martedì 3 ottobre 2017

Biblioterapia: curarsi con la lettura

Carissimi lettori e lettrici da oggi inauguro una nuova pagina, dedicata alla cura di sé leggendo i libri, meglio definita come :biblioterapia. 
Spero possa piacervi.

Dopo la scrittura autobiografica adesso tocca alla biblioterapia curare l'anima del lettore.
Attraverso la lettura di un libro possiamo guarire? 
Certo il libro non è un antidolorifico, non ingoiate una pillola ed il male se ne va... Non funziona così. 
La lettura, così come la scrittura, aiutano a comprendere, in questo caso attraverso la trama e attraverso il comportamento del protagonista, in una sorta di specchio, potete trovare le risposte ai vostri problemi. 
Si elabora attraverso la lettura una sorta di empatia verso che il protagonista, ed il lettore  funge da legame per comprendere meglio le proprie emozioni e quindi cercare la via d'uscita dalla problematica che ci affligge, così come il protagonista del libro ha attuato.

C'è il romanzo di rinascita della persona dopo un periodo di crisi, c'è il libro adatto per chi ha problemi d'amore, c'è il libro adatto per chi subisce violenze, c'è il libro per comprendere quale strada dobbiamo percorrere.. Potrei continuare con l'elenco.
Leggere per guarire, possiamo provarci, non credete?

Certo non è facile farlo da soli, ma possiamo provarci,  non è facile trovare il testo adatto per curare uno specifico stato d'animo, ed è per questo che ho pensato di creare questa sorta di rubrica.



Potete  scrivermi o commentare, non sono una psicologa, ma ha un buon bagaglio di corsi sull'ascolto e sull'auto- aiuto.

Vorrei dare nel mio piccolo un contributo a voi tutte lettrici e lettori nel consigliarvi un romanzo che vi aiuti in un determinato percorso e commentarlo su questo blog.
A presto
Maria Lucia

lunedì 2 ottobre 2017

Parlare da soli di Andrès Neuman

Carissimi amici ed amiche del blog

oggi vi propongono un romanzo davvero speciale, potrà piacevi assolutamente o lo troverete odiabile. Il romanzo l'ho acquistato lo scorso anno durante il Festivaletteratura, poi messo in libreria e dimenticato...Un errore grande...

Parlare da soli è un romanzo che  racconta storie di emozioni, e raggiunge direttamente il cuore. Non vi resta che leggerlo anche voi!


Parlare da soli di Andrès Neuman
recensione a cura di
Ferlisi Maria Lucia



Lito, dieci anni, e suo padre Mario partono, in camion, per affrontare un viaggio insieme, Elena, la madre rimane a casa.
Un viaggio doloroso di conoscenza e d'amore tra padre e figlio per avere dei momenti da far ricordare per sempre, da portare suggellati nel cuore come uno dei ricordi più intensi e forte da ricordare e da raccontare a sua volta ai suoi figli, quei nipoti che mai potrà vedere, crescere o raccontare le storie.
Mario sa che dovrà morire, lo assillano mille pensieri, la casa e l'auto ancora da pagare, come affronterà la vita quotidiana la moglie, con meno soldi, da sola e con un figlio piccolo ancora da crescere. Pensa al figlio, Lito, che rimarrà da solo. Ricorda anche i momenti passati al suo amore per Elena, "lei era più il tipo, come dire, che era colpita dai ragazzi perbene..."
"per fortuna hanno cominciato ad interessarle i pessimi studenti..."

Ricorda che per lei, studentessa modello, lui era "il premio di consolazione"
Elena rimane a casa con il suo dolore, con la consapevolezza che rimarrà da sola con suo figlio, suo marito presto la lascerà. Si reca dal dottore che lo cura per approfondire e sapere cosa l'aspetta negli ultimi mesi di vita del marito, vuole sapere e essere in grado di affrontare tutto. Ne nasce una storia di sesso sfrenato, e come se
"mi fossi concessa una pazzia. Il suo corpo sano, giovane. Lontano dalla morte. Mi disprezzo mentre lo scrivo, ma a volte il corpo di Mario mi fa senso. Faccio fatica a toccarlo, almeno quanto lui fa fatica a guardarsi allo specchio".

I capitoli si alternano tra Lito, Mario ed Elena. 
Arriva quel momento che il distacco, pensato, non accettato, arriva. Elena deve sopportarne tutte le pene, oltre al dolore naturale, anche le piccole quotidianità come il necrologio e la spesa della bara.
"quando muore qualcuno con cui hai dormito, non dormirai mai più allo stesso modo. Il tuo corpo non sprofonda nel letto, spalanca braccia e gambe come sull'orlo di un pozzo evitando la caduta."

