mercoledì 29 maggio 2024

Noi ragazze degli anni ottanta di Chiara Balzaretti

Noi ragazze degli anni ottanta 

                              di 

         Chiara Balzaretti




Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

A sedici anni o poco più, la vita dovrebbe essere spensierata, avida di progetti e sogni per il futuro, ma Crezia e Shine devono affrontare una vita piena di ostacoli dove il futuro è solo nero. Le cicatrici si mescolano alle lacrime e ai psicofarmaci, recluse in un reparto dove regna l'apatia, non hanno prospettive, ma solo  incertezze.


NUVOLASHINE Io che amo solo te, tu che mi hai presa con i miei difetti e le mie paure, tu che mi hai baciata sotto il vischio e dei tuoi baci io non posso fare a meno. Io fragile come ceramica, io che mi spezzo e non so ricompormi, io che senza di te non potrei più vivere. Io che senza di te vedo la fine, io che senza di te non vedo più me stessa. Noi che voliamo in alto in un ricordo lontano, noi che ci abbracciamo in questo presente e di questo presente ci nutriamo. Io senza passioni e ricordi, io che di questo luogo mi ricordo solo il vago, ma con te ho imparato a lasciarmi vivere e ad amare anche il più piccolo granello di sabbia. Vieni da me e stringimi forte, vieni da me e scriviamo ricordi, una polaroid tra le nostre mani. Un fluire di tempo indecifrabile. E noi che proviamo a danzare senza più tormenti e noi che suoniamo melodie sconosciute. Le mie dita sui tasti del tuo pianoforte, tu 58 che mi guidi e insieme componiamo la storia della nostra vita. Chissà se un giorno ti incontrerò nuovamente, chissà se un giorno il passato non esisterà più, chissà se un giorno torneremo ad amarci. Un giorno, al più presto.


Poi ci sono le voci che esplodono nella testa e non lasciano filtrare i pensieri, Shine non le sopporta più, martellano ininterrottamente e la vita diventa una tortura. L'unico luogo che può accoglierla è l'ospedale psichiatrico. In quel luogo di sofferenza incontra Crezia, una ragazza chiusa nel suo dolore e nel nero rassicurante dei suoi vestiti, Le use braccia erano piene di cicatrici emarginate e altre vive ma  amava la musica.


CREZIA E io che spero di sfuggire dalle emozioni che tacciono dentro me, le emozioni che si surriscaldano nel mio corpo e vado in fiamme, brucio come la peggiore delle streghe perché ho rinnegato l'amore, perché ho paura delle emozioni; le emozioni mi tormentano e mi feriscono, le emozioni sono schegge lanciate dal nostro destino e tali schegge noi le prendiamo in mano ma il vetro ferisce, l'amore ferisce, il sentire è un'arma a doppio taglio e con questa lama io mi faccio del male e il sangue scorre fluidamente. Lo vedo fondersi con i colori del tappeto, macchie indelebili sulla mia pelle. Non sono mai stata una brava figlia né una brava amica, non sono mai stata brava e a posto. Sempre con le mie sofferenze represse, sempre con le mie paure che si 57 nutrono del mio cuore. Sempre con il dolore tra le dita. Sempre con me stessa e le inquietudini di un'anima tormentata. Forse dovrei dirti addio, addio e a mai più, forse dovrei accettare i nostri segreti e li accetterò, mi prenderò cura di loro e viaggeremo assieme in un posto senza fine. Addio a te, addio a me, addio a noi. Addio.


Attraverso la sua amica conosce la musica di un cantante, Fede, braccia tatuate e mani delicate che intonano canzoni sublimi, si innamora totalmente di lui. Vorrebbe conoscerlo, parlargli fargli comprendere come è il suo mondo e come è difficile la vita anche per un'adolescente che si affaccia alla vita.

Dopo mille peripezie, con la complicità di altre ragazze, corona il suo sogno, lo conosce, lo incontra ancora dopo il concerto e nasce un amore profondo, tenero e unico.

Anche Fede è preda dei suoi demoni, la droga gli consuma l'anima, è caduto più volte e si è sempre rialzato, Adesso Fede E Shine si amano alla luce del sole. Anche la sua amica Crezia ha incontrato l'amore con  Pasin.

Adesso la vita sorriderà alle due ragazze o è soltanto l'inizio di altri disordini mentali , intrappolate nei problemi di depressione e droga del suo grande amore?

Vi invito a leggere questo romanzo, che ha il coraggio di parlare di malattie mentali in modo chiaro, a volte anche crudo, ma sempre senza filtri.

Una storia che è un dramma che viene spesso taciuto, nascosto, non mostrato. La malattia mentale è sinonimo di pazzia e allora largo alla vergogna, nascondiamola, neghiamola, non parliamo a nessuno delle nostre fragilità. Solo tra simili ci può essere solidarietà, comprensione e aiuto.

Una storia che ti prende e senza troppi veli ti butta in faccia la verità, molti giovani, oggi, sono come Crezia, Shine, Fede e Pasin e dobbiamo avere il coraggio di guardarli in faccia e ascoltare ciò che hanno da dire.

L'autrice con uno stile coinvolgente e un linguaggio appropriato ci mostra questa realtà e ci trascina nel mondo fragile dei quattro personaggi descritti.


TRAMA

Crezia e Shine sono due anime smarrite e consumate da esperienze di difficoltà e paura: entrano ed escono dalla psichiatria. Lottare per e con la vita risulta difficile, quasi impossibile, finché incontrano sulla loro strada due ragazzi, Fede e Pasin: due musicisti sregolati, che vivono al di fuori delle regole comuni. 

