lunedì 7 maggio 2018

Concorso Internazionale di Poesia "Sant'Antonio Abate" VIII edizione

Carissimi poeti e poetesse
se quando scrivete una poesia non sapete a quale santo votarvi per trovare l'ispirazione, o per supplicarne la  vittoria, ebbene oggi so quale può essere il vostro santo a cui indirizzare tutte le preghiere: Sant'Antonio Abate.

Il perché è molto semplice, la parrocchia di S. Antonio Abate, di Barcellona Pozzo di Gotto ha indetto un concorso letterario.

Se vi state chiedendo dove si trova questo paesino, subito accontentati: il paese di Barcellona si trova in provincia di Messina splendido angolo della Sicilia, con la sua cultura e le sue tradizioni.

Il concorso presenta diverse sezioni, tra cui quella dedicata alla poesia religiosa, e non poteva essere altrimenti e la sezione dedicata ai giovani.

Potete cominciare a scrivere, oltre alla vittoria avrete la bellissima occasione di immergervi in uno straordinario borgo siculo, e magari assaggiare due arancine o arancini? (eterna domanda sul sesso degli arancini).

Nell'augurarvi in bocca alla penna, vi do in seguito altre informazioni.
Maria Lucia




Concorso Internazionale di Poesia "Sant'Antonio Abate"
VIII edizione


Art. 2 - Il concorso è articolato nelle seguenti 5 sezioni:
sez. A: POESIA IN LINGUA ITALIANA, edita e inedita, a tema libero;
sez. B: POESIA IN LINGUA SICILIANA, edita e inedita, a tema libero, con allegata traduzione;
sez. C: POESIA IN LINGUA DIALETTALE (di tutte le altre regioni italiane), edita e inedita, a tema libero, con allegata traduzione;
sez. D: POESIA RELIGIOSA, edita e inedita, in lingua italiana o in dialetto, a tema: “Dio è Padre e Madre;
sez. E: POESIA JUNIORES “Primi passi” (fino a 17 anni), edita e inedita, a tema libero.
N.B.: Le opere partecipanti non devono essere state premiate ai primi 3 posti in altri concorsi (pena esclusione).
 Art. 3 - Modalità di partecipazione: Ogni concorrente può presentare fino a un massimo di 3 componimenti poetici per sezione, redatte su foglio formato A4, carattere Times New Roman o Arial, corpo 14 o più, in n° 6 copie anonime, più una in busta chiusa riportante all’esterno della stessa la sezione dove si intende partecipare. La copia in busta chiusa dovrà essere firmata, completa di cognome e nome, indirizzo, recapito telefonico (anche del cellulare), indirizzo e-mail, e inserita nel plico di spedizione. E’ gradito eventuale curriculum letterario o breve biografia;
 Art. 4 – La SCHEDA DI PARTECIPAZIONE, allegata al bando, completa in tutte le sue parti, dovrà essere inserita nel plico di spedizione contenente le opere partecipanti in formato anonimo (non inserirla nella busta piccola contenente la copia completa dei dati richiesti!);
Art. 5 Modalità di pagamento: Ogni concorrente può partecipare a una o più sezioni. Il concorso non ha scopo di lucro. Le quote di partecipazione saranno utilizzate esclusivamente, anche se solo parzialmente, a coprire le spese di segreteria, e di quant’altro risulterà necessario unitamente alla Parrocchia quale organizzatore ufficiale. Le quote sono così suddivise:
  • per 1 sezione: € 10,00
  • per 2 sezioni: € 15,00
  • per 3 e 4 sezioni: € 20,00
Sezione E - Poesia Juniores: GRATUITA (è gradito un libero contributo)
La quota potrà essere inviata in contanti, ben celata nel plico di spedizione, tramite versamento su carta PostePay Evolution n° 5333 1710 3827 8830, oppure con bonifico su PostePay Evolution – n° IBAN: IT31E0760105138210851010861” – CF: LQANCC80B53A638F intestato a Nuccia Aliquò - Causale: “spese segreteria 8° concorso di poesia”, accludendo copia del bonifico e del versamento nel plico con gli elaborati;
Art. 6 – Gli elaborati vanno spediti entro e non oltre il 31 maggio 2018 (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo: 8° Concorso Internazionale di Poesia “S. Antonio Abate” – c/o Antonino Foti, via Stretto 1° Garrisi, 23 – 98051 Barcellona Pozzo di Gotto (Me), con posta ordinaria o raccomandata. In caso di smarrimento l’organizzazione non si assume alcuna responsabilità. Per agevolare coloro che sono impossibilitati o hanno difficoltà a spedire il plico per via postale, è possibile inviare le proprie opere attraverso email, all'indirizzo ninofoti59@libero.it, sempre nel rispetto del regolamento del concorso ( quota da versare su postepay, allegare scheda di adesione e copia del versamento postepay). Gli elaborati non verranno restituiti;



mercoledì 2 maggio 2018

10 Letture immancabili

Carissime amiche ed amici
avete trascorso bene questo lungo week end? Mi auguro di si, io mi sono dedicata alla lettura, visto che la tosse ed il raffreddore hanno deciso di albergare  a periodi alterni nel mio corpo.