Davanti alla morte le emozioni si acutizzano, si allungano, per un pelo non si rompono. L'agonia dell'altro è più o meno passeggera. Vanno da un dolore paralizzante a un'euforia iperattiva.  Queste emozioni contrastanti no. Come se l'arco dei sopravvissuti fosse sopraffatto per sempre, capace di qualsiasi eccesso. Della più grande empatia e della più grande crudeltà.


L'autore Andrés Neuman in questo romanzo Parlare da soli affronta un tema delicato e doloroso. Vivere con una persona malata di tumore ed affrontarne al morte. Un tema non facile, non ovvio che è raccontato con magistrale lucidità attraverso la protagonista del romanzo Elena. Un romanzo in alcuni tratti così sincero e vero da sfiorare la crudeltà.

Le emozioni di chi sta accanto ad un malato terminale sono analizzate e scandagliate, fino ad arrivare nelle ferite più invisibili come un coltello che si infila lentamente nella carne e nell'affiorare del sangue ne leggiamo il dolore.
L'autore sa narrare il dolore con una maestria incredibile e nella sua crudezza riesce comunque ad essere realista, lucido e terribilmente sincero.
Anche la storia perversa con Ezechiel il medico di famiglia, non ti porta a giudicare negativamente Elena, tutt'altro, sai che la morte ha bisogno di vita, per superare il dolore per non cedere alla voglia di urlare, per mantenere lucidità col figlio e mentire sulle reali condizioni del padre.
Infatti nessuno capitolo è dedicato al dottore, lui non conta nulla, è soltanto un palliativo, serve come una compressa di tavor, serve come un tranquillante. La morte può essere accettata solo con la vita, con il pulsare delle emozioni con il sentirsi ancora viva, desiderabile e bella, nonostante la cellulite e le rughe che avanzano. Nonostante l'odore di vomito. Nonostante l'odore di morte.


Un racconto straziante come è la vita di chi condivide gli ultimi giorni di vita della persona amata, tutti pensano sempre al malato terminale, ma anche chi vi è vicino soffre, ed è un dolore totale. Un dolore di chi sa che rimarrà solo, di chi non avrà più la possibilità di condivisione delle emozioni positive o negative della vita. Davanti a chi sta soffrendo c'è il vuoto, il nulla, rimane solo la forza di mentire e di sorridere perché vuoi infondere forza alla persona amata, dirgli, vedi sono forte, non soffro, puoi spezzare la tua vita in modo sereno, io vivrò senza di te, ma con la tua forza dentro, e crescerò nostro figlio, affronterò la vita anche senza di te. 
 Puoi abbandonarmi, anche se sai che non è così. Dovrai riprogrammare tutta la vita, ma adesso devi sorridere a lui e a tuo figlio, le lacrime le lasciamo al domani.




Sinossi
Lito ha appena compiuto dieci anni e sogna di fare il camionista. Suo padre Mario è ammalato, e oltre al suo corpo soffre anche la sua memoria. Prima che sia troppo tardi, si mettono in viaggio, un viaggio decisivo, in cui condivideranno molto più che tempo e spazio. Nel frattempo, tormentata dalla perdita imminente, Elena, moglie di Mario, si immerge in un'avventura catartica, che prende spunto dalla sua enorme passione letteraria e sfida i suoi limiti morali. A capitoli alterni, per raccontare di sé e dell'amore per gli altri, ciascuno dei tre protagonisti prende voce e "parla da solo". Lito è un bambino spaesato, che non ha ancora gli strumenti per capire, ma ha la curiosità e l'intelligenza d'intuire i segni profondi di quel che gli accade attorno. La voce di Mario è dolorosa e straniante: sta perdendo la vita e non ha scelta, non ha futuro: vuole lasciare a chi lo ama il meglio di sé, cerca di immaginare la vita di Lito senza di lui. Elena deve affrontare il terribile dolore della perdita ma riesce ancora ad amare, prova nuovi piaceri proibiti, trova nei suoi amatissimi libri il male d'esistere ma anche un barlume di speranza. Nelle sue poche pagine, "Parlare da soli" abbraccia infanzia e morte, dolore e amore, perversione e aspirazione alla salvezza. Il risultato è un romanzo profondamente perturbante, crudele e pietoso assieme, che indaga in un'originale forma di trio l'eterna connessione fra Eros e Thanato.