Si innamorano, ma si odiano anche: il loro è un amore contrastato, straziato dalle brutture dell’esistenza. Tuttavia con il tempo si consolida. Una sera come tante Crezia incontra Bri. Anche lui è un musicista: suona in un pub ed è un ragazzo dall’animo forte. Basta un gioco di sguardi per capirsi. Ama Pasin intensamente, ma Bri le dona protezione emotiva e sicurezza. La serenità che da tempo va cercando inutilmente .


Noi, ragazze degli anni Ottanta è un susseguirsi di vicende, di lotte a favore della vita, nonostante tutto; nonostante le difficoltà che la vita stessa pone.

Sono trattati temi forti: autolesionismo, depressione, dipendenze dalla droga e alcol, con lo scopo di dare giustizia alle esistenze dei protagonisti, che, come tanti ragazzi, trovano con difficoltà la strada verso il futuro. Con l’amore, la dedizione, il male che logora dentro diventa meno pesante e motivo di riscatto

SCHEDA LIBRO

Autore: Chiara Balzaretti

Titolo: Noi ragazze degli anni ottanta

Casa editrice: Self

Pagine: 151

lunedì 27 maggio 2024

Quante cose ci ha rubato la guerra di Manuela Barban




Quante cose ci ha rubato la guerra

di 

Manuela Barban

“Quante cose ci ha rubato la guerra” è un romanzo familiare ambientato negli anni della Seconda guerra mondiale, tratto dalla vera storia dei nonni dell’autrice, entrambi mossi, seppure in modi diversi, da un insostenibile desiderio di libertà"


SCHEDA LIBRO

Autore: Manuela Barban

Titolo: Q8uante cose ci ha rubato la guerra

Casa editrice: Las Vegas Edizioni

Pagine: 179


TRAMA

È il 1943 e con l’annuncio dell’armistizio Goffredo e Silvana devono dividersi. Lui, operaio specializzato all’Ilva di Trieste, riporta lei e la loro bambina in Liguria e le affida ai propri genitori ad Albisola.
Silvana, che è una donna moderna e indipendente, mal sopporta le ingerenze della famiglia del marito e decide di trasferirsi a Savona dalla sua migliore amica. Goffredo, geloso, reagisce con sospetto e Silvana gli spedisce lettere di fuoco contro la sua famiglia.


Nel frattempo Goffredo entra nella Resistenza: il suo compito è quello di salvare gli operai dalla deportazione nei campi di lavoro in Germania instaurando un rapporto ambiguo con una SS che lavora nel giornale di lingua tedesca. Presto dovrà prendere decisioni importanti per il futuro suo e dei suoi cari…


“Quante cose ci ha rubato la guerra” è un romanzo familiare ambientato negli anni della Seconda guerra mondiale, tratto dalla vera storia dei nonni dell’autrice, entrambi mossi, seppure in modi diversi, da un insostenibile desiderio di libertà.


martedì 21 maggio 2024

Mentre aspetti la cioccolata di Michiko Aoyama

 Mentre aspetti la cioccolata

 di 

Michiko Aoyama

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

In fondo a un bellissimo filari di ciliegi in fiori c'è un piccolo bar, quasi nascosto, devi arrivare fino in fondo al viale per vederlo, è il Marble cafè, dipinto di un bel color arancione per mettere a proprio agio i clienti. Tutti i giovedì alle tre, puntualissima, arriva lei, ordina una cioccolata calda, e scrive delle lunghe lettere in corsivo, guarda oltre la finestra con calma e serenità.

Vi sono altri clienti che lasciano il segno, apparentemente senza alcun legame , e viaggiano tra Tokio e Sidney, ma tutti tornano al piccolo bar, dove si respira serenità calma e ascolto. 

Un piccolo bar che usa le parole con attenzione e amore, perché ogni persona che lo frequenta è unica!

Lo è la maestra Yasuko,  lo è la piccola Takumi, anche Risa, Ena, Asami...e tanti altri personaggi legati a un filo delicato e colorato che li distingue in questo romanzo.

Sono resoconti della vita, immagini di rimorsi e rimpianti, c'è la ricerca di riappropriarsi della vita, di essere se stesse sempre, di non lasciarsi travolgere da questa società che con i suoi ritmi ti travolge e ti fa dimenticare quasi di esistere. 

Il bar Marble ha  una missione da compiere: riequilibrare i ritmi e gli spazi della persone che lo frequentano, ed è un luogo unico e magico.

L'autrice attraverso una scrittura delicata e carica di emozioni ci conduce nell'intimità dei suoi personaggi, sono pillole di storie che ci emozionano e sembrano riportarci indietro nel tempo, quando i ritmi della vita non erano frenetici. Sono storie dove le persone simili si cercano e si trovano anche in mezzo a milioni di vite.

Sono vite semplici ma non per questo meno interessanti.

Sono racconti consolatori che ci fanno star bene come bere una tazza di cioccolata calda, senza fretta, guardando il paesaggio, ascoltando il battito del cuore e le parole di chi ti sta attorno.

Un magnifico romanzo coccola.

Valutazione: 💛💛💛💛💛

Scheda

Autore: Michiko Aoyama

Titolo: Mentre aspetti la cioccolata

Casa Editrice:Feltrinelli

Pagine: 144

Trama

Tokyo. Tra i filari di ciliegi in fiore si intravede l’ingresso di una piccola caffetteria. Al suo interno, ogni giovedì alle tre del pomeriggio, una donna misteriosa sceglie sempre la stessa sedia. Si accomoda, ordina una cioccolata fumante e inizia a scrivere delle lettere. A volte con un sorriso sul volto, a volte è una lacrima a rigarle il viso. Nessuno sa chi sia né a chi siano indirizzate le sue parole.

Eppure gli altri clienti della caffetteria non riescono a distogliere lo sguardo perché, con la sua presenza, rende l’atmosfera speciale, come se qualcosa di unico o inaspettato stesse per accadere. Tra loro c’è Asami, donna in carriera che teme di non essere capace di prendersi cura del figlio, o Risa, che sta per sposarsi e ha bisogno di avere accanto la migliore amica con cui non parla da due anni. 

