Non ti scordar di me
di
Laura San Brunone
recensione di
Maria Lucia Ferlisi
Megan è
fortunata, una famiglia felice alle spalle, un lavoro interessante a
contatto con la natura, Kevin, un fidanzato innamorato che la conosce bene e
l'ama alla follia.
Si
sente protetta, ha quattro figure alle sue spalle, quattro capisaldi che la
sorreggono sempre, in ogni momento della sua vita e si ispira sempre
a loro.
"Ognuno di loro è parte di me. Modelli di una vita che non vestono più quei panni e che non si possono replicare in quest'epoca. Uso queste figure un po' come se fossero delle carte da estrarre durante il mio percorso, come se avessero il potere di cambiare la realtà."
Il
generale buono e il grande albero sono i suoi nonni, mentre le due regine sono le sue
nonne. I nonni le persone più importanti della sua vita, sono sempre nei suoi pensieri e anche se lontani basta
una telefonata per sentirli vicini.
A
volte ha degli incubi, sei sente fuori posto come se il GPS della sua
vita non funzionasse a dovere, come se girasse al contrario. Ma che
importa se poi hai al tuo fianco l'uomo migliore del mondo che ti
chiede di sposarti portandoti nel luogo della casa che ha visto
nascere il vostro amore. Una nuova casa, ristrutturata e pronta per dare un nuovo
inizio di vita da sposati, una nuova Megan e un nuovo Kevin.
Adesso inizio a sentire delle necessità più impegnative per me; non che i mio lavoro e i miei obiettivi non lo siano, ma ho bisogno di conferme, di qualcosa che somigli a una certezza prodotta da noi due.
Entra
la frenesia dei preparativi del matrimonio, non è facile da gestire
se la data scelta è imminente, ma lei ha due amiche fantastiche, due
sorelle per lei, Helen e Carole.
Tutto
procede bene, ma il tarlo della gelosia s'insinua nella mente di Megan. Ricominciano gli incubi. Tutto cambia....
Mi rialzai, nel pieno dell'oscurità, barcollando, senza avere un punto fermo; mi sentivo persa, ma avevo il mio oggetto! No, non lo avevo più! Mi chinai, iniziai a cercarlo, tra quei gradini freddi, di un materiale simile al marmo. Provai più su, poi più giù... non lo trovavo! Ero distrutta! L'avevo perso! Provai a scendere nuovamente giù, con la speranza di ritrovarlo o di poterne prendere ancora, ma attorno a me solo buio, non vedevo nulla. Ero arrabbiata e impaurita. Avevo il cuore in gola! Le mani bruciate mi facevano male e non vedevo niente
Non
posso dirvi altro perché il finale del romanzo è inaspettato.
L'autrice
è al debutto come scrittrice, il suo primo romanzo è un noir con incubi che
s'intrecciano con la realtà. Una vita perfetta, troppo perfetta, che
sa quasi di finzione. Un uomo innamorato, ma sa nascondere troppo bene ciò
che fa agli occhi innamorati di Megan.
Allora
la realtà inizia a deformarsi, tutto si appanna, come un vetro bagnato
durante la pioggia. I tuoi occhi diventano come quel vetro appannati,
stanchi, delusi, non riesci più a distinguere la realtà.
Non ho letto il libro ascoltando la musica del maestro Einaudi, come suggerito dall'autrice, la musica stupenda ho preferito ascoltarla a parte, ma seguite il suo consiglio è una musica dolcissima.
La
trama del romanzo scorre bene, una scrittura lineare e fluida,
peccato che sia interrotta da diversi errori.
L'autrice riesce a mantenere un ritmo costante in tutto il romanzo, il noir esplode, soltanto, nella parte finale del romanzo.
Forza
Laura per essere alla tua prima esperienza sei stata brava, mantenere
il ritmo non è facile, per gli errori puoi rivolgerti, la prossima
volta, ad un buon editor.
Il romanzo è stato scritto con passione e traspare tutta.
Sinossi
La
storia parla di una ragazza appagata dalla sua vita: ha un buon
lavoro, un uomo che ama alla follia, sta realizzano tutti i suoi
desideri. Il fidanzato finalmente le chiede di sposarla e lei, presa
da dubbi e prime insicurezze accetta felice. Con lei ci sono due
grandi amiche del liceo che le faranno da testimoni alle nozze e
l'aiuteranno con i preparativi per il matrimonio. Ma qualcosa va
storto.Quando l'amore diventa qualcosa d'indispensabile e si
trasforma in ossessione, è difficile essere lucidi e poter scindere
la fantasia dalla realtà.
Racconto l'ossessione di amare a tal punto da immaginare situazioni inesistenti, autolesionismo, impulsi incontrollati della mente che portano a drammatiche situazioni.
L'amore viene descritta come un coltello affilato: il problema non è l'oggetto in sé, ma chi lo utilizza e per quali scopi.
Descrivo l'inaspettato che irrompe nelle certezze dell'innamorato, che divora lentamente l'anima di chi ama portandola verso l'oscurità.
Nel libro parlo anche di punti di riferimento importanti per la protagonista che l'aiuteranno a superare molti ostacoli della sua vita, come se fossero delle carte magiche da lanciare in caso di necessità.
E' solo il mio primo libro, ma l'ho scritto con passione.
Racconto l'ossessione di amare a tal punto da immaginare situazioni inesistenti, autolesionismo, impulsi incontrollati della mente che portano a drammatiche situazioni.
L'amore viene descritta come un coltello affilato: il problema non è l'oggetto in sé, ma chi lo utilizza e per quali scopi.
Descrivo l'inaspettato che irrompe nelle certezze dell'innamorato, che divora lentamente l'anima di chi ama portandola verso l'oscurità.
Nel libro parlo anche di punti di riferimento importanti per la protagonista che l'aiuteranno a superare molti ostacoli della sua vita, come se fossero delle carte magiche da lanciare in caso di necessità.
E' solo il mio primo libro, ma l'ho scritto con passione.
Questo
libro nasce durante l'ascolto di alcune tracce musicali del pianista
e compositore Ludovico Einaudi. Note dopo note, l'autrice ha sentito
la necessità viscerale di riportare le sensazioni provate durante
l'ascolto, trasformandole in un racconto intrinseco di profonde
emozioni e sfumature dell'anima di chi ama senza limiti, alimentando
questo sentimento fino all'esasperazione. Per cogliere a pieno tutte
le sfaccettature, immergendosi nelle stimolanti sensazioni che hanno
ispirato l'autrice, si consiglia l'ascolto di alcuni dei suoi brani
durante la lettura. A ogni capitolo si suggerisce un brano musicale
del maestro Einaudi come sottofondo, completando così
quest'esperienza.
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