venerdì 9 febbraio 2018

Neera - un'autrice del passato

Carissime amiche ed amici del blog.

Oggi voglio parlarvi di una scrittrice dimenticata, che non figura in nessuna antologia scolastica, eppure fu un'autrice prolifica e brava, espressione del verismo, e portatrice di una ventata di freschezza per la condizione femminile. 

Una scrittrice che ha anticipato, con la sua tematica a favore delle donne, Sibilla Aleramo.

Vi posto alcune righe sperando di suscitare la vostra curiosità ed approfondire la sua conoscenza: NEERA.


Anna Radius Zuccari. nacque a Milano il 7 maggio 1846, e ivi morì 19 luglio 1918. 

Come scrittrice assunse il nome di Neera, la provenienza da una famiglia agiata e borghese fu interrotta precocemente, con la morte, della madre prima e del padre successivamente.

 Dovette trasferirsi, presso due zie, e le sue condizioni economiche cambiarono radicalmente. Nel 1871 si sposò con un banchiere ed ebbe due figli. La sua carriera artistica iniziò molto tardi, al ritorno nella sua Milano dove cominciò a frequentare salotti letterari. 

Fu amica di Verga e Capuana ed aderì anche lei al movimento Verista. Fu una scrittrice molto seguita, scrisse moltissimi libri , circa una quarantina, le sue storie erano sempre centrate sulla condizione della donna, anche se non si può e non fu, definita scrittrice femminista.

 Le sue storie erano ritratti della quotidianità di vita e delle tristi condizioni in cui versava sempre la donna


Storie di donne che devono sempre sacrificarsi, che devono sempre rinunciare alla propria affermazione sociale. La sua, fu una scrittura equilibrata, non amava gli eccessi del verismo e nemmeno del femminismo. I suoi racconti e novelle erano ritratti della quotidianità di vita.

Durante una conferenza tenuta dalla grande Antonia Arslan, ricercatrice delle scrittrici del passato, ha definito Neera una grande scrittrice, al pari di Matilde Serao, e merita un posto di tutto rispetto nell'antologia delle donne scrittrici, di cui lei si fa promotrice della loro scoperta e valorizzazione.

Teresa e Lydia sono tra i  romanzi di Neera, dove maggiormente esplicita la necessità delle donne a cercare un posto nella società di allora, una società che precludeva la loro affermazione, al di la dei ruoli precostituiti.

Alcuni tra i suoi romanzi più noti:

Vecchie catene, Milano 1878, Un nido, Milano 1880, Il castigo, Milano 1881, Il marito dell'amica, Milano 1885, Maura, Milano 1886, Teresa, Milano 1886, Lydia, Milano 1888, La freccia del parto, ed altre novelle, Milano 1894, Anima sola, Milano 1895, L'amor platonico, Napoli 1897, Uomini, uomini, donne, donne, Firenze 1903, Una passione, Milano 1903, Le idee di una donna, Milano 1904.



