lunedì 20 maggio 2019

FRANCESCA SERAFINI - Il castello di Wheldrake

Il castello di Wheldrake di Francesca Serafini
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

Essere donna non è facile lo sa bene Lady Ayslin.
Siamo nel 1066, il  castello di   Wheldrakeady, ereditato da Ayslin è conteso dal duca Guglielmo e dal Re Harold, utile per allargare i loro possedimenti.
È promessa sposa ad un vecchio scozzese, prepotente e dalle maniere poco rispettose verso le donne: Sir Aidman, rozzo, non comprende come una fanciulla virtuosa e delicata come lei, abbia bisogno di tempo e modi gentile per arrivare al matrimonio. 

Non sa come fare per sfuggire a questo destino già scritto, il suo nuovo tutore Hugh l'osteggia e ritiene che questo matrimonio sia giusto. Ma lei si sente attanagliare all'idea di dover condividere vita e letto con quest'uomo che non ha nulla a che vedere con l'uomo dei suoi sogni che ogni notte la tratta con delicatezza come se fosse un fiore da cogliere delicatamente. Non le resta che fuggire lontana e si traveste da contadino per non attirare attenzioni, in groppa alla sua cavalla Pearl.

Durante la fuga incontra Beowul, splendido guerriero normanno, che decide di proteggerla da chiunque stia sfuggendo. La vicinanza di quest'uomo le provoca degli strani brividi e dormire vicinissimo a lui il cuore sembra che acceleri i battiti..ancora non sa che lui è stato inviato dal duca Guglielmo per sposarla ed allargare i confini del regno. Beowulf, dapprima restio a questo matrimonio forzato, rimane stregato dalla bellezza e dai modi gentili della ragazza, non ne conosce ancora la grinta.

Ritornata al castello Asylin ritrova morente Ann, la cameriera che l'aveva aiutata a fuggire, la rabbia del furente promesso sposo si era scaricata sulla cameriera inerme.
Ayslin è attratta dal guerriero normanno, tuttavia non vuol cedere nemmeno a questo matrimonio forzato...

Una storia d'amore delicata, narrata da Francesca Serafini come una favola per entrare nel cuore delle ragazze sognanti, quelle che immaginano l'amore dolce e tenero. 
La penna dell'autrice è ancora poco sicura, tuttavia la storia è piacevole e si legge bene, sono certa che le sue prossime storie saranno più forti nella narrazione. 
Intanto godiamoci questa atmosfera storica di dame, sir e guerrieri.



