di
Chiara Balzaretti
Impressioni di Maria Lucia Ferlisi
A sedici anni o poco più, la vita dovrebbe essere spensierata, avida di progetti e sogni per il futuro, ma Crezia e Shine devono affrontare una vita piena di ostacoli dove il futuro è solo nero. Le cicatrici si mescolano alle lacrime e ai psicofarmaci, recluse in un reparto dove regna l'apatia, non hanno prospettive, ma solo incertezze.
NUVOLASHINE Io che amo solo te, tu che mi hai presa con i miei difetti e le mie paure, tu che mi hai baciata sotto il vischio e dei tuoi baci io non posso fare a meno. Io fragile come ceramica, io che mi spezzo e non so ricompormi, io che senza di te non potrei più vivere. Io che senza di te vedo la fine, io che senza di te non vedo più me stessa. Noi che voliamo in alto in un ricordo lontano, noi che ci abbracciamo in questo presente e di questo presente ci nutriamo. Io senza passioni e ricordi, io che di questo luogo mi ricordo solo il vago, ma con te ho imparato a lasciarmi vivere e ad amare anche il più piccolo granello di sabbia. Vieni da me e stringimi forte, vieni da me e scriviamo ricordi, una polaroid tra le nostre mani. Un fluire di tempo indecifrabile. E noi che proviamo a danzare senza più tormenti e noi che suoniamo melodie sconosciute. Le mie dita sui tasti del tuo pianoforte, tu 58 che mi guidi e insieme componiamo la storia della nostra vita. Chissà se un giorno ti incontrerò nuovamente, chissà se un giorno il passato non esisterà più, chissà se un giorno torneremo ad amarci. Un giorno, al più presto.
Poi ci sono le voci che esplodono nella testa e non lasciano filtrare i pensieri, Shine non le sopporta più, martellano ininterrottamente e la vita diventa una tortura. L'unico luogo che può accoglierla è l'ospedale psichiatrico. In quel luogo di sofferenza incontra Crezia, una ragazza chiusa nel suo dolore e nel nero rassicurante dei suoi vestiti, Le use braccia erano piene di cicatrici emarginate e altre vive ma amava la musica.
CREZIA E io che spero di sfuggire dalle emozioni che tacciono dentro me, le emozioni che si surriscaldano nel mio corpo e vado in fiamme, brucio come la peggiore delle streghe perché ho rinnegato l'amore, perché ho paura delle emozioni; le emozioni mi tormentano e mi feriscono, le emozioni sono schegge lanciate dal nostro destino e tali schegge noi le prendiamo in mano ma il vetro ferisce, l'amore ferisce, il sentire è un'arma a doppio taglio e con questa lama io mi faccio del male e il sangue scorre fluidamente. Lo vedo fondersi con i colori del tappeto, macchie indelebili sulla mia pelle. Non sono mai stata una brava figlia né una brava amica, non sono mai stata brava e a posto. Sempre con le mie sofferenze represse, sempre con le mie paure che si 57 nutrono del mio cuore. Sempre con il dolore tra le dita. Sempre con me stessa e le inquietudini di un'anima tormentata. Forse dovrei dirti addio, addio e a mai più, forse dovrei accettare i nostri segreti e li accetterò, mi prenderò cura di loro e viaggeremo assieme in un posto senza fine. Addio a te, addio a me, addio a noi. Addio.
Attraverso la sua amica conosce la musica di un cantante, Fede, braccia tatuate e mani delicate che intonano canzoni sublimi, si innamora totalmente di lui. Vorrebbe conoscerlo, parlargli fargli comprendere come è il suo mondo e come è difficile la vita anche per un'adolescente che si affaccia alla vita.
Dopo mille peripezie, con la complicità di altre ragazze, corona il suo sogno, lo conosce, lo incontra ancora dopo il concerto e nasce un amore profondo, tenero e unico.
Anche Fede è preda dei suoi demoni, la droga gli consuma l'anima, è caduto più volte e si è sempre rialzato, Adesso Fede E Shine si amano alla luce del sole. Anche la sua amica Crezia ha incontrato l'amore con Pasin.
Adesso la vita sorriderà alle due ragazze o è soltanto l'inizio di altri disordini mentali , intrappolate nei problemi di depressione e droga del suo grande amore?
Vi invito a leggere questo romanzo, che ha il coraggio di parlare di malattie mentali in modo chiaro, a volte anche crudo, ma sempre senza filtri.
Una storia che è un dramma che viene spesso taciuto, nascosto, non mostrato. La malattia mentale è sinonimo di pazzia e allora largo alla vergogna, nascondiamola, neghiamola, non parliamo a nessuno delle nostre fragilità. Solo tra simili ci può essere solidarietà, comprensione e aiuto.
Una storia che ti prende e senza troppi veli ti butta in faccia la verità, molti giovani, oggi, sono come Crezia, Shine, Fede e Pasin e dobbiamo avere il coraggio di guardarli in faccia e ascoltare ciò che hanno da dire.
L'autrice con uno stile coinvolgente e un linguaggio appropriato ci mostra questa realtà e ci trascina nel mondo fragile dei quattro personaggi descritti.
TRAMA
Crezia e Shine sono due anime smarrite e consumate da esperienze di difficoltà e paura: entrano ed escono dalla psichiatria. Lottare per e con la vita risulta difficile, quasi impossibile, finché incontrano sulla loro strada due ragazzi, Fede e Pasin: due musicisti sregolati, che vivono al di fuori delle regole comuni.
Si innamorano, ma si odiano anche: il loro è un amore contrastato, straziato dalle brutture dell’esistenza. Tuttavia con il tempo si consolida. Una sera come tante Crezia incontra Bri. Anche lui è un musicista: suona in un pub ed è un ragazzo dall’animo forte. Basta un gioco di sguardi per capirsi. Ama Pasin intensamente, ma Bri le dona protezione emotiva e sicurezza. La serenità che da tempo va cercando inutilmente .
Noi, ragazze degli anni Ottanta è un susseguirsi di vicende, di lotte a favore della vita, nonostante tutto; nonostante le difficoltà che la vita stessa pone.
SCHEDA LIBRO
Autore: Chiara Balzaretti
Titolo: Noi ragazze degli anni ottanta
Casa editrice: Self
Pagine: 151