giovedì 26 novembre 2020

Quando Borg poso' lo sguardo su Eve di Annarita Stella Petrino

 

Quando Borg poso' lo sguardo su Eve 

Sinossi:

Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra.

Scheda libro

Autore: Annarita Stella Petrino

Titolo: Quando Borg poso' lo sguardo su Eve

Pagine: 205

Casa Editrice: Fati Bellati

 Estratto

Lilandra si sporse cauta dall’angolo del muro di siepi. Si guardò intorno e fece qualche passo. Non appena sentì un fruscio alle sue spalle, scoppiò a ridere e riprese a correre. Luka, che un momento prima era stato sul punto di afferrarla, si ritrovò ad annaspare nel vuoto.

«Prendimi, se ci riesci!» urlò la ragazza già lontana.

I capelli biondi e ricci ondeggiavano al vento e gli occhi verdi risplendevano nella luce del tardo pomeriggio. Corse lungo il viale che portava al Cancello Ovest, mentre ai suoi lati scorrevano le alte piante di valanchi bianchi in fiore. I grandi fusti si incurvavano nella parte finale, andando a incontrare quelli del lato opposto in un inestricabile abbraccio. I suoi stivaletti in cuoio nero bollito con il tacco rinforzato assunsero un curioso colorito bronzeo a causa della terra del viale che era di un rosso acceso. Il Cancello chiuso si stagliava imponente davanti a lei, un insieme di sbarre di iridio dritte e slanciate che gettavano lampi azzurri tutt’intorno. Poco prima di arrivargli vicino, Lilandra svoltò bruscamente a destra e si tuffò all’interno di un piccolo sentiero che si apriva tra le grandi siepi della zona vicino all’alto muro di cinta e sbucava nel cortile lastricato di pietre rosa antistante l’ingresso della villa. Alle sue spalle c’era il Cancello Principale, un complicato intreccio di ferro e rame che riproduceva l’immagine stilizzata di due grandi draghi che si fronteggiavano. Il riflesso della luce del sole creava l’effetto di scaglie dorate sui loro corpi e di fiamme dalla loro bocca.

Poco prima di raggiungere l’ingresso, Lilandra fu costretta a fermarsi davanti a un anziano uomo di colore che indossava una livrea blu da maggiordomo, i cui legacci in corda color argento erano perfettamente simmetrici.

«Quante volte devo ripetervi di non correre a questo modo, signorina Lilandra?»

            «Sempre a brontolare, Samoshi!» rispose lei, ridendo.

            «Sapete bene che vostro padre non vuole che trascorriate troppo tempo con la servitù fuori dalla villa,» continuò il vecchio, lanciando un’occhiataccia a Luka, che arrivava in quel momento.

            «Giuro che questa volta l’idea è stata sua!» si giustificò il giovane, ansimando.

            «Non importa!» tuonò il vecchio. «Sai bene quali sono gli ordini del padrone. Ora vai nelle scuderie a finire il tuo lavoro!»

            Il giovane si allontanò a malincuore, dopo aver salutato Lilandra con un gesto della mano.

            «Perché devi sempre rimproverarlo, Samoshi? È vero, l’idea è stata mia, e me ne assumo tutta la responsabilità.»

            Sul volto rugoso del vecchio apparve un sorriso.  «Molto bene, perché vostro padre vi sta aspettando nel suo studio.»

            Lilandra prese a tormentarsi uno dei riccioli mentre lo scrutava, cercando di capire se stesse dicendo la verità o meno.

            «A dopo, allora,» disse infine.

Raggiunse la grande scalinata di granito che portava all’ingresso della villa. L’ampio atrio interno era decisamente più fresco rispetto a fuori: si era all’inizio della Sedicesima Primavera e le giornate erano molto calde e a tratti afose.

https://www.amazon.it/Quando-borg-poso-sguardo-eve/dp/887475762X

mercoledì 25 novembre 2020

25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

 

25 novembre

Giornata Internazionale 

contro la violenza sulle donne

Come ogni anno nella settimana in cui ricorre la giornata della violenza sulle donne si aprono i sipari e tutti parlano a volte bene altre no, come il recente caso della giornalista Leosini che vuole proporre un'intervista a quell'essere, che nulla può avere di umano, che ha incaricato due sicari di distruggere il volto di Lucia Annibale.