Un piccolo estratto del romanzo:
Erano alla fine di un altro giorno a cavallo e le tenui tinte del tramonto rendevano il paesaggio incantevole, quando Beowulf la condusse verso un gruppo di cavalieri accanto a un fuoco, intenti a scherzare tra loro. Esitò intimidita, nel vederli.
«Mia signora, questi sono i miei uomini, fidati compagni di molte avventure. Alcuni sono dei casi disperati come il giovane Sir Geoffrey», le spiegò scherzando, nel tentativo di rassicurarla. «Costui, invece è Sir Arthur», continuò passando a presentarli uno per uno.
Ella rispose timidamente, sedendo con grazia innata, quando le fecero posto tra loro per farla accomodare davanti al fuoco, stupita che la trattassero con tanta educazione, nonostante fosse solo una prigioniera sassone. Non essendoci alcun tipo di villaggio in vista, approntarono il campo per trascorrere la notte all’aperto. Beowulf notò come ognuno dei suoi cavalieri fosse vittima del fascino innocente della sua prigioniera, che pur sembrando abbastanza allarmata, rispose con garbo a tutte le domande. A tarda sera, le chiacchiere attorno al falò scemarono, solo pochi si attardarono a chiacchierare, mentre il resto degli uomini sistemò i propri giacigli poco lontano dal suo calore. Con cavalleria, le lasciarono uno spazio, dove poter godere di maggiore riservatezza, essendo protetto da un cespuglio.
Ayslin, più che inquieta, all’idea di addormentarsi con tanti uomini intorno, tentava di nascondere gli sbadigli. Suggerì nuovi argomenti di conversazione finché le fu possibile, ma infine stremata, fu costretta a sistemarsi poco lontano dal fuoco. Usò il rozzo mantello con il quale era 
fuggita come unica protezione e, cercò di dormire.
Poco dopo Beowulf prese un paio di coperte, collocandole per la notte proprio dietro di lei. Avvampò nel buio al pensiero che fosse tanto vicino. Quello rise sommesso. Che lo avesse intuito? Maledicendolo per questo intuito demoniaco, si scostò, guadagnandosi un sorriso accondiscendente e provocatorio.
Il normanno si rigirò, apparentemente, senza riuscire a dormire. Ancora una volta, spostò il proprio giaciglio per la notte, vicino al suo. Lo guardò contrariata. Stizzita, fu costretta a spostare nuovamente il proprio, ricollocandolo ancora più vicino al fuoco. Colse il suo sguardo ardente nel buio, l’espressione compiaciuta. Mostrando indifferenza, gli girò la schiena, decisa a far finta di dormire, ogni nervo all’erta, perché la sua presenza la stava innervosendo.
In un attimo, prima che potesse capire cosa stesse accadendo, Beowulf la attrasse a sé, avvolgendola nel suo pesante mantello, le due coperte a far da materasso improvvisato. Per Ayslin un’intimità di quel genere era troppa da sopportare in silenzio.
«No», scandì, sdegnata. «Sì», ribatté lui sicuro. «No», ribadì lei affannata, nel vano tentativo di scostarsi, agitata dal calore virile che la avvolgeva in quel delizioso tepore.
La strinse ancor di più a sé, rimboccandole intorno il mantello in modo da proteggerla dal freddo. «Non siate testarda. Così avrete più calore e sarete riparata dal vento. Di notte fa freddo nei boschi, sapete? », le sussurrò.
«Non…», le parole si persero fievoli nel vento. Rabbrividì, alla carezza del fiato umido dell’uomo sul lobo dell’orecchio; alla guancia, ispida, posata sulla sua morbida, alle labbra calde che saggiarono, curiose, il contorno del viso…
«Rilassatevi e dormite. Fatelo per me», bisbigliò. Pensando a quanto era tenera tra le sue braccia, sorrise nel sentirle il battito furioso del cuore.
Scheda libro
Autore: FRANCESCA SERAFINI
Titolo: Il castello di Wheldrake
Casa editrice: IL SEME BIANCO
Pagine. 144

Sinossi

Ayslin, un’orfana sassone, nell’Autunno del 1066 si ritrova al centro dei giochi di potere tra due Re che si contendono il Trono Inglese, arrogandosi il potere di decidere del suo futuro offrendola in sposa a chi conviene loro. Sfuggita al matrimonio di stato, con un vecchio Laird scozzese, incontra, proprio come in una favola, nel profondo ventre di un folto bosco, l’uomo dei suoi sogni: Beowulf un guerriero normanno. Quando la fanciulla scopre che Re Guglielmo l’ha promessa al normanno, fugge di nuovo, decisa a non appartenere mai a nessun uomo. Beowulf non è felice all’idea di doversi sposare, ma resta ammaliato dalla sua dolcezza e dal suo carattere ribelle. Onore, innocenza, perversione e violenza si mostreranno loro lungo la strada, troveranno la forza di scegliere l’amore?

sabato 18 maggio 2019

Lo zaino è pronto, io no di Marco Lovisolo


Lo zaino è pronto, io no
 di Marco Lovisolo
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

L'autore Marco Lovisolo in questo libro ci parla dei suoi viaggi in terre lontane ed è un miscuglio tra impressioni, emozioni, cultura e storia e cibo.