Un piccolo assaggio della sua scrittura tratto dal suo romanzo più noto: TERESA.
Erano proprio amiche, ora; da quando Teresina aveva compiuto i vent’anni, la pretora aveva voluto che le desse del tu. Venivano dietro silenziose; la pretora preoccupata, Teresa nell’estasi dei suoi sogni, guardando la riva opposta del fiume.
Bruscamente, com’era suo costume, la pretora disse:
— Guardi verso Parma, dove c’è Orlandi?
La fanciulla arrossì tutta, impreparata alla lotta.— Non negare, sai, è inutile. Il tuo è il segreto di Pulcinella.— Come?...— Come avviene sempre di questa sorta di segreti.Teresina raccontò ogni cosa; poiché custodir un segreto amoroso è una voluttà, ma farne la
confidenza ad un’amica è voluttà maggiore.Accesa in volto, con una sovrabbondanza di gesti e di parole, ella tentò di far capire come
Orlandi l’amava; ma la pretora l’ascoltava senza molta emozione, tacendo.— Vedi se l’ho trovato l'amore ardente e puro? Esiste!
La pretora continuava a tacere, camminando a testa bassa, coll'aria di persona che medita.— Ebbene, non credi?— Che cosa?— Che Egidio mi ami.— Oh! sì... lo credo.— E allora perché fai quella ciera scura?— Perché... non saprei, ma non sono d’opinione ch’egli possa renderti felice.— Non è un buon giovane?— Te lo accordo.— Hai visto, quando ci fu l’innondazione, come si prestò senza compenso alcuno, conrischio della vita? Tutti allora parlavano di lui come di un eroe.— È vero— Ha ingegno.— Senza discussione.— È simpatico, bello...— E questi sono, non v’ha dubbio, i suoi meriti piú evidenti.— Se poi lo conoscessi, nell’intimità, quant’è caro...— Anche di ciò sono persuasa. Ma è una testa calda, capisci? piena di grilli, con pocatenacità di propositi, con nessuna voglia di lavorare...64— Sembri mio padre! — esclamò Teresina con dispetto. — Come se tutti al mondodovessero essere posati, seri e noiosi per riuscire a qualche cosa di buono.— È un fatto — continuò la pretora — che da tre anni si mangia regolarmente i denari della
laurea.— Ma quest'anno no. Me lo ha promesso.— Voglio ammettere. E dopo?— Dopo ci sposiamo.— Così?La ragazza mostrò di non comprendere.— Non può esercitare l'avvocatura prima di averne fatta la pratica.— La farà.— Altri due anni.— Pazienza.— Egli di casa sua non è ricco...— Insomma finiscila. Io l'amo.Dopo questa interruzione violenta, la fanciulla pianse un poco, stringendosi al bracciodell’amica, ripetendole che adorava Egidio, che non avrebbe potuto vivere senza di lui.La pretora si intenerì; ricordò anche lei i suoi primi amori, le belle illusioni de’ suoi vent’anni.— Infine — mormorò — posso ingannarmi. Orlandi non è cattivo; se ti ama veramente, saprà compiere il miracolo.— Mi ama!Così gridò Teresina infiammata d’entusiasmo, colle braccia tese verso la riva destra del Po,
dove il sole tramontando accendeva i boschi.65XIV.La grande novità fra gli studenti, quell'anno, era la laurea d’Orlandi; una laurea splendida,vinta a furia d’audacia, come un assalto alla baionetta.Che cosa aveva potuto indurre quello studente così poco studioso ad abbandonare una vitache sembrava oramai entrata nelle sue abitudini?Si susurrava misteriosamente, a Parma, di un amore segreto. Al di qua del fiume, il mistero
si diradava di giorno in giorno: non era nemmeno piú un mistero. Tutti avevano veduto Orlandinella via di San Francesco, e ne indovinavano il perché. Le ragazze non potevano darsi pace apensare come mai il piú bel giovane dei dintorni si perdesse con quella Caccia, la quale non era né
bella, né appariscente.E la guardavano con curiosità invidiosa, quando usciva dalla messa, facendola passare dalla
testa ai piedi, commentandola sarcasticamente, a parole brevi, acute, saettanti.— È però simpatica — disse una volta Luzzi rispondendo alle sue cognatine.— Simpatica! — esclamò l'ultima delle Portalupi — ecco una parola inventata percontentino delle donne che non hanno nessuna bellezza.In casa non si sapeva ancor nulla, ma la pretora continuava a ricevere le confidenze diTeresina.— Quando fa conto di sposarti?— Appena finita la pratica.— Dove pratica?— Dal primo avvocato di Parma, il Sandri.— Tua madre non s’è accorta di nulla?— Non credo.— Diglielo.
Ma questo era uno scoglio. Teresina non sapeva da che parte rifarsi; 


Fonti.
Ogni anno, Antonia Arslan viene a Mantova per partecipare al Festivaletteratura, ed insieme con l'associazione AIDA, ci fa conoscere grandi scrittrici, letterate e poetesse del passato. Dobbiamo a lei il ritorno dall'oblio di queste autrici. 

Se partecipate al festival, non dimenticate di partecipare alle sue conferenze, allietate da performance di ballerine, musica e recitazione. Si tengono ormai da 8 anni presso il Teatro Bibiena al mercoledì , giorno dell'apertura del festival.


Dobbiamo ringraziare Antonia Arslan che ha riportato fuori dall'oblio autrice di successo di cui nessuna antologia letteraria cita. Questa grande scrittrice e riuscita a riportare in vita letterate di pregio e valore, facendoci conoscere autrici di grande spessore letterario.

Alla prossima autrice dimenticata.
Maria Lucia





giovedì 8 febbraio 2018

Akelion di Liliana Masoero


Carissimi amici ed amiche
in attesa della recensione del libro, vi presento il romanzo fantasy di Liliana Masoero: Akelion il ragazzo del pianeta Ombra.

Un romanzo autopubblicato di 366 pagine, la cui sinossi promette bene.

"Un'antica Organizzazione che, nell'ombra, difende la razza umana da efferati assassini che di umano hanno ben poco.
Tra omicidi, indagini, alieni, gatti parlanti, maghi e organizzazioni segrete riuscirà l'amicizia, nata tra i due ragazzi, a superare le barriere che dividono i loro due mondi?"