 Ogni volta mi assale la voglia di stare zitta perché la violenza deve essere messa in luce tutti i giorni. Dovrebbe essere riconosciuta e messa in evidenza sempre

Tutti noi possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo. Come sempre dobbiamo accontentarci, almeno per qualche giorno il problema viene riconosciuto e messo in evidenza.

  • Denunciare se sentiamo delle urla e concitazioni nell'appartamento vicino a noi.
  • Credere alla versione delle donne senza dubbi e con la solita e patetica frase "se le cercata".
  • Ascoltare le donne che dicono di essere delle vittime.
  • Protestare nei casi in cui ci sono stati dei torti verso le donne maltrattate.
 I magistrati dovrebbero fare un tirocinio presso i centri antiviolenza, così come i giornalisti che con i loro linguaggio generano dubbi sulla credibilità della vittima.

Da parte mia posso consigliarvi dei libri che vi aiuteranno a comprendere meglio che queste vittime non avevano un marito "buono.. esemplare,...lavoratore.. innamorato..." 

Se fosse stato vero, non saremmo qui a piangere vittime ogni giorno.

Sinossi

A partire da una scritta su un muro di Lecce, “Dio è violent…! E mi molesta”, Luisa Muraro conduce un’analisi spietata sull’uso della violenza e sul senso che assume in una società in cui è venuta meno la narrazione salvifica del contratto sociale. In una prassi politica che tollera l’uso privatistico della cosa pubblica, il dilagare della corruzione, la logica del profitto, continuare a pensare che l’uso della violenza sia esclusiva dello Stato di diritto e che a esso ci debba sottomettere è un atto di resa e un indice di cecità intellettuale. Poiché la politica è ancora e sempre la ricerca di un’esistenza libera, i cittadini e in particolare le donne – che sono sottoposte anche a un contratto sessuale di soggezione e di abuso – devono affrontare chi detiene il potere dichiarando di non aver rinunciato all’esercizio della violenza, rivendicando una narrazione alternativa al contratto sociale. Bisogna essere in grado di non abdicare alla propria forza, di dosarla senza perderla, accettare che essa faccia parte dell’agire politico come un sapere necessario. Bisogna essere in grado di andare fino in fondo alla propria forza di resistenza e di opposizione, pienamente responsabili della loro funzione.Un pamphlet incendiario che ci spiega perché si deve usare la violenza per combattere senza odiare, per fare senza distruggere.


Sinossi

Nel mondo, ogni otto minuti viene assassinata una donna. In Italia ne viene uccisa una ogni due giorni. Sono prede facili, indifese, emarginate, spesso abbandonate da tutti.
Luciano Garofano con Rossella Diaz ci racconta storie vere di donne e ci conduce nei drammatici labirinti del male, tra paura, rassegnazione, umiliazioni e brutalità. Dallo stalking all’omicidio, i due autori, attraverso i racconti dei familiari delle vittime di femminicidio, portano alla luce le responsabilità delle istituzioni. I numeri sono drammatici: oltre 120 donne uccise in Italia nel 2012, 137 nel 2011, 127 nel 2010, 119 nel 2009… I dati dell’Istat sottolineano un incremento degli omicidi in ambito familiare e sentimentale: circa il 70% delle vittime cade infatti per mano del partner o dell’ex compagno.
Questo libro è un’approfondita indagine nell’universo della violenza contro le donne e un invito a denunciare, per reagire a questo scempio.
“Senza una grande alleanza sociale e collettiva le donne, tutte le donne, non ce la faranno. Le leggi, da sole, non bastano. La psichiatria, sganciata da un’analisi del contesto sociale, può soltanto dare un contributo. E i giornalisti, se non hanno il tatto e la pazienza indispensabili per entrare nel cuore delle persone nel corso delle indagini o dei processi, possono alterare la realtà in modo irreversibile. È un’emergenza che dobbiamo fronteggiare tutti insieme. Un saggio come questo propone una via d’uscita dai labirinti del male: ha un valore immenso, è una guida per sconfiggere un nemico spesso invisibile, a volte imprevisto, sempre ingiusto”. (Barbara Palombelli)
“Quella dello stalking è una storia dell’Occidente post-industriale e post-moderno. Non è una storia planetaria. Parliamo di una storia che è socio-culturalmente ben definita nella nostra società”. (Alessandro Merluzzi)


Sinossi

Maria Grazia Cucinotta è sempre stata in prima linea nella lotta alla violenza di genere, fino a fondare nel 2019 la onlus Vite senza paura, in cui collaborano molte professioniste, tra cui psicologhe, avvocate e magistrate. Ma quello che molti non sanno è che, prima di diventare una paladina, Maria Grazia è stata anche una vittima.