Il primo viaggio non poteva che essere l'Africa luogo misterioso, brulicante di suoni e odori che rimangono scolpiti nella mente. Sembra tutto irreale, ma è la realtà calda e rossastra ce sovrasta e ammalia il turista. Marco non si sofferma solo sulle bellezze naturali e selvagge dei vari luoghi che visita e dell'esperienza straordinaria in campeggio. 

Lui nota, e annota, le abitudini degli abitanti del luogo, come quelle del saluto e delle mille domande, ne  rimane sconcertato vorrebbe fuggire ma non può esimersi da tale abitudini. 

Poco importa "l'insieme del colori è di una strabiliante perfezione"...e si sopporta tutto anche lo spostamento con il matatu una camionetta chiusa con il calore e odori a mille,.

Il Messico con i peperoni piccanti e il viale dei morti è un altro posto magico che contiene un aure mistica che porti con te fino alla piramide del solee ne rimani incantato. La luna è magica ma anche il mercato non è da meno con i sapori forti messicani.Da San Cristobal e il Guatemala si arriva all'India del Nord con i risciò e gli accordi nei mercati. La straordinaria bellezza di Jaipur con il tempio del sole che abbraccia la grandezza della città rossa.
A volte il viaggio ti regala l'opportunità di conoscere il Dalai Lama Teuzin Gyatso 14°, premio Nobel per la pace che ti lascia a bocca aperta.

L'autore passa dal Perù alla Bolivia, masticando foglie di coca, non può certo rifiutare, sorseggiando la bevanda nazionale peruviana: piscosour, arriva alle Ande Peruviane. Perché non lasciarsi affascinare dal sud Est asiatico?

Il viaggio continua in altri luoghi...Pochi soldi in tasca ma la voglia di viaggiare supera le difficoltà economiche e si può rinunciare al taxi e optare per un bus di linea, o barattare due magliette per un ricordo di viaggio.

Il libro contiene per ogni viaggio un vademecum che può essere utilissimo: 10 cose da fare e 10 cose da non fare per ogni viaggio. Non solo, per ogni viaggio vi sono anche consigli di lettura adatti per affrontare al meglio il viaggio intrapreso.


Itinerari raccontati con occhi divertiti, alla perenne ricerca di vedere le bellezze del luogo e assaggiare cibi locali innaffiati da una buona birra!

Marco Lovisolo
Viaggiatore seriale, zaino in spalla e penna in mano. Umorismo pessimo e una passione smodata per il blues, il nebbiolo e Frankenstein ".                                                  

Sinossi:
Personaggi strampalati, incontri originali, situazioni bizzarre e piccoli disastri prendono vita nel corso di questo piacevole diario che ci accompagna in giro per il mondo, dall'Africa Orientale all'America Centrale, dall'India al Perù, dal Sud-est asiatico alla Patagonia. L'autore interpreta il viaggio come esperienza esistenziale e ricostruisce, con ironia e disincanto, gli aneddoti che hanno segnato indelebilmente i suoi straordinari vagabondaggi. Marco vive intensamente l'esperienza del viaggio in solitaria, abbandona le rigide convenzioni che regolano la sua esistenza quotidiana e segue un percorso di crescita interiore che lo porta ad affermare: «Ho capito che il viaggio è un'autentica forma d'arte perché rappresenta la vita nelle sue mutevoli sfumature, permette di conferire una nuova dimensione alle cose, ti inebria con il senso di libertà che sa regalarti. I viaggiatori, in realtà, sono artisti».    

martedì 14 maggio 2019

Acquisti librosi!


Ciao carissime amiche ed amici del blog
andare al Salone del libro e non comprare libri è impensabile, anche se sono pochissime le case editrici che fanno offerte o sconti. La priorità di quando vado al Salone è quella di scovare case editrici piccole dove poter leggere e idealmente confrontarmi con l'autore del libro scelto.
Quest'anno mi sono avvicinata a due case editrici che non conoscevo.