Vado a immergermi nella lettura, a presto per la recensione, ma prima vado a fare dei suffumigi per curare il mio raffreddore.

mercoledì 7 febbraio 2018

" UN MONTE DI POESIA 2018" - XIII PREMIO LETTERARIO di POESIA Città DI ABBADIA SAN SALVATORE

Carissimi amici ed amiche, poeti e poetesse, oggi ho pensato a voi segnalandovi, con molto anticipo, un concorso di poesia che merita la vostra attenzione per due motivi. 

Il primo motivo è sicuramente il tema proposto: la montagna, credo che i suoi paesaggi  siano una fonte inesauribile d'ispirazione. Per chi non ama la montagna, può, comunque inviare una poesia a sua scelta.

Il secondo motivo riguarda i premi, vile denaro (non tanto poi), coppe e libri, anche per chi non vince , ma sarà presente alla serata della premiazione.

Cosa ne pensate, vale la pena partecipare vero?
Allora non mi resta che augurarvi il mio solito: In bocca alla penna.



XIII PREMIO LETTERARIO di POESIA
  Città DI ABBADIA SAN SALVATORE 

" UN MONTE DI POESIA 2018"


Patrocinato dall' Amministrazione comunale e Proloco di Abbadia San Salvatore (SI) e dall' Accademia Vittorio Alfieri di Firenze Tredicesima edizione

 1) Sezione poesia a tema: "La montagna": vita, costumi, folklore, paesaggio. 

2) Sezione a tema libero: poesie edite o inedite. 

3) Sezione poesia dialettale: Poesia in vernacolo con traduzione in italiano 

4) Sezione giovani: poesia a tema libero riservata ai giovani da tredici a diciotto anni non ancora compiuti alla data di scadenza. (è obbligatoria la fotocopia della carta di identità). 

Per questa sezione non è richiesto il pagamento della quota di iscrizione.

Tutti gli elaborati dovranno essere inviati entro il 21 LUGLIO 2018 

E' consentita la partecipazione a poeti italiani e stranieri (scritti in lingua con traduzione in italiano). Sono ammesse fino ad un massimo di tre poesie per ogni sezione. Si può partecipare a più sezioni versando per ognuna di esse un contributo di partecipazione di ?10 per la prima poesia e ? 5 per ognuna delle poesie successive ( Es: per una sola sezione, tre poesie, euro 20).

 Gli elaborati NON devono avere già conseguito primi premi in altri concorsi e, unitamente all'attestazione di avvenuto pagamento, dovranno essere inviati: in forma cartacea (per posta) a INFOPOINT PRO LOCO Viale Roma N°10, 53021 Abbadia San Salvatore (Siena); per via telematica (per e-mail) a unmontedipoesia@alice.it 
Il pagamento della quota di partecipazione potrà essere effettuato tramite: VAGLIA POSTALE (stesso indirizzo dell'invio cartaceo degli elaborati); pagamento su POSTAPAY intestato a Tiziana Curti N. 5333 1710 1655 0440 bonifico bancario int.a Tiziana Curti su Iban IT59W0760105138241080941082 Inviare in ogni caso la copia della ricevuta del pagamento con nome e cognome ben leggibili. 

Ciascuna poesia (una sola per un foglio di formato A4) dovrà pervenire in due copie con intestazione indicante la sezione a cui si intende partecipare, il titolo dell'opera e il testo (rigorosamente fino ad un massimo di venticinque versi). Solo una delle due copie, (sulla stessa facciata dove è scritta la poesia) dovrà contenere: nome e cognome, indirizzo completo, recapito telefonico (fisso/cell), indirizzo e-mail e firma leggibile. 

Per la sezione GIOVANI, va anche indicata la data di nascita, su entrambe le copie. L'altra copia dovrà rimanere anonima. Non saranno accettati elaborati scritti a mano o riportanti dati illeggibili. I risultati saranno visibili sul blog: http:\\premiounmontedipoesia.wordpress.com PREMIAZIONE: Domenica 21 Ottobre 2018 in occasione della FESTA D'AUTUNNO presso il Centro Polifunzionale Giovani di Abbadia S. Salvatore (SI). I finalisti saranno avvertiti entro il mese di settembre 2018. 



PREMI: SEZIONE A TEMA "LA MONTAGNA" 1° premio: Assegno di ? 250,00 - Coppa e pergamena SEZIONE A TEMA LIBERO 1° premio: Assegno di ? 200,00 - Coppa e pergamena SEZIONE POESIA DIALETTALE 1° premio: Coppa e pergamena SEZIONE GIOVANI 1° premio: Coppa e pergamena 
PER TUTTE LE SEZIONI (eccetto quella speciale): 2°, 3°, 4° e 5° premio: COPPA e pergamena dal 6° al 10° classificato: medaglia e pergamena 
PER TUTTI: Libri e materiale informativo sul territorio. Tutti i premi assegnati dovranno essere ritirati direttamente dai vincitori. 