Aveva vent'anni, si era trasferita a Parigi e un giorno, nell'androne del palazzo in cui abitava, ha subito l'aggressione di un uomo. Si è salvata, quasi per miracolo, scappando nel suo appartamento. Come se non fosse abbastanza, quando ha denunciato il fatto alla polizia, si è sentita dire che doveva aspettarselo: la sua bellezza mediterranea lo aveva sicuramente provocato.

Quell'episodio, quelle parole, l'hanno segnata profondamente. Ha promesso a se stessa che, qualsiasi lavoro avesse fatto, nulla l'avrebbe distolta dall'obiettivo di chiedere giustizia per le donne vittime di violenza. Poco dopo è stata scelta per Il postino. Grazie al film, ha compreso che la fortuna di essere diventata popolare doveva essere un mezzo per dare voce a chi non ce l'ha, a tutte le persone che soffrono nell'ombra.

Da quel giorno Maria Grazia non si è più fermata. La sua battaglia personale si è intrecciata a quella di molte altre donne, vittime o combattenti. Passo dopo passo, unendo le forze e le menti, è nata la squadra di Vite senza paura, formata da donne coraggiose che si ribellano alla violenza psicologica e fisica e ai pregiudizi di cui è ancora tristemente impregnata la nostra società. E lottano perché non si chieda più a una vittima «com'era vestita», non le si dica che «l'ha provocato lei» o che «basta lasciarlo» e non si attribuisca mai la violenza al «troppo amore».

Ogni storia che ha incontrato, ogni donna che ha aiutato, ha permesso a Maria Grazia non solo di crescere e rafforzarsi, ma anche di scoprire le mille sfaccettature dell'abuso. Dalla sua esperienza nasce questo libro di denuncia, che contiene un messaggio di speranza: alla violenza non bisogna arrendersi, bisogna rispondere. E rispondere tante volte significa prevenire, educare le nuove generazioni, insegnare che l'amore, quello vero, non lascia lividi sulla pelle.



Sinossi

Il libro mette al centro le donne che subiscono violenza e quelle che entrano in relazione con loro. Donne che stanno accanto ad altre donne… Perché dalla violenza si esce grazie alle relazioni. E le relazioni al femminile sono quelle più potenti. Dagli anni Novanta, la Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell’accoglienza, una pratica politica fondata sulla relazione tra donne e sull’accompagnamento senza giudizio e nel rispetto del loro desiderio. L’obiettivo è descrivere la realtà delle donne maltrattate e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati del maltrattamento in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società ancorata ad aspetti patriarcali nella relazione tra uomini e donne.Un universo che può essere molto pericoloso e che può essere realmente raccontato solo dalle stesse donne che vivono quotidianamente il fenomeno.




È stato stimato che in Italia dal 2000 al 2014 ci sono stati 1.600 nuovi casi di orfani che hanno perso la madre perché uccisa dal padre, poi suicida o detenuto. Questo testo, in questa sua nuova edizione aggiornata in base ai cambiamenti apportati dalla legge del 11.01.2018, si pone come un aiuto fondamentale per gli operatori della giustizia, dei servizi sociali, gli insegnanti, gli studiosi, ma anche le nuove famiglie che si occupano di questi “orfani speciali”.

martedì 24 novembre 2020

Dimensioni aurorali di Nicola Feruglio

Dimensioni aurorali
di
Nicola Feruglio

SINOSSI 

"C'è nelle parole del poeta, pervase di misticismo, la consapevolezza di una profonda missione a cui assolvere e l'invito a un nuovo umanesimo per l'uomo, chiamato a ricucire lo strappo con il creato. A questo proposito, molto suggestivo è anche il titolo scelto per la raccolta, 'Dimensioni aurorali', che rimanda al bisogno di scoprire quella luce che è dentro ognuno di noi e all'urgenza di rispondere al richiamo di un cambiamento interiore. Questa di Feruglio è, infatti, una di quelle letture che può aiutarci a chiarirci chi siamo." 
SCHEDA LIBRO
AUTORE: Nicola Feruglio
TITOLO: Dimensioni Aurorali
PAGINE:64
CASA EDITRICE: Aletti

https://www.amazon.it/gp/product/8859161886/ref=as_li_qf_asin_il_tl?ie=UTF8&tag=lalettridicar-21&creative=21718&linkCode=as2&creativeASIN=8859161886&linkId=8bdf1a27bc2679e665dce2dccee329cb
 

martedì 17 novembre 2020

Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh. - Il dolce domani di Banana Yoshimoto


Il dolce domani di Banana Yoshimoto 


Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh.