E poi c’è Ena, che non riesce a credere a quante cose i suoi piccoli alunni siano in grado di insegnarle. Avvolti dal profumo della cioccolata che pervade il locale, tutti ragionano sulla propria vita. Sui rimpianti e i rimorsi. Sulle cose non dette e sulle quelle dette troppo velocemente. Sulle paure e sulle scelte. Perché grazie al caldo abbraccio di una bevanda, in un locale diverso da tutti gli altri, si può ancora sperare che il domani sia migliore e che il colore torni a illuminare un’anima ingrigita dal tempo. Perché anche una persona sconosciuta può regalarci più di quanto possiamo immaginare. Nessuno è davvero estraneo se gli apriamo la porta del nostro cuore.

Biografia

Michiko Aoyama è nata nel 1970 e vive a Yokohama ed è una scrittrice giapponese.

Dopo la laurea ha lavorato come giornalista in Australia, prima di rientrare in Giappone e intraprendere la carriera di editore scrittrice. 

I suoi libri hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in patria, tra cui il Miyazaki Book Award e il Miraiya Shoten Grand Prize.

mercoledì 8 maggio 2024

Morte accidentale di un amministratore di condominio di Giuseppina Torregrossa

 


Morte accidentale di un amministratore di condominio

 di

 Giuseppina Torregrossa








IMPRESSIONI di Ferlisi Maria Lucia

Nuovo personaggio poliziesco per l'autrice Giuseppina Torregrossa, abbandonata la commissaria Marò Paino di Panza e prisenza, ci propone l'ispettore Mario Fagioli detto il gladiatore, per questo suo nuovo romanzo. 

Una storia la cui trama è decisamente buona, indagine condotta in modo interessante dal nuovo personaggio poliziesco. Tuttavia la personalità di questo poliziotto si discosta molti dai personaggi a cui ci ha abituato l'autrice, manca della solita grinta e simpatia, manca anche lo stile  brillante e ironico della Torregrossa. 

Un romanzo che ho apprezzato solo perché parla della mia amata Sicilia e perché mi piace tantissimo l''autrice, ma questo romanzo non è il massimo😒

SCHEDA LIBRO

AUTORE: GIUSEPPINA TORREGROSSA

TITOLO: MORTE ACCIDENTALE DI UN AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

CASA EDITRICE: MARSILIO LUCCIOLE

PAGINE:192

TRAMA

Michele Noci è un anziano amministratore di condominio. Per vivere non ha mai avuto bisogno di lavorare, e tuttavia ha deciso di occuparsi dello stabile in cui risiede per proteggerlo dall'incuria dei suoi predecessori. L'edificio, costruito negli anni Settanta, è pretenzioso; all'epoca gli appartamenti erano stati acquistati da persone di potere, commercianti abbienti, ricchi professionisti, ma la recente crisi economica ha messo a dura prova le finanze di molti condomini, e la nomina di Michele come amministratore sembrava poter essere d'aiuto: certo, l'uomo era nervoso, senza alcun titolo di studio e un po' grossolano, ma finalmente qualcuno avrebbe garantito una gestione oculata, ché risparmiare sarebbe stato anche nel suo interesse.

 Le spese condominiali, tuttavia, non accennano a diminuire, ma nessuno ha il coraggio di chiedere spiegazioni. Nel nuovo melting pot di malattie dismetaboliche e intrighi amorosi che da alcuni anni anima il condominio, i rapporti interpersonali si fanno tesi: esplodono litigi, e i vicini – ormai perlopiù anziani e incattiviti – smettono di salutarsi, finché, alla vigilia di Natale, il cadavere dell'amministratore viene ritrovato riverso al piano terra di una delle palazzine. Sembra trattarsi di un incidente: l'ispettore Mario Fagioli detto il Gladiatore, chiamato sul posto, viene così invitato ad archiviare il caso come "morte accidentale".

Incuriosito dalle donne intraviste sulla tromba delle scale – mogli devote, vedove agguerrite, amanti impenitenti – il poliziotto decide però di non volgere lo sguardo altrove, e inizia a fare domande, rendendosi presto conto di trovarsi di fronte a una situazione ben più complessa: rispolverati i ferri del proprio mestiere, a soli due anni dalla pensione, decide così di andare contro tutto e tutti, per scoprire cosa si celi dietro quella morte solo in apparenza fortuita.

sabato 27 aprile 2024

Dario Abate, “l’editore dei giovani”, al Salone Internazionale del Libro di Torino

Si segnala questa casa editrice



Dario Abate, “l’editore dei giovani”, al Salone Internazionale del Libro di Torino

Le collane HOW2 e I nuovi besteller, tra self-help e storie avvincenti, allo stand Q143, Padiglione 3

Un editore che dà voce ai giovani e alle nuove narrazioni, attivo in ambito scolastico: Dario Abate

si presenta per la prima volta al Salone Internazionale del Libro di Torino con le sue collane,

HOW2 e I nuovi bestseller DAE, allo stand Q143, Padiglione 3.

La nuova uscita, “Zombie Napoli” è un mix avvincente tra “Gomorra” e “La notte dei morti

viventi”. Nata dalla penna dell’editore Dario Salvatore Abate, al suo esordio narrativo, il romanzo

conferma la vocazione di una realtà che dà voce a storie e stili innovativi.

Tutto inizia con la collana HOW2, nel 2014: a oggi conta centinaia di titoli dedicati alla crescita

personale, firmati da professionisti di diversi settori. Dall’apprendimento delle lingue, agli

argomenti più tecnici come il marketing o i Social, si arriva alle relazioni, spaziando tra i temi per

fornire una scelta che unisce l’utilità al piacere della lettura. Gettonatissimo il “Galateo per

Teenager” di Shubha Marta Rabolli.