Ho terminato il nuovo romando di Lorenzo Marone, i due libri per i due gruppi di lettura e tra un suffumigio e l'altro ho anche letto un libro di una mia amica, esordiente, di cui presto vi scriverò la recensione.

Non sapendo cosa fare ho dato libero sfogo alla scrittura, interrotta da un pensiero.
Quali sono i libri che  dovresti assolutamente leggere nella vita.

Detta così sembra un pensiero banale, ma appena cominciate a cercare di elencarli, diventa difficile, non riesci a dare la precedenza, per dieci scritti, ne mancano altrettanti belli e immancabili per la formazione non solo culturale.

I libri che vi sono piaciuti di più sono davvero tanti, ma se ne scegliamo  soltanto dieci, la scelta si che si fa dura.

Io ho provato a farla. Sono consapevole che vi sono altri libri che non possono mancare nella lettura dei grandi testi, ho dato la precedenza a questi.
Ditemi la vostra classifica adesso. Se qualcuno di voi non ha letto qualche testo..non è mai troppo tardi per farlo.


  1. Per la delicatezza e la semplicità per cui vengono esposti pensieri complessi sulla vita: IL PICCOLO PRINCIPE  di Antonie De Saint Euxpérie.
  2. Per il personaggio femminile, delicato, complicato e triste: Anna Karenina di Lev Tolstoj.
  3. Una storia italiana la cui descrizione dell'aspra Sardegna e dei suoi personaggi le è valso il premio Nobel per la letteratura, unica donna italiana: Canne al vento di Grazia Deledda.
  4. Per la magia della sua scrittura, dove finzione e realtà si mescolano con grande abilità: Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez.
  5. Per il senso d'inquietudine che pervade l'animo umano , un romanzo che non cesserà mai di essere attuale: Il processo di Franz Kafka
  6. Un romanzo che ha visto lontano, possiamo dire previsto il futuro, un romanzo attuale di riflessione: 1984 di George Orwell.
  7. La vita di una persona non è solo una, ma tante, a seconda da chi vi vede e vi ascolta, l'intramontabile: Uno nessuno e centomila di Luigi Pirandello
  8. Un personaggio in grado di donare speranza all'interno di una guerra civile: Per chi suona la campana di Ernest Hemingway
  9. Un classico immancabile nella letteratura femminile e per la difesa dei diritti: Il secondo sesso di Simone Beauvoir
  10. Ultimo, ma non per questo meno affascinate ed emblematico: Amleto di William Shakespeare.

giovedì 26 aprile 2018

Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo

Le tartarughe tornano sempre 
di
 Enzo Gianmaria Napolillo

recensione di Maria Lucia Ferlisi


Salvatore vive in un'isola bellissima, dal sole caldo e dal mare che si tinge di tutte le sfumature di azzurro. Un'isola deserta d'inverno che si anima d'estate con l'arrivo dei turisti che hanno scoperto questa piccola perla del Mediterraneo. 

La madre di Salvatore vende centrini, lavorati nelle fredde e ventose sere d'inverno, ai tanti turisti che affollano l'isola; il padre invece pesca con una piccola barca e vende il pescato giornaliero ai ristoranti. 

Le vie e le cale sono interrotte dal vociare dei turisti, dalle auto e dai motorini. Sembra di essere in una piccola metropoli,ma l'isola rimane sempre tale: un porto caldo ed accogliente per tutti colore che la visitano. 

In questo clima di assolata, incontaminata ed eterna bellezza nasce la storia d'amore tra Salvatore e Giulia, figlia di una coppia di turisti, che lavorano tutto l'anno per concedersi il meritato riposo in una calma e tranquilla isola, dova l'aria è pulita, il sole è caldo ed il mare è blu. 


La storia di amicizia ed amore tra i due ragazzi si nutre per un  solo mese all'anno, poi s'interrompe, ognuno ritorna alla propria vita, agiata quella di Giulia, senza pretese quella di Salvatore. La lontananza è dura, ma lo scambio di lettere, la cui busta è rosa, per non finire dimenticata nella cartella di un postino, allieta ed accorcia le loro distanze. 