SCHEDA LIBRO:

TITOLO: Parlare da soli
AUTORE: Andrès Neuman
CASA EDITRICE: Ponte alle Grazie
PAGINE: 200





Biografia

Andrés Neuman nasce a Buenos Aires nel 1977. Figlio di musicisti emigrati, cresce a Granada, dove frequenta l'Università e insegna per un periodo Letteratura ispano-americana. Nel 2009 vince il Premio Alfaguara con il romanzo Il viaggiatore del secolo, votato tra i cinque migliori romanzi dell'anno in lingua spagnola da El País El Mundo
Ma Neuman non è un esordiente. Già nel 1999 ha pubblicato il primo romanzo Bariloche, che il quotidiano El Mundo inserì fra i dieci migliori dell’anno e fu tradotto anche in Italia. Con Il viaggiatore del secolo ha segnato un colpo senza precedenti nella letteratura spagnola: vincere un grande premio commerciale, l’Alfaguara, e il Premio de la Crítica. Ha pubblicato anche tre libri di racconti e varie raccolte di poesia.

venerdì 29 settembre 2017

Into the dark di Annabelle Lee

Carissimi amici ed amiche del blog

oggi vi propongo la segnalazione di romanzo che sto leggendo: 




INTO THE DARK
di
ANNABELLE LEE

SCHEDA LIBRO

AUTORE: Annabelle Lee
TITOLO: Into the dark
CASA EDITRICE:n Amazon media EU
PAGINE: 363

SINOSSI

Dopo l’epilogo surreale vissuto in “Into the sun”, ritroviamo Jade, la protagonista, alle prese con lo sforzo di mettere ordine nella propria vita. Più facile a dirsi che a farsi - un po' come per tutti noi, specie quando gli ostacoli che troviamo sul cammino sono quelli che più temiamo. Tra verità sconcertanti e la perdita delle rare certezze, il suo viaggio alla ricerca di se stessa continua faticosamente. La ricerca della via diventa una metafora sul mondo e sulla società attuale in cui, a volte, sembra di perdersi annaspando tra i propri dubbi.
Con inaspettata forza, Jade riesce però a trasformare il suo mal di vivere nella sua stessa arma di sopravvivenza, un messaggio di coraggio e riscatto per tutti quelli che, come lei, non trovano il proprio posto nel mondo.
Che sia l’amore la risposta a tutto?

mercoledì 27 settembre 2017

Franca Viola: una donna coraggiosa.


In questo ultimo mese la cronaca italiana vede sempre in primo piano storie di violenze contro le donne. 

Voglio ricordare a tutti voi, la storia di una donna coraggiosa Franca Viola, che con il suo NO alle nozze riparatrici dopo una violenza, ha cambiato la storia italiana.


Il codice penale all'articolo 544 recitava:
Per i delitti preveduti dal capo primo e dall'articolo 530, il matrimonio, che l'autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali]. 

Questo articolo è stato abrogato: L. 05.08.1981, n. 442.

Tutto il merito va a questa ragazza  che con il suo no alle nozze riparatrici, ed un lungo processo, ha riportato in discussione questa possibilità da parte del violentatore di abolire il reato sposando la vittima della sua violenza; nel 1981 finalmente è stato abolito.
La storia di Viola inizia il 26 dicembre del 1965 alle ore 9 del mattino, una banda di 12 persone con a capo Melodia Filippo si presenta a casa della ragazza, allora 17enne e la rapisce. Lui è il boss del paese, lei una bella ragazza, di cui si è invaghito. Lei è promessa ad un altro, la rapisce confidando proprio nella norma che prevede il matrimonio riparatore per la donna che ha subito VIOLENZA CARNALE.
Il boss ha rapito anche il fratellino di 8 anni, liberato quasi subito, lei dopo una settimana, dopo essere stata VIOLENTATA.
Il boss è tronfio del suo atto, può sposare la ragazza più bella del paese.
Franca Viola rifiuta il matrimonio riparatore. Con il forte sostegno del padre DICE NO, consapevole che la sua famiglia sarà additata, isolata e lei rimarrà con il marchio a vita.
Suo padre la sostiene, questo atto è stato fondamentale, lei affronta un processo, viene screditata, ma lei va avanti.

"Mai avere paura di lottare"

Al termine del processo, il suo violentatore verrà condannato a 10 anni di carcere.
  La sua battaglia diventa un simbolo per le donne che si affacciano all'emancipazione


Dopo 16 anni e tante lotte femministe, l'articolo viene abrogato, ma soltanto nel 1996, lo stupro sarà considerato un danno alla persona e non contro la morale e la società.