Nel 2016 nasce I nuovi bestseller DAE, la collana dedicata alla narrativa che a oggi conta una

settantina di uscite. Si tratta di uno spazio rivolto alle scritture giovani, proponendo diversi generi. Il

romanzo apripista guarda al grande classico di Antoine de Saint-Exupéry, e così nasce “Piccolo

Principe, il Viaggio continua” di Ilenia Iadicicco. Seguono altri titoli tra cui il toccante e

apprezzatissimo “Resta viva” di Camilla Stenti. Tra i retelling, “Alice nel labirinto” e “Alyssa

l’ultima sirenetta” hanno permesso a Roberta De Tomi di vincere alcuni premi letterari: il Trofeo

Cittadella nel 2019, il “Giovane Talento” di Pellicanolibri e il Premio Adriatico nel 2023.

Negli ultimi anni l’editore propone attività di scrittura creativa rivolte alle scuole, portate avanti da

Rosanna Vespoli, insegnante e autrice di “Annarella la ragazza dei quartieri” e “Noi, che volevamo

cambiare il mondo”. L’editore si presenta al Salone con la nuova iniziativa DAE Festival del corto,

che coinvolge anche in questo caso le scuole, stimolando la creatività degli studenti.

Dario Abate dichiara: “Abbiamo sempre coltivato il sogno di dare spazio alle voci di giovani talenti

della scrittura. Pensiamo che la lettura debba essere un momento di evasione ma anche

un’occasione per avere spunti di riflessione sulla vita e su noi stessi. Per noi deve essere davvero

tutta un’altra storia! Vi aspettiamo al Salone Internazionale del Libro per scoprire le nostre storie.”

Contatti

Siti Web: How2 Edizioni: https://www.how2edizioni.it - Dae: https://www.darioabateeditore.it/

Pagine FB Dario Abate Editore – DAE HOW2 Edizioni

Instagram : DAE HOW2 Edizioni; sogno leggendo

Tik Tok - HOW2 Edizioni – DAE Edizioni


lunedì 15 aprile 2024

Il giorno in cui ho imparato a volermi bene di Serge Marquis

 Il giorno in cui ho imparato a volermi bene                        

di

 Serge Marquis


Scheda Libro

Titolo: Il giorno in cui ho imparato a volermi bene

Autore: Serge Marquis

Casa Editrice: Sperling&Kupfer

Pagine: 264


Riflessioni di Maria Lucia Ferlisi

La protagonista è immersa nel suo ego fino al midollo, tanto da nemmeno accorgersi di ferire le persone che le stanno accanto. questo suo bisogno di essere la più brava in tutto la allontana anche dal figlio.

Charlot ha solo nove anni ha ha già compreso che la madre ha un grande problema con il suo ego, ed è attraverso una semplice domanda posta dal figlio che la madre imparerà a guardarsi dentro nella ricerca di dare una risposta adeguata al bambino. Cos'è l'ego?

Il romanzo procede con la ricerca e la comprensione di questo ego che tutti noi abbiamo, alcuni in modo sproporzionato. 

Il ragazzino cresce  diventa un "egoman" una sorta di eroe atto a mettere dei confini su questo problema che affligge non solo la madre ma anche l'umanità. 

Nel romanzo viene anche affrontato il problema del bullismo e dei suicidi  che ne possono derivare.

La storia in alcuni punti risulta ripetitiva, avrei tolto qualche pagina, tuttavia il racconto fila liscio e commuove per l'ingenuità di Charlot e per alcuni episodi tragici nel corso della narrazione. 

Un romanzo che attraverso l'ingenuità di Charlot punta il dito dritto sull'ego e ti aiuta a comprenderlo, ma ti sussurra che la vita va vissuta nel presente e non va sprecata. Il romanzo ti sprona ad amare sempre senza limiti, ad mare te stesso prima di tutto e poi le piccole cose che hai attorno...il tuo mondo.

 La perfezione non esiste e la sua ricerca per dimostrare di essere al centro dell'universo è sbagliata, perchè ci sarà sempre qualcuno più bravo di te.

L'ego si può distruggere? Si e in maniera semplice, il segreto è banale...L'ego muore davanti all'amore per se stessi!

Un romanzo profondo e riflessivo che ti aiuterà a comprendere il tuo io interiore.

Valutazione: 💛💛💛💛

Buona lettura


Trama

Maryse, illustre neuropediatra, è una donna bella e intelligente, ma terribilmente narcisista e ossessionata dal bisogno di essere sempre la più brava, la più ammirata - la numero uno. È anche madre di Charlot, un bambino singolare, che sa meravigliarla ed esasperarla al tempo stesso. Come una sorta di Piccolo Principe, fin dalla più tenera età Charlot la disarma con domande sulle verità più essenziali e meno afferrabili: la felicità, il senso della vita e dell'amore. Grazie a Charlot e ai suoi quesiti filosofici che la mettono in difficoltà, Maryse inizia pian piano a spogliarsi delle sue certezze inossidabili. 

Grazie a Charlot e alle sue lacrime, Maryse capisce che certe ferite inflitte dalla vita non hanno un motivo né una spiegazione, e riscopre il valore dell'umanità nel ruolo di medico. Con il suo candore acuto e il suo coraggio ostinato anche di fronte alle prove più dure, un ragazzino come Charlot sarà in grado di dimostrare agli adulti che l'essenziale nella vita sta nell'assaporare ogni istante del presente, nel riscoprire quella tenerezza che ci permette di entrare in connessione con gli altri, nello spogliarsi del proprio ego e di tutte le maschere che ci impone. 