La mancata presenza alla cerimonia di premiazione comporterà la rinuncia al premio. Per informazioni e prenotazioni (pernottamenti, ecc.) rivolgersi a: INFOPOINT PRO LOCO TEL. 0577 770361 da lunedi a sabato ore 09-12 oppure al numero 3395904072

martedì 6 febbraio 2018

Aspettando te di Carlotta Pino

Aspettando te

di

Carlotta Pino

recensione di
Maria Lucia Ferlisi


Derek e Shannon si conoscono in un campo estivo della Svezia, a Smogen. Tra loro, seppur piccoli, nasce una forte simpatia che li porta ad essere sempre insieme.

Derek da subito si pone come un ragazzino vivace e combina guai e vi trascina l'amica. La loro storia d'amore, appena iniziata, s'interrompe subito, lui ritorna in Italia con sua madre.

Passano gli anni, ben sette, s'incontrano ancora e nasce l'amore, quello forte ed eterno.
Lui si è fatto trascinare da alcuni malavitosi dei quartieri di Napoli, diventando un piccolo boss, idolatrato da chi prima lo prendeva in giro. 
Conduce una vita da sballo, tra sesso e cocaina.
Ogni sua parola in quel momento era un pugno in pancia per me. Provai una
tenerezza incredibile per lui e una forte rabbia nei confronti di sua madre.
Ovviamente non potevo colmare quelle mancanze, di questo ne ero ben
consapevole. Ma cercai di confortarlo. Sentivo, da come parlava, che si era reso
conto dei suoi errori. Gli dissi che se era veramente pentito di ciò che aveva fatto,
era arrivato il momento di cambiare vita. Lo rassicurai: «A me dispiace per
quello che hai passato, non deve essere stato facile affrontare tutto da solo.

Shannon cerca in tutti i modi di portarlo via da quel giro, ma non ci riesce. Lo lascia anche se lo ama, anche se sa che non può vivere senza di lui. Cerca anche di dimenticarlo, si fidanza con un bravo ragazzo. Ma Derek è sempre nella sua mette, in ogni gesto, in ogni ricordo.


Ma la vita non è come si sogna, la realtà è sempre diversa da come la immaginiamo.

In questo racconto, tra l'autobiografico e la finzione, l'autrice, ci mette di fronte allo sviluppo di quello che è un amore malato. Un amore che ha tutti i presupposti per non essere tale, ma come sempre la donna, quando s'innamora, non vuole tener conto dei piccoli campanelli d'allarme. 

Lo stile "crocerossina" prevale, si vuole cambiare il partner, nella missione, quasi sempre inutile, di "Io ti salverò".
Arrivata a Napoli sua madre mi informò che lui non si trovava lì,
era partito per qualche giorno, non dicendo però a nessuno la sua destinazione.
Ero disperata, continuavo a chiamarlo ma lui non rispondeva. Speravo solo
che stesse bene, ovunque fosse. Finché, un giorno, mi arresi. Non lo cercai più.
Dopo un mese circa venni a sapere che mentre io ero tornata a casa lui era
stato con un’altra. Ma c’era dell’altro… 

L'autrice affronta il racconto con semplicità, ma con triste consapevolezza. Una storia che poteva essere sviluppata maggiormente, ma essendo alla prima esperienza, perdoniamo l'autrice, perché il messaggio arriva comunque forte e chiaro. 



L'amore quello vero e sano dovremmo riconoscerlo sempre, ma non è facile, non lo è per nessuno. Non può esserlo per una ragazzina che si affaccia all'amore.

A volte non lo è nemmeno per le donne mature, perché gli amori malati sono difficili da riconoscere, hanno il sapore della bugia, hanno il sapore di condurti in un mondo avventuroso..ma c'è sempre un risveglio. 

Ringraziamo l'autrice per questa testimonianza e l'invito ad approfondire per regalarci una storia più articolata su un tema così forte, fragile e importante.


Scheda libro

Titolo: Aspettando te
Autore: Carlotta Pino
Casa Editrice: Pubme
Pagine: 52


Sinossi

Tratto da una storia vera. Il libro racconta la storia di due bambini, che, dopo aver vissuto nello stesso luogo per qualche anno vengono separati dal destino. Quello stesso destino però li riunisce una volta divenuti grandi e li fa innamorare. Il ragazzo crescendo , inizia a prendere brutte strade, così, spinta dal grande amore che prova per lui , la ragazza proverà in tutti i modi a salvarlo da se stesso e dal suo destino ; questo nella speranza di poter finalmente coronare quel sogno d'amore tanto atteso.