Questa donna, nata e vissuta in un piccola paesino siciliano, Alcamo, ha saputo dire No, in una società dove la morale, e la società venivano messe in primo piano. Con il suo rifiuto si è autocondannata ad essere considerata una "poco di buono";  può sembrare un piccolo gesto insignificante per molte di voi, ma non è così, soprattutto se torniamo indietro negli anni 60/70
Ancora oggi ritroviamo il suo gesto nei libri di storia, o negli studi per l'emancipazione delle donne.
E' stato un atto esemplare ed unico, ha dato l'esempio che bisogna sfuggire alle regole arcaiche che la società impone.

 Il suo gesto è stata l'affermazione che il corpo della donna se toccato, deve essere punito il colpevole, perché non è pensabile che l'autore di un gesto così esecrabile possa restare impunito.
Tutte noi donne dobbiamo ringraziare questa ragazza di soli 17 anni che ha avuto il coraggio di dire no, e con il suo coraggio ha cambiato questa norma così assurda che vigeva nel nostro codice penale.

Grazie Viola.


(dati tratti da Wikipedia)

martedì 26 settembre 2017

Amami come sono di Giulia Faggi




Carissimi amici ed amiche del blog
ecco per voi un altro consiglio di lettura del romanzo d'esordio di Giulia faggi: AMAMI COME SONO.
 
Il romanzo “Amami come sono” è una storia contro l’omofobia e le discriminazioni.
Narra di una relazione sentimentale libera dai condizionamenti di ruoli maschile o femminile, nel testo non viene mai indicata l'appartenenza sessuale dei due protagonisti (o delle protagoniste); l'autrice ha utilizzato sapientemente una scrittura libera da tutte le desinenze di genere nell’aggettivazione, nei pronomi e nelle forme verbali.

Devo dire che la presentazione del romanzo mi ha incuriosita, metto in elenco per le prossime letture.

Al prossimo consiglio.
Maria Lucia




https://www.amazon.it/Amami-come-sono-Giulia-Faggi-ebook/dp/B07515GRN8/ref=cm_cr_arp_d_pdt_img_top?ie=UTF8


lunedì 25 settembre 2017

XVII edizione del Premio Massimo Troisi 2017


Carissimi amici ed amiche del blog
come al solito vi informo di un nuovo concorso dedicato alla scrittura comica, e il premio è intitolato ad un indimenticabile attore, regista comico, scomparso: MASSIMO TROISI.
Direi che vale la pena di partecipare viso il titolo così prestigioso, cosa ne dite? Ci proviamo.
Forza, leggete tutte le info.
Buona scrittura a tutti*



CITTÀ DI SAN GIORGIO A CREMANO
indice la XVII edizione del Premio Massimo Troisi 2017
1.       Il Comune di San Giorgio a Cremano organizza la XVII Edizione del Premio Massimo Troisi.
2.       Il Premio Massimo Troisi è dedicato a opere di genere comi­co realizzate da autori italiani e stranieri.
3.       Il presente bando è relativo alla Migliore Scrittura Comica in lingua italiana, scritta da uno o più autori, e si propone discoprire, valorizzare e promuovere testi che contribuiscano al rinnovamento espressivo dell’arte di far ridere.
4.       Il concorso è articolato in due sezioni:
A – Opera edita;
B – Racconto inedito.
Alla sezione A possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate in formato cartaceo da case editrici nazionali o straniere a partire dal 1° gennaio 2015.
Alla sezione B possono partecipare racconti inediti aventi una lunghezza massima di 20 pagine formato A4 progressivamente numerate e contenenti non più di 40 righi ciascuna.
Per entrambe le sezioni, le opere partecipanti devono avere riconoscibili e prevalenti caratteristiche di genere comico e/o umoristico.
Le opere partecipanti alla sezione A possono essere inviate sia dagli autori sia dalle case editrici che ne hanno curato la pubblicazione.
5.       Saranno assegnati i seguenti premi:
Sezione A) Opera edita – Euro 1.500,00
Sezione B) Racconto inedito – Euro 1.000,00
La Giuria si riserva di assegnare Menzioni Speciali per opere particolarmente meritevoli.
6.       Le decisioni della Giuria – i cui componenti saranno resi noti a conclusione delle attività di valutazione delle opere partecipanti – sono insindacabili e inappellabili.
7.       I vincitori dei due premi e delle eventuali Menzioni Speciali si impegna­no a pubblicizzare e a diffondere in ogni formal’attribuzione dei riconoscimenti ricevuti e il logo del Premio Massimo Troisi, anche nell’eventualità di una auspicabile successiva trasposi­zione teatrale, cabarettistica, televisiva, artistica o cinemato­grafica delle loro opere.
8.       Ogni autore o gruppo di autori può partecipare a una sola sezione del concorso con un solo lavoro.
9.       La partecipazione al concorso è gratuita.
10.    Le opere dovranno pervenire in un plico chiuso entro e non oltre le ore 12:00 del 31 Ottobre 2017. Esse potranno essererecapitate a mano al Protocollo Generale del Comune di San Giorgio a Cremano o inviate tramite posta (non farà fede la data del timbro postale) o tramite spedizioniere/corriere. Sul plico dovrà essere indicato il seguente indirizzo:
Comune di San Giorgio a Cremano
Servizio Patrimonio
PREMIO MASSIMO TROISI
Concorso Migliore Scrittura Comica
Piazza Vittorio Emanuele II, 10
80046 San Giorgio a Cremano (NA)

