di
Cinzia
Lacalamita e Igor Damilano
recensione
a cura di
Maria
Lucia Ferlisi
Lilith,
il significato del suo nome è "portatore di malattie e
dispiaceri, nome imposto con la consapevolezza del suo significato
dal padre. La sua nascita ha portato la sventura nel micro mondo di
Michael e Judith. Una figlia non desiderata dall'inizio e con la sua
nascita le ha portato via il suo unico e grande amore. Se ne prende
cura fino ai sette mesi di vita, poi l'abbandona, lasciandola sola in
casa, affamata e disidrata.
Lilith
è cresciuta in una casa famiglia fino a 18 anni. La sua vita non è
stata facile, a scuola veniva derisa e beffeggiata, aver raggiunto la
maggiore età è per lei un simbolo di libertà finalmente raggiunta.
Adesso può essere veramente se stessa, una donna che ama il male, e
fare il mestiere che le è più consono per la natura che è dentro di
lei: il sicario. Uccide su ordinazione e a volte anche per piacere.
Ama
uccidere, ama guardare negli occhi le sue vittime, ama assistere alla
loro lenta agonia. Non uccide le prede subito, le sceglie con cura,
le segue, s'informa delle loro abitudini e infine le porta nel suo
regno, per torturarle senza alcuna pietà, senza tregua, grazie anche
al suo superpotere: l'insonnia congenita, la fa sentire potente e
immortale.
Ma
anche lei cede all'amore. Si innamora di una vittima, Lucas. Per la
prima volta la sue sete di sangue subisce un arresto e cede alle
lusinghe di lui che la vuole rivedere. Sa che non può farlo, alla
fine lei è solo una pedina nelle mani del Giusto che manovra il
sistema.
Il
Giusto è stato il suo mentore, la sua guida, il suo padrone,
imponendole chi doveva uccidere e chi no. Il Giusto sa cosa è bene
per lei e non riesce a immaginare il suo innamoramento perché
"tutti possono cambiare
tranne te".
Ed
accade, si rivedono, la sua anima è calma rilassata riesce anche a
dormire. Adesso è lui a dettare ordini Lucas che le da 47 giorni di
tempo, come i petali della rosa che le ha regalato, per sapere cosa
scegliere l'amore o la sua sete di sangue. Ma dietro le spalle c'è
il Giusto che manovra Lilith, ma non solo... Perché anche Lucas è...
L'amore
per Lucas riuscirà a farle cambiare vita?
"io
sono la morte e ti amo di Vita profonda".
Un
romanzo fuori dagli stereotipi questo, scritto a quattro mani da
Cinzia e Igor.
Di profumata carne, dal sapore noir, affronta temi
importanti come ad esempio il bullismo.
Una trama che lascia
perplesso il lettore, scombussola le sue certezze o previsioni.
Una
storia sorprendete, dai risvolti drammatici, ma scritta con
disinvoltura, rendendo la trama più leggera e piacevole.
Una
scrittura brillante, vivace che conduce il lettore dentro la trama,
quasi come in un gioco, lo trascina e lo confonde. La lettura viene
rimessa in gioco, come se il Giusto si divertisse a giocare con la
vita del lettore e non solo con quella di Lucas e Lilith.
Ma
chi è allora il Giusto?
Scheda
Libro
Autore:
Cinzia Lacalamita e Igor Damilano
Titolo:
Di profumata carne
Casa
Editrice: Imprimatur
Pagine:
160
Sinossi
Il
cammino di Lilith, orfana di madre – morta nel darla alla luce –
e figlia di un padre fuggiasco,
è un elogio alla crudeltà. Lilith è sposata a un’esistenza
programmata per nuocere al prossimo, calcolatrice infallibile nel
porre termine alle vite altrui. Uccidere per mestiere coincide con il
suo passatempo preferito e di miglior riuscita, tanto è vero che lo
fa anche quando non commissionata, ma, in fondo, vivere di morte è
sfiancante persino per una come lei, che la morte la ama e la
obbligherà a fare i conti con Lucas: «Amo creare dipendenza nel
prossimo e dipendenza voglio essere per te, al limite
dell’ossessione, se possibile, anche oltre. Sono un uomo che
concede molto e si prende
tutto. Pacato,
gentile nei modi, così mi mostro e così in parte sono. In parte.
Poi c’è il resto, tutto il Resto».
A
guidare le fila, Il
Giusto, freddo
calcolatore ossessionato dalla puntualità e dalla smania di
mantenere in equilibrio il Sistema.
Ma cos’è il Sistema?
E chi sono davvero Lilith, Lucas e Il
Giusto stesso?
Forse nessuno è come sembra, di sicuro ognuno ha un segreto
inconfessabile. Solo scoprendolo, si arriverà a una soluzione
definitiva. Quarantasette i giorni a disposizione per tentare di
rimanere vivi: l’ordine è la chiave.
Biografie
Igor
Damilano, nato a Gorizia, è scrittore,
speaker radiofonico e consulente del Sistema
What’s
Up per il benessere giovanile. Insegna scrittura creativa emozionale.
Già autore
per
Imprimatur di Margherita Hack. La stella
infinita (2013), Solo
per i miei occhi (2014),
Kintsugi.
Terra di mezzo (2015) e Chiamami
Anam (2016).
Cinzia
Lacalamita, nata a Trieste, è scrittrice,
editorialista e consulente editoriale. Insegna
scrittura
creativa emozionale. Autrice di Daniele.
Storia di un bambino che spera (Aliberti,
2009),
L’uomo nero esiste (Aliberti,
2010), Volevo un marito (Aliberti,
2012), Margherita
Hack.
La stella infinita (2013), Solo
per i miei occhi (2014), Kintsugi.
Terra di mezzo (2015)
e
Chiamami Anam (2016).
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