Affrontare la perdita delle persone e noi care e fra questi metto anche in nostri "figli" pelosi, non è facile, è un lutto che si intrufola nel nostro animo e ci fa soffrire e sembra non avere mai fine. 

lutto s. m. [lat. lūctus -us, der. del tema di lugere «piangere, essere in lutto»]. – 1. a. Sentimento di profondo dolore che si prova per la morte di persona cara, soprattutto di un parente, o in genere di persone la cui perdita è vivamente rimpianta. (Cit. Treccani )

Il dolore della perdita di una persona cara non si ripete nello stesso modo, ognuno di noi lo affronta nel modo legato al proprio stato emotivo, chi prova rabbia, chi piange, chi non esprime nessuna emozione come a negare ciò che è accaduto, chi si allontana, chi non riesce a superare la tristezza ...

Non importa come la reazione alla notizia della perdita, ma il risultato finale, l'accettazione della perdita subita. Non è facile, ci vuole tempo e ognuno di noi lo affronta con i suoi tempi e con i suoi modi

Non sono una terapeuta e non posso insegnarvi come dovete fare, posso nel mio piccolo consigliarvi due  romanzi letti questa settimana che affrontano il dolore e o gestiscono in modo diverso. 

Il dolce domani di Banana Yoshimoto 

Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh.

L'autrice Yoshimoto ci parla della storia d'amore bellissima e totale di Sayoko e Yòichi, storia interrotta da un grave incidente stradale che gli porta via il compagno di vita e tutti i sogni legati a lui come il poter avere un figlio da lui. La sua vita rimane sospesa.

L'autrice Moshfegh ci parla della protagonista, senza mai citare il nome, che decide di sfuggire alla realtà quotidiana "ibernandosi", si rifugia nel sonno e ha deciso di farlo per un anno, nella speranza di affrontare meglio la vita che fatica ad accettare dopo la perdita dei genitori a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro.

Due romanzi che affrontano la perdita in due modi completamente opposti, e in due realtà diverse per usi e costumi, Kyoto e New York.

Due donne diverse, una delicata e dolce in cerca del suo "mabui";  l'altra  indisponente, ha tutto dalla vita, soldi, bellezza, fascino eppure vuole autodistruggersi.

Non mi dilungo oltre, le emozioni devono arrivare al cuore di ognuno di noi che le registra nel suo modo, voglio regalarvi la speranza che trapela nelle due storie, soprattutto nel romanzo della Yoshimoto, per cercare dentro di noi il modo di accettare le proprie perdite.

Le due protagoniste cercano di rielaborare il lutto, per uscire da quello stato di inerzia che le ha avvolte nella spirale del dolore. Non è facile, ne sono consapevoli le due doone, ma dobbiamo attendere il nostro orologio interno delle emozioni, è lui a decidere quando arriva il momento per superare il lutto e riprendere possesso della vita.

La lettura scorre in modo piacevole per entrambe le scrittrici, la prima con la delicatezza tipica dell'oriente, l'altra con uno stile ironico e sorprendente.

Mi piacerebbe avere un riscontro vostro per conoscere  se questi due romanzi  vi hanno arricchito l'anima, come è successo a me.

Scheda libro

Autore: Banana Yoshimoto

Titolo: Il dolce domani

Editore: Feltrinelli

Pagg.: 104

Sinossi

Sayoko e Yoichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawano Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, qualcosa che somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se lo rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, "Il dolce domani", scritto all'indomani del terremoto e dello tsunami di Fukushima, è il messaggio di speranza che Banana Yoshimoto ha voluto dedicare alle popolazioni colpite.