Riuscirà l'amore a vincere su tutto?

lunedì 5 febbraio 2018

Lo stradivari perduto di John Meade Falkner

Lo stradivari perduto 
di 
John Meade Falkner
recensione di
 Ferlisi Maria Lucia

Due amici: John Maltravers e William Gaskell condividono l'alloggio all'interno dell'università di Oxford, hanno entrambi una forte passione per la musica e suonano spesso insieme.

John ama il suono struggente del violino, mentre William lo accompagna al pianoforte. 
Da subito le atmosfere sono cupe e ci preparano al cuore della narrazione che avviene attraverso una lunghissima lettera inviata ad Edward, figlio di John, dalla sorella del protagonista.

John scopre un vecchio spartito di un grande musicista del 1700 di Napoli, Graziani, e comincia a suonarla, rimanendo affascinato da questa "Areopagita". 

Una sera, mentre suona ancora questo spartito, ode dei rumori, dei cigolii strani provenire da una poltrona che si trova nella camera. All'inizio non ci fa caso, ma sera dopo sera i rumori sinistri invadono la stanza al ritmo dello spartito; una sera, complice un lampo, intravede la figura emaciata e dal viso bianchissimo di un uomo, seduto in quella poltrona. 
"quest'uomo o spirito d'uomo è stato seduto qui una sera dopo l'altra, e noi non siamo riusciti a vederlo perché abbiamo la mente opoca e ottusa. Ieri notte la virtù esaltante di una forte passione come quella che mi hai confidato, associata al potere di una bella musica, ha reso talmente acuto il tuo intelletto da farti acquisire, diciamo così, un sesto senso che ti ha permesso tutt'a un tratto di vedere quello che prima era rimasto invisibile."
Anche il suo fraterno amico, ode i rumori e intravede questa sagoma sinistra. John ormai trascina la sua vita succube di questo spartito e della figura che ogni volta viene a visitarlo per ascoltare il brano. 
Un giorno per caso spostando dei mobili, all'interno di una porta, di un finto armadio, ritrova uno straordinario violino, in perfette condizioni, la cui firma nella targhetta lo attribuisce al grande maestro italiano: Stradivari. 
Dopo averlo fatto valutare e accordare, inizia a suonarlo.

Attraverso le note ed il suono limpido e chiaro di questo stradivari  inizia il declino di John che si lascerà rapire dal suo suono.

Un romanzo gotico dall'eccezionale ritmo lento e descrittivo che ci porta nei meandri del cervello umano, di come sia facile restare legati, rapiti e affascinati dai fantasmi del passato e dal soprannaturale.

Una storia che intreccia colpi di scena e riflessioni, realtà e soprannaturalità, amore e malattia, musica e mistero.
Un romanzo che molto insegna a chi vuole accingersi a scrivere romanzi del  genere ghost.

L'autore sa descrivere non solo i personaggi e gli ambienti in cui si svolge la storia, ma ha saputo creare un'atmosfera, cupa, misteriosa che fin dalle prime righe ci conduce nel mistero del soprannaturale.

L'ambientazione tra l'Inghilterra e l' Italia, si dimostra un connubio perfetto; tra luoghi sacri e profani si svolge la vita di John con le angosce e le paure che s'intrecciano, in questo affascinate e misterioso romanzo, la cui musica intreccia e conduce la vita dei personaggi.


Scheda libro

Titolo: Lo stradivari perduto
Autore: John Meade Falkner
Casa Editrice: Neri Pozza
Pagine: 153

Sinossi

Nel 1842, come ogni giovane di belle speranze proveniente da Eton, John Maltravers frequenta l’Università di Oxford, iscritto a uno dei più antichi college inglesi, il Magdalen Hall. Nelle ore libere dagli studi coltiva la sua grande passione: la musica. Valente violinista, si esercita spesso nel suo appartamento, accompagnato al pianoforte da William Gaskell, studente al New College ed eccellente pianista. In una notte insolitamente calda, quando Gaskell ha appena lasciato il Magdalen Hall, sfogliando gli spartiti lasciati sul tavolo dall’amico, John è attratto da una copia manoscritta di alcune suite, redatta a Napoli nel 1744. 