Sono giovani, ma sanno che non è facile far crescere un amore quando si è lontani, ancor meno se le differenze sociali sono distanti anche loro. Ma quando si è giovani si pensa che tutto è possibile, che l'amore possa rompere ed eliminare confini e pregiudizi. Nel loro cuore sono consapevoli che il futuro è lontano, meglio vivere intensamente il loro mese d'amore, godere del sole e del mare cristallino.


Ma il mare porta sempre novità, a volte belle a volte meno. Ed una mattina di sole accecante, la vista dei ragazzi intravede qualcosa nel mare, sono ombre scure, non si capisce bene, cercano di filtrare l'intensità del sole con le mani, si avvicinano, immergono i piedi in quell'acqua che un attimo prima era cristallina. 
Adesso non lo è più..è nera..nera di corpi che galleggiano, il sole è sempre caldo, ma i corpi dei due ragazzi sono gelati, i due ragazzi sono attoniti, mai avevano visto dei corpi inermi galleggiare in quelle acque dall'azzurro perfetto. Corrono, vanno in cerca di aiuti, qualcuno è ancora vivo qualcuno può essere salvato.


Adesso l'isola è cambiata. I turisti scappano,  la loro tranquilla vacanza agiata è stata interrotta dalla morte, dalla povertà Scappano. Meglio non vedere, né sentire

Anche Salvatore e Giulia sono cambiati, la maturità è scesa sulla loro spensierata gioventù.

Soltanto gli isolani restano, formano catene umane, aiutano sono solidali, perché l'isola non è di nessuno ma è di chiunque vi si sofferma.

Anche Giulia deve andare, non vorrebbe, il suo cuore è stato scosso, ma ritorna a Milano.
Le distanze diventano ancor più insormontabili, lei non verrà più in vacanza in quell'isola di migranti sporchi di povertà, i suoi genitori sono disgustati. 

Salvatore allora sfida le distanze va a Milano durante le vacanze Natalizie, s'immerge nel freddo nello smog, per rivedere Giulia. Sfida anche l'ironica arroganza del padre che gli fa notare la differenza sociale. Ritorna a casa, deluso, amareggiato e sconfitto. Ma l'isola dei migranti accoglie sempre tutti. Abitanti, turisti e migranti. Perché l'isola sa essere generosa.
 Allora non c'è speranza per l'amore tra i due ragazzi e per i migranti? Non vi resta che leggere il romanzo.

L'autore con questo romanzo affronta un tema duro, quello dell'accoglienza e della solidarietà, e lo fa intessendo una storia d'amore difficile tra due giovani diversi per estrazione sociale. Due temi che sono sempre attuali e simili. 

Gli strati sociali non si scavalcano e nemmeno il diverso viene accolto. Alla fine il tema è unico, il diverso deve stare da solo, così come il povero non può accedere nella scala sociale superiore, un'equazione tristemente imperfetta. 

Ed è quello che ci trasmette Napolillo in questo delicato e poetico romanzo. L'umanità gridata, fotografata con le parole emerge, riga dopo riga per farci riflettere per mostrarci come la povertà e la fame fanno parte del tessuto sociale e spetta a noi non abbandonarli morire, a non trasformare i loro corpi in tristi sagome nere che galleggiano nell'azzurro del mare. 

Tocca a chi resta aiutare, creare una catena umana di solidarietà. Lampedusa ne è un esempio di valore, coraggio e umanità verso il prossimo, ma non basta. Tutti noi dobbiamo cooperare.

Enzo Napolillo con uno stile impeccabile e  armonico permea il romanzo di senso di fratellanza. Ci mette di fronte due mondi diversi, nord e sud, due città diverse, una dal sole puro e mare cristallino, l'altra, Milano, grigia di smog e cemento, due culture e strati sociali diversi, quello modesto di Salvatore, quello agiato ed aristocratico di Giulia e del padre.

Un romanzo che sa mettere in evidenza i tratti salienti senza esprimere giudizi, fa parlare soltanto i personaggi, le loro differenze e fa parlare la natura. Questo basta. Le critiche e i giudizi sono inutili, non servono a niente.

 Il tempo fa maturare e avvicinare, e Lampedusa con il suo mare e la sua umanità è di chi arriva, di chi rimane, e di chi non dimentica il senso di fratellanza.
 Un libro commovente da leggere per riflettere, un libro dedicato ai giovani, il nostro futuro, per allargare gli orizzonti e creare un futuro diverso.
Un romanzo che deve essere introdotto nelle letture scolastiche, già dalle medie.

Sinossi
Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell’azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell’acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo.

Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l’estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d’inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell’estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell’acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra.

Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L’isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell’estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento in una notte stellata. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.

Giulia e Salvatore ora ne sono sicuri. L'isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se ne va. Non di chi dimentica.

martedì 24 aprile 2018

Come districarsi nel mondo dei concorsi letterari.

