Il 21 ottobre del 1846 nasceva Edmondo De Amicis, scrittore e giornalista, ricordato per aver scritto il famosissimo Libro per ragazzi CUORE.
Un libro che chi ha la mia età ricorderà quante lacrime abbiamo versato verso le storie "mensili" strappalacrime, pubblicate all'interno della storia di alcuni compagni di classe di una scuola torinese.
Chi non ha amato: La piccola vedetta Lombarda, Sangue Romagnolo,Il tamburino sardo, il piccolo scrivano fiorentino...
Un libro che è stato molto bistrattato, in quanto ritenuto troppo lacrimevole, troppo risorgimentale, troppo ideologico.
Tuttavia questo libro, il cui pregio di essere scritto come un diario scolastico, ha avuto un valore importantissimo che pochi gli riconoscono, il libro è stato scritto con l'intento di unire questa Italia attraverso i racconti, l'intento non era solo di natura pedagogica, ma soprattutto sociale.
Quest'Italia appena unificata, ancora non si conosceva tra le varie regioni, si parlavano dialetti diversi, le scuole erano ancora deserte, l'analfabetismo dilagava e l'italiano, come lingua ufficiale, era ancora poco conosciuta.
Il romanzo ha unificato il paese in modo molto forte, e le storie portavano a conoscenza un altra parte di noi, quelle regioni di cui non si conoscevano usi e costumi.
La vita di De Amicis fu travagliata, scossa dai continui litigi con la moglie, un figlio suicida, e rapporti difficili anche con l'altro, avvocato, che amava la solitudine.
Mori a Bordighera nel 1908 per emorragia cerebrale. Alla morte dell'unico figlio erede, e della moglie di lui, l'ingente patrimonio del De Amicis, che doveva essere destinato al comune di Torino città in cui visse, ed ai poveri, sparì misteriosamente.
http://www.raistoria.rai.it/articoli/edmondo-de-amicis-il-libro-cuore/25297/default.aspx
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