Seguendo uno di quei misteriosi impulsi che sfuggono al controllo della ragione, posa lo spartito sul leggio, toglie il violino dalla custodia e comincia a suonare l’Areopagita, l’unica suite del libro che ha il pregio di un titolo. Alle battute iniziali di un’aria piena di brio, sente dietro di sé un cigolio proveniente da una vecchia poltrona di vimini. Un po’ divertito, un po’ seccato, senza volgere lo sguardo, conclude l’aria, chiude lo spartito e va a dormire. 

Qualche tempo dopo, alle prime luci dell’alba di una notte insonne – sotto l’effetto esaltante dell’incontro serale con la bella Constance Temple – dopo aver suonato con incomparabile slancio l’inizio della suite, attaccando di nuovo quell’aria, John riavverte quel rumore sinistro, seguito stavolta da una sensazione inconsueta e sconvolgente. Volge lo sguardo e, nella luce argentea del mattino, scorge, seduta sulla poltrona di vimini, la sagoma di un uomo… 

Scritto dalla mano sapiente di John Meade Falkner, ispirato a grandi classici gotici come Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde, pari per eleganza a capolavori come Giro di vite di Henry James, Lo Stradivari perduto è la storia di una possessione che, nella compita Inghilterra vittoriana, travolge un giovane uomo sino al punto da trascinarlo lontano dagli affetti, dalla fede, dai retti principi morali, tra città gotiche e corrotte, atmosfere pagane e un’Arte così perfetta da sembrare maledetta. 

venerdì 2 febbraio 2018

"I Colori del Sangue” di Eugene Pitch


Carissimi amici ed amiche del blog
prima di partire per un piccolo WE, vi segnalo un autore emergente, di cui presto vi darò la recensione.

Si tratta di: Eugene Pitch, un autore che ama e conosce il Giappone e la sua non facile lingua.

Ama la letteratura ed ha voluto anche lui esplorare il mondo degli autori con un romanzo di cui è anche editore, il titolo: I colori del Sangue.

Non mi resta che leggerlo per dirvi come è stata la lettura.
Vi lascio la sinossi.

A presto Maria Lucia



Sinossi:
 I Colori del Sangue” di Eugene Pitch

David fugge da un misterioso passato e vive ora a Londra, in un appartamento fatiscente e lavorando come cameriere in un bar. Il professore è il suo unico amico, un uomo che come lui è appassionato darte, cliente del bar e con cui instaura uninsolita amicizia.
Ray, insieme a sua moglie Miranda, vive alla giornata, lavora come fotografo e per questo motivo viaggia in continuazione.

Coshanno in comune Ray e David? Assolutamente nulla, almeno fino a quando una banda di criminali ben organizzata non decide di farli incontrare, rapendo loro le persone più care e costringendoli a collaborare.
I due dapprima si muovono separatamente, luno inconsapevole dellesistenza dellaltro, poi le loro strade si incrociano e da lì in poi dovranno unire le forze e portare a termine la pericolosa missione. Ma perché questi criminali hanno scelto proprio loro? Riusciranno a salvare le persone prese in ostaggio?

Questo thriller è un viaggio che collega le terre più remote e diverse, stregando il lettore con un mistero che ha origini lontane, anche nel tempo. Absorption - I Colori del Sangue è un romanzo carico di colpi di scena, dove lapparenza inganna.

mercoledì 31 gennaio 2018

"Luce perfetta" di Marcello Fois

"Luce perfetta" di Marcello Fois
recensione di Maria Lucia Ferlisi

Cristian è l'ultimo componente della famiglia Chironi, non ha mai conosciuto il padre, e la madre è mancata troppo presto, vive con la nonna Marianna, a Nuoro. Da sempre è innamorato di Maddalena, ma lei è la promessa sposa del suo migliore amico, un fratello. Si amano di nascosto, con la consapevolezza che nessuno dei due avrà mai il coraggio di confessare il loro amore alle rispettive famiglie.

Cristian intraprende delle amicizie che lo portano vicino ai brigatisti, viene trovato con l'auto carica di munizioni, il suo amico viene arrestato, lui si disperde nelle acque del suo paese. Viene dichiarato morto.

Un altro lutto, un altra tragedia per la famiglia Chironi, ma la stirpe non si è estinta, perché Maddalena è incinta

Nonostante il lutto, il matrimonio tra Domenico e Maddalena viene anticipato per "coprire" la nascita anticipata del figlio. Domenico è ignaro di tutto. Forse.

Marianna ha intuito tutto, sa che il figlio di Maddalena è suo nipote. Ancora menzogne, ancora segreti, continuano a colpire questa famiglia. Domenico si rivela un inetto. Non sa stare al passo dei tempi dell'urbanizzazione della sua città. Non sa gestire il patrimonio dei Chironi. Quell'amore totale per Maddalena è un ricordo lontano... Amore, odio e sete di vendetta, imperversano il resto del romanzo con un finale inaspettato.

