossi:


Il tormentato, torbido e viscerale rapporto di Adam con il sesso femminile:  l’indole di questo ragazzo borderline della Milano bene, in bilico tra il bene e il male sin dalla sua infanzia, innesca una serie di eventi che marchieranno a fuoco lo scorrere della sua vita.  

Una narrazione di esperienze spudoratamente uniche, intrise di una deviata e algida ginofilia legata a doppio filo all’egocentrismo e alla venalità del protagonista; sesso, perversione, mistero, soprannaturale, denaro, motori, avventura, arte, poesia e morte: tutto si fonde in una perfetta miscela che avvince e rapisce.

Si può sicuramente affermare che in questo libro esistono due protagonisti, profondamente diversi a livello caratteriale, le cui vite si fondono assieme per creare una unica esistenza ricca di forti emozioni, obiettivi ambiziosi e traguardi raggiunti.

I dialoghi tra i due protagonisti dell’opera, Adam e Traxebru, stigmatizzano al meglio la loro comune spietata visione della vita e della società, dosando al meglio lessico aulico ed espressioni taglienti.

A loro si affianca una meravigliosa piccola Dea, autistica e sensitiva: Aneta, con la sua sconcertante purezza e la sua eterea presenza, sovralimenterà quel motore emozionale che li farà viaggiare sempre più velocemente verso facili successi economici, ma anche inquietanti e sconvolgenti vicende, per poi volgere a un drammatico e sconcertante epilogo. 


Commenti

Post popolari in questo blog

Il ferro da stiro tutte le novità

Buongiorno donne e uomini del web qual è l'attività domestica che più di tutte odiate fare? La mia risposta è subito detta, senza pensarci nemmeno un nano secondo: STIRARE. Diciamo che non amo molto nessuna delle altre mansioni casalinghe, ma stirare mi pesa sempre, soprattutto alla domenica dopo gli innumerevoli lavaggi di panni sporchi del sabato, ecco che arriva senza pietà il giorno della stiratura.  Ahimè! Sono stati inventati numerosi oggetti che hanno agevolato del tutto le nostre mani, come la lavatrice, la lavastoviglie ma porcaccia la miseria un ferro da stiro che non abbisogna del l'uso delle nostre mani, stando sempre in piedi, ancora non è stata inventata.  Cari inventori datevi una mossa e svelta anche gli anni passano anche per me e non ho nessuna voglia di continuare a stirare, e sappiate che non sono l'unica. Propongo di creare un movimento per far si che venga sollecitato maggiormente il bisogno di alleviare il dolore alle schiene ed ai

Bando di concorso della XVI edizione del premio di narrativa “Anna Vertua Gentile”

 Bando di concorso della XVI edizione del premio di narrativa  “Anna Vertua Gentile” REGOLAMENTO Il lavoro dovrà pervenire alla Segreteria del Concorso – entro e non oltre la data del 17 febbraio 2023 La Civica Biblioteca “Popolare – L.Ricca” indice la sedicesima edizione del concorso letterario intitolato alla scrittrice Anna Vertua Gentile (1845 – 1926) 1. Al concorso, gratuito ed aperto a tutti, si partecipa con opere di narrativa a tema libero inedite, non pubblicate in alcuna forma neppure sul web in modalità protetta da copyright e non presentate, neppure in parte, in precedenti edizioni del concorso.  I racconti premiati potranno essere pubblicati a cura dell’autore solo decorso un mese dalla data della premiazione.  2. Sono previste tre diverse sezioni e si potrà concorrere per una sola di esse e con un’unica opera: SEZIONE A: Tema libero aperto a tutti. S EZIONE B: Tema libero aperto ai ragazzi fino ai 18 anni previa autorizzazione del genitore o tutore legale e agli i

Perché si regala la mimosa

Carissime amiche e amici lettori avete mai pensato come è nata l'idea di regalare le mimose l'8 marzo? Spulciando tra libri e documenti ho appreso che l'iniziativa è tutta italiana ed è cresciuta in seno ai gruppi dell'UDI  (Unione Donne Italiane) Teresa Mattei, Teresa Noce e Rita Montagnana (moglie di Togliatti), insieme ad altre attiviste, nel 1946 hanno pensato ad un fiore da regalare alle done  per contraddistinguere la festa della donna, dopo la fine della seconda guerra mondiale. All'inizio il gruppo di donne  aveva pensato alla violetta, ma era costosa ed introvabile, pensarono anche al garofano rosso, ma era già utilizzato per il primo maggio, per cui la scelta cadde sulla mimosa,  una delle poche piante che fiorisce  all'inizio di marzo, inoltre aveva il vantaggio di essere poco costosa (allora),  Teresa Mattei  dirà :  scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne .   In seguito la stessa Mattei confesserà che la scelta era cadut