giovedì 11 novembre 2021

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXIII Edizione

 PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» 

XXXIII Edizione

 Il C.I.F. Centro Italiano Femminile, sezione di Fasano, indice la XXXIII edizione del Premio Letterario internazionale “Donna” per prose e poesie inedite in lingua italiana a tema libero, mai pubblicate neppure in Internet né in riviste di qualsiasi genere. 

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, uomini e donne. Il premio è suddiviso in tre sezioni:

 A. Prosa adulti;

B. Poesia adulti; 

C. Prosa e poesia giovani (dai 14 ai 20 anni).

 A. PROSA: i partecipanti potranno inviare un unico racconto, della lunghezza rigorosamente non superiore a 7 cartelle editoriali (30 righe per 60 battute), mai pubblicato (vedasi sopra), né premiato o segnalato, in 5 copie. 

B. POESIA: fino a un massimo di due poesie non superiori a 35 versi ciascuna, mai pubblicate (vedasi sopra) né premiate o segnalate, in 5 copie. 

C. GIOVANI: valgono le medesime indicazioni di cui sopra. È consentito partecipare a più sezioni contemporaneamente, mantenendo i limiti individuati. 

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: I testi dovranno essere redatti inserendo il numero di pagina progressivo, in carattere Times New Roman 12 nero giustificato, interlinea 1,5, e inviati in 5 copie (spillate se estese su più pagine) prive di qualsiasi firma, citazione, dedica o appendice che possa farne riconoscere l’autore. DIVERSAMENTE EDITATI, SARANNO CESTINATI. Occorrerà quindi allegare la scheda di partecipazione predisposta dalla Direzione; la stessa non andrà inserita in una busta chiusa bensì lasciata a vista insieme ai testi. I plichi privi di tale scheda non saranno presi in considerazione. 2 

La spedizione (semplice, NON RACCOMANDATA) avverrà con l’indicazione della sezione sulla busta esterna accanto all’indirizzo. INDIRIZZO DI SPEDIZIONE: La spedizione dovrà avvenire non raccomandata (diversamente non sarà ritirata) al seguente indirizzo: C.I.F./Premio letterario Internazionale “Donna”, Via Brodolini 26, 72015 Fasano (BR). 

N.B. Solo ai residenti all’estero è consentito l’invio dei testi rigorosamente in formato PDF, via posta elettronica all’indirizzo: premiodonna@gmail.com, accompagnati dalla dichiarazione richiesta e dai dati personali nella medesima mail. 

SCADENZA: saranno ritenuti validi i testi inviati entro e non oltre il giorno 10/12/2021. 

VINCITORI ED ESITI: saranno avvisati telefonicamente e/o via email solo i vincitori e i segnalati. Quanti desidereranno conoscerli, potranno visitare il sito www.premioletterariodonna.it nei giorni successivi alla premiazione. Non sono previsti attestati di partecipazione. 

PREMI: Per i primi tre classificati della sezione Adulti sono previste targhe ed eventuali assegni offerti dall’Amministrazione comunale di Fasano, oltre al premio di Sala (targa), assegnato dal pubblico. Targhe per la sezione giovani. 

N.B.: La presenza dei vincitori alla serata di premiazione è condizione necessaria per il conferimento del premio. I testi saranno valutati da apposita giuria composta da esperti. Per informazioni e/o chiarimenti inviare una mail all’indirizzo: premiodonna@gmail.com La partecipazione gratuita costituisce espressa autorizzazione per un’eventuale pubblicazione, senza che gli autori perdano alcun diritto sulle proprie opere né abbiano nulla a pretendere per diritti d’autore. 

La premiazione avrà luogo di sabato agli inizi di marzo 2022 presso il Teatro Sociale di Fasano (Br). 



Scheda di partecipazione alla XXXIII edizione del Premio letterario internazionale “Donna” 

Cognome e Nome: data di nascita: indirizzo: Città: Provincia: Stato: telefono/cellulare: email: Il sottoscritto chiede di poter partecipare al Premio nelle seguenti sezioni (barrare): 1. Prosa adulti 2. Poesia adulti 3. Giovani (fino a 20 anni) Con i seguenti testi (max 1 racconto, max 2 poesie, indicando i titoli e specificando se si tratta di prosa o poesia): …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… Autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/03 (per i minorenni firma dei genitori) e attesta che si tratta di opera inedita, mai apparsa in Internet né premiata o segnalata, frutto della propria creatività. Autorizza altresì alla diffusione e all’utilizzo delle opere da parte dell’organizzazione del Premio, senza aver nulla a pretendere. I diritti rimangono in capo agli autori. Il sottoscritto si impegna altresì a presenziare alla serata di premiazione che si terrà agli inizi di marzo 2022 a Fasano (BR), pena il decadimento del premio. Luogo, data Firma dell’autore


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mercoledì 3 novembre 2021

Maria Luisa Spaziani - una poetessa dimenticata

 Maria Luisa Spaziani nasce a Torino il 7/12/1922 in  una ricca famiglia, il padre aveva una azienda chimica. Morì a Roma nel 2014.