Carissimi lettori e lettrici, districarsi nel mondi dei concorsi letterari non è facile, soprattutto se siete alle prime armi, per questo voglio darvi qualche suggerimento, visto che ho iniziato  prima di voi.
Molti giudicano i concorsi letterari presenti nel web, una vera e propria inutilità, non servono a nulla e non hanno nessun valore.
Affermazioni che in parte possono essere vere. Tuttavia bisogna fare alcune considerazioni.
La prima è riservata a chi ama scrivere racconti.

Come ben sapete il racconto è una narrazione breve, chi fa questa scelta, che in passato era la prassi, non può sicuramente aspirare a partecipare al Premio Calvino, quindi se vuole mettersi alla prova per dimostrare,  se i suoi racconti sono validi, non gli resta che cercare nel web quelli che possono essere i concorsi più adatti a lui o lei.

Molti lettori non amano i racconti brevi, leggevo su un gruppo letterario di Facebook, di una lettrice che diceva che lei i romanzi con meno di trecento pagine nemmeno li considera. Rispetto il pensiero, ma io amo i racconti brevi che a volte racchiudono dei piccoli capolavori di letteratura in poche pagine, e sono certa che molti/e di voi saranno d'accordo con me.

  • La regola più importante quando volete partecipare ad un concorso è di guardare da quanti anni questo concorso si propone al pubblico, se è  presente da molti anni, nel mondo della letteratura, potete prenderlo in considerazione.
  • Se leggete che come premio è prevista la pubblicazione all'interno di una qualsiasi antologia...diffidate... Sicuramente poi vi proporranno l'acquisto di libri, consapevoli del fatto di quanto noi scrittori amiamo leggere i nostri racconti racchiusi in un romanzo.
  • Scegliete sempre concorsi gratuiti, o comunque con delle spese di segreteria minime.
  • Osservate sempre bene da chi viene proposto il concorso, se è un'associazione culturale, controllate il loro sito.
  • Scartate i concorsi proposti da bar, ristoranti o altro, servono soltanto a loro e non hanno nessun riscontro nel mondo culturale.
  • Ultima considerazione, non scontata, leggete sempre bene il regolamento.

Naturalmente tenete conto che vincere un concorso, è soltanto un piccolo riconoscimento che vale forse più a noi stessi, come stimolo per continuare, come incoraggiamento che la nostra scrittura ha una piccola validità.

Personalmente ho iniziato in questo modo. Partecipare ai concorsi aiuta a scrivere con maggiore attenzione, poi può essere una base di lancio per poi passare al romanzo vero e proprio.
I consigli terminano qui, per oggi, ne seguiranno altri. Se volete, potete commentare.
Alla prossima puntata Maria Lucia

lunedì 23 aprile 2018

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE IL VIAGGIO I° EDIZIONE 2018


Carissimi lettori e lettrici
non so voi, ma io amo la primavera, con l'esplosione dei colori, con i primi caldi tiepidi, con un leggero venticello che ti accarezza. 

Starei ore e ore fuori a godermi questa meravigliosa natura che ci regala tepore e calore. Ieri mi sono abbandonata alle due mie passioni, lettura e scrittura.

Ho quasi terminato la lettura del libro "L'amore a due passi" di Catena Fiorello, e ho scritto un po' sul mio quaderno a righe con la copertina rosa con dei bellissimi fiori. 
Poi ho ceduto alla dannazione del cellulare e ho guardato alcuni concorsi da postare nel blog.

Ho trovato quello che mi piaceva ed ecco qui che mi permetto di segnalarlo per voi. Si tratta di parlare di VIAGGIO, nel suo significato più ampio. Viaggio inteso come giro di vacanza, di studio di lavoro. Viaggio come percorso mentale o metafisico. Viaggio d'amore....c
Eccovi allora alcune informazioni per la partecipazione, e il mio solito in bocca alla penna....


PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE
IL VIAGGIO
I° EDIZIONE 2018
Sezioni
5. Il Premio si articola in due sezioni:
- Sezione A: poesia.
- Sezione B: racconto.
Tutte le opere, in entrambe le sezioni, dovranno essere attinenti al tema del 
premio: “IL VIAGGIO”, inteso in ogni forma ed accezione, anche 
metaforica.6. Ogni autore può partecipare con un massimo di n. 1 opera per sezione; 
si può partecipare, quindi, con un minimo di un’opera e un massimo di due.
Modalità di iscrizione
7. La partecipazione al premio è assolutamente gratuita. Non è dovuto 
alcun contributo, né quota di rimborso spese, né altra forma di compenso.
L’unica formalità richiesta è la preventiva registrazione nel sito 
www.quandoarriviamo.com , mediante l’apposito link o direttamente sul 
sito.
8. Il testo dell’ opera in concorso dovrà pervenire alla Segreteria del 
Premio esclusivamente in versione digitale, come allegato (pdf o word) a 
messaggio di posta elettronica all’indirizzo info@quandoarriviamo.com
Non saranno prese in considerazione opere pervenute a mezzo spedizione 
postale tradizionale o in qualsiasi maniera diversa da quella descritta nel 
presente bando.


