mercoledì 6 ottobre 2021

L'essenza del tempo di Brunella Giovannini

L'essenza del tempo

 di 

Brunella Giovannini

recensione di
Maria Lucia Ferlisi

A volte basta poco per cambiare la vita di una persona che fino a qualche giorno prima festeggiava felice i traguardi raggiunti. Un soffio e la vita cambia e ti pone altre prospettive e tu che hai il "tempo" tra le mani, un bene prezioso,  devi essere artefice del cambiamento.

Questo è il messaggio che l'autrice Brunella Giovannini ha voluto trasmettere ai lettori e lo fa con garbatezza, con gentilezza: come è lei nella vita di tutti i giorni. 

Le  piccole storie cesellate attorno a Ombretta , protagonista del romanzo, sono pillole di saggezza quella popolare, quella eterna e si riflette nei vari personaggi che ci regala attraverso la sua scrittura equilibrata ed elegante.

Possiamo definirla una piccola saga dal sapore padano con qualche intrusione partenopea per rendere il romanzo di ampio respiro e reale, e dove i sentimenti prevalgono.

Tutte le storie sono collocate alla perfezione, una dietro l'altra,  per poi arrivare al finale per ricongiungersi. 

Una storia di emozioni, di solidarietà, di  sentimenti e affetti che vi consiglio di leggere.

Scheda libro

Autore: Brunella Giovannini

Titolo: L'essenza del tempo

Casa editrice: Leucotea

Pagine: 182

Sinossi

Abbiamo tutti la presunzione di tenere saldamente tra le mani le redini della vita, ma ciò che deve accadere, accadrà, con o senza il nostro benestare. Ombretta non avrebbe mai immaginato che nel giorno del suo ventitreesimo compleanno un grave incidente le avrebbe sconvolto l'esistenza. Da quel momento, solo il tempo e gli affetti l'aiuteranno ad accettare la sua nuova condizione. 

Dopo tanti anni, il destino riporta sulla sua strada un amico di vecchia data e tra i due si manifesta finalmente quel sentimento rimasto sopito da sempre. Insieme iniziano a programmare il domani auspicando tanta serenità, ma una nube scura minaccia il futuro.



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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.