Fu la più giovane direttrice di una rivista, a soli 19 anni fondò, con altri intellettuali torinesi,  una piccola rivista: IL GIRASOLE a cui cambiò nome subito dopo con Il dado. vi collaborarono grandi nomi della letteratura italiana come U. Saba e V. Pratolini e la grande Virginia Woolf che le mandò i complimenti per la rivista chiamandola "la piccola editrice". 

Si laureò in Lingue discutendo una tesi su M. Proust. La sua amicizia affettuosa con Montale, fu la sua allieva prediletta,  la spronò a pubblicare le prime poesie: Le Acque del sabato nel 1954, e il poeta stesso dedicò a lei diversi madrigali, chiamandola volpe, 1956: La bufera.

Nel 1955 la sua vita agiata cambiò a causa del fallimento dell'azienda paterna. Iniziò a insegnare lingua e letteratura francese a Treviglio prima e successivamente a Messina. 

Conobbe Elèmire Zolla, scrittore e filosofo, ebbe con lui un a tormentata storia d'amore non solo sentimentale ma anche di grande cultura, a cui pose fine nel 1960 con la separazione. 

Poetessa di elevata cultura che si rifletteva nei versi sublimi da lei scritti  pubblicò diversi libri e vinse numerosi premi con le sue pubblicazioni,  fu per ben tre volte candidata al Premio Nobel nel 1990/1992 e 1997.  

Le sue parole erano precise, nitide, chiare e riflettevano l'universalità delle emozioni, la sua produzione non fu solo poetica scrisse saggi, romanzi e opere teatrali, riscuotendo sempre successo di critica e pubblico.

La sua opera più famosa rimane Giovanna D'Arco, pubblicata nel 1990, in cui ripropone la vita della Santa in un a lunga epopea poetica, una sorta di favola che riscosse non pochi consensi 

La sua produzione letteraria a largo raggio non le ha certo guadagnato un ricordo nei libri di scuola, eppure fu una stimata poetessa in primis, una donna di cultura smisurata ma non fino al punto di essere ricordata ai giovani studenti di oggi, tramandiamo le poesie di Saba, Montale, Ungaretti...ma i versi della Spaziani  rimangono nel cuore di pochi studiosi.


Le sue opere in versi

  • Primavera a Parigi, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1954
  • Le acque del sabato, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1954
  • Luna lombarda, Venezia, N. Pozza, 1959
  • Il gong , Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1962
  • Utilità della memoria, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1966
  • L'occhio del ciclone, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1970
  • Ultrasuoni, Samedan, Munt press, 1976
  • Transito con catene, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1977
  • Poesie, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979 - introduzione di Luigi Baldacci
  • Geometria del disordine, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981 - Premio Viareggio[3]
  • La stella del libero arbitrio, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1986
  • Giovanna D'Arco , romanzo popolare in sei canti in ottave e un epilogo, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1990; nuova ed. con testi di Gesualdo Bufalino, Novara, Interlinea, 2011
  • Torri di vedetta, Milano, Crocetti, 1992
  • I fasti dell'ortica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1996 Premio Dessì per la poesia[4] Premio Brancati,[5]
  • La radice del mare, Napoli, Tullio Pironti editore, 1999, Premio Nazionale Rhegium Julii[6]
  • La traversata dell'oasi, poesie d'amore 1998-2001, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2002
  • La luna è già alta, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2006
  • L'incrocio delle mediane, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2008
  • Tutte le poesie, a cura di Paolo Lagazzi e Giancarlo Pontiggia, Milano, Mondadori, 2012
  • Pallottoliere celeste, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2019 [raccolta di poesie postuma]

Alcune sue poesie

Voce

Natale è un flauto d’alba, un fervore di radici
che in nome tuo sprigionano acuti ultrasuono.
Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
in eterno ubriachi di pura solitudine.
Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:
una voce che smuove e turba anche il cristallo,
il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.

                                                          Non sa, la barca, risalire il fiume

  Non sa, la barca, risalire il fiume.
Nessun vento contrasta la rapida.
Felicità, gonfiavi le mie vele.
Ora smorte ricadono in lamenti.

Ma sarebbero ancora le parole
l’essenziale energia. Quel silenzio
che sempre è il limo fertile del verso,
ora è puro veleno.

L’indifferenza

L’indifferenza è inferno senza fiamme,
ricordalo scegliendo fra mille tinte
il tuo fatale grigio.

Se il mondo è senza senso
tua solo è la colpa:
aspetta la tua impronta
questa palla di cera.
Grazie a https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Luisa_Spaziani

sabato 30 ottobre 2021

Una Lunga Notte di Manuel Sgarella e Ugo Marelli


Una Lunga Notte 
di 
Manuel Sgarella e Ugo Marelli

Scheda Libro

Titolo: Una lunga notte

Autore: Manuel Sgarella e Ugo Marelli

Editore: ode edizioni

Genere: Horror

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: € 12.99

Data pubblicazione: 31 ottobre

Pagine: 260

Sinossi:

Alessandro, Antonio, Anna, Patrizia, Giovanni e Samantha: un gruppo di amici, di adolescenti alle prese con la vita. Le loro esistenze scorrono come tante altre fino a che un film horror suggerisce un modo diverso e insolito per trascorrere un pomeriggio insieme.

