mercoledì 3 maggio 2017

Caterina Percoto



Carissime amiche ed amici del blog
dopo diverso tempo ritorno a parlare di donne "dimenticate".

Caterina Percoto è una delle tante scrittrici del passato di cui molti ignorano l'esistenza e la sua produzione letteraria. 

Eppure ha scritto e bene anche, ma era una donna, quindi ignorata, non solo allora, ma anche adesso. 

Infatti il suo nome e di quello di tante altre scrittrici del tempo non sono nemmeno citati nelle antologie letterarie scolastiche. 

Ecco allora qualche notizia per sapere chi è Caterina Percoto.






Caterina Percoto
una delle tante scrittrici della nostra letteratura di cui non conosciamo nemmeno l'esistenza.
Caterina è nata in un paesino in provincia di Udine: San Lorenzo di Soleschiano, il 12/2/1812 da una ricca e nobile famiglia, suo padre era un conte.

Nel 1821 rimasta orfana del padre, a soli nove anni, la sua famiglia decise di trasferirsi a Udine, lì frequento la scuola delle suore, e maturò un odio profondo verso la loro educazione.
Nel 1928 si innamorò di un ragazzo ebreo, ma questo amore fu contrastato dalle suore e dalla sua famiglia, alla fine fu costretta a lasciarlo.

Un anno dopo abbandonò il convento, anche per motivi economici, ritirandosi a casa con i fratelli più piccoli per accudirli e dirigere l'azienda agricola di famiglia, aiutata da don Comelli, ex fattore.

Iniziò a scrivere, e subito i suoi scritti destarono l'interesse dell'editore Francesco Dall'Ongaro.

Frequento ed ebbe scambi epistolari con: Nievo, Tenca ed il Tommaseo.



Le sue novelle erano scorci della realtà agreste, dei paesaggi friulani, della povertà di quei luoghi, piccoli dipinti realizzati con carta ed inchiostro. Quadri di vita e mondi reali, nulla nei suoi scritti è lasciato alla fantasia, ma solo alla capacità di trascrivere il mondo rurale e contadini con splendidi versi. 

Fu un'autrice impegnata anche politicamente, non per scelta, quanto per essere stata testimone di una strage da parte degli austriaci, intervenuti per sedare un'insurrezione in un paese friulano vicino al suo paese nativo.


I personaggi sono quasi sempre donne forti, sicure di se nonostante il romanticismo a cui a volte si abbandonano. Il linguaggio è friulano, tessuto con parole ricercate, creando un raffinato miscuglio. Caterina fu soprannominata la "Contessa contadina".

" contribuì a far conoscere l’abilità narrativa e descrittiva, la sincera passione patriottica, la modernità di una scrittrice capace di percepire, in anticipo sui tempi, la centralità delle tematiche educative e di sviluppare una narrativa non di maniera. "

Pubblicò diversi racconti tra i quali ricordiamo "La donna di Osoppo", "La coltrice nuziale", “La nuora”, “Il vecchio Osvaldo”, “La nipote del parroco”, “L'uccellatore”, “Le lentiggini”, “La cognata”, “La mugnaia”, “La moglie”, “Maria”, “Prepoco”, “La donna di Osopo”, “L'amica”, “La malata”, “Il cuc”, “La festa dei pastori”, “Un episodio dell'anno della fame”, “Il pane dei morti”, “Il bastone”, “Un'escursione in Carnia“.
Pubblicò con Le Monnier nonostante l'editore avesse timore che i suoi scritti non fossero graditi dagli austriaci.
Scrisse anche per la rivista “La ricamatrice”, edita da A. Lampugnani, articoli rivolti sempre alle donne, per il suo attivismo sulla condizione femminile..

Caterina si ammalò, ma nonostante la salute precaria continuò a scrivere.

Nel 1867, a Udine, ebbe l'onore di incontrare personalmente Giuseppe Garibaldi.

Tra il 1878 ed il 1883 furono pubblicate ben due raccolte di suoi racconti.

Nel 1871 ricevette il titolo di “donne egregie” dal ministro dell'epoca Cesare Correnti per il suo contributo letterario.

Morì il 15 agosto del 1887.

Nel 2010 ho assistito ad un evento del Festivaletteratura di Mantova condotto da Antonia Arslan, in cui tutti gli anni fanno conoscere grandi autrici del passato, ormai dimenticate o sconosciute.
Sono stati letti brani di alcune novelle, da un'attrice ed è stato edito anche un libro che ci aiuta a conoscere meglio questa autrice sconosciuta alle antologie scolastiche.


 
Bibliografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_Percoto

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.