La prima: FRANCO CESATI EDITORE.

Lo stand era all'Oval del Salone e ti colpisce subito per l'idea del salottino dal vago gusto retrò che ha creato. Colori tenui, quadretti dalle cornici antiche, fiorellini e ghirigori, non potevo resistere...




Mi sono lasciata attrarre da un libro Menù letterari di Céline Girard. Un libro che ti colpisce prima per la grafica colorata e dinamica, poi per l'accostamento dei menù ai vari romanzi. Troviamo le polpette del Manzoni, la pizza di Clara Sereni, il risotto di Carlo Emilio Gadda e tanti altri...
L'ho letto la sera stessa nel B&B, stanca del lungo giro tra gli stand delle case editrici.









L'altro stand in cui mi sono soffermata e L'associazione Siciliana Editori. Subito ho fatto un giro tra i vari libri esposti e tra i tanti esposti mi ha colpito il titolo e la copertina di un romanzo. 

Chiacchierando con una promotrice della casa editrice Kalòs, mi ha consigliato proprio il romanzo che avevo adocchiato, non mi restava che comprarlo: Ninuzza di Camille Guillon Verne.
 Alla cassa, piacevole sorpresa, mi hanno omaggiata di un libro sulla Sicilia a scelta tra 5/6 titoli proposti.

Ninuzza mi ha tenuto compagnia durante il viaggio di ritorno sul treno da Torino a Milano e Milano Mantova. Sono rimasta letteralmente incollata, la storia mi ha preso tanto che alla sera ho sentito il bisogno di cercare l'autrice sul blog, per dirle che il romanzo è davvero piacevolissimo, (a presto anche la recensione).

Adesso scappo, devo ancora preparare il pranzo e poi al lavoro come sempre!!
Buona giornata cari lettori.
Maria Lucia

lunedì 13 maggio 2019

Salone del Libro di Torino, impressioni.

Carissime amiche ed amici
sono di ritorno dal Salone di Torino e pronta per riassumere le mie impressioni.
Comincio subito dal "prima" salone.
Avevo deciso di boicottare la fiera del libro per la decisione di dare la possibilità di esporre i propri libri ad una casa editrice di stampo fascista.
Molti di voi obietteranno e storceranno il naso, in nome della libertà di stampa, doveva far parte di questa Kermesse Letteraria.
Non sono d'accordo. Dobbiamo comprendere, leggendo la Costituzione Italiana,che il fascismo è un crimine, fare apologia del fascismo è un reato.
Ne discutevo con un'amica virtuale Sonia, incontrata , per caso, in fila al Salone del Libro la quale diceva è come invitare al Salone una casa editrice per pedofili, in nome della libertà di stampa invitiamo anche loro? 
Non poteva scegliere un paragone maggiormente appropriato.

Trovo davvero inadeguato che un direttore editoriale e lo staff che ha lavorato non abbiano pensato alle conseguenze di questa inclusione nel programma. 
- Era un modo per dare maggior visibilità alla Fiera Internazionale del libro, una sorta di marketing editoriale? Un modo che non ha tenuto in conto dell'offesa che ha apportato alla democrazia duramente conquistata da chi ha lottato ieri per garantirla a noi oggi.
- Non conoscevano il gruppo editoriale? Ancora peggio.
- Non hanno tenuto conto delle conseguenze di un eventuale boicottaggio? Non hanno compreso il rischio....
Non aggiungo altro perché il blog è letterario, ma di fronte a questo gesto, non potevo tacere e dovevo dirvi, seppur brevemente,  le mie ragioni.
Aggiungo soltanto che sono andata all'esposizione con un amaro in bocca, non dovevamo noi lettori e mondo democratico essere messi di fronte a questo tipo di scelta. Lo spirito che mi ha sempre accompagnato era spento, mi auguro solo che chi ha sbagliato il prossimo anno non faccia parte dell'organizzazione futura.