Seduti attorno a un tavolo con una tavoletta ouija improvvisata, i ragazzi ridono e scherzano. Nessuno crede davvero che quel bicchiere possa muoversi da solo eppure….

Da quel momento, il gruppo di amici viene catapultato in un incubo fatto di morte e paura. Un antico demone e un’antica profezia.

La cometa di Hale-Bopp solca il cielo in quel 1997. E per i ragazzi si prepara una lunga notte.

Estratto

 Se non si è capaci di comunicare con gli altri, la colpa è solo nostra, della nostra paura di guardarci dentro e vedere come siamo fatti veramente. Dovremmo solo mostrarci agli altri come siamo fatti, senza averne timore. Ma non ne siamo capaci, abbiamo paura; ci servono le disgrazie a farcelo capire, altrimenti non siamo contenti.




mercoledì 27 ottobre 2021

Contratto Infernale di Laura Fiamenghi


Contratto Infernale

di 

Laura Fiamenghi

 TITOLO: Contratto Infernale – Paranormal Romance

AUTRICE: Laura Fiamenghi


PAGINE: 267

 

TRAMA

 

Colorado, 1885

Kit è un uomo senza più nulla da perdere. Corroso dalla rabbia e dal dolore, corteggia la morte affinché lo sollevi dalle sue pene. È così che una notte incontra un misterioso straniero, un Demone, che gli offre l’unica cosa che Kit desideri più della morte: la vendetta.

 

Josephine è rimasta sola al mondo. Il suo nuovo tutore, zio Mortimer, non è affatto un individuo rispettabile e tanto meno lo è il socio in affari a cui suo zio la dà in sposa. Durante il lungo viaggio attraverso il West per raggiungere il suo sposo, a Josephine non resta che cercare la fuga. Quando il suo treno viene assaltato dai banditi, chiede al loro capo, Kit, di essere rapita.

 

Ma a Kit non interessa del denaro che Josephine gli promette, l’unica cosa che vuole è la vendetta e la sposa del suo nemico è la pedina che gli mancava per portare a termine il contratto suggellato con il demone.




venerdì 22 ottobre 2021

Emergenza D'Amore di Terry Adams

EMERGENZA D'AMORE
DI 
TERRY ADAMS
Scheda Libro

Titolo: Emergenza D’amore

 Autore: Terry Adams 

Data pubblicazione: 15 ottobre

 Genere: Contemporany Romance

Pagine:332

 Ebook: 2,99 euro 

Kindle Unlimited: disponibile 

SINOSSI 

A un anno dall’uscita di “Non puoi baciare la sposa!” ecco a voi “Emergenza d’amore” Elena è la sorella di Giulia, completamente diversa da lei. Giulia è razionale, Elena istintiva, prende la vita di petto. 

Si butta a capofitto quando deve aiutare gli amici ed è proprio a causa di ciò che incontra per la prima volta Luca. Attrazione allo stato puro, ma il destino, si sa, ci mette lo zampino. Luca è un bel tenebroso. Occhi verdi e distintivo. Elena è una dottoressa del pronto soccorso, abituata a prendere decisioni cruciali, sa che la vita è un attimo. 

La sua istintività la mette spesso nei casini e rifugge dalle storie serie. Ha delle regole ferree quando si tratta di uomini. Roberto è un tipo tosto e vuole a tutti i costi fargliele infrangere. Ci riuscirà? Luca o Roberto? Roberto o Luca? Elena sceglierà uno dei due o continuerà a pensare che l’orgasmo è solo un antistress?


 BIOGRAFIA

 Terry Adams è nata un po' di anni fa in una splendida città di mare e ha da sempre avuto il pallino della scrittura.

 È mamma di un bellissimo bambino che come lei ama la scrittura e la lettura. Ha scritto vari libri nel corso degli anni, tutti auto pubblicati. Love in a bag è il suo libro di esordio e, passando per Il fidanzato me lo trovo da sola e Hai fatto goal nel mio cuore siamo giunti all’ultimo libro pubblicato lo scorso anno Non puoi baciare la sposa! Legge continuamente libri e collabora con il Blog Recensioni Youngadult. SOCIAL Facebook: Terry Adams (Terry Adams book) Instagram: @terry.adams.book Blog: Terry Adams books

mercoledì 20 ottobre 2021

Come comprendere un'amicizia con il romanzo "La Porta" di Magda Szabò


La Porta

di

Magda Szabò

recensione di 

Maria Lucia Ferlisi

                           La scrittrice non riesce a scrivere e occuparsi della gestione della casa, la mente deve essere libera e sgombra per elaborare un nuovo romanzo, così decide di affidare le incombenze della vita quotidiana a un'anziana donna, una portinaia, conosciuta in paese, strampalata ma affidabile e precisa nei suoi lavori. Nasce tra le due un rapporto strano entrambe non comprendono il lavoro dell'altro, Emerec non capisce il lavoro della narratrice, quei sguardi persi nel vuoto, il fissare per ore la finestra e quel ticchettio inutile della macchina da scrivere. L'autrice non comprende quella rigidità nei lavori di casa, quella misteriosa esistenza di una donna inflessibile e rigorosa in ogni suo gesto e con una sua morale fatta di duro lavoro, l'unico che può dare merito a una persona.