La saga della famiglia Chironi è iniziata nel 2009 con “Stirpe”, nel 2012 è stato pubblicato “Il tempo di mezzo”, che ha ricevuto il Premio Strega, e termina con “Luce perfetta”, concludendo la narrazione della famiglia Chironi.

Un romanzo ben scritto che ti invita a leggere anche gli altri due, per comprendere meglio la storia di questa dinastia. Una storia che affascina e ti incolla alle pagine del libro, sia per l'impeccabilità dello stile, sia per il ritmo del romanzo.

L'abilità dell'autore è legata alla sua capacità evocativa, che sa trasmettere, riesce a trasportare il lettore nella Sardegna degli anni 70, ai primi focolai degli anni di Piombo, alle prime urbanizzazioni e allo scempio dei paesaggi naturali.

Trasporta il lettore nei menadri difficili dell'animo umano, nell'invidia, nell'odio, nella sete di vendetta e lo fa con una perfezione che pochi scrittori riescono ad avere.
Vi consiglio di leggere questa saga, iniziando dal primo libro.

Scheda libro
Autore: Marcello Fois
Titolo: Luce perfetta
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 306

Sinossi
"Cristian è intraprendente e deciso, "uno di quegli uomini che, a certe donne particolarmente intuitive, fanno l'effetto di parlare anche quando tacciono". Maddalena è altrettanto tenace, e ha dalla sua la forza di saper immaginare e insieme difendere - il proprio futuro. Sarebbero perfetti l'uno per l'altra, se il loro destino comune non avesse il nome di Domenico. 

Il sentimento che lega Domenico a Cristian "da un punto di vista della linea parentale genetica non ha nessun valore, ma da quello della linea parentale affettiva è quanto basta per dare senso a una vita intera".

Anche se hanno cognomi diversi, infatti, i due ragazzi crescono come fratelli. E quando - passati i furori dell'adolescenza - Nuoro si organizza per apparecchiare la festa di fidanzamento di Domenico e Maddalena (nel frattempo rimasta incinta), diventa chiaro a tutti che per Cristian non c'è più spazio. Se non fosse che lui è un Chironi, appartiene cioè a una famiglia "sempre caduta in piedi, perché il suo destino è di sembrare lì lì per precipitare, ma poi questo non accade mai". 

Tanto che quando si mette in mezzo Mimmíu - padre di Domenico, zio adottivo di Cristian - diventa evidente che la stirpe dei Chironi è troppo ingombrante per poter essere tollerata. Del resto "non si conosce veramente qualcuno finché non lo si può paragonare a se stessi"... "

lunedì 29 gennaio 2018

Premio di Narrativa Breve - Biblioteca di Sommariva del Bosco

Salve carissimi amici ed amiche del blog.
Passato il WE ci ritroviamo in questa settimana di nebbia e freddo. Giornate ideale per scrivere, in attesa dei primi caldi primaverili.
 Allora ecco un concorso adatto per voi, è indetto dalla biblioteca comunale del comune di Sommariva del Bosco, in provincia di Cuneo, ed è dedicato ai racconti brevi.
 Il tema per gli adulti, dai vent'anni in poi,  è libero; scade il 28 febbraio, avete un mese intero per elaborare un bel racconto. Forza, prendete in mano la penna ed iniziate a scrivere.
In bocca alla penna da Maria Lucia.