Oltre al senso di delusione, mi sono scontrata con  molti punti critici del Salone.

Cominciamo a livello informatico, qualcosa non ha funzionato, chi ha fatto richiesta on line si è ritrovato con richieste non evase e mancanze di risposta. 
Il lavoro delle iscrizioni on line facilità l'ingresso dei visitatori ed è stato un caos di file a non finire per tutti:visitatori, autori, standisti, blogger, addetti stampa, insegnanti...

Il gioco del mondo si è trasformato nel gioco della fila per tutti.

Anche la disposizione degli stand ne ha sofferto, il cunicolo che portava alla sala OVAL era un budello in cui si scontravano le file con le opposte direzioni. Soffocante. Per non parlare che eri obbligato a ripercorrerla se volevi uscire.
Nel Padiglione due ho visto una bancarella di panini con wurstel la cui vendita era attaccata ad uno stand.. libri alla salsiccia per tutti...

File tortuose  disposte male per il firma copie di autori,  come per Zero Calcare...
Ho avuto l'impressione che ci fosse meno personale, le file lo scorso anno erano controllate e disposte meglio, ve l'assicuro.
Altro punto dolente, la sicurezza, lo scorso anno le misure di prevenzione e controllo erano veramente fantastiche, quest'anno ho visto meno personale e controlli più leggeri....Si potevano portare all'interno acqua, panini e altro...

Alla fine mi sono stancata e dopo aver fatto il mio giro, legato soprattutto alla scoperta di piccole case editrici, con largo anticipo ho preferito fare ritorno nel B&B e la domenica mattina non mi sono recata ancora al salone, ho preferito fare ritorno a casa.

Nei prossimi giorni vi metterò al corrente di alcune case editrici e di alcuni romanzi che hanno attratto la mia attenzione.
Buona giornata a tutti/e 
Maria Lucia




mercoledì 8 maggio 2019

AURUM" INFERNO OPERAIO di Paolo Bertulessi-


"AURUM" INFERNO OPERAIO 
di 

Paolo Bertulessi-

Scheda Libro
Autore:PAOLO BERTULESSI
Titolo: aURUM INFERNO OPERAIO
Casa Editrice: PAV EDIZIONI
Pagine:268
Per l'acquisto:

Biografia:
Paolo Bertulessi- nato a Bergamo il 1/10/1963

Cresciuto in una famiglia eterogenea con madre novarese, padre e nonni paterni bergamaschi, nonna materna torinese, nonno materno barese, poi viceprefetto a Padova, e una prozia austriaca, nasce a Bergamo, ma la sua famiglia dopo un anno si trasferisce a Padova, città nella quale poi vive fino all’età di quarant’anni.
Viene educato sin da bambino al culto della lingua italiana e all’amore per la letteratura, spaziando dai grandi classici alle opere contemporanee anche di nicchia: il suo primo libro, "Ventimila leghe sotto i mari"di Jules Verne, lo legge a cinque anni. 
Consegue la maturità classica appassionandosi in modo viscerale  alla lettura e, conseguentemente, alla scrittura, che coltiverà con sempre più crescente passione.      
All’età di 25 anni perderà prematuramente e traumaticamente il padre, docente liceale di matematica e fisica, e la madre, pittrice.
Ha lavorato per diversi anni nella grande distribuzione alimentare ricoprendo il ruolo di gerente e direttore di filiale.
Ex pugile dilettante e successivamente istruttore sportivo per molti anni, dal 2005 è titolare di una enoteca a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova.
Oltre alla grande passione per la lettura e la scrittura, è un cinefilo e  un amante dei videogames.
Ha già operato nel settore letterario nella veste di ghostwriter, scrivendo per diversi autori locali in crisi d’ispirazione e fornendo loro trame interessanti: il suo talento nel creare storie da raccontare e pubblicare è stato da sempre molto spiccato.
Solo negli ultimi anni decide di dare spazio a se stesso come autore e di avere il proprio nome stampato in una copertina.
Dopo il suo travolgente romanzo noir d’esordio, pubblicato  nell’Aprile 2018 dalla casa editrice Le Mezzelane, ESISTENZE PROIBITE, è stata pubblicata  nell’Ottobre dello stesso anno, dalla Pav Edizioni di Roma, la sua seconda opera, AURUM INFERNO OPERAIO: un altro noir a tinte forti, romanzo ambientato nella realtà orafa della provincia vicentina che scava nell’animo umano e accende un riflettore puntato contro il mondo del lavoro in Italia.
Nell’Aprile 2019 vede la luce la sua terza opera, “IN VIAGGIO PER LEI”: trattasi di un romanzo unico nel suo genere scritto a quattro mani con il suo amico Alberto Wittman, anch’egli scrittore. 
Sempre nel 2019, con la sua prima silloge poetica intitolata “NUOTANDO NEL MIO ASSENZIO” e pubblicata dalla casa editrice Pluriversum, spazia nella poesia contemporanea con un suo inconfondibile stile: l’autore, in questo campo, ama definirsi “poeta urbano”, un poeta che ama cogliere i fiori che spuntano dal cemento.
La sua citazione preferita è “Ad pugnam parati”.