Nasce tra le due un'amicizia fatta di piccole confessioni da parte di Emerec, che nasconde un passato di dolore, di fatica fisica  e mistero, non ama rivelare nulla dei suoi ricordi, ma piano piano apre la porta del suo cuore a quella donna che ammira, anche se non comprende la sua vita. 

Due destini differenti eppure si fondono e si uniscono e le diffidenze reciproche si attenuano, due storie diverse che si cercano come a completarsi e a quel punto "la porta " si apre e lascia entrare Magda, il carattere bizzarro e burbero della donna si abbandona al contatto di un essere umano, per la prima volta. Magda è in grado di comprendere quel gesto di grande amicizia offerto da quella donna che ha passato la vita con il peso della morte di due fratellini gemelli, con un partigiano, il cui cuore è stato rapito dalla causa comunista. 

Capire a fondo un'amicizia non è facile. a volte il gesto che per noi è naturale non viene colto e allora il vero senso crolla, tutto perde significato, rimane solo quel senso d'inadeguatezza per non aver compreso l'altro.

L'autrice affronta il tema dell'amicizia con delicatezza, intelligenza e compostezza unica. 

Affronti la lettura titubante nelle prime pagine, attratta dalla figura allampanata di questa anziana donna che sceglie lei dove eseguire le faccende domestiche, una figura stramba,  misteriosa ma con una grande dignità. 

Lo stile intimistico e colto ti porta nei meandri segreti della sua vecchia memoria e ne rimani affascinata come la scrittrice,  vorresti entrare in quel mondo duro, faticoso, impenetrabile per sentirti sua amica. Ma il suo mondo gira attorno a ricordi segreti, e ai gatti che nasconde amorevolmente nella sua casa e soltanto a chi aprirà la porta potrà carpirne le fragilità. 

Attorno al racconto girano anche altre figure come il marito della autrice che osserva silenzioso questo strano rapporto che lega le due donne, poi c'è Viola , la cagnolina di Magda che decide e dona il suo affetto a Emerec e ubbidisce solo a lei.

Il romanzo nasconde tra le pieghe delle sue pagine il segreto dell'amicizia, quella vera, composta da affetto, gioia, affinità, stima a tanto altro ancora, ma un elemento solo prevale su tutti e Magda lo scopre. Succede, a volte, forse troppo spesso, che comprendiamo il segreto quando ha perso il giusto valore. 

Riflettiamo, a voi il compito die cercare l'elemento segreto nelle pagine di questo splendido romanzo.



SCHEDA LIBRO

Autore: Szabò Magda

Titolo: La porta

Casa Editrice: Einaudi

Pagine: 252

SINOSSI

È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. 

La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare.

 In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento.

lunedì 18 ottobre 2021

La quercia dell'orfano di Cristiano Pedrini

 La quercia dell'orfano

di

Cristiano Pedrini


SCHEDA LIBRO

Autore: Cristiano Pedrini 

Genere: Narrativa 

 Pagine 255 

Pubblicato con Youcanprint 

SINOSSI

La vera nobiltà si acquista vivendo, e non nascendo…

L’abbazia di Saint-René d'Angers, sorge da secoli sulle colline che circondano il villaggio di Sainte-Eulalie, forse a voler proteggere quel luogo della Francia centrale dove il tempo sembra essersi fermato. La Reverenda Madre Antoinette e le sue consorelle attendono con gioia l’arrivo di René Fontaine. Ventuno anni prima, era stata proprio la donna a trovarlo in fasce sotto una quercia in una fredda mattina di novembre. 

René oggi è uno dei modelli più famosi e richiesti di Francia, ma nonostante il suo successo è rimasto un ragazzo con i piedi per terra ed ora pensa sia giunto il momento di trascorrere alcuni giorni di vacanza nel luogo dove venne ritrovato, sperando di scoprire qualcosa di più sui suoi natali. 

In quel soggiorno, il giovane incontrerà molte persone: Maxime, un intagliatore del legno, Martin de Rohan, appartenente ad una nobile famiglia della regione, e un solitario e misterioso lupo che sembra seguirlo ovunque, quasi a volerlo proteggere dal suo stesso passato che potrebbe emergere di colpo, travolgendolo. Queste presenze renderanno la visita di René assai diversa da quella che aveva immaginato, squarciando il velo che da sempre cela le sue vere origini. 