Scheda libro

Autore: Ottessa Moshfegh
Titolo: Il mio anno di riposo e oblio
Editore: Feltrinelli
Pagg. 231

Sinossi

L'esperimento di "ibernazione" narcotica di una giovane donna, aiutata e incoraggiata da una delle peggiori psichiatre della storia. New York, all'alba del nuovo millennio. La protagonista gode di molti privilegi, almeno in apparenza. È giovane, magra, carina, da poco laureata alla Columbia e vive, grazie a un'eredità, in un appartamento nell'Upper East Side di Manhattan. Ma c'è qualcosa che le manca, c'è un vuoto nella sua vita che non è semplicemente legato alla prematura perdita dei genitori o al modo in cui la tratta il fidanzato che lavora a Wall Street. Afflitta, decide di lasciare il lavoro in una galleria d'arte e di imbottirsi di farmaci per riposare il più possibile. Si convince che la soluzione sia dormire un anno di fila per non provare alcun sentimento e forse guarire. Tra flashback di film anni '80 - Mickey Rourke in "9 settimane e 1/2" e Whoopi Goldberg -, dialoghi surreali e spassosi, descrizioni di una New York patetica e scintillante, il libro ci spinge a chiederci se davvero si può sfuggire al dolore, mettendo a nudo il lato più oscuro e incomprensibile dell'umanità.








domenica 15 novembre 2020

Tu vivrai di Giovanni Nebuloni

Tu vivrai 
di 
Giovanni Nebuloni



SCHEDA LIBRO:

AUTORE>: Giovanni Nebuloni

TITOLO: Tu vivrai 

PAGINE: 232

CASA EDITRICE: Abelpaper

GENERE: Fantasy- Thriller


 SINOSSI

Un grammo di antimateria vale sette miliardi di miliardi di euro, ma serve solo per questo l'acceleratore di particelle circolare, di raggio sette chilometri, realizzato segretamente sotto Milano?

venerdì 13 novembre 2020

Le due Meta' di Tamara N.T.

 Le due Meta'

 di 

Tamara N.T.


Scheda libro

Autore: Tamara N.T.

Titolo: Le Due Metà

Pagine: 160

<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?ref=qf_sp_asin_til&t=lalettridicar-21&m=amazon&o=29&p=8&l=as1&IS2=1&asins=B08GCVJYHQ&linkId=a4ddad8d96d159108bf8beb846d3955d&bc1=000000&lt1=_blank&fc1=333333&lc1=0066C0&bg1=F587F4&f=ifr"> </iframe>

Sinossi

La vita di una ragazza normale di nome Josie, stravolta improvvisamente quando viene a conoscenza dei segreti e delle bugie che l’hanno accompagnata per tutta la sua vita. Non riuscendo più a fidarsi della sua famiglia, comincia a indagare su sé stessa, sperando di scoprire la verità riguardo la sua infanzia e la scomparsa del padre ma, un incontro misterioso la metterà a dura prova. Tra mille emozioni contrastanti, paura, attrazione, terrore e amore, finisce per innamorarsi di questo ragazzo dallo sguardo tenebroso ma, come una vocina dentro la sua testa, le dice di allontanarsi, che c’è qualcosa di sbagliato in lui, avrà ragione?

giovedì 12 novembre 2020

XXX Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia anno 2020

 C I T T À DI P O M E Z I A

 Città metropolitana di Roma Capitale Centro Studi Sisyphus 

 XXX Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia anno 2020 

per opere inedite in lingua italiana

Bando di concorso Il Centro studi specialistici Sisyphus indice e organizza un concorso letterario per opere inedite in lingua italiana. 

Il premio si articola nelle seguenti sezioni:

 A – Raccolta di poesie o poemetto (per un massimo di 500 versi), da inviare con titolo, pena esclusione;

 B – Poesia singola (per un massimo di 100 versi);

 C – Poesia in vernacolo (per un massimo di 35 versi), con allegata versione in lingua italiana; 

D – Racconto o novella (per un massimo di 6 cartelle, considerata cartella un foglio di 30 righe per 60 battute cadauna, per un totale massimo di 12000 battute, spazi inclusi); 

Il Premio, assegnato a opere letterarie inedite in lingua italiana che si distinguano per qualità, nell’intenzione degli organizzatori è, in primo luogo e in accordo con gli scopi per cui è stato indetto e reiterato, il riconoscimento e lo spazio di visibilità offerto agli autori premiati. Le opere dei primi classificati di tutte le sezioni saranno pubblicate integralmente in una collectanea pubblicata dal Centro Studi Sisyphus, per i tipi di una casa editrice di notorietà nazionale. 

A confortare la correttezza etica e deontologica del premio concorre la presenza di una giuria di comprovata competenza che, nella più totale gratuità, valuterà i testi in concorso, non conoscendo i nomi dei partecipanti. Lettura e valutazione anonime, effettuate pro bono, saranno realizzate a garanzia di quanto l’autore non sarà stimato nel suo lavoro complessivo, ma solo in ragione di quanto presenterà in occasione del concorso: né il suo nome né le pubblicazioni al suo attivo potranno in alcun modo influenzare la legittimità della disamina. 