11.     Per la sezione A i concorrenti dovranno far pervenire n. 4 copie dell’opera edita. Per la sezione B n. 4 copie del racconto inedito, ciascuna contrassegnata dal solo titolo dell’opera, evitando ogni segno di possibile identificazione dell’autore.
12.     Le opere partecipanti dovranno pervenire in un unico plico contenente anche la scheda di partecipazione (reperibile sul sito www.e-cremano.it) compilata in ogni sua parte. Per le opere partecipanti alla sezione B, la scheda di partecipazione dovrà essere inserita in una busta sigillata recante sul frontespizio il solo tito­lo dell’opera stessa, senza altri segni identificativi.
13.     Ogni partecipante è tenuto ad assicurarsi che il materiale per­venga alla Segreteria del Premio. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali danni, smarrimenti, furti o altri incidenti che le opere potrebbero subire. Per avere con­ferma della ricezione, è possibile mettersi in contatto telefo­nico con la Segreteria del Premio comunicando il solo titolo dell’opera.
14.     I diritti delle opere concorrenti restano a tutti gli effetti di completa ed esclusiva proprietà del/gli autore/i.
15.     I volumi e i testi inviati non verranno restituiti e resteranno a disposizione dell’archivio del Premio Massimo Troisi.
16.     I lavori della Giuria del concorso sono riservati. La proclamazione dei vincitori avrà luogo nell’ambito della programmazione della XVII Edizione del Premio Massimo Troisi 2017.
17.     Qualsiasi obbligo legale inerente a problemi di diritti d’autore sarà di esclusiva responsabilità dell’autore/editore dell’opera presentata. L’autore/editore è unicamente re­sponsabile per l’utilizzazione non autorizzata di idee e testi nell’opera presentata. Il Comune di San Giorgio a Cremano è pertanto sollevato da ogni responsabilità in merito.
18.     Le opere partecipanti potranno essere utilizzate, integralmente o in parte, per la promozione del Premio Massimo Troisi attraverso i mass me­dia, fatta salva ogni altra indicazione del concorrente.
19.     Il coordinamento e la cura del concorso sono di responsabilità del Comune di San Giorgio a Cremano.
20.     L’accettazione integrale del presente bando avviene per sotto­scrizione della scheda di partecipazione.
21.     Non saranno ammesse al concorso le opere che non rispondono ai requisiti di cui al presente bando.

Per informazioni
Comune di San Giorgio a Cremano
Servizio Cultura
PREMIO MASSIMO TROISI
Tel. 081.5654335/356  Fax 081.5654374
E-mail: maria.benedetto@e-cremano.it
Sito web: www.e-cremano.it

venerdì 22 settembre 2017

Guardrail di Eva Clesis


Carissimi
amici ed amiche del blog vi segnalo un romanzo: Guardrail di Eva Clesis,  era stato edito la prima volta nel 2008, oggi con una nuova copertina è stato ripubblicato, sempre per Las Vegas edizioni. 

Sinossi
Alice ha sedici anni, è orfana, mezza inglese, vive in un paesino del Sud e ha un piano. Quello di fuggire dalla dispotica nonna paterna, che utilizza il terrore come politica educativa, da un’amica snob e traditrice, da un amore senza speranza e dalla scuola che non le perdona i suoi problemi con la lingua italiana. Con cinquecento euro in tasca, decide di fare l’autostop e scappare verso le sue origini. E qui inizia l’avventura on the road, a bordo di una macchina guidata da un tizio misterioso che non la vuole accontentare, fino al rovesciamento della storia e persino dell’identità dei personaggi, con un colpo di scena che spiazza ed emoziona.