ESTRATTO

René chiuse la lettera e se la rimise in tasca. L’aveva aperta da poco, come aveva promesso ai suoi genitori, ed era felice che non fossero lì con lui in quel momento, altrimenti avrebbe mostrato loro emozioni che non sapeva nascondere. Si sfregò gli occhi lucidi tornando a fissare fuori dal finestrino dell’auto. Mille parole non avrebbero potuto descrivere il panorama che agli occhi di René era rimasto immutato, nonostante dalla sua ultima visita in quei luoghi fossero trascorsi undici anni. Aveva attraversato il piccolo paese di Sainte-Eulalie e ora percorreva la strada che risaliva la collina dove si affacciavano gli alti alberi, noci per la maggior parte, che, con i loro caldi colori autunnali, sembravano essersi raccolti per osservare il suo ritorno. Il loro foliage si offriva come solenne saluto, un semplice incanto che indusse René a credere di vivere in una sorta di favola. La sua fronte batteva in modo discontinuo sul finestrino. La strada era in parte sterrata, proprio come se la ricordava, e nemmeno la guida attenta del tassista era in grado di evitare che l’abitacolo sballottasse. Ma il giovane non sembrava preoccuparsene: aveva fatto di tutto per riuscire a tornare nei luoghi che lo avevano visto nascere, luoghi ben diversi dal mondo che in seguito lo aveva accolto e innalzato alle vette più alte della sua professione. L’auto svoltò all’ultimo tornante, e l’elegante sagoma dell’abbazia di Saint-René d’Angers si mostrò instillando nel cuore di René gli stessi sentimenti di sollievo e gioia che nei secoli addietro i pellegrini avevano provato nel trovarsi dinnanzi alle sue mura, dopo lunghi ed estenuanti cammini. Da semplice miraggio, l’abbazia si trasformava in un’oasi capace di mitigare le loro fatiche, una realtà che, varcato il portale d’ingresso scolpito nella pietra millenaria, era fatta di carità e accoglienza. Il taxi si fermò all’inizio del viale che portava all’ingresso dell’abbazia. René prese il borsone lasciato sul sedile accanto, scese e si avvicinò al finestrino anteriore per porgere il dovuto all’uomo di colore, che gli rivolse un sorriso compiacente. «Grazie ancora per il suo autografo. Quando stasera mia figlia lo vedrà, andrà in estasi e mi sommergerà di domande.» «Sono io che la ringrazio per essere venuto fino a qui. Sono luoghi un po’ fuorimano», ricambiò il ragazzo salutandolo. Quando si voltò il suo sguardo corse all’alto campanile, che con la sua mole massiccia e il tetto a punta sembrava capace di sorreggere il cielo terso di quella giornata novembrina. Era sempre stato attratto dalla semplicità di quegli edifici e da come sapessero fondersi in un perfetto insieme: la basilica con le sue tre navate, la torre campanaria e il monastero, uno dei più noti e pregevoli esempi d’arte romanica, che da secoli ospitava una piccola comunità religiosa. Camminò lungo il viale, scorgendo il taxi che si allontanava lentamente, e infine si fermò davanti al portale di legno massiccio che si ergeva come solido baluardo a protezione di quanto le mura di Saint-René d’Angers contenevano. I vecchi chiodi con la grande capocchia di ferro brillavano alla luce del sole, e René allungò la mano per sfiorarli. La loro superficie consumata dal tempo instillò in lui una strana sensazione, del tutto nuova, essendo abituato a essere a contatto con una realtà che imponeva la perfezione, una realtà che aveva sempre tentato di non subire, e grazie agli insegnamenti dei suoi genitori poteva ammettere a sé stesso di esservi riuscito. Si guardò attorno prima di sistemarsi il borsone a tracolla e premere il pulsante del campanello.

giovedì 14 ottobre 2021

Usi, consumi e tradizioni della carota.

La carota sicuramente è l'ortaggio più conosciuto e mangiato mette d'accordo bambini e adulti, grazie al suo colore arancione, che mette allegria nel piatto, e alla ricca proprietà di betacarotene, la famosa vitamina A.

La carota contiene fibra, vitamine, ferro, magnesio, rame, zinco, acqua, sali minerali e zuccheri, è un vero concentrato di energia con pochissime calorie, pensate solo 40 ogni etto, ecco perché sono sempre inserite nelle diete dimagranti.

Siamo abituati a conoscere le carote dal colore arancio, eppure esistono varietà rosse , bianche, viola, e addirittura nere,  incredibile vero? Ogni colore possiede proprietà nutritive differenti, l'arancione abbiamo detto il betacarotene,  il giallo è un concentrato  di luteina, importante per la vista,  il viola contiene il ricco antiossidante come i  flavonoidi , la carota nera è antibatterica, tutte possiedono ottime capacità coloranti.

Una carota al giorno toglie il medico di torno, infatti, contiene il falcarinolo ed è considerata un alimento antitumorale, il suo utilizzo costante aiuta a prevenire il tumore al seno, è anche un ottimo protettore dello stomaco, del colon, delle vie respiratorie e della vista.

Quanti di noi da piccoli mangiavano le carote per proteggere la vista? 

La carota sembra aver avuto origine nell'Afghanistan  e poi i suoi semi hanno raggiunto l'oriente e l'occidente adattandosi ogni volta alla diversità di terreno e mutando il proprio colore, si legge che la carota originariamente era solo nella colorazione viola, poi si è "scolorita" nei vari viaggi e ambienti climatici. Gli effetti benefici del consumo delle carote è davvero ampio

La presenza di fibre solubili e anche di una buona quota di fibre insolubili, permette alle carote di: aumentare la massa fecale, favorendo l'attività intestinale; aumentare lo stato di idratazione delle feci, migliorando così la consistenza delle stesse; esercita un’azione prebiotica, facilitando la crescita di batteri benefici nell’intestino; proteggere le mucose, sia quella gastrica che intestinale, dalle sostanze nocive ed irritanti presenti negli alimenti.  Quindi, se hai il colesterolo ed i trigliceridi alti, ricorda di consumare 2-3 carote crude prima di ogni pasto. Le fibre solubili presenti nelle carote, creeranno una patina gelatinosa sulla superficie dell’intestino, riducendo l’assorbimento del colesterolo e dei grassi presenti nel pasto.

