mercoledì 11 settembre 2024

Scrittrici dimenticate: Laudomia Bonomi

Scrittrici dimenticate
Laudomia Bonomi

Laudomia Bonomi nacque l'otto dicembre del 1907 ad Aquila e morì a Roma il 21 febbraio del 2002.

 La sua era una famiglia nobile e da subito respiro un clima letterario che le favorì la crescita letteraria. La madre l'influenzò moltissimo e credette da subito nelle sue forti capacità di scrittrice, tanto che decise di usare come nome Laudomia da un personaggio di un  romanzo, assai caro a lei, di Massimo d'Azeglio Niccolò de' Lapi.

Diplomatasi maestra, iniziò subito ad insegnare nei paesini montani dell'Abbruzzo. 

Nel 1927 pubblica il suo primo romanzo: : Storie tragiche della montagna, una raccolta di novelle che si ispirano alle tante storie di cui era testimone insegnando  in paesini che vivevano ogni giorno miseria e difficoltà.. Dopo qualche anno scrive un secondo romanzo sempre ispirato alle realtà dei piccoli paesi abruzzesi.

Fu un attivista fascista e ricevette anche un prestigioso incarico presso il Tribunale dei minori dell'Aquila.

Dopo la fine del fascismo la sua vena letteraria continua con maggiore forza, scrive Il Fosso che riceve il Premio come opera inedita dal salotto letterario dei Maria Bellonci.

Nel 1950 riceve il prestigioso  Premio Bagutta Opera Prima, mai dato  a una donna, sempre con lo stesso romanzo.

Gi anni successivi sono interamente dedicati alla scrittura e si trasferisce a Roma per vivere appieno la sua identità letteraria con altri autori e autrici contemporanei. 

Laudomia è stata in gara per lo Strega nel 1960 con L’imputata, al Campiello nel 1964 con L’adultera, finalista allo Strega nel 1979 con Il bambino di pietra

Ebbe una forte e lunga amicizia con Maria Bellonci.



Negli anni '80 entra  in una forte depressione  che la porta a  un allontanamento dalla scrittura, che fu radicale dopo che la casa editrice Bompiani le chiese di cambiare integralmente un suo manoscritto nel 1985,  in quanto non corrispondeva ai gusti dei lettori.

Eppure la sua scrittura era sempre stata moderna,  chiara, precisa, attenta, equilibrata che ben ci stava nel panorama letterario degli anni '80.

Preferì ritirarsi senza più avere contatti letterari fino al sopraggiungere della morte nel 2002.

FLM.

Opere

  • Storie tragiche della montagna. Novelle d'Abruzzo, L'Aquila, Vecchioni, 1927.
  • Il canto dell'acqua, Palermo, Ires, 1928.
  • Il pesco vestito di rosa, Palermo, Ires, 1928.
  • Noterelle di cronaca scolastica, L'Aquila, Vecchioni, 1932.
  • Damina Celina ed altri racconti, Firenze, Bemporad, 1935.
  • Men avventure al nuovo fiore Milano, Bompiani, 1939.
  • Le due penne del pappagallino Torino, Paravia, 1948.
  • Il fosso  Milano, Mondadori, 1949; Milano, Bompiani, 1968 (
  • Palma e sorelle, Roma, Casini, 1954.
  •  L'imputata Milano, Bompiani, 1960; L'Aquila, Textus, 2007.
  • L'adultera Milano, Bompiani, 1964.
  • Vietato ai minori, Milano, Bompiani, 1974; L'Aquila, Textus, 2017.
  • Città del tabacco, Milano, Bompiani, 1977.
  • Il bambino di Pietra Milano, Bompiani, 1979; Roma, Cliquot, 2021.
  • Le droghe, Milano, Bompiani, 1982.
  • La rappresaglia, L'Aquila, Textus, 2003.




Bibliografia

La vita - LAUDOMIA BONANNI

Laudomia Bonanni | enciclopedia delle donne

Laudomia Bonanni - Wikipedia







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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.