Scheda Libro
Autore: Eva Clesis
Titolo: Guardrail
Casa editrice: Las Vegas
Pagine: 192

Biografia
Eva Clesis è nata nel 1980 a Bari. Ha pubblicato “A cena con Lolita” (Pendragon, 2005), “Guardrail” (Las Vegas edizioni, 2008), “101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello” (Newton Compton, 2010), “E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco” (Newton Compton, 2011), “Parole sante” (Perdisa Pop, 2013), “Finché notte non ci separi” (Lite Editions, 2014).

giovedì 21 settembre 2017

Chiaro di Venere di Claudio Demurtas


CHIARO DI VENERE 
di
CLAUDIO DEMURTAS
recensione a cura di Ferlisi Maria Lucia

Federico è un ragazzino impacciato, ricciolo, bruttino, con difficoltà a relazionarsi con i suoi coetanei. Come tutti i ragazzi sogna di avere una ragazzina al suo fianco, per ridere, scherzare o baciare, lui si limita solo a sognarle, le guarda da lontano e nell'attesa vana che lo sguardo possa incrociarsi e sbocciare il primo amore, le vede allontanarsi tutte al fianco di un altro.

"Possibile che uno debba innamorarsi di un’ombra vista da lontano? Tu devi imparare a frenare la fantasia. Scuotiti"

"Lui era il signor Confusione, parente stretto del sor Tentenna che, sempre titubante e nel bilico del dubbio, si prendeva regolarmente le fregature."


Passano gli anni, Federico adesso è una giovane matricola dell'università di legge, con poca voglia di studiare e sempre perso nei suoi sogni e nei suoi tormentati dubbi che lo portano ad una apatia verso il mondo. Forse la sua estrazione borghese, la mamma sempre pronta a scaldarlo con sciarpe e maglioni anche a maggio, non vive nell'attualità della società, è come un pesce chiuso nell'ampolla protettiva della famiglia, non sa che al di fuori di quell'ampolla c'è un oceano in attesa di essere attraversato.
Federico è solo. "Lui è nessuno."

"Scivolavano via i suoi giorni senza lasciare traccia e si sentiva già intaccato dai ricordi, una mela col baco e neppure un fiore di ligustro."

Gli amici si sposano, il cugino compagno di tante sue elucubrazioni mentali, si fidanza. Federico accetta malvolentieri una supplenza in un paesino sperduto dell'entroterra sardo. Comincia una nuova vita, i primi baci "lievi come farfalle", le prime conquiste, più subite, per la verità, da ragazze mature ed intraprendenti.


Comincia la sua crescita e il distacco dalla famiglia, ora  è autonomo economicamente e può comprarsi l'auto con la quale potrà fare colpo sulle ragazze, anche se è magrissimo, bruttino e con gli occhiali spessi..avrà qualche speranza.


Conosce Luisella universitaria come lui, "faziosa e partigiana", appartenente alla classe operaia con padre metalmeccanico e comunista. Una ragazza che lo mette di fronte a se stesso, e comprendere la diversità tra loro, non solo economica e sociale ma soprattutto storica e politica. Cominciano i primi baci "toccandosi le labbra, lievi come farfalle"

"Federico, possibile che non maturi mai? Che rimanga sempre un inguaribile sognatore?≫ Ma se la vita non fosse anche sogno che cosa ne rimarrebbe? Un correre monotono sempre sugli stessi binari.≫ Io invece credo che tu sia perennemente insoddisfatto perché non sai accontentarti. Può darsi che non abbia ancora trovato, e in questo caso avresti ragione; potrebbe essere, pero, che quello che cerchi non esista.≫ Purtroppo non posso farci niente se sono fatto cosi. E sono certo che in queste condizioni non ti sposeresti neppure tu.≫ Sicuro. Io sto bene con Letizia, sono convinto che sia la mia compagna, punto e basta.≫ Anch’io sto bene con Luisella e non significa niente. Non basta, secondo me.≫