Meglio evitare di mangiare troppe carote se si ha il diabete in quanto contiene zuccheri.

Il suo utilizzo è ampio e va dalla cucina all'uso fitoterapico e cosmetico.

In cucina è utilizzato sia crudo che cotto, come antipasto ma anche come dolce, ha un'incredibile varietà di ricette, la radice può essere utilizzata sia nella sua interezza , ma anche grattugiata, a Julienne, frullata, a rondelle...

Cosmesi

Da ragazza quando i mie capelli era lunghi e di colore castano chiaro usavo molto le carote per dargli dei riflessi dal colore arancio, un metodo semplice ed economico: frullavo un paio di carote, aggiungevo un cucchiaio di olio di oliva, amalgamavo bene il tutto fino a formare una pappetta omogenea e lo applicavo sui capelli, tenevo in posa, con un asciugamano vecchio, per almeno un'ora, quindi sciacquavo e facevo uno shampoo leggero. Vi assicuro che erano lucenti e con riflessi stupendi, sparivano dopo pochi passaggi, ma erano assolutamente naturali!

Avevo anche creato un'ottima crema colorata, dopo aver frullato una carota, anche solo mezza, raccoglievo il succo filtrato e aggiungevo alcune gocce nel palmo della mano insieme con un po' della solita crema idratante, il colorito del mio viso assumeva un aspetto "sano", di una che era appena stata al mare...era il fondotinta di chi crede nelle virtù naturali degli alimento, ma anche di chi ha pochi soldi in tasca.

Le carote in cucina.

L'utilizzo delle carote in cucina è davvero vasto, pertanto mi limiterò a darvi una ricetta per ogni portata.

Antipasto

Polpette di carota: frullate mezzo kilo di carote, leggermente scottate vi facilita, mettete in una terrina, aggiungete due uova, grana grattugiato, circa un etto, altrettanto di pane grattugiato, aggiungete sale pepe, un pizzico di zenzero e prezzemolo tritato, amalgamate bene e formate delle polpettine, potete friggerle in abbondante olio di oliva, oppure disponetele in una terrina,  su fondo adagiate la  carta forno e infornateli per 10/15 minuti come piace a voi la doratura delle polpettine. Servitele con delle fettine di formaggio di capra e sarà un antipasto sfizioso.

Primo

Mezze maniche al pesto di carote

Frullate  3 etti di carote già cotte, unite 1 etto  formaggio cremoso, un pizzico di zenzero. quando la pasta sarà cotta amalgamate bene la crema, quindi decorate con del prezzemolo tritato e delle mandorle tritate grossolanamente. 

Secondo

Frittele di carote e lenticchie

Frullate circa mezzo kilo di carote già cotte, unite 3 etti di lenticchie cotte, aggiungete 1 uovo e mescolate bene, se il composto risulta troppo morbido aggiungete del pane tritato, unite dell'erba cipollina tritata sottile e formate delle frittelle,  friggete o mettete in forno, servite con una misticanza sarò un secondo leggero e vegetariano.

Dolce

Di torte e tortine con la carote esistono diverse ricette, io di solito amo fare la classica torta alle carote con una piccola variante, il pistacchio.

Grattugiate 350 gr. di carote, se volte potete aggiungere qualche buccia di arancia o limone, per un profumo più intenso.  In una ciotola lavorate 3 uova con 2 h di zucchero, aggiungete lentamente la farina, 2 h, e 120ml di olio di semi, mescolate a lungo e unite una bustina di lievito, a questo punto potete unire la crema di carote e se vi piace, 1 h di pistacchi tritati bene, non dimenticate un pizzico di sale.

Mettete nel forno caldo a 180° per 30/35 minuti. Servite coperta di zucchero a velo!


Nel linguaggio dei fiori la carota rappresenta la felicità.


Le carote nella letteratura.

Le carote hanno dato anche vita a delle bellissime opere letterarie, come non ricordare:

Pel di carota, un classico della letteratura per l'infanzia scritto da Jules Renard.

Rosso malpelo, celebre novella di Giovanni Verga

Aforisma di Cechov


Le carote negli usi delle medichesse

Nell'antica arte delle erbe anche la carota nascondeva delle proprietà magiche, indossare il fiore delle carote, meglio se selvatiche, aiutava la donna ad aumentare la capacità di concepire un figlio. Le antiche medichesse facevano indossare i fiori sul ventre della donna, nel  plenilunio,  questo le rendeva in poco tempo di essere in grado di restare incinte.

Si possono mangiare anche i semi, sembra che avessero lo stesso potere, non ci è dato sapere quanto ne mangiassero, per cui, non provate a farlo, se non dopo aver chiesto al vostro medico. Mangiare le carote durante l'allattamento ne aumenta la produzione.

Lo stesso si ripeteva per l'uomo i fiori venivano messi a contatto con il pene e la potenza e fertilità magicamente aumentava.

I fiori bolliti nel vino, sempre raccolti durante la luna piena,  aumentano l'eccitazione sessuale!