10. Le poesie saranno valutate dalla Giuria del Premio in forma 
rigorosamente anonima. Pertanto, tutte le opere inoltrate a mezzo mail 
dovranno contenere, pena esclusione dal Premio, solamente il titolo e il 
testo della poesia (con eventuale traduzione se scritta originariamente in 
vernacolo o in lingua diversa dall’italiano), senza alcun tipo di riferimento 
all’autore e senza ulteriori elementi.
13. La mail dovrà contenere: a) opera partecipante in word o pdf; b) 
indicazione, nel corpo del messaggio, dei propri dati anagrafici (nome, 
cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, recapito telefonico e mail) c) 
attestazione originalità propria opera, mai premiata altrove.
14. La mail per l’iscrizione al Premio dovrà essere inviata entro il 
25.05.2018. Ogni iscrizione riceverà conferma di ricezione stesso mezzo.
Giuria e Risultati
Premi
17. Per ogni sezione saranno individuati:
- Le prime 3 opere classificate, dalla 1° alla 3°;
- Eventuali ulteriori opere meritevoli di segnalazione speciale della Giuria
o di menzioni d’onore.
18. Gli autori ai quali la Giuria assegnerà la Menzione d’onore riceveranno 
un attestato di merito. Gli autori ai quali la Giuria assegnerà la 
segnalazione speciale riceveranno una medaglia di segnalazione e un 
attestato di merito. Gli autori che si classificheranno ai primi tre posti di 
ciascuna sezione riceveranno un trofeo e un attestato di merito con 
motivazione.
19. Le esatte posizioni di classifica delle opere finaliste saranno 
comunicate soltanto durante la cerimonia di premiazione. I premi previsti 
dai precedenti articoli saranno attribuiti e consegnati esclusivamente
agli autori che presenzieranno alla cerimonia di premiazione stessa, salvo 
casi di straordinaria eccezionalità sui quali la Segreteria del Premio si 
riserva diritto d’insindacabile arbitrio. Nessun premio sarà dunque spedito 
o consegnato in altre forme, sedi e date. È comunque prevista la possibilità 
di farsi sostituire da un delegato appositamente nominato, e 
preventivamente comunicato alla Segreteria del Premio.

giovedì 19 aprile 2018

Premio Strega: i 12 titoli finalisti


Carissimi amici ed amiche
eccoci al solito appuntamento con il blog.

Oggi è uscita la lista con i 12 nominativi del Premio Strega che si contenderanno la vittoria.

 Sono rimasta molto sorpresa, non vi sono nomi conosciuti e soprattutto vi è una perfetta equità tra donne e uomini. 

Sono entrati in finale sei scrittrici e sei scrittori. Un bel risultato che fa ben sperare, che possa essere l'anno giusto per conferire la vittoria ad una donna? Incrociamo le dita ed attendiamo intanto la cinquina.

 Molti esclusi saranno delusi, è un premio ambito, ma io confido molto nell'imparzialità, soprattutto dei lettori e dei gruppi di lettura.
Non so voi se conoscete qualche nome, e se avete già letto qualche libro, personalmente ho già letto il romanzo di Lia Levi e La ragazza con la leica, mi piacerebbe leggerli tutti, ma il tempo è tiranno e non vivo di soli libri. 

 Cercherò di leggere qualche altro titolo, nei prossimi giorni cercherò le sinossi per vedere quelle che più si avvicinano alla mia lettura.
Quest'anno non sarà facile scegliere, tutti nomi sconosciuti, ma questa novità mi piace, finalmente un po' di spazio a chi sta cercando di entrare in questo difficile mondo della letteratura. 

Se qualcuno di voi ha letto qualche libro, mi piacerebbe sapere quale e se è piaciuto. Grazie!


Silvia FerreriLa madre di Eva, NEO Edizioni;
Helena JaneczekLa ragazza con la Leica, Guanda; 
Lia LeviQuesta sera è già domani, Edizioni E/O;
Francesca MelandriSangue giusto, Rizzoli;
 Angela NanettiIl figlio prediletto, Neri Pozza; 
Sandra PetrignaniLa corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza; 

 Marco BalzanoResto qui, Einaudi; 
Carlo CarabbaCome un giovane uomoMarsilio;
Carlo D’AmicisIl gioco, Mondadori; 
Elvis MalajDal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti Edizioni;
Andrea PomellaAnni luce, ADD Editore; 
Yari SelvetellaLe stanze dell’addio, Bompiani/Giunti.

martedì 17 aprile 2018

Non ti scordar di me di Laura San Brunone



Non ti scordar di me 
di 
Laura San Brunone
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi




Megan è fortunata, una famiglia felice alle spalle, un lavoro interessante a contatto con la natura, Kevin, un fidanzato innamorato che la conosce bene e l'ama alla follia.