Il romanzo di Claudio -Demurtas è un piccolo affresco degli anni sessanta e settanta, un libro che contiene un decennio di vita di Federico nel periodo, forse, migliore dell'Italia, quella della crescita economica sociale ma con essa anche esistenziale. Un racconto in bianco e nero come la TV degli anni passati.
E' il periodo della "nausea", sono gli anni delle contestazioni studentesche "del 68", è il decennio delle contestazioni operaie, sono gli anni delle prime libertà sessuali, dei primi approcci femministi.
L'autore ci conduce in questi anni con delicatezza, ma anche con punte di ironia. Sorridiamo ai suoi primi approcci sessuali, i primi turbamenti alla vista di uno ginocchio scoperto. Ci pervade la malinconia al suono dei giradischi con le canzoni spensierate nelle piccole balere. Partecipiamo alle sue discussioni politiche con Luisella, lui legge soltanto il Corriere dello sport,  e non possiamo che sorridere di fronte alla sua immaturità.
Ricordiamo l'acquisto della prima auto la vecchia seicento, a cui si era soliti dare un nome, come se fosse un familiare, da lavare ed accudire con amore.
Un romanzo che è un amarcord.
Chiaro di Venere ha un ritmo calmo e tranquillo come gli anni passati, dove si rideva, parlava e scherzava. 
L'autore con stile elegante, fluido e preciso ci conduce in un decennio con delicata ironia e nostalgia. Le scene descritte sono perfette, con un linguaggio semplice ed efficace, riesce a coniugare elementi di vita normale, quotidiana ad eventi importanti come il delitto delle giare o la morte di Allende.
Un romanzo da leggere e gustare riga dopo riga, con la certezza che non vi deluderà,  e come il protagonista aspetterete il chiaro di Venere anche voi!

Scheda libro


Titolo: Chiaro di Venere
Autore: Claudio Demurtas
Casa editrice: Eventualmente
Pagine: 192



lunedì 18 settembre 2017

Chiara Cipolla: Cercami sono qui


CERCAMI SONO QUI 

di
 CHIARA CIPOLLA

Recensione a cura di 
Maria Lucia Ferlisi


Carlotta lavora presso lo studio commercialista più importante di Bologna:
"Edoardo De Meo, cinquantadue anni, un metro e novanta di ossa e nervi, capelli neri e lucidi più dei miei, freschi di tinta ovviamente vista la ricrescita bianca, naso aquilino, due matrimoni alle spalle e un figlio che tenta di seguirne le orme."

Un ambiente di lavoro piacevole, con ragazze coetanee ed una responsabile acida e provocante, dai capelli rossi, che zittisce sempre tutte al suo passaggio.
La vita procede monotona tra il lavoro e lo studio per l'esame di, qualche aperitivo con le amiche e qualche rimpianto per la sua vita da ginnasta interrotta a causa di problemi al ginocchio. Non ha tempo per l'amore, soprattutto dopo la fine della relazione durata 4 anni.
Carlotta non aveva previsto l'incontro con Jorg, avvocato, trentatreenne, dagli occhi verdi.
"occhi sono del colore di un prato all’inglese in una splendida giornata di sole, guardandoli mi pare di aver percepito anche il profumo di erba tagliata."

Arrivato nello studio del suo capo per una proposta di lavoro, ha lasciato tutte le ragazze ammaliate dalla sua prestanza, Carlotta compresa, anche se non vuole farsi coinvolgere.
"è bello… molto bello… e va bene in effetti somiglia vagamente a un giovane Brad Pitt: alto, fisico muscoloso, capelli lunghi dritti e biondissimi e direi occhi verdi, una bella mascella scolpita e un sorriso che… ti scioglie come neve al sole."

Carlotta non ama gli uomini alti e Jorg non ama le donne piccoline...
Carlotta non vuole relazioni senza conoscenza e condivisione d'ideali, non è una ragazza facile, mentre Jorg, sempre innamorato della ex moglie, vuole solo avventure, storie di una notte.
"E’ piccolina, troppo bassa per i miei gusti e non sembra neppure troppo magra o forse è la camicetta che sembra essere di una, se non due taglie più grande del necessario, tant’è che non riesco a cogliere bene le dimensioni del suo seno che però sembra prosperoso."

Beh sì, è carino. Un po’ troppo alto per i miei gusti. E poi è di un’antipatia estrema.”

Due persone opposte, ma che si attraggono da subito. Carlotta e Jorg non vogliono ammetterlo, ma entrambi sono rimasti folgorati l'uno dall'altro.
Sono troppo diversi non può nascere una storia d'amore tra loro..