Non dimenticate per Natale di lasciare le carote davanti alla porta, le renne di babbo Natale sono stanche ed hanno bisogno di energia per riprendere il loro volo con il carico di regali.


Maria Lucia 


Mi è stato utile consultare: 

https://www.cure-naturali.it/articoli/alimentazione/nutrizione/carote-colorate-proprieta-e-usi.html

https://www.my-personaltrainer.it/benessere/carote.html

https://ricette.donnamoderna.com/idee-in-cucina/carote-proprieta-benefici-controindicazioni

lunedì 11 ottobre 2021

Premio Urania Edizione 2021


Premio Urania 

Edizione 2021 


 nuova edizione del premio Urania 

per il miglior romanzo di fantascienza italiano inedito.


Urania Mondadori bandisce la nuova edizione del premio Urania per il miglior romanzo di fantascienza italiano inedito. 

IL CONCORSO SI SVOLGERÀ SECONDO LE SEGUENTI NORME: 

1 Sono ammesse solo le opere in lingua italiana, inedite, mai pubblicate neppure parzialmente, né partecipanti ad altri concorsi nello stesso anno. I romanzi dovranno avere una lunghezza minima di 200 cartelle dattiloscritte e una massima di 300. La cartella dattiloscritta deve essere di 30 righe di 60 battute circa, fino a un massimo di 2000 battute, spazi inclusi. 

2 È consentito partecipare con una sola opera. 

3 Il contenuto dovrà essere strettamente fantascientifico. Non saranno accettate opere di fantasy o weird/horror. 

4 È ammessa la partecipazione di autori già pubblicati in “Urania” o collane a essa collegate.

 5 I romanzi dovranno essere inviati via posta al seguente indirizzo:

 PREMIO URANIA 2021 c/o URANIA - ARNOLDO MONDADORI EDITORE 20090 SEGRATE (MILANO) entro e non oltre il 30 novembre 2021. 

Vale la data del timbro postale. Non si accettano manoscritti e i dattiloscritti non saranno restituiti Le opere dovranno essere inviate in due copie e i concorrenti dovranno indicare chiaramente le proprie generalità e il domicilio, nonché il numero di telefono e l’indirizzo e-mail. 

Sarà cura della redazione comunicare a tutti i partecipanti, esclusivamente via e-mail, i nomi dei finalisti, che saranno anche pubblicati sul blog (www.uraniamondadori.it). Non saranno fornite ulteriori informazioni sulle opere in concorso. 

ATTENZIONE: per partecipare è indispensabile allegare al dattiloscritto il Certificato di Partecipazione (CdP) originale che si trova nelle ultime pagine dei fascicoli di “Urania” usciti in edicola nel 2020-2021 (triangolino al piede della pagina del colophon).

 6 Una giuria composta da esperti esaminerà i dattiloscritti, assieme alla redazione, e decreterà il vincitore, il cui romanzo sarà pubblicato su “Urania” nel 2022.

mercoledì 6 ottobre 2021

L'essenza del tempo di Brunella Giovannini

L'essenza del tempo

 di 

Brunella Giovannini

recensione di
Maria Lucia Ferlisi

A volte basta poco per cambiare la vita di una persona che fino a qualche giorno prima festeggiava felice i traguardi raggiunti. Un soffio e la vita cambia e ti pone altre prospettive e tu che hai il "tempo" tra le mani, un bene prezioso,  devi essere artefice del cambiamento.

Questo è il messaggio che l'autrice Brunella Giovannini ha voluto trasmettere ai lettori e lo fa con garbatezza, con gentilezza: come è lei nella vita di tutti i giorni. 

Le  piccole storie cesellate attorno a Ombretta , protagonista del romanzo, sono pillole di saggezza quella popolare, quella eterna e si riflette nei vari personaggi che ci regala attraverso la sua scrittura equilibrata ed elegante.

Possiamo definirla una piccola saga dal sapore padano con qualche intrusione partenopea per rendere il romanzo di ampio respiro e reale, e dove i sentimenti prevalgono.

Tutte le storie sono collocate alla perfezione, una dietro l'altra,  per poi arrivare al finale per ricongiungersi. 

Una storia di emozioni, di solidarietà, di  sentimenti e affetti che vi consiglio di leggere.

Scheda libro

Autore: Brunella Giovannini

Titolo: L'essenza del tempo

Casa editrice: Leucotea

Pagine: 182

Sinossi

Abbiamo tutti la presunzione di tenere saldamente tra le mani le redini della vita, ma ciò che deve accadere, accadrà, con o senza il nostro benestare. Ombretta non avrebbe mai immaginato che nel giorno del suo ventitreesimo compleanno un grave incidente le avrebbe sconvolto l'esistenza. Da quel momento, solo il tempo e gli affetti l'aiuteranno ad accettare la sua nuova condizione. 

Dopo tanti anni, il destino riporta sulla sua strada un amico di vecchia data e tra i due si manifesta finalmente quel sentimento rimasto sopito da sempre. Insieme iniziano a programmare il domani auspicando tanta serenità, ma una nube scura minaccia il futuro.



lunedì 4 ottobre 2021

Vittoria Aganoor, una grande poetessa dimenticata.

Vittoria Aganoor
una grande poetessa dimenticata. 
Un’altra grande poetessa di cui non risulta alcuna traccia nei libri di letteratura  sicuramente è Vittoria Aganoor.