Ogni giurato assegnerà un punteggio all’insaputa dell’operato degli altri giudici e, pertanto, libero dal vincolo di suggestioni altre (si vedano gli articoli 14 e 15 del seguente regolamento concorsuale).

 Il giusto e meritato Premio sarà, di conseguenza, l’inclusione nel proprio curriculum di un riconoscimento ottenuto fuori da una qualsiasi ottica clientelare e da qualsivoglia forma di mecenatismo. La giuria si riserva la possibilità di conferire Premi Speciali a persone di chiara fama, per la pregevole attività letteraria o scientifica. In ragione di ciò segue il contestuale Regolamento, la cui pur parziale inosservanza comporterà l’esclusione immediata e irrevocabile dal concorso, senza che il Centro Studi Sisyphus sia tenuto a darne comunicazione. La giuria del Premio, presieduta da Roberto Maggiani (poeta e divulgatore scientifico) è così composta:

Annelisa Addolorato (poetessa) Franco Campegiani (saggista, poeta) Claudio Carbone (scrittore, poeta) Fiorenza Castaldi (bibliotecaria, esperta di letteratura) Gianluca Del Prete (poeta) Giorgio Mattei (poeta) Massimiliano Pecora (scrittore, critico-letterario) Davide Persico (saggista, critico cinematografico) Le opere dovranno essere inviate, secondo le indicazioni prescritte nel regolamento, entro il 30 novembre 2020. La partecipazione al concorso è gratuita. Il regolamento del Premio può essere consultato sul sito Internet del Comune di Pomezia: www.comune.pomezia.rm.it 

http://www.comune.pomezia.rm.it/premio_letterario_2020

mercoledì 11 novembre 2020

Scritture degli ultimi minuti di Alfredo Bruni

 

Scritture degli ultimi minuti 
di 
Alfredo Bruni

A distanza di cinque anni dalla pubblicazione de La Donna che Dio non Volle, edito da La Mongolfiera, Alfredo Bruni si ripropone con un nuovo libro, Scritture degli ultimi minuti, stampato per i tipi della Grafosud di Corigliano Rossano, in tiratura limitata a duecento copie. La pubblicazione è stata voluta e sponsorizzata dalla Sybaris Tour di Sibari, e dalla Biblioteca Minnicelli di Corigliano-Rossano (in calce i recapiti dove il libro può essere richiesto).

Lo scrittore calabrese, ha raccolto in questo libro quindici prose e poesie, della sua più recente produzione, e aggiunto a altre due sezioni, Secoli e Epilogo, dove ha riproposto alcune sue poesia scritte nel corso degli anni passati, che più lo rappresentano. Interessante è la Prefazione come dedica, dove l’autore fa un excursus della sua attività, tocca temi di attualità, e spiega i motivi e il senso di questa sua nuova pubblicazione, dedicando il tutto al figlio Luigi e all’artista rumena Alexandra Sand, la quale ha anche fornito la toto per la copertina.

Il libro si conclude con una testimonianza del candidato al Premio Nobel Dante Maffia, che tra l’altro, scrive:

I versi di questo volume hanno nel profondo uno strazio, eppure sono intrisi di tenerezza, di quel sublime palpito che rende tutto un approccio interessante e proficuo.

Non c’è mai nella poesia di Alfredo l’atteggiamento sordo della maniera, in lui tutto è trasparente, vivo, palpitante, anche quando affronta temi delicati o che hanno a che fare con la malattia e con la morte. E questo perché egli sa “riconoscere” il passo della vita, il canto che proviene dalle sfere celesti, la spinta ideale che sta alla base dei suoi scritti, di tutti i suoi scritti.

Prego il lettore di soffermarsi con pazienza su ogni pagina e sono certo che sentirà il sussurro dell’anima di Alfredo, la sua alta dignità sempre presente, la sua moralità senza tregua, perché convinto che il mondo possa e deve migliorare. In fondo è una delle funzioni della poesia.

Ma molta attenzione bisogna dare all’espressività di Alfredo, al suo modo garbato e semplice di esprimersi. Una lezione antica che gli viene dai classici e dietro la quale si nasconde un lavoro sottile, una ricerca della sintesi, un pensiero inquieto che a volte assume sembianze di trattatello filosofico.

