mercoledì 6 aprile 2016

Recensione: il sentiero dei profumi

Il sentiero dei profuni 
di Cristina Caboni
Prima di acquistare il libro, avevo letto un pò di recensioni, soprattutto sulla sua uscita. Infatti, prima ancora di essere edito, tutte le case editrici si sono contese questo testo, anche in Europa ha avuto lo stesso successo di contesa, per l'edizione addirittura sono state fatte delle aste, e pubblicato in anteprima rispetto al mercato editoriale italiano.
Un successo sulla scia di un altro libro Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh.
La trama
Elena ha avuto una grande delusione d'amore per cui si chiude in se stessa ancor di più, abbandona la sua città, Firenze, e la casa che da generazioni ha visto la nascita e la vita delle antenate tutte dedite alla creazione di profumi. Ma lei no, non li ama, non vuole il peso di questa eredità perché allontana le persone, le divide, le fa vivere solo per la creazione dei profumi, una continua ricerca del profumo perfetto, come la madre che l'ha abbandonata per restare accanto ad un uomo che non accettava la sua presenza e per creare con lui profumi.
Tuttavia la delusione la porta ad avvicinarsi, suo malgrado, a questo mondo, la sua amica di sempre, Monique, sa che questa è l'unico modo che può portare l'amica al ritrovamento di se stessa e della sua strada, deve solo seguire il sentiero dei profumi e lì, troverà la felicità.
Elena segue l'amica a Parigi e scopre il mondo intenso, delicato e "protettivo" dei profumi, ed è nel sentiero dei profumi che si sentirà appagata e troverà il vero amore come aveva previsto l'amica.
Commento
La trama del racconto è molto semplice e segue un cliché' abituale, delusione-fuga-nuovo amore-felicità. La scrittura non è molto veloce, ma riesce a fare restare il lettore attaccato alle pagine, anche se in alcuni punti, dedicati alla creazione dei profumi, rischia di farlo annoiare.
Il racconto è piacevole, scorrevole, romantico, ma alcuni passaggi sono davvero scontati, come la scoperta di essere incinta o l'incontro e poi una piccola fuga del nuovo amore.
Il quartiere Marais di Parigi è descritto molto bene, mentre la città natale Firenze, viene quasi dimenticata, come il suo passato e il suo vecchio amore.
I personaggi sono ben delineati, bene descritti, tuttavia non fanno breccia, almeno per me, nel cuore, non resti coinvolto nella storia, sono i profumi a regnare in tutte le pagine, ed è in questa atmosfera che rimani coinvolto, ma risulta un pò restrittivo.
La trama del libro e i personaggi non mi hanno lasciato nulla, rimane solo l'atmosfera dei profumi e la descrizione del quartiere di Parigi, adesso conoscerò meglio tutte le essenze dei profumi, ne conoscerò la composizione e il significato e sicuramente sarò più brava nella scelta dei profumi.

Comunque non riesco a comprendere come mai ci sia stato tutto questo interesse verso il testo, ho letto libri sicuramente più originali e meno scontati, anche in tutta la lunga serie di libri "profumati".
Nulla da eccepire come esordiente, ma le case editrici dovrebbero guardarsi più attorno, sicuramente ci sono libri più interessanti.


Voi cosa ne pensate, mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.