lunedì 18 aprile 2016

La collezionista di sogni

La collezionista di sogni
             di
  Valentina Bellucci


pag. 448
autopubblicato con amazon


TRAMA

La storia si svolge a Londra.
Mary Lou e Tristan, due giovani adolescenti, vivono il loro dramma esistenziale giovanile in silenzio, cercando di camuffarlo, di non lasciare trasparire agli altri i tormenti, le ansie, il malessere che provoca nei loro animi. Ma il disegno dell'amore li ha fatti incontrare, perché sono simili, le due metà di una mela. Così inizia la loro storia, tra dubbi e insicurezze tipiche dell'età.
Mary Lou deve affrontare una vita dura per un'adolescente, non ha un padre, una madre alcolizzata che lavora duramente in uno squallido bar per mantenerla: "lo schifo della sua vita".
Tristan è considerato lo sfigato della scuola, taciturno, introverso, va regolarmente dalla psicologa della scuola. Nasconde un segreto, tutti i sabati non si reca a scuola ma nessuna conosce il motivo della sua assenza.
Era destino dunque che due anime tormentate così si incontrassero.
Ma non è soltanto una storia d'amore, Valentina nel suo racconto parla anche di amicizia, quella forte, speciale, vera che nasce tra Mary Lou e Annabel una ragazzina di 12 anni, simpatica, bella, allegra, molto matura per la sua età che l'aiuta ad uscire dal suo malessere, dal suo dramma incitandola a scrivere. La storia d'amore e di amicizia nascono parallelamente, e si sviluppano insieme. Le paure sono tante, ma la forza dell'amore può superare le mille difficoltà, anche se sono giovanissimi hanno tanta forza dentro da superare qualsiasi barriera, il loro è un amore già adulto, perché la vita ha già infierito su di loro facendoli crescere rapidamente. Mary Lou scopre il segreto che Tristan custodisce gelosamente dentro di se', .e ..
Non posso dirvi altro, vi toglierei la magia del racconto, ma vi anticipo che verso la fine il romanzo diventa sempre più forte, più coinvolgente nella drammaticità degli eventi che seguono.

COMMENTO

Brava Valentina, hai scritto una bella storia ed anche se all'inizio vi è qualche ripetizione, si può perdonare, in quanto la trama diventa sempre più serrata e coinvolgente. La scrittura è scorrevole e i dialoghi sono ben costruiti. Il linguaggio è scorrevole, semplice, come può esserlo quello di due, anzi tre, adolescenti. Il ritmo da lento diventa sempre più veloce e si addentra negli animi dei due ragazzini descrivendo alla perfezione i loro piccoli e grandi problemi, ai nostri occhi, ma che a loro pesano come macigni. Sono due adolescenti non dimentichiamolo.
"Ti è mai capitato di sentirti come chiusa in una campana di vetro, dove nessuno può entrare perché nessuno ti capisce" Il malessere di Mary Lou è racchiuso in queste righe, in cui l'autrice ci lascia un'immagine perfetta delle crisi dei ragazzi.
E' un libro che trasmette messaggi positivi, come il non arrendersi mai, ed affrontare sempre con forza e coraggio le situazioni che si presentano nella vita. Ci insegna anche ad andare oltre il pregiudizio, come fa la protagonista del racconto che non si lascia influenzare dalle etichette che di solito i ragazzi della scuola attaccano alle persone "diverse". Mari Lou va oltre, osserva l'anima, di Tristan e anche Tristan non si lascia ingannare dai giudizi altrui anche lui sa guardare oltre: " ma chi sono gli altri. Quella massa di ridicoli burattini disposti solo a guardarmi le tette e mai gli occhi . Tristan invece sa di che colore sono i miei occhi."
Una storia adatta per tutti/e gli adolescenti ma anche per i genitori che a volte non comprendono gli stati d'animo dei propri figli: "lei non parla ed io non chiedo"
La scrittrice ha narrato una storia intensa, forte, in grado di trasmetterci intense emozioni, e anche qualche lacrima, verso il finale, per cui preparate i fazzoletti.
Valentina o meglio il suo personaggio nel finale ci lascia con un messaggio positivo, continuare a credere nei sogni, continuare a mantenere un animo adolescenziale perché: Quello che però è veramente importante è continuare a credere, continuare a sognare, sempre, perché è proprio vero che i sogni sono le uniche cose che restano, anche quando tutto il resto se n’è andato.

Buona lettura amiche ed amici del blog.


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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.