Vittoria Aganoor è nata a Padova il 26 maggio del 1855 e morì a Roma nel  , il padre Edgar era un conte di origini armene per cui insieme con le sorelle ebbe una vita agiata. I suoi  studi furono di formazione classica con il noto maestro giacomo Zanella e sotto la sua guida iniziò a comporre delle liriche e nel 1876 pubblica il suo primo saggio poetico.

Luna, i bei tempi andati

sempre mi stanno in cor

quando al tuo dolce albor

gli occhi volgea.

Laghi, montagne e prati

diffusi di seren

nel candido tuo sen

scorger credea.

Scorger credea la danza

d' alati abitator.

Oh come sogna il cor

quando è contento!

[p. XIV]

Triste, deserta stanza,

cupo cinereo mar

ora quel tuo m' appar

disco d' argento.

Ed or coi rai bagnati

di memore dolor,

Luna, il tuo mesto albor

seguo pel cielo. [1]

 Nello stesso anno si trasferisce a Venezia ma trascorre lunghi periodi a Padova per continuare i suoi studi con il maestro, inizia anche una forte corrispondenza con il poeta Domenico Gnoli e riesce a pubblicare una sua lirica nella riovista  letterario dell’amico poeta. Nel frattempo morì il padre e a lei toccò prendersi cura della madre malata. Aveva un carattere chiuso e le lue poesie riflettevano malinconia. 

“Estremamente garbata e piacevole all'esterno, nascose sempre il suo carattere tormentato e depressivo, che trovava sfogo, invece, in alcune sue liriche in cui si parla di incomunicabilità, desiderio di morte e di potenza, desiderio di libertà dalle regole e costrizioni del vivere civile. Si occupò per lunghi anni della madre, cui era legata da un forte legame affettivo, e solo dopo la sua morte, nel 1899, cominciò a pensare ad un proprio percorso di vita autonomo.”

Anche Benedetto Croce ebbe parole lusinghiere per le poesie di Vittoria, peccato che il suo perfezionismo e la sua timidezza le impedirono di pubblicare tutte le sue opere, molte sono rimaste chiuse nei suoi quaderni e lette solo a pochi amici.

Orgoglio mio, dunque a sopir non vali

Questo che il cor tormenta

Pensier, cui serva io torno?

Dunque non sai più vincere?

Dunqe ogni possa è spenta?

E tanto forte io t' ho creduto un giorno!…

Un superbo mortal, che te non cura

Nè sa quanto m' ha offeso;

Ecco a chi ceder sai!

E soffri ch'ei mi soffochi

Sotto l' ingiusto peso

D'una pietà che non gli ho chiesta mai?

Nel 1901 si sposò a Napoli un deputato dalle origini nobili: guido Pompilj e con lui si trasferì a Perugia. La sua felicità e l’amore per il marito migliorarono il suo carattere e si rifletté anche nelle sue opere che diventarono meno malinconiche e il tema dell’incomunicabilità viene abbandonato.

Purtroppo la vita coniugale che la rende felice dura poco e nel 1910 si ammala di un tumore e durante un tentativo di operazione muore l’otto maggio, il giorno successivo, a poche ore dalla morte della moglie, il marito si toglie la vita con un colpo di pistola alla tempia.

Ecco l’elenco delle sue opere:

I cavalli di San Marco, Venezia, Stab. Tip. C. Ferrari, 1892.

A mio padre. Versi, Venezia, Stab. Tip. Lit. C. Ferrari, 1893.

Leggenda eterna, Milano, Treves, 1900.

Nuove liriche, Roma, Nuova Antologia, [1908].

Poesie complete, a cura e con introduzione di Luigi Grilli, Firenze, Successori Le Monnier, 1912; successiva edizione, premessavi una lettura tenuta dall'autrice al Collegio Romano, Firenze, F. Le Monnier, 1927.

Nuove liriche, a cura di John Butcher, Bologna, Nuova S1, 2007.

Lettere e carteggi:

Lettere a Domenico Gnoli, 1898-1901, per la prima volta edite a cura di Biagia Marniti, Caltanissetta, Roma, Sciascia, 1967.

Lettere a Giacomo Zanella (1876-1888), a cura di Adriana Chemello, Mirano, Eidos, 1996.

Lettere scelte di Vittoria Aganoor ad Antonio Fogazzaro, a cura di Brunone De Toffol, Mansue, Comune, Biblioteca comunale, 2002.

Aganoor, la brezza e il vento, corrispondenza di Vittoria Aganoor a Guido Pompilj, a cura di Lucia Ciani, Bologna, Nuova S1, 2004.

Vittoria Aganoor, Almerigo da Schio: lettere (1886-1909), a cura di Lucia Ciani, S.l., Ribis, 2005.



Notizie tratte da:

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_Aganoor

https://www.lib.uchicago.edu/efts/IWW/texts/htmlfiles/A0001-T003/

Una scrittrice dimenticata: Giovanna Zangrandi

  Giovanna Zangrandi Nacque il 13 giugno a Gallierae morì il20 gennaio del 1988 a Pieve di Cadore. Il vero nome era Alma Bevilacqua, ma nell...

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.