Solo così è possibile imparare a volersi bene e lasciarsi andare alla vera gioia, quella che si raggiunge solo con l'intelligenza del cuore. Perché «diventare intelligenti è aver trovato il significato reale della parola amare».

lunedì 8 aprile 2024

Elda Lanza

Elda Lanza

 Elda Lanza, nata il 5 ottobre 1924 ed è morta il 10 novembre del 2019.

Scrittrice, femminista, imprenditrice e giornalista, studiò alla Sorbona di Parigi ed ebbe come insegnante J. P. Sartre.

È stata la prima presentatrice della televisione italiana, ma era già famosa come scrittrice, infatti a vent'anni aveva pubblicato diversi romanzi rosa e gialli per due grandi case editrici: Mondadori e Garzanti. 

Nel dopoguerra collaborò con diverse testate giornalistiche di moda come Annabella, Grazia e Marie Claire. Scrisse anche per testate giornalistiche importanti come Il Corriere e Il Giorno.

Fu una grande esperta di moda e di bon ton o come si direbbe oggi di comunicazione.

Ma era la televisione che attraeva Elda Lanza,  e vi lavoro per vent'anni. Scrisse anche le sceneggiature per cartoni animati come Quik Quok e Quak. Ideò anche diversi programmi televisivi come Vetrine, Un due e tre e voce della sera, di cui fu anche presentatrice. 

Dal 1957 al 1965 condusse una fortunatissima trasmissione televisiva dedicata ai ragazzi,  e condusse la presentazione: Avventure in libreria.  Trasmissione che ebbe un forte impatto culturale e di promozione della lettura. 

Nel 1960 creò una propria agenzia di pubblicità  a cui si dedicò totalmente con il marito Vitaliano Damioli

Ritornò ad avere visibilità in alcuni programmi RAI, in alcuni programmi molto simili a quelli proposti da lei negli anni della nascente televisione,  come i Menù di Benedetta di Benedetta Parodi e Detto Fatto di Caterina Balivo

FLM



Ecco la lista dei suoi libri (da Wikipedia)

Libri serie Max Gilardi

Romanzi

  • Una stagione incerta (Marsilio, 2006)
  • Imparerò il tuo nome (Ponte alle Grazie, 2017)
  • Uomini. La stupidità in amore è una cosa seria (Salani, 2017)
  • Quasi un uomo (Salani 2018)

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Signori si diventa. Le nuove regole dello stile quotidiano (Mondadori, 2005)
  • Il tovagliolo va a sinistra (Vallardi, 2016)





martedì 2 aprile 2024

Viola Di Grado: Marabbecca

 

Viola Di Grado

 Marabbecca

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Clotilde è innamorata di Igor, ma quando subiscono un incidente d'auto, lei si rifiuta di vedere le condizioni del fidanzato entrato in coma. Anche lei ha riportato dei traumi nell'incidente attribuiscono a queste sofferenze il suo comportamento inaspettato. 

In ospedale riceve continue visite di Angelica, colei che ha provocato l'incidente, ne nasce una forte amicizia che continua quando viene dimessa. La ragazza studia ornitologia e vive in un appartamento pieno di gabbie e uccelli che svolazzano, le due ragazze si innamorano, ma quando Igor esce dal coma le loro vite vengono sconvolte. 

Lui non ha nessun familiare in vita, e lei si assume la responsabilità di assisterlo. Questa assistenza e i ricordi della sofferenza che lui le ha provocato minano il loro rapporto, come le vite degli uccelli chiuse nelle gabbie. Nessuno è più se stesso in quell'appartamento. tutti hanno subito un danno e non trovano la soluzione per risolverlo.

In quelle stanze c'è solo la sofferenza e la mancanza di capacità di volare ognuno con le proprie ali, ognuno chiuso nella propria gabbia. Clotilde  subisce ancora la violenza di quell'uomo, fatica ad allontanarlo per vivere la propria vita, fatta di errori e mancanze, le manca il padre morto e la madre assente, le mancherà Angelica quando si ritroverà da sola. Sola e maledetta, incatenata dalla spirale d'ombra e buio della figura mitologica della Marabbecca.

Un romanzo feroce, dove la scrittura fredda e pungente dell'autrice Viola Di Grado  entra ed esce dai personaggi come un coltello che infierisce sul corpo della vittima prescelta. 

Una scrittura chirurgica che entra nei personaggi e attraverso loro destabilizza il lettore. Ciò che abbiamo letto e realtà di vita vissuta da Clotilde o sono le sue proiezioni nere e sibilline come la coltre di terra vulcanica che ricopre  Catania?

Posso dirvi che non è un romanzo facile, come gli altri di questa nuova e dirompente autrice , è una storia che scava nei sentimenti fino in fondo, senza scuse o pentimenti. 

Un romanzo crudo che ti coinvolge nell'ansia e nella paura della protagonista, una storia densa di metafore che ti entra nel cuore e non ti abbandona per giorni dopo che ha terminato la lettura.

Valutazione:💛💛💛💛💛💓

Scheda libro

Titolo: Marabbecca

Autore: Viola Di Grado

Casa Editrice: La nave di Teseo

Pagine: 208

Trama

Un pomeriggio di fine estate Clotilde e Igor, dopo essersi lasciati, hanno un incidente d’auto. Lei rimane ferita, lui finisce in coma. Mentre veglia sul suo sonno impenetrabile, Clotilde inizia a ricevere visite della ragazza responsabile dello schianto, una fragile studentessa di ornitologia di nome Angelica, e tra loro nasce un rapporto indecifrabile e intenso. 

Quando Igor sì sveglierà dal coma – radicalmente trasformato eppure immutato nella sua indole violenta – la sua presenza logorerà l’equilibrio precario delle due donne: nello spazio magico e claustrofobico di una stanza piena di uccelli, i tre personaggi precipiteranno in un dedalo tortuoso dove i sentimenti muteranno forma a ogni curva.