Il che non è un limite (si veda Giacomo Leopardi e nel Novecento si vedano Umberto Saba, Leonardo Sinisgalli e Mario Luzi).

So anch’io che Alfredo ha migliaia di pagine inedite, ma so anche che egli, offrendo questi versi, ha scelto il nucleo del dolore per avvisarci della precarietà del mondo. Ma è consapevole che la poesia non è precaria, si presenta perentoria e nei momenti più impensati, non si perderà nulla, perché ciò che nasce dall’anima resta come eternità in fermento, come viatico del futuro.

Sono certo che questo libro ci dirà qualcosa di importante non solo per le tematiche trattate, ma soprattutto per il modo con cui sono trattate. E in poesia è quel che conta, la parola deve sempre illuminare e non sfocare, impallidire ciò che ci aggredisce, ciò che ci separa dal vivere.

La poesia di Alfredo è adulta e temperata, frutto di esperienza e di amore, di studi “matti e disperati” e sono certo che resterà a testimoniare una esperienza che gioverà ai giovani del futuro per crescere, per imparare a sillabare i giorni senza diventare estranei a se stessi e alla vita.

Una poesia ricca, lievitata, a tratti possente proprio per la semplicità e per la dignità espressiva, una poesia che sa di vita, di religiosa accettazione, di sensi nuovi e spesso inafferrabili.”

SYBARIS TOUR Sas di Davide Cavallaro

Viale Magna Grecia, 27

87011 SIBARI (CS)

Tel. 0981 74520

E-mail: gestore@sibari.info

Biblioteca Minnicelli

Via Luigi Minnicelli, 1

87064 Corigliano-Rossano (CS)

Tel. 0983 520418

E-mail:biblioteca.minnicelli@gmail.co







martedì 10 novembre 2020

Il Carisma del Duca di Jess Michaels

 Il Carisma del Duca

di 

Jess Michaels

Scheda Libro

Titolo: Il carisma del Duca

Autore: Jess Michaels

Pagine: 234

<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?ref=qf_sp_asin_til&t=lalettridicar-21&m=amazon&o=29&p=8&l=as1&IS2=1&asins=B08L78V9L5&linkId=a818f96a19814e0df30dc56b636158fd&bc1=000000&lt1=_blank&fc1=333333&lc1=0066C0&bg1=F587F4&f=ifr"> </iframe>

Sinossi

Il carismatico e impetuoso Duca di Abernathe, James Rylon, è il tipo di amico che chiunque vorrebbe avere. Ha persino fondato il Club del 1797, composto da dieci uomini tutti destinati a diventare duchi. Ma ha dichiarato apertamente che non si sposerà mai e nessuno capisce perché.

Ma alla signorina Emma Liston non importa sapere perché. Zitella da troppo tempo, con un padre assente che può far scoppiare uno scandalo da un momento all’altro, ha bisogno di sposarsi. Adesso. Decide di correre un rischio folle e di chiedere aiuto al fratello della sua amica Meg, James. Gli chiede di fingere di essere interessato a lei quel tanto che basta per attirare l’attenzione di altri gentiluomini. James accetta, ma si accorge con sua grande sorpresa che fingere di corteggiare Emma gli risulta molto facile...

Quando il padre di Emma ritorna, minacciando di condannarla a un futuro terribile, il loro corteggiamento diventa ben presto fin troppo reale. James rivelerà mai la vera natura dell’uomo che nasconde sotto la sua corazza esterna? Ed Emma riuscirà a scoprire il proprio valore prima che sia troppo tardi?

lunedì 9 novembre 2020

Ariel e Azra di Diego Venturi

 Ariel e Azra

di 

Diego Venturi

Recensione a cura di 

Maria Lucia Ferlisi

Ariel è arrivato a Roma da Israele insieme con la famiglia in cerca di serenità, lontani da una terra che si macchia continuamente di sangue in un conflitto che non ha mai fine. ed è in questa terra antica e magica che incontra lo sguardo, per la prima volta, di una ragazza che lo colpisce direttamente al cuore.

Un senso di mistero, fascino e magia avvolgeva quella ragazza, così diversa

da tutte le ragazze che avevo visto e conosciuto finora.

E' attratto da quella fanciulla diversa, dai colori sgargianti ma dallo sguardo puro e dolce.

" La ragazza fatta di vento, colori, risate, parole nuove, suoni antichi." 

