domenica 9 giugno 2019

Elena Stancanelli: Venne alla spiaggia un assassino

Elena Stancanelli: Venne alla spiaggia un assassino

Carissime amiche ed amici vi presento  e vi consiglio il romanzo appena pubblicato: 
Elena Stancanelli - Venne alla spiaggia un assassino.

È un libro inchiesta,  scritto sotto la forma diaristica e con chiarezza giornalistica.
È il resoconto dettagliato di verità viste e percepite attraverso la propria esperienza, nessuno le ha raccontato nulla, ogni pensiero, emozione e descrizione è il frutto di chi vuole comprendere la verità. 

Per capire ciò che accade nel Mediterraneo, le morti, le OMG, le barche i scafisti, bisogna essere presenti e vedere con i propri occhi. È tutto vero ciò che vene detto da ministri che gettano odio e fango sugli immigrati, come un incendiario che butta benzina sul fuoco. 

Lei Elena, è partita ha vissuto alcuni mesi su una delle tante navi che salvano vite umane. Uomini e donne che lottano per salvare vite, ma la lotta più grande la devono fare contro chi li denigra e chi non comprende il perché delle loro azioni. Un romanzo inchiesta filtrato da una donna che vuole trovare risposte. 

Un romanzo che non si può recensire, ma si deve leggere per approfondire e non lasciare agli altri il potere di formare idee che non rispecchiano la realtà e disprezzano la vita umano.
donne uomini e bambini che lottano per sfuggire ad una morte certa e si appigliano alla speranza di poter vivere.

Troppi di loro terminano il loro viaggio nelle acque del mediterraneo, diventando cibo per i pesci...È questo che vogliamo veramente? Cerchiamo di comprendere chi è quest'uomo straniero e con esso da che parte stare.
"Gli uomini che salvano gli altri sono più belli, e anche più felici. Di me, ma anche di quasi tutte le persone che conosco."

Titolo: Venne alla spiaggia un assassino
Autore: Elena Stancanelli
Casa editrice: La nave di Teseo
Pagine: 200

Sinossi 

“Il mare Mediterraneo si sta riempiendo di morti. Barche inadeguate e stipate all’inverosimile navigano a vista, provando a raggiungere le nostre coste. Alcune ci riescono, altre vengono riacciuffate e riportate indietro, in Libia. Altre ancora, moltissime, affondano. Ho deciso di andare a vedere. Angosciata dall’irrazionalità e dalla ferocia che spinge ministri e politici a considerare i morti un buon esempio, un deterrente per gli altri migranti pronti a partire, mi sono imbarcata con chi invece vuole salvarli. Venne alla spiaggia un assassino è il racconto del tempo trascorso sulle barche delle famigerate ONG, trasformate in pochi mesi da alleate della guardia costiera italiana in colpevoli di ogni nefandezza. Donne e uomini che dedicano la propria vita al soccorso in mare e meriterebbero il Nobel per la pace e invece vengono insultati. Ma è anche una specie di romanzo d’avventura, la cui protagonista è convinta di fare la cosa sbagliata per lei, ma decisa a farla fino in fondo. Ci sono libri che si raccontano al ritorno, dopo essersi allontanati molto da se stessi, facendo i conti con un po’ di nostalgia, i ricordi e molta incredulità: abbiamo ceduto la nostra misericordia, la pietà, in cambio di niente. Stiamo facendo una terribile confusione tra colpevoli e innocenti. A volte è difficile capire da che parte stare, altre è facilissimo.”

Elena Stancanelli

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.