martedì 17 aprile 2018

Non ti scordar di me di Laura San Brunone



Non ti scordar di me 
di 
Laura San Brunone
recensione di 
Maria Lucia Ferlisi




Megan è fortunata, una famiglia felice alle spalle, un lavoro interessante a contatto con la natura, Kevin, un fidanzato innamorato che la conosce bene e l'ama alla follia.


Si sente protetta, ha quattro figure alle sue spalle, quattro capisaldi che la sorreggono sempre, in ogni momento della sua vita e si ispira sempre a loro.

"Ognuno di loro è parte di me. Modelli di una vita che non vestono più quei panni e che non si possono replicare in quest'epoca. Uso queste figure un po' come se fossero delle carte da estrarre durante il mio percorso, come se avessero il potere di cambiare la realtà."

Il generale buono e il grande albero sono  i suoi nonni, mentre le due regine sono le sue nonne. I nonni le persone più importanti della sua vita,  sono sempre nei suoi pensieri e anche se lontani basta una telefonata per sentirli vicini.
A volte ha degli incubi, sei sente fuori posto come se il GPS della sua vita non funzionasse a dovere, come se girasse al contrario. Ma che importa se poi hai al tuo fianco l'uomo migliore del mondo che ti chiede di sposarti portandoti nel luogo della casa che ha visto nascere il vostro amore. Una nuova casa, ristrutturata e pronta per dare un nuovo inizio di vita da sposati, una nuova Megan e un nuovo Kevin.
Adesso inizio a sentire delle necessità più impegnative per me; non che i mio lavoro e i miei obiettivi non lo siano, ma ho bisogno di conferme, di qualcosa che somigli a una certezza prodotta da noi due.

Entra la frenesia dei preparativi del matrimonio, non è facile da gestire se la data scelta è imminente, ma lei ha due amiche fantastiche, due sorelle per lei, Helen e Carole.
Tutto procede bene, ma il tarlo della gelosia s'insinua nella mente di Megan. Ricominciano gli incubi. Tutto cambia....

Mi rialzai, nel pieno dell'oscurità, barcollando, senza avere un punto fermo; mi sentivo persa, ma avevo il mio oggetto! No, non lo avevo più! Mi chinai, iniziai a cercarlo, tra quei gradini freddi, di un materiale simile al marmo. Provai più su, poi più giù... non lo trovavo! Ero distrutta! L'avevo perso! Provai a scendere nuovamente giù, con la speranza di ritrovarlo o di poterne prendere ancora, ma attorno a me solo buio, non vedevo nulla. Ero arrabbiata e impaurita. Avevo il cuore in gola! Le mani bruciate mi facevano male e non vedevo niente


Non posso dirvi altro perché il  finale del romanzo è  inaspettato.

L'autrice è al debutto come scrittrice,  il suo primo romanzo è un  noir con incubi che s'intrecciano con la realtà. Una vita perfetta, troppo perfetta, che sa quasi di finzione. Un uomo innamorato, ma sa nascondere troppo bene ciò che fa agli occhi innamorati di Megan.

Allora la realtà inizia a deformarsi, tutto si appanna, come un vetro bagnato durante la pioggia. I tuoi occhi diventano come quel vetro appannati, stanchi, delusi, non riesci più a distinguere la realtà. 

Non ho letto il libro ascoltando la musica del maestro Einaudi, come suggerito dall'autrice, la musica stupenda ho preferito ascoltarla a parte, ma seguite il suo consiglio è una musica dolcissima.

La trama del romanzo scorre bene, una scrittura lineare e fluida, peccato che sia interrotta da diversi errori. 

L'autrice riesce a mantenere un ritmo costante in tutto il romanzo,  il noir esplode, soltanto, nella parte finale del romanzo.

Forza Laura per essere alla tua prima esperienza sei stata brava, mantenere il ritmo non è facile, per gli errori puoi rivolgerti, la prossima volta, ad un buon editor. 
Il romanzo è stato scritto con passione e traspare tutta.


Sinossi

La storia parla di una ragazza appagata dalla sua vita: ha un buon lavoro, un uomo che ama alla follia, sta realizzano tutti i suoi desideri. Il fidanzato finalmente le chiede di sposarla e lei, presa da dubbi e prime insicurezze accetta felice. Con lei ci sono due grandi amiche del liceo che le faranno da testimoni alle nozze e l'aiuteranno con i preparativi per il matrimonio. Ma qualcosa va storto.Quando l'amore diventa qualcosa d'indispensabile e si trasforma in ossessione, è difficile essere lucidi e poter scindere la fantasia dalla realtà.
Racconto l'ossessione di amare a tal punto da immaginare situazioni inesistenti, autolesionismo, impulsi incontrollati della mente che portano a drammatiche situazioni.
L'amore viene descritta come un coltello affilato: il problema non è l'oggetto in sé, ma chi lo utilizza e per quali scopi.
Descrivo l'inaspettato che irrompe nelle certezze dell'innamorato, che divora lentamente l'anima di chi ama portandola verso l'oscurità.
Nel libro parlo anche di punti di riferimento importanti per la protagonista che l'aiuteranno a superare molti ostacoli della sua vita, come se fossero delle carte magiche da lanciare in caso di necessità.
E' solo il mio primo libro, ma l'ho scritto con passione. 


Questo libro nasce durante l'ascolto di alcune tracce musicali del pianista e compositore Ludovico Einaudi. Note dopo note, l'autrice ha sentito la necessità viscerale di riportare le sensazioni provate durante l'ascolto, trasformandole in un racconto intrinseco di profonde emozioni e sfumature dell'anima di chi ama senza limiti, alimentando questo sentimento fino all'esasperazione. Per cogliere a pieno tutte le sfaccettature, immergendosi nelle stimolanti sensazioni che hanno ispirato l'autrice, si consiglia l'ascolto di alcuni dei suoi brani durante la lettura. A ogni capitolo si suggerisce un brano musicale del maestro Einaudi come sottofondo, completando così quest'esperienza.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.