Si sente protetta, ha quattro figure alle sue spalle, quattro capisaldi che la sorreggono sempre, in ogni momento della sua vita e si ispira sempre a loro.

"Ognuno di loro è parte di me. Modelli di una vita che non vestono più quei panni e che non si possono replicare in quest'epoca. Uso queste figure un po' come se fossero delle carte da estrarre durante il mio percorso, come se avessero il potere di cambiare la realtà."

Il generale buono e il grande albero sono  i suoi nonni, mentre le due regine sono le sue nonne. I nonni le persone più importanti della sua vita,  sono sempre nei suoi pensieri e anche se lontani basta una telefonata per sentirli vicini.
A volte ha degli incubi, sei sente fuori posto come se il GPS della sua vita non funzionasse a dovere, come se girasse al contrario. Ma che importa se poi hai al tuo fianco l'uomo migliore del mondo che ti chiede di sposarti portandoti nel luogo della casa che ha visto nascere il vostro amore. Una nuova casa, ristrutturata e pronta per dare un nuovo inizio di vita da sposati, una nuova Megan e un nuovo Kevin.
Adesso inizio a sentire delle necessità più impegnative per me; non che i mio lavoro e i miei obiettivi non lo siano, ma ho bisogno di conferme, di qualcosa che somigli a una certezza prodotta da noi due.

Entra la frenesia dei preparativi del matrimonio, non è facile da gestire se la data scelta è imminente, ma lei ha due amiche fantastiche, due sorelle per lei, Helen e Carole.
Tutto procede bene, ma il tarlo della gelosia s'insinua nella mente di Megan. Ricominciano gli incubi. Tutto cambia....

Mi rialzai, nel pieno dell'oscurità, barcollando, senza avere un punto fermo; mi sentivo persa, ma avevo il mio oggetto! No, non lo avevo più! Mi chinai, iniziai a cercarlo, tra quei gradini freddi, di un materiale simile al marmo. Provai più su, poi più giù... non lo trovavo! Ero distrutta! L'avevo perso! Provai a scendere nuovamente giù, con la speranza di ritrovarlo o di poterne prendere ancora, ma attorno a me solo buio, non vedevo nulla. Ero arrabbiata e impaurita. Avevo il cuore in gola! Le mani bruciate mi facevano male e non vedevo niente


Non posso dirvi altro perché il  finale del romanzo è  inaspettato.

L'autrice è al debutto come scrittrice,  il suo primo romanzo è un  noir con incubi che s'intrecciano con la realtà. Una vita perfetta, troppo perfetta, che sa quasi di finzione. Un uomo innamorato, ma sa nascondere troppo bene ciò che fa agli occhi innamorati di Megan.

Allora la realtà inizia a deformarsi, tutto si appanna, come un vetro bagnato durante la pioggia. I tuoi occhi diventano come quel vetro appannati, stanchi, delusi, non riesci più a distinguere la realtà. 

Non ho letto il libro ascoltando la musica del maestro Einaudi, come suggerito dall'autrice, la musica stupenda ho preferito ascoltarla a parte, ma seguite il suo consiglio è una musica dolcissima.

La trama del romanzo scorre bene, una scrittura lineare e fluida, peccato che sia interrotta da diversi errori. 

L'autrice riesce a mantenere un ritmo costante in tutto il romanzo,  il noir esplode, soltanto, nella parte finale del romanzo.

Forza Laura per essere alla tua prima esperienza sei stata brava, mantenere il ritmo non è facile, per gli errori puoi rivolgerti, la prossima volta, ad un buon editor. 
Il romanzo è stato scritto con passione e traspare tutta.