Jorg è un uomo problematico, dietro la spavalderia di essere uno squalo nel mondo del lavoro, quando le porte si chiudono, è fragile, in preda ad attacchi di panico e imbottito di ansiolitici. La sua fragilità non appare, solo la famiglia ne è a conoscenza. L'amore giovanile ed il matrimonio con Sylvie l'hanno distrutto, non riesce a vivere senza di lei, nonostante siano divorziati, non vuole innamorarsi un'altra volta per poi soffrire ancora, poi come ha detto la sua ex lui è:
‘marcio dentro quanto bello fuori’.

"Ho due lauree, una in legge e una in cultura Celtica e Norrena, parlo otto lingue, sono un mostro nel mio lavoro e non ho tempo da perdere dietro a delle cretine che pensano solo a farsi infilare un anello al dito.

Esatto, lui non ha tempo da perdere, il suo unico scopo è portarsela a letto, punto e basta, ed anche se le piace molto, il suo obiettivo non cambia.
"eppure quelle labbra… carnose e rosse come una ciliegia matura mi fanno venire voglia di morderle."

"Nonostante abbia i capelli neri, raccolti in un posticcio chignon, la sua pelle è bianchissima e perfetta, senza trucco a coprire eventuali imperfezioni, semplicemente perché non ne ha bisogno. Ha zigomi alti, un nasino piccolo e aggraziato e una bocca rossa e piena.Magari con un bel paio di scarpe col tacco 12…"

Riusciranno a comprendere che sono fatti l'uno per l'altra? Non è facile, ma adesso lavoreranno insieme a Zurigo, fianco a fianco, Carlotta avrà la possibilità di farsi conoscere meglio non solo da lui, ma anche dalla sua famiglia, e dalla madre, a cui lei somiglia non solo fisicamente, ma anche caratterialmente.


In ogni caso ha fatto bene a trasferirsi a Zurigo per questo lavoro, che le darà un forte riconoscimento nel futuro come esperienza, inoltre la sede di lavoro, è oggetto d'invidia delle sue colleghe:
"La sede della MIB è in un enorme palazzo di tre piani nella Bahnhofstrasse, un lunghissimo viale pieno di negozi d’alta moda e ristoranti, nel pieno centro storico di Zurigo "

L'amore non è facile, comprendersi ancora meno quando vi sono troppi fantasmi alle spalle. Nulla è facile nella vita, ancor meno l'amore, bisogna sempre lottare per ottenere un rapporto solido e forte, per aiutare il partner ad allontanare tutti i fantasmi o le paure che la vita ci mette davanti.
Se poi l'ex di Carlotta si rifà vivo, e Jorg non ha il coraggio di riferire alla moglie che ama Carlotta, La situazione precipita, allora non è vero amore tra loro?

Jorg abbandonerà la sua finta corazza per essere sé stesso con lei?
Carlotta sarà in grado di comprenderlo e lottare per Jorg?

Jorg non sa che Carlotta si è innamorata proprio del suo lato nascosto ed invisibile
"E’ stato quando ho visto la sua fragilità che il mio cuore è andato in pezzi,


Vi lascio alla lettura di questo romanzo rosa la cui scrittura abile dell'autrice Chiara Cipolla scorre veloce e lineare per regalarci un romanzo il cui ritmo è incalzante e piacevole. 

Lo stile di Chiara è fresco, leggero, a tratti ironico, mai banale;  la trama riesce ad emozionare con questa storia per nulla scontata e che si lascia leggere velocemente, con un bel finale.
Una lettura gradevole che vi accompagnerà in questi primi pomeriggi di fresco autunnale.


Scheda libro
Autore: Chiara Cipolla
Titolo: Cercami sono qui
Casa editrice: Amazon media EU
Pagine: 428




venerdì 15 settembre 2017

Luis Sepulveda a Milano

Carissime amiche ed amici del blog
vi segnalo un evento letterario importante che si terrà a MILANO il 18 settebre alle ore 18.00, presso il Teatro Franco Parenti; LUIS SEPULVEDA uno tra gli autori più amati nel mondo,  presenterà il suo ultimo libro edito da Guanda editore: STORIE RIBELLI.

Il libro è una raccolta di racconti della sua vita personale, come autore attento ed impegnato da sempre politicamente e civilmente, ripercorre gli anni bui del Cile, dedicando un racconto al poliziotto più giovane della scorta di Salvador Allende, comprende anche un testo scritto il giorno della morte del dittatore Pinochet.

Un incontro da non perdere!

http://milano.carpediem.cd/events/4522908-luis-sep-lveda-a-milano-at-teatro-franco-parenti/


Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi

  Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi Elsa Giorgi Alberti, in arte Elsa de’ Giorgi, nasce a Pesaro il 26 gennaio 1914, da una famigli...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.