 Ambientato in una Sicilia asfittica e mitologica, solcata da cieli accecanti e ceneri nere, Marabbecca è un romanzo visionario che pone domande cruciali sull’identità: su cosa significa dire “io” e sulle collisioni con l’altro che in qualche modo raccontano chi siamo davvero. Come la "Marabbecca", personificazione nel folklore siciliano dell’oscurità e delle insidie dell’inconscio, leggendo ci si muove in un buio sfavillante, illuminati solo dalla luce lunare della scrittura, fino al vertiginoso finale.

mercoledì 27 marzo 2024

Seconda Edizione del “Premio letterario Emily- I mille volti della violenza”.

 PREMIO LETTERARIO EMILY

 “I mille volti della violenza”

 Organizzato dall’Associazione Emily Abruzzo con il patrocinio di Unione Nazionale Vittime e del Comune di Vasto (Ch)

 BANDO ANNO 2024

 È bandita la seconda Edizione del “Premio letterario Emily- I mille volti della violenza”. 

Il concorso letterario è indetto dall'Associazione Emily Abruzzo con il patrocinio di Unione Nazionale Vittime e del Comune di Vasto (CH) allo scopo di sensibilizzare la popolazione contro la violenza. 

La partecipazione è riservata a scrittori in possesso dei requisiti previsti ai successivi punti delle Norme di partecipazione. Il romanzo non deve avere una precedente edizione digitalizzata o cartacea antecedente al 01/01/2021. 

Non è previsto il versamento di alcun contributo per la partecipazione. 

Per partecipare è d’obbligo la compilazione della Scheda di partecipazione allegata al bando.

 Il Comitato Direttivo del “Premio Letterario Emily– i mille volti della violenza” è composto da: Teresa Maria Di Santo (Presidente); Paola Radaelli (Vice Presidente); Concetta Di Pietro (Segretaria); Virginio Di Pierro (Direttore Artistico); Marianna Forgione (Addetto stampa); Giovanna Palladino (Tesoriere); Valentina Jannacone (Responsabile della Comunicazione); Francesca Giarmoleo (Consigliere); Alessandro Continiello (Consigliere) 

Modalità di svolgimento. Il Premio si articola in due Sezioni. 

Sezione 1 La partecipazione alla sezione 1 del Premio Letterario Emily è aperta a tutti gli autori residenti sia in Italia che all’estero, a condizione che si tratti di opera edita in forma cartacea ed in lingua italiana dotata di codice ISBN. 2

 I partecipanti potranno presentare un elaborato di loro produzione che dovrà avere come argomento principale la violenza in tutte le sue forme e potrà essere basato su una storia vera, autobiografica o anche inventata, edita nel periodo 01.01.2021 – 15.04.2024 Saranno premiati: 

• Il primo classificato riceverà un assegno di € 1.000,00 e una targa ricordo.

 • Il secondo classificato riceverà un assegno di € 500,00 e una targa ricordo. • Il terzo classificato riceverà un assegno di € 250,00 e una targa ricordo 

Sezione 2 - Scuole La partecipazione alla sezione 2 “scuole” del Premio Letterario Emily è riservata a tutti gli alunni residenti sia in Italia che all’estero o alle scolaresche che potranno presentare un elaborato di loro produzione che dovrà avere come argomento principale la violenza in tutte le sue forme e potrà essere basato su una storia vera, autobiografica o anche inventata, in lingua italiana, edita nel periodo 01.01.2021 – 15.04.2024, a condizione che si tratti di opera edita in forma cartacea ed in lingua italiana. Gli elaborati dovranno essere presentati dagli alunni o scolaresche iscritti a scuole superiori di secondo grado, entro e non oltre il giorno 15/04/2024 e dovrà essere indicato il titolo del Concorso: “Premio letterario Emily: i mille volti della violenza 

“-Sezione 2- Scuole. L’interno della busta dovrà contenere, oltre all’elaborato scritto, un foglio a parte contenente le generalità dell’autore o degli autori con la classe e scuola di appartenenza. La giuria formulerà il proprio giudizio sulla base dell’aderenza delle proposte agli obiettivi indicati dal bando e dell’impatto emotivo, originalità, valore del messaggio trasmesso ed efficacia comunicativa. Le opere pervenute saranno valutate da una Giuria Tecnica e da una Giuria di Qualità. Saranno premiati: • Il primo classificato riceverà un assegno di € 1.000,00 e una targa ricordo. Il Direttivo si riserva di assegnare ulteriori premi e/o menzioni d’onore, a suo insindacabile giudizio. 

La cerimonia di premiazione delle due sezioni si terrà sabato 7 settembre 2024.

 3 DISPOSIZIONI GENERALI Ogni opera dovrà pervenire in 8 (otto) copie entro il 15 aprile 2024 al seguente indirizzo: Polo Bibliotecario Comunale “Raffaele Mattioli”, via Aragona n.26, 66050- Vasto (CH) Per i limiti di accettazione farà fede la data risultante dal timbro dell’Ufficio Postale o altra agenzia di partenza. Il modulo per la richiesta di partecipazione al Premio può essere: - scaricato dal sito www.premioletterarioemily.it – (clicca qui per scaricare il modulo); - scaricato dalla pagina Facebook del Premio Letterario Emily - ritirato presso il Polo Bibliotecario Comunale “Raffaele Mattioli”, via Aragona n.26, 66050- Vasto (CH)

 Il modulo, debitamente compilato e sottoscritto, dovrà essere inviato/presentato insieme o separatamente alla spedizione/consegna delle otto copie dell’opera in concorso. Il costo di spedizione e ogni altra eventuale spesa per la partecipazione saranno a carico dell’autore. 