Sinossi

La storia parla di una ragazza appagata dalla sua vita: ha un buon lavoro, un uomo che ama alla follia, sta realizzano tutti i suoi desideri. Il fidanzato finalmente le chiede di sposarla e lei, presa da dubbi e prime insicurezze accetta felice. Con lei ci sono due grandi amiche del liceo che le faranno da testimoni alle nozze e l'aiuteranno con i preparativi per il matrimonio. Ma qualcosa va storto.Quando l'amore diventa qualcosa d'indispensabile e si trasforma in ossessione, è difficile essere lucidi e poter scindere la fantasia dalla realtà.
Racconto l'ossessione di amare a tal punto da immaginare situazioni inesistenti, autolesionismo, impulsi incontrollati della mente che portano a drammatiche situazioni.
L'amore viene descritta come un coltello affilato: il problema non è l'oggetto in sé, ma chi lo utilizza e per quali scopi.
Descrivo l'inaspettato che irrompe nelle certezze dell'innamorato, che divora lentamente l'anima di chi ama portandola verso l'oscurità.
Nel libro parlo anche di punti di riferimento importanti per la protagonista che l'aiuteranno a superare molti ostacoli della sua vita, come se fossero delle carte magiche da lanciare in caso di necessità.
E' solo il mio primo libro, ma l'ho scritto con passione. 


Questo libro nasce durante l'ascolto di alcune tracce musicali del pianista e compositore Ludovico Einaudi. Note dopo note, l'autrice ha sentito la necessità viscerale di riportare le sensazioni provate durante l'ascolto, trasformandole in un racconto intrinseco di profonde emozioni e sfumature dell'anima di chi ama senza limiti, alimentando questo sentimento fino all'esasperazione. Per cogliere a pieno tutte le sfaccettature, immergendosi nelle stimolanti sensazioni che hanno ispirato l'autrice, si consiglia l'ascolto di alcuni dei suoi brani durante la lettura. A ogni capitolo si suggerisce un brano musicale del maestro Einaudi come sottofondo, completando così quest'esperienza.

lunedì 16 aprile 2018

Le otto montagne di Paolo Cognetti


Le otto montagne di Paolo Cognetti
recensione di Maria Lucia Ferlisi

Pietro è un ragazzino tranquillo, un po' solitario, una madre che lavora in un consultorio ed un padre che lavora in una industria come chimico. 

Una vita familiare tranquilla fatta di molti silenzi anche e di tanta rabbia mista a nostalgia per la vita in città, lontani dalla purezza delle montagne. 

Vivono in una casa piccola, poco luminosa, dove anche affacciarsi ad un balcone non procura nessun piacere, vedi solo altre case, tutte in fila, tutte grigie, nulla a che vedere con le montagne. Luogo dove i suoi genitori si sono innamorati. E dove adesso ritornano ogni volta che possono. 

Il padre trasmette al figlio l'amore per la montagna, per le arrampicate silenziose, per il raggiungimento delle vette con l'unico obiettivo di ammirare quel silente panorama. 

Si recano a Grana un piccolo paese ai piedi del Monte Rosa e decidono di trascorre tutte le estati lì. Si, perché la vera montagna è bella nel periodo estivo, quando le ondate di turisti preferiscono altre mete, quando non senti più il loro fracasso che devasta la purezza ed il candore della montagna.

"L'inverno , in quegli annui, diventerà per me la stagione della nostalgia. Mio padre detestava gli sciatori, non voleva saperne di mischiarsi con loro: trovava qualcosa di offensivo nel gioco di scendere per la montagna senza la fatica di salirci, lungo un pendio spiazzato dalle ruspe e attrezzato con n cavo a motore. Li disprezzava perché arrivavano in massa e si lasciavano dietro soltanto rovine."

La madre risparmiando è riuscita ad affittare una piccola casetta per la gioia del marito e del figlio. Ed è proprio in quel paesino montanaro che Pietro incontra Bruno, un ragazzo della sua età che lavora occupandosi della vacche e del pascolo. Diventano amici e iniziano a scoprire luoghi abbandonati, torrenti e a rafforzare la loro amicizia. Estate dopo estate la loro amicizia diventa quasi fraterna al punto che i suoi genitori lo accolgono in casa a Milano per farlo studiare.

"Restammo zitti. Io che sapevo com'era non avevo bisogno d'immaginare niente per rivoltarmi contro quell'idea. Bruno avrebbe odiato Milano e Milano avrebbe rovinato Bruno, come quando sua zia lo lavava e vestiva e lo mandava da noi a imparare i verbi"

Ed estate dopo estate si rafforza il rapporto con il padre con le camminate lungo quelle montagne, con la scoperta delle montagne, della neve dei sentieri duri e ripidi, un approccio alla montagna che è un forte insegnamento alla vita. Ma ci vuole tempo per comprendere. Perché Pietro si allontanerà dal padre e da Bruno.

"Forse io e Bruno vivevamo davvero dentro il sogno di mio padre. Ci eravamo ritrovati in una pausa delle nostre esistenze: quella che mette fine a un'età e ne precede un'altra, anche se questo l'avremmo capito soltanto dopo.

Un romanzo di formazione incentrato sull'amicizia e sul rapporto padre figlio.
Una storia semplice, ma raccontata bene, basandosi sul non detto, sui silenzi, sulla difficoltà generazionale tra padre e figlio. Tra un genitore rabbioso e nostalgico ed un figlio inquieto. 

