lunedì 25 giugno 2018

Neve in Agosto di Pete Hamill

Carissime amiche ed amici lettori
credete nella magia e nella fantasia? Pensate che possa esserci un "eroe" che riporta l'ordine nella vita?

Allora questo è il romanzo giusto per voi: Neve in Agosto. 

Già il titolo vi preannuncia che è un romanzo di fantasia, ma non è solo quello, è un libro che parla al cuore e vi dice:
"non fermatevi alle apparenze, prima di giudicare, fermatevi, approfondite la conoscenza e studiate".

Un romanzo ambientato nel dopoguerra americano, dove il disprezzo per gli Ebrei, nonostante l'olocausto, è ancora viscido, strisciante, odioso e tragico. Un romanzo attualissimo per i nostri giorni, come un monito, fa riflettere, e invita alla pace.

I messaggi giungono mescolati alla fiaba ed alla fantasia, ma non per questo meno forti o potenti.

Ci parla dei bulli, del loro disprezzo, della loro forza perché in branco ed esplodono la loro rabbia sui vecchi, massacrandoli di botte e verso il personaggio del nostro romanzo ancora ingenuo ed aperto alla vita, in bilico tra la conoscenza e l'adesione al branco.

Ci parla dei quartieri poveri e diseredati, abbandonati dalle istituzioni e per questo terreno fertile per gli aspiranti delinquenti.

L'inizio del romanzo è simile alle fiabe:
C'era una volta (era una mattina di sabato fredda e luminosa), in un sobborgo di case popolari, fabbriche e tram sulle pendici occidentali del quartiere di Brooklyn, un ragazzo chiamato Michael Devlin che si sveglio nel buio della sua stanza........
Ma quella mattina era diverso. Per via della luce. La sua stanza all'ultimo piano di una casa popolare al 378 di Ellisono Aveneu, era allo stesso tempi oscura e brillante. Minuscole perle argentate luccicavano  tra le ombre azzurre.....
Appena letto l'incipit capirete che questo è un romanzo straordinario, il mio pensiero è stato:
"come vorrei essere così brava a scrivere". 

Questo è un romanzo straordinario per la capacità letterario dell'autore Pete Hamill di giungere al cuore del lettore e parlargli di temi scottanti, duri e difficili. La mano sapiente dello scrittore sa come colpire il lettore, avvinghiarlo nelle spire della trama e farlo riflettere. 

Michael, questo ragazzino, che si apre all'adolescenza, cerca di capire la realtà, e si apre alla  vita. È cattolico, ma questo non lo ferma dal comprendere anche l'ebraismo. Per caso durante una tormenta di neve conosce un rabbino, ne nasce una forte amicizia, di scambio culturale diremmo oggi, lui gli insegna lo yiddish, il ragazzo ricambia insegnandogli l'inglese.

Qualche pagina risulterà difficile per le parole straniere usate, ma l'incanto di questa favola rimane tutta, ci descrive la realtà dei quartieri popolari abbandonati, dove è facile che cresca la rabbia,  dove le paure si trasformano in odio.

Ma come tutte le favole c'è il personaggio che ci apre la porta della conoscenza, per comprendere gli animi del nostro prossimo, che ci invita a non fermarci a scegliere la vita del branco, ma a pensare con la propria testa, costi quel che costi.

E come in tutte le favole c'è sempre un super eroe che sovviene ad aiutarci e a farci comprendere come è bella vita. E come dice l'autore nella prefazione:
Un ebreo non può vivere senza miracoli. 
(proverbio ydiidsh)

Scheda libro
Autore: Pete Hamill
Titolo: Neve in Agosto
Casa editrice: Salani
Pagine: 298


Sinossi
Brooklyn, 1946. Michael Devlin, un ragazzino irlandese di undici anni, vive con la madre in un casermone popolare. Il padre è morto in guerra, in Belgio. Nel mondo di Michael, il mondo del quartiere, della parrocchia, degli immigrati irlandesi, italiani e polacchi, dei fumetti e dei film d'avventura, entra all'improvviso una figura inaspettata: un rabbino di Praga, scampato all'Olocausto e assegnato alla misera sinagoga di Brooklyn. Nasce una belllissima amicizia: il rabbino racconta le leggende della magica città di Praga e il ragazzino gli insegna altri misteri, quelli della lingua inglese e della realtà dell'America e del baseball.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.