La partecipazione comporta l’integrale accettazione delle norme del Regolamento. Con l’autorizzazione implicita al trattamento dei dati personali si garantisce che questi saranno utilizzati per i soli fini del Concorso e nell’ambito delle iniziative culturali connesse alla diffusione del Bando, secondo quanto previsto dalla legislazione in vigore e in particolare a quanto normato dalla Legge 675 del 31/12/96 e D.L. 196/03 e successive modifiche. Le opere presentate non saranno restituite. In particolare i volumi in concorso saranno donati ad alcune biblioteche del territorio per iniziative culturali. Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile. I premi in denaro saranno assegnati solo se i vincitori si presenteranno personalmente a ritirarli nell’ambito della manifestazione finale cui sarà dato ampio risalto sui mezzi di comunicazione.

 La Giuria può non assegnare uno o più premi ovvero assegnare menzioni d’onore. La cerimonia di premiazione si terrà il giorno 07.09.2024. 4 I vincitori saranno avvisati dalla Segreteria almeno 15 giorni prima. Qualora provenissero da sedi distanti oltre 200 chilometri da Vasto, usufruiranno di un pernottamento gratuito (per massimo due persone). È auspicabile, e cosa gradita, che i vincitori appongano sull’opera premiata una striscia cartacea o bollo adesivo in cui si comunica che l’opera ha ricevuto il 1° Premio nel concorso “Premio letterario Emily”. Per tutte le controversie sono valide le deliberazioni del Comitato Direttivo, il cui verdetto è inappellabile “salvis iuribus”. 

Regolamento Su iniziativa dell’associazione Emily Abruzzo è istituito, il giorno 21 del mese di novembre dell’anno 2022, il Premio letterario denominato “Premio Letterario Emily – I mille volti della violenza”. -Il Premio ha sede presso l’Associazione Emily Abruzzo”, via Luigi Cardone107/N, 66050- Vasto (CH) -Il Premio ha cadenza annuale ed è assegnato ad un’opera letteraria di autore che, al di là della residenza, sia in Italia che all’estero, scrive in lingua italiana. -L’organizzazione del Premio è affidata a un Comitato Direttivo i cui membri sono indicati dall’associazione Emily Abruzzo. -La loro nomina ha durata annuale. -Il comitato direttivo elegge il Presidente. -Il Presidente propone al Comitato Direttivo la nomina di uno o più Vice Presidenti, del Segretario, del Tesoriere, del Direttore Artistico, dell’Addetto Stampa e di ogni altra figura che si rendesse utile nella gestione organizzativa del Premio. -Il Comitato Direttivo delibera a maggioranza dei presenti; nel caso di parità dei voti prevale il voto espresso dal Presidente. -Entro 30 giorni dal ricevimento dell’incarico il Presidente ed il Direttore Artistico propongono al Direttivo la nomina dei componenti della Giuria tecnica e della Giuria dei ragazzi, redige un piano programmatico con gli obiettivi per l’edizione in corso e imposta un piano finanziario per la copertura dei suoi costi. -Il Presidente è titolare della direzione ed organizzazione del Premio, delle relazioni esterne e svolge funzioni di vigilanza e garanzia riguardo al corretto svolgimento di ciascuna delle fasi della sua realizzazione. 5 Il Segretario redige i verbali delle riunioni e si occupa delle relazioni/comunicazioni con le Case Editrici; I Responsabili della Comunicazione gestiscono il sito web del Premio https://premioletterarioemily.it/ e la pagina Facebook del Premio letterario Emily e collaborano nell’attività di relazioni esterne con il Presidente il Direttore Artistico ed il Segretario; il Tesoriere cura gli aspetti economici e finanziari per la gestione del Premio. -Tutti gli incarichi all’interno del Comitato Direttivo sono annuali e rinnovabili di anno in anno. Il Presidente rimane in carica per due anni con possibilità di estensione dell’incarico al terzo anno al fine di garantire la continuità del lavoro ed il raggiungimento degli obiettivi programmati. 

-La Giuria tecnica esaminerà le opere in concorso con correttezza e imparzialità, avendo la facoltà di stabilire i relativi criteri di valutazione, attenendosi alle indicazioni del Regolamento etico stabilite dal Direttivo decretando i finalisti. La giuria di qualità, formata da componenti con profili professionali altamente qualificati in ambito letterario e culturale esaminerà le opere finalista scelte dalla prima selezione della giuria tecnica decretando i vincitori. -La nomina dei componenti delle giurie è rinnovabile di anno in anno. In caso di ripetizione di assenza dalle riunioni (per tre volte di seguito senza giustificato motivo) è prevista la decadenza dall’incarico. Bando 1. Le norme inerenti i termini e le modalità di partecipazione e svolgimento di ciascuna edizione del Premio sono indicate nel relativo bando, annualmente emanato e pubblicato sul sito istituzionale https://premioletterarioemily.it/ e sulla pagina Facebook del Premio Letterario Emily. 2. Il bando è redatto dal Comitato Direttivo del Premio. 3. Il bando deve recare inequivocabili indicazioni relativamente all’edizione cui si riferisce. Norme finali È di esclusiva competenza del Comitato Direttivo ogni eventuale modifica del presente Regolamento. Il Premio, su proposta del Presidente, può stipulare convenzioni e collaborazioni con Fondazioni, Associazioni culturali, Case editrici e altri soggetti pubblici e privati interessati alla sua crescita e promozione. 3. Per tutte le controversie sono valide le deliberazioni del Comitato, il cui verdetto è inappellabile “salvis iuribus”

mercoledì 20 marzo 2024

Nascita e morte della massaia di Paola Masino

PAOLA MASINO

Paola Masino è una delle poche letterate che non è stata dimenticata, dopo la pubblicazione del suo unico romanzo: Nascita e morte di una massaia, ha deciso di ritirarsi del mondo della letteratura perché:

"Le sembrava che non esistessero più lettori o lettrici a cui rivolgersi e dai quali essere compresa."