Su questi sentimenti prevale la montagna, descritta nel periodo più bello: l'estate, quando ne puoi ammirare la bellezza nei percorsi, nei colori, nei silenzi. 

Una montagna che fa da padre, che sembra allargare le braccia per accogliere le amicizie, l'amore, la nascita e la rinascita. Una montagna che sa penetrare i cuori anche quelli duri, come il cuore del padre di Pietro, ma che sa anche quietare gli animi. Una storia dura ma raccontata con eleganza e trasporto, amore e cruda realtà.

 Con una scrittura tranquilla e  nitida Paolo Cognetti riesce a parlare di sentimenti di rapporti difficili tra padre e figlio,  con un pizzico di nostalgia, di amarezza che rendono la storia piacevolissima da leggere.



Sinossi


Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia.

Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lí, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche.

Iniziano cosí estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piú aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa piú simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito piú vero: «Eccola lí, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.

Paolo Cognetti, uno degli scrittori piú apprezzati dalla critica e amati dai lettori, entra nel catalogo Einaudi con un libro magnetico e adulto, che esplora i rapporti accidentati ma granitici, la possibilità di imparare e la ricerca del nostro posto nel mondo.

venerdì 13 aprile 2018

Premio di poesia città di Legnano - Giuseppe Tirinannzi - XXXVI edizione

Carissimi lettori e lettrici
siamo arrivati al fine settimana che si prevede ancora grigio e nuvoloso.
Una primavera che sa di autunno, i colori dei fiori tardano a rallegrarci la vista, e dovrò attendere ancora per leggere sotto l'ombra del ciliegio nel mio giardino.

Non so voi, ma in questi momenti in cui la natura è triste, riesco a scrivere qualche poesia, la pioggia mi ispira molto e l'autunno anche. 

Per questo ho scelto di informarvi di un concorso di poesia dedicato a chi ha un libro, già edito, nel cassetto, bene, tiratelo fuori e dategli ancora luce inviandolo a questo concorso indetto dalla città di Legnano in onore ad un poeta che scelse questa città per vivervi e morire: Giuseppe Tirinannzi.
Sin da giovane, ebbe un'intensa attività poetica che non si interruppe mai. Il suo primo volume di poesie Carmina nova, con una prefazione di Roberto Mandel, è datato 1941, cui fece seguito un'opera di saggistica Processo ai genitori. Altre opere successive trattavano tematiche che variavano dall'amore alla politica, ai fatti di costume trattato nella maniera appassionata tipica toscana alla maniera di Trilussa, ma con sferzate che possono ricordare anche Marziale o la satira oraziana.
Riesce a comporre versi efficaci nel trattare con amara vigoria la satira civile, mentre è misurato e signorile nelle poesie amorose. Per altri aspetti, invece, si rivela un contemplativo solitario, incantato dalla natura. Nella poesia descrittiva il suo verso acquista una bella sonorità toscana, una musicalità suggestiva, un ritmo che non di rado tende al maestoso.


I premi sono consistenti e vale la pena tentare, attenzione scade il 30 aprile 2018.

Non mi resta che augurarvi un felice week end ed in bocca alla penna!
Maria Lucia


Premio di poesia città di Legnano 
 Giuseppe Tirinannzi 
XXXVI edizione

Sezione A
Poesia lingua italiana
Tema:libero
Copie:4
Lunghezza:libero
Opere ammesse:libro di poesia stampati tra il 1 gennaio 2016 e il 30 aprile 2018
Sezione B
poesia dialetti di area linguistica Lombarda e della Svizzera Italiana
Tema:libero
Copie:4
Lunghezza:libero
Opere ammesse:libro di poesia stampato tra il 1 gennaio 2013 e il 30 aprile 2018, oppure una silloge inedita composta di almeno 30 poesie
Sezione C
premio alla carriera
Tema:
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Quote di partecipazione:
la partecipazione è gratuita
Premi:
- Italiano 1.500 euro per ciascuno dei 3 finalisti della sezione italiano, più ulteriori 2.500 euro al vincitore.
– Dialetto 2.500 euro al vincitore della sezione dialetto
– Carriera 4.000 euro al vincitore della sezione carriera
Premiazione:
20 Ottobre 2018
sabato 20 Ottobre 2018 ore 16.45
sede Famiglia Legnanese,
viale Mattetti, 3
20025 Legnano (MI)

Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi

  Una scrittrice dimenticata: Elsa De Giorgi Elsa Giorgi Alberti, in arte Elsa de’ Giorgi, nasce a Pesaro il 26 gennaio 1914, da una famigli...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.