Lui ancora non lo sa, ma anche lei è rimasta colpita da lui e dal suo copricapo kippàh.

Due sguardi che si sono incontrati casualmente e ancora per caso si incontrano lungo i binari della ferrovia di Roma, lui perché attratto dai treni, lei perché costretta a elemosinare con il piccolo fratellino.

Scintille che si accendono lui Ebreo, lei Rom, due persone che devono ogni giorno scontrarsi con i pregiudizi delle persone, che devono sentirsi in colpa della loro etnia, dei loro usi e costumi. 

Azra girava tutto il giorno per la città con Django facendo l’elemosina, ma

raccoglieva poco, perché non ne era capace.

Lei si vergognava degli sguardi delle persone. Ne rimaneva ferita.

Gli occhi della gente la giudicavano, la bersagliavano, la indicavano come si

indicherebbe qualcosa di brutto e sporco da tenere lontano.

Azra era sensibile, delicata, gentile. Aveva la pelle sottile. Il cuore fragile,

ancora sanguinante.

I loro incontri sono racconti delle reciproche usanze, pezzi di storia che ci avvicinano a questi due mondi. Loro si conoscono e noi attraverso la scrittura pacata e scorrevole dell'autore entriamo delicatamente nelle loro anime. Restiamo affascinati dalle loro culture e andiamo avanti nella storia non solo d'amore ma un piccolo tesoro di tradizioni.

Ma arriva sempre il momento in cui si deve rendere conto del proprio amore e in un contesto di due culture così attaccate ai loro usi e costumi che prevalgono anche sui sentimenti puri come l'amore.

Anche loro devono sottostare a queste leggi non scritte, subire le decisioni degli adulti che non tengono conto che l'amore è l'unico modo per cambiare il mondo.

Per questo i due innamorati decidono di....Buona lettura.

Diego Venturi è alla sua prima opera narrativa autobiografica e ci dona un romanzo che emoziona e al tempo stesso ci informa, ci fa comprendere le due diverse culture avvicinandoci ai loro mondi. 

La sua scrittura garbata e gentile ci immerge nella storia e ci regala un romanzo che si legge d'un fiato.

 Scheda libro

Titolo: Ariel e Azra

Autore: Diego Venturi


Pagine: 156 p.

           Sinossi

Ariel ha lasciato da poco Israele, Azra il quartiere rom di Shutka, Macedonia. Si incontrano, per puro caso. Roma è grande, è straniera. Ma loro sapranno come ritrovarsi. Si sono già trovati. La storia di un amore vero, nato dalla scoperta della diversità, cresciuto contro il disprezzo e l'ignoranza, con l'innocenza di chi non ha paure.




venerdì 6 novembre 2020

Di Tenebra e D'Amore di Silvia Zucca


Di Tenebra e D'Amore
di 
Silvia Zucca

Scheda libro

Autore: Silvia Zucca

Titolo: Di tenebra e d'amore

Pagine: 424

<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?ref=qf_sp_asin_til&t=lalettridicar-21&m=amazon&o=29&p=8&l=as1&IS2=1&asins=B08L7ZSF4D&linkId=42a0a39ff7b1703fdadd62ddfcfd5d5d&bc1=000000&lt1=_blank&fc1=333333&lc1=0066C0&bg1=F587F4&f=ifr"> </iframe>

Sinossi

 Non è facile adattarsi alle usanze di un paese straniero, ma lo è ancor meno quando si è dovuto rinunciare a una promettente carriera artistica. Odyle Chagny è stata costretta a lasciare la Francia e ad accontentarsi di fare l’istitutrice delle due figlie di Lord e Lady Moran. Dalla sua posizione ai margini del bel mondo, la giovane si rende contro ben presto che in quell’ambiente dove tutto sembra perfetto, in realtà molti nascondono oscuri segreti. Che dire per esempio di Lord Tristan Brisbane, l’attraente gentiluomo la cui timida insicurezza mal si accorda con le voci inquietanti che circolano sul suo conto? O dell’avvenente Lady Moran, che pur circondata dal lusso conduce un’esistenza triste e solitaria? Generosa e perspicace, Odyle si ritrova così in una scomoda posizione, scoprendo a proprie spese che nell’Inghilterra puritana di fine Ottocento può bastare un sussurro per distruggere una vita.

Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi

  Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi Elsa Giorgi Alberti, in arte Elsa de’ Giorgi, nasce a Pesaro il 26 gennaio 1914, da una famigli...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.