Carissime amiche ed amici del blog
mi piace quando lavoro al pomeriggio, così ho la mattina libera per scrivere sul blog.
Mi sono svegliata presto e sono andata a camminare per oltre mezz'ora sulla ciclabile del borgo antico dove abito, da una parte c'è una statale sulla quale sfrecciano, come schegge impazzite, le auto, dall'altra parte una vegetazione selvaggia, naturale che compensa e riempie per metà i polmoni di aria buona.
Al rientro stanca e sudata, ho ripreso a camminare dopo tre anni in cui ho subito varie interventi alle ginocchia, ho dovuto riposarmi, così ho deciso di leggere un po'.
Frequento un bellissimo gruppo di lettura presso la biblioteca di Mantova. Lei è un guru della lettura, scova piccoli capolavori tra tutte le case editrici, conosciute o meno, tra tutti gli autori, italiani e stranieri, e cosa che più le invidio: ricorda tutti i titoli ed autori!
Anch'io leggo molto, non come lei, lei lo fa per lavoro, anche, ma non ricordo i titoli, oppure li ricordo alla mia maniera, storpiata, ad esempio ho letto un romanzo davvero potente, intimo, suggestivo e maledettamente reale, nel proporlo al gruppo ho detto: appunti di un naufrago, c'ero quasi vicina, il titolo corretto era Appunti di un naufragio di Davide Enia.
Ritornando alla conduttrice del gruppo, Simonetta, al termine delle nostre impressioni sul libro scelto, ci ha condotti in biblioteca per consigliarci dei libri da leggere.
Risultato ho portato a casa 4 libri da leggere, più quelli che già mi eri ripromessa di leggere a giugno, più le recensioni...
Sul divano, che ha accolto la mia stanchezza mattutina, ho deciso di leggere Cani Selvaggi di Helen Humphreyes, suggerito da Simonetta.
Ebbene, non sono riuscita a scollarmi dal divano, ho dovuto terminarlo. Tutto e subito.
La storia narrata non poteva aspettare. Un romanzo duro, forte, come lo è la vita, come lo è la vita dei cani selvaggi, alla fine anche la nostra vita è selvaggia.
Adesso mi sento svuotata, una sensazione che mi assale quando leggo un romanzo talmente bello, che la mente non riesce a staccarsene, e sono passate solo poche ore.
Non posso prendere un altro romanzo ed iniziarne la lettura. Non riesco, la mente è avvolta nei personaggi, devo chiedergli tante cose. Non posso fare nemmeno la recensione. devo aspettare qualche giorno.
Questa sensazione di mancanza. di vuoto che ti prende lo stomaco quando termini un bel libro a voi capita? Come vi comportate?
Un abbraccio a tutti voi che mi leggete e a tutti coloro che fanno parte dei lettori fissi.
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