martedì 23 maggio 2017

Salone del libro 2017 - breve resoconto

VENERDÌ' 19 MAGGIO 2017

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio..Si, il viaggio è iniziato con la rincorsa del treno, ed è terminato al ritorno con la perdita vera e propria del treno e conseguente perdita del biglietto del freccia rossa,  questo grazie alla macchinette della metropolinata fuori uso...
Qualcuno ha fatto il malocchio?

Comunque tra partenze e arrivi sbagliati, sono arrivata a Torino con gran sollievo di mio marito che conosce il mio scarso senso dell'orientamento e la mia facilità a perdermi nelle vie conosciute, figurarsi in una metropoli come Turin. 
Eppure eccomi arrivata!

Il b&b Nonna Vera, prenotato all'ultimo minuto si rivela un ottimo inizio, posto tranquillo, a 100 mt dalla metropolitana, inoltre vicinissimo alla libreria Belgravia di via Vicoforte, tanto che vado a piedi, godendomi via Trapani ed immaginando quanti siciliani vivono li. Io provengo da Marsala e tanti negli anni settanta sono emigrati a centinaia in questa stupenda città, i miei hanno preferito un luogo più piccolo e tranquillo come Mantova.

La presentazione del libro è organizzata sempre nell'ambito del Salone del libro: Salone off.

La casa editrice Leucotea ha organizzato con la libreria una serie d'incontri degli autori. La libreria è veramente bella, luminosa con grandi spazi ed esposizione dei libri ottima. Vi si possono trovare anche articoli di cancelleria mescolati con pezzi etnici come vestiti e collane.

L'incontro è stato simpatico e vivace, condotto da Matteo Moraglia, editore della Leucotea, eravamo otto autori ed è stato dato spazio a tutti con domande pertinenti, spiritose e brillanti.
Un momento di confronto con l'editore, il pubblico e gli altri autori che condividevano la serata con me.




SABATO 20 MAGGIO 2017

La mia prima volta al Salone del libro nella veste di autrice e lettrice. A parte la doverosa fila per la sicurezza, quando sono entrata sono rimasta meravigliata da così tanti stand, pieni di libri, di tutte le misure e larghezze all'interno del Lingotto Fiera. Sono certa che qualcuno mi avrà guardato sorridendo, sono rimasta in piedi fissa a guardare quella moltitudine di libri per alcuni minuti. Sono sempre andata al Festivaletteratura a Mantova, ma gli eventi e gli stand con i libri sono tutti dislocati. A Torino è diverso. Qui i libri sono tutti insieme e creano un variegato microcosmo di libri per tutti i gusti.
Ho faticato non poco a capire attraverso la mappa le varie sale e la disposizione degli stand, per cui ho bocciato la linea guidata, e,  mi sono fatta trascinare dal "fai da te", ed ho cominciato a visitare le varie case editrici senza una meta precisa.
Va dove ti porta..il profumo della carta.. 
Così ho fatto.

Ho visto case editrici di cui conosco gli autori, come Las Vegas, Parallelo 45 e 96 Rue de la Fontaine edizioni e naturalmente la "mia" casa editrice Leucotea, dove alle 13 ho presentato il mio libro: un leggero caldo vento di scirocco. Lo stand della Leucotea è stato allestito in modo simpaticissimo, con le copertine tutte colorate, sembrava un piccolo arcobaleno all'interno del salone del libro.



Sono stata anche intervistata da Tracceperlameta Edizioni in straeming, in diretta in tutto il mondo..Wowwww.


Stand, camere azzure, rosse, arancio e avorio, sala stampa, sala Rai, sala spazio autori.... Mi sento come in una voragine, avvolta nella lunga spirale librosa, i piedi mi fanno male, non ci sono panchine, se vuoi sederti devi solo assistere a qualche evento, ho fame, ma gli stand del cibo ti offrono un tramezzino mingherlino, dove riesco a vedere solo l'insalata, una misera foglia a 4,50, opto per un bel pezzo di schiacciata con le olive, presso un punto ristoro seminascosto e senza fila a 5 euro, ma sono solo a metà mattina devo ancora camminare e vedere, vedere...Ce la posso fare, si ce la posso fare! 
Ops, attenta a non pestare i piedi ai tanti stravaccati a terra, stanchi ma con le shopper piene di libri. Attenta agli innamorati che si baciano non curanti degli sguardi, mentre tu stai cercando quel libro della tua lunghissima lista...

Rallento il ritmo, urge un caffè!

Ho girato tutti i padiglioni, leggendo i vari titoli ed autori, ho incontrato anche un'amica virtuale Chiara Pesenti detta anche -Cheddonna per il titolo del libro che ha scritto, ma ne ho perso un'altra, Giovanna Avignoni, autrice anche lei, ma arrivava nel pomeriggio, presso lo stand degli autori liberi .



Nonostante il ritmo serrato del mio giro al Salone, ho fatto in tempo ad assistere a due presentazioni, la prima di Annie Ernaux, con il suo ultimo romanzo Memoria di ragazza, autrice legata alla casa editrice l'Orma, che amo tantissimo, e di cui ho già letto i suoi libri, la fila di quasi un'ora ne è valsa la pena. L'autrice è stata intervistata da Daria Bignardi, in modo impeccabile ed intelligente.



Ho ascoltato anche Lorenzo Marone autore napoletano spiritoso ed arguto con il suo ultimo libro: Domani magari resto, intervistato da Diego da Silva autore di Terapia di coppia per amanti.

Non mancavano vari punti con il firma copie di autori come: Alice Basso, Mauro Corona, Carmine Abbate e Roberto Saviano scortato e con lo spazio Feltrinelli blindato!

Naturalmente ho perso tanti altri autori e presentazioni, ma non ho il dono dell'ubiquità e purtroppo sono rimasta soltanto un giorno.



Ma al di la della quantità quello che mi rimane da questa lungo giorno all'interno del salone è l'enorme quantità di libri che vengono scritti. Non posso nemmeno immaginare la quantità di libri che avrei voluto comprare e leggere. Sono anche consapevole che ho già in casa un centinaio di libri ancora da leggere a cui ho aggiunto un'altra decina....Quante vite dovrò avere per poter leggere almeno i romanzi che attirano di più la mia attenzione?

Siamo più autori che lettori.

Un libro non letto, non ha vita, la storia ed i personaggi non animeranno mai i sogni di un lettore.
Allora non sarebbe meglio limitare la produzione?

Ma il business è business, e,  noi autori sappiamo alimentarlo davvero bene!








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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.