Probabilmente sarebbe stata dimenticata ugualmente, come è successo a tutte le altre voci del mondo della scrittura delle donne. 

Paola Masino nasce nel 1908, è la figlia di Luisa Sforza, nobile aristocratica, e di Enrico Masino, vive a Roma, i suoi genitori sono appassionati di letteratura e musica e la sua vita è circondata dalla magia delle parole e delle note. A soli 18 anni scrive una novella, Le tre Marie, e riceve gli elogi di Pirandello..

Nel 1927 s'innamora di Massimo bontembelli, letterato, separato di 30 anni più vecchio di lei. Insieme formano un duo letterario , scrivono diversi articoli e frequentano i miglio salotti letterari del tempo.

Il suo romanzo Nascita e morte della massaia esce a puntante sul giornale Il tempo, ma il regime fascista ne impedisce la pubblicazione . Vivranno da esiliati a Venezia. Il suo romanzo sarà pubblicato solo nel 1945. Decide di non pubblicare più romanzi e si dedica solo a scrivere articoli su settimanali.

Muore nel 1989, dimenticata.

 Vengono pubblicati postumi i volumi "Colloquio di notte" nel 1994, che raccoglie i racconti pubblicati su riviste negli anni '30 e '40, oltre a tre racconti inediti, "Io, Massimo e gli altri-autobiografia di una figlia del secolo" nel 1995, "Cinquale ritrovato" nel 2004, che raccoglie tre racconti pubblicati in precedenza e nel 2015 il volume "Album di vestiti". Nel 2001 la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori ha edito un importante catalogo biografico, in occasione di una grande Mostra e di un Convegno su Paola, inaugurati dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella sede della Casa delle Letterature in Roma. Il 16 luglio 2010 il Comune di Roma appone una targa commemorativa sulla casa di Viale Liegi 6, Roma, ove Paola Masino è vissuta fino alla sua morte. È sepolta a Roma nel Cimitero Flaminio.

Notizie tratte da Wikipedia

Nascita e morte della massaia 

di

 Paola Masino


Scheda Libro

Autore: Paola Masino

Titolo: Nascita e morte della massaia

Casa editrice: Feltrinelli

Pagine: 236

Trama

La “personaggia” protagonista è una bambina che vive dentro un baule, in polemica contro le norme sociali della borghesia dell’epoca, e in particolare contro la madre che gliele vuole imporre. Dopo molte preghiere, cede al volere dei genitori ed esce dal baule, accettando di comportarsi da ragazza “normale” e di rendersi desiderabile all’universo maschile. 

Con un gran ballo che ne celebra l’ingresso in società – descritto e raccontato con accenti comici e surreali e una forte dose di polemica sociale – inizia la sua nuova vita, mirata al matrimonio e agli obblighi domestici che esso impone: “La casa è la famiglia: un’istituzione sacra che va rispettata e difesa: più si accresce, più si accresce il bene del Paese.

 È dovere della sposa farla prosperare”. Attraverso le vicende della massaia, attraverso quella che nella sua introduzione la scrittrice e studiosa Nadia Fusini definisce “una ribellione radicale”, le pagine vibrano di un continuo interrogarsi sulla maternità, la femminilità, il pensiero, la vanità dell’umano operare, e sulle ragioni profonde della schiavitù femminile, sempre con accenti umoristici e amari al tempo stesso.

giovedì 14 marzo 2024

Grande meraviglia di Viola Ardone

 Grande meraviglia 

di 

Viola Ardone
Scheda libro

Autore: Viola Ardone

Titolo: Grande meraviglia

Casa Editrice: Einaudi

Pagine: 304

Impressioni di Maria Lucia Ferlisi

Viola Ardone ancora una volta ci regala una storia sulla fragilità, con Grande Meraviglia affronta il tema delle malattie mentali nel difficile passaggio dal vecchio manicomio alla Legge Basaglia del 1980.

Elba, nome di un fiume del nord, è nata nel manicomio, sua madre era stata internata perché incinta da una relazione extra coniugale. 

Lei nasce lì nel "mezzomondo" e rimane con la madre fino al momento n cui deve andare a scuola dalle suore. Al termine scegli di rientrare al manicomio per ritrovare la madre e perché non conosce l'altra metà  del mondo , si finge pazza per essere internata, ma al rientro la madre non c'è più. Le dicono che è morta ma lei , dentro al suo cuore sa che non è vero, sua madre non l'avrebbe mai abbandonata.

La sua vita cambia quando entra in servizio un nuovo dottore: Fausto Meraviglia, un Don Chisciotte in camice, che vuole salvarla.....

Un romanzo straordinario che mette in prima linea i disturbi mentali e gli affetti familiari. Il libro sembra diviso in due parti, nella prima affronta il dolore e la ferocia con i quali venivano trattati i malati mentali, non avevano dignità, non erano considerati persone. Affronta i metodi usati per calmarli ed è doloroso pensare che ciò accadeva in tempi non tanto lontani.

Nella seconda parte c'è il percorso difficile dei rapporti tra genitori e figli, il dottor Meraviglia si ritrova a interrogare se stesso, attraverso la nuova paternità con Elba, un rapporto in cui mette i discussione tutta la sua vita.

La scrittura lineare, precisa, raffinata e coinvolgente dell'autrice Viola Ardone rendono questo romanzo di una bellezza sorprendente che vi invito a leggere.

Valutazione: 💛💛💛💛💛💓

Trama

«L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia». Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza.

 Dopo “Il treno dei bambini” e “Oliva Denaro”, “Grande meraviglia” completa un’ideale trilogia del Novecento. In questo romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l’uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere. 

Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo “Diario dei malanni di mente”, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce

 Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità.

 Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.