REGOLAMENTO E BANDO
Art. 1 – Il concorso è riservato a racconti in lingua italiana.
Art. 2–Il concorso si articola in tre sezioni:
–          Iª SEZIONE: aperta ad autori di età compresa tra i 14 anni e i 15 anni compiuti sul tema “AMICI A DUE   O A QUATTRO ZAMPE”
–          IIª SEZIONE: aperta ad autori di età compresa tra i 16 anni e i 20 anni compiuti sul tema “EMOZIONI”
–          IIIª SEZIONE: aperta ad autori di età uguale o superiore ai 21 anni a TEMA LIBERO.
Art. 3 – Le opere dovranno essere inedite, quindi né essere state premiate né segnalate in altri concorsi.
Per testi inediti si intende mai pubblicati in forma cartacea con codice ISBN.
Art. 4 – Ogni  concorrente può partecipare con un solo racconto,  della lunghezza massima di 4 PAGINE.
Art. 5 – Ciascuna opera dovrà essere inviata in nr. 6 copie con carattere Times New Roman corpo 12, interlinea 1, di cui una, in busta chiusa,  con allegato il modulo di partecipazione recante le generalità, l’indirizzo, il nr. telefonico, l’eventuale indirizzo e-mail, la firma dell’autore, nonché l’autorizzazione alla partecipazione da parte di un genitore se l’autore ha meno di 18 anni.
Il racconto non dovrà in alcun punto recare indicazione del nome dell’autore o altro riferimento che consenta il riconoscimento di quest’ultimo, pena l’esclusione dell’elaborato dal  concorso.
Su tutte le copie dovrà essere indicata la sezione a cui si intende concorrere.
Art. 6 – Non è prevista la restituzione del materiale inviato.
Art. 7 – La partecipazione è gratuita.
Art. 8 – Le opere dovranno essere inviate entro il 28 FEBBRAIO 2018 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:
Segreteria del concorso
Premio di narrativa “breve”                                                                                                       
Ufficio di Segreteria del Comune
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I testi trasmessi successivamente a questa data non verranno presi in considerazione.
Art. 9 – Tutti i lavori saranno sottoposti al giudizio di una giuria, che, basandosi sulla propria sensibilità artistica ed umana, terrà in  considerazione la qualità letteraria dello scritto, l’abilità nella composizione, l’originalità del contenuto e la capacità di coinvolgere emotivamente il lettore.
Art. 10 – Le opere saranno valutate in forma anonima a giudizio insindacabile e inappellabile della giuria.
Art. 11 – Saranno premiate le prime tre opere classificate. La giuria si riserva la facoltà di assegnare altri premi o fare segnalazioni, qualora lo dovesse ritenere opportuno. I premi dovranno essere  ritirati dai vincitori o da loro delegati.
Art. 12 – La premiazione si svolgerà in data e luogo da destinarsi ed i partecipanti verranno avvisati in tempo utile.
Art. 13 – La natura e l’entità dei premi saranno determinate successivamente.
Art. 14 – Gli organizzatori si riservano il diritto di pubblicare i racconti premiati, segnalati o di particolare interesse in una eventuale pubblicazione. In questo caso gli autori concedono il diritto di pubblicare il racconto senza pretendere alcun compenso a titolo di diritto d’autore, ma conservano la piena proprietà del racconto.
Art.15 – Il concorso e il suo esito verranno pubblicizzati attraverso la stampa ed altri mezzi di comunicazione.
Art.16 – La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata di tutte le norme del presente regolamento ed il loro mancato rispetto comporta l’eliminazione dal concorso.

sabato 27 gennaio 2018

Il giorno della Memoria

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, dedicato a tutte le vittime dell'Olocausto che ha causato la morte di circa sei milioni di ebrei. L'odio razziale ha colpito senza risparmiare alla morte donne o bambini.
Il male si è abbattuto non solo su uomini, donne e bambini ebrei, ma su tutti coloro che venivano considerati essere inferiori.
Essere omosessuale o disabile era sufficiente per essere deportato. Essere pazzo era un altro motivo. Essere semplicemente vicino ad una fila di deportati, e se uno in fila moriva, veniva sostituito e messo in fila al suo posto. Morivano Polacchi e Rom.
Si moriva nei campi di "lavoro". Si pativa il freddo e la fame. Si perdeva la dignità. Non eri più una persona,ma un cumulo di ossa che nella morte trovava la liberazione alla sofferenza lenta e crudele loro inflitta.
Si perdeva la speranza.
Si perché dai racconti dei sopravvissuti abbiamo compreso che l'unico modo per tenersi in vita era legato ad un sottile filo di speranza di riuscire a sopravvivere a quell'orrore.
Non tutti, per fortuna. È grazie a chi non ha perso la speranza, è grazie ha chi ha lottato contro la morte che abbiamo la testimonianza dell'orrore che per anni ha pervaso Europa.
Molte sono le testimonianze ed è importante leggerle e tramandarle. Perché mantenere in vita la memoria degli orrori degli stermini può aiutarci a fermarli. A fare in modo che non succedano più.
Abbiamo il compito di ricordare. Abbiamo il compito di non dimenticare. Abbiamo il compito di vigilare affinché la nostre società non producano altri mostri.
Negare la Storia come alcuni vorrebbero fare è soltanto un modo per generare altre stermini. Ciò non può e non deve accadere, per tutti i milioni di persone ebrei e non che sono stati uccisi, per tutti coloro che sono entrati persone ed sono diventati fumo dei camini di quei terribili forni crematori.
Vi ricordo alcuni testi che potete leggere, per mantenere vivo il ricordo anche voi.












PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE «DONNA» XXXVI Edizione

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.