martedì 1 ottobre 2024

Il mio traditore di Sorj Chalandon

 Il mio traditore di Sorj Chalandon 

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Antoine, liutaio francese s'innamora della musica Irlandese, ed è questo il motivo che lo spinge a visitare ne 1974 l'Irlanda del Nord. Il suono dei violini irlandesi gli era entrato nel cuore, le leggende lette,  le loro tradizioni erano momenti di evasione e di immersione in un luogo amato e magico.  

Visitare questa terra e un bellissimo passaggio dal mondo immaginario alla realtà e questo lo supera alla grande. Visita i vicoli umidi di quella terra e scopre  il sangue degli indipendentisti irlandesi martiri di quella terra amata e sognata. Belfast sa di fumo, sa di bombe, sa di birra, sa di carbone, sa di povertà, eppure l'amicizia, l'ospitalità e il sorriso non è scomparso dai loro cuori.

Diventa amico di Tyrone Meehan, e questa amicizia, con uno dei capi degli indipendentisti ed eroe di quella terra,  lo trasforma in un irlandese, sente di fare parte di questa terra martoriata che lotta per la causa dell'IRA. 

Si reca a Belfast almeno un paio di volte all'anno, ha imparato la loro lingua, le loro espressione dialettali, si veste come loro, odia gli inglesi come loro.

L'amicizia tra i due è sempre più forte, sembrano padre e figlio, l'uno orgoglioso dell'altro, non ci sono segreti tra loro.

Poi un giorno dai giornali apprende una notizia che gli devasta l'anima, Tyrone è una spia, si è venduto agli inglesi....Tyrone è un traditore, IL MIO TRADITORE.

La penna di Sorj Chalandon esprime sempre con forza e durezza la realtà dei luoghi e degli animi umani. In questo romanzo descrive l'Irlanda del Nord in modo crudele ma reale. 

La sua voce è ferma e  descrive, senza pietismo, questa terra durante la lotta indipendentista e il lettore vede attraverso i suoi occhi una città devastata dalla povertà e da questa guerra infinita che porta morte e sofferenza.

 Una città che mostra come è facile tradire e ingannare le persone che ti stanno vicino, mette in evidenza le contraddizioni dell'uomo perché la vita non è semplice, perché la povertà indurisce i sentimenti, perché si sogna la fine dei conflitti e il tradimento ti appare come una soluzione possibile.

La sincerità dell'amicizia c'è stata o era soltanto un altro inganno?

Un romanzo magistrale, ancora una volta Sorj Chalandon mi entra nel cuore  con questo romanzo lacerante.

Valutazione 💛💛💛💛💛


SCHEDA LIBRO

Autore: Sorj Chalandon

Titolo: Il mio traditore

Casa Editrice: Keller

Pagine: 162

TRAMA

Antoine è un giovane liutaio parigino che scopre l'Irlanda del Nord nel 1974, prima attraverso la sua musica, le sue sonorità fiabesche, i suoi violini leggendari, poi attraverso la sua gente cordiale e generosa, impegnata da anni in un sanguinoso conflitto contro l'impero britannico. Ben presto il protagonista si fa coinvolgere e diventa amico e sostenitore della causa dell'IRA. Sono gli anni terribili compresi tra il Bloody Sunday del 1972 e la morte in carcere di Bobby Sands e di nove suoi compagni nel 1981. 

Antoine conosce uno dei leader più carismatici, Tyrone Meehan, ed è come un colpo di fulmine che lo porta a un'identificazione appassionata e generosa per la causa irlandese. "Ero diverso. Avevo un altro mondo, un'altra vita, altre speranze." Nel giro di poco tempo i viaggi a Belfast si fanno più frequenti e i legami di fratellanza politica più stretti. Antoine diventa Tony per i suoi tanti, tantissimi compagni con cui condivide quasi venticinque anni di lotta per la libertà. Poi, un giorno, nel pieno del processo di pace, Antoine ascoltando la radio viene ad apprendere qualcosa di incredibile e assurdo: Tyrone Meehan è un traditore al soldo del nemico dall'inizio degli anni Ottanta. 

È un colpo tremendo, cui fa seguito, poco tempo dopo, l'assassinio di Tyrone a opera di ignoti killer. Ispirato a una storia vera (il legame tra l'autore e il leader dell'IRA e dello Sinn Féin, Denis Donaldson, che confessò pubblicamente il suo tradimento nel dicembre 2005 e venne abbattuto nell'aprile 2006 ).

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.