Sinossi:

Mani d’oro e oro tra le mani: può una professione arrivare a possedere l’anima di una persona, specialmente quando è l’oro la nobile materia prima con la quale si lavora? In questo romanzo sembrerebbe di sì.
Rossella, la protagonista, nasce alla fine degli anni ‘70 e subisce una vita infantile fatta di violenze e soprusi per mano di sua madre, una donna devastata dall’alcol e dalla gelosia nei suoi confronti, in uno scenario di povertà e degrado umano nella campagna della provincia vicentina.
Dopo essere stata rinchiusa in una fabbrica orafa ancora adolescente, cresce nutrendosi soltanto di lavoro e dovere, senza affetto e privata di ogni suo diritto a crescere serena.
L’impatto con la vita di fabbrica è per lei inizialmente traumatico, ma con il passare del tempo dimostrerà talento e arriverà persino ad amare il proprio lavoro, anche perché la sua vita privata si rivelerà sentimentalmente un fallimento.
Piacente e onesta, ma non priva di determinazione, lotterà sempre con i fantasmi del passato e con la sua esistenza.
Passando, suo malgrado, da una realtà lavorativa all’altra, conoscerà il lato peggiore dell’umanità, fino a giungere nella fabbrica più aberrante che mai aveva visto, gestita da una coppia di inetti senza scrupoli.
Ciò nonostante continuerà ad amare il proprio lavoro, ancor più visceralmente quando conoscerà la signora Venero, una abile e geniale procacciatrice d’affari ricca di carisma che intravede in lei una potenziale artefice del suo personale e misterioso progetto; i gioielli che nasceranno grazie all’abilità delle sue mani non saranno semplici gioielli, ma creature con un preciso significato che sembreranno prendere vita.
Quel quotidiano squallore della vita operaia verrà poco a poco lenito da momenti di introspezione onirica al limite del delirio.

Sofferenza, ricerca disperata di un lavoro fisso, amore morboso per il lavoro, solitudine, perversione, stati allucinatori: questi gli ingredienti che comporranno la mistura di eventi che porterà Rossella verso una deriva ignota e inquietante assieme al suo adorato e lucente metallo giallo.  

lunedì 6 maggio 2019

MILANO MISTERIOSA: IL QUADRO PERDUTO DI LEONARDO di C.S.D.Martini Rossi

Carissimi amici ed amiche ecco per voi una segnalazione fresca di stampa: 
MILANO MISTERIOSA: IL QUADRO PERDUTO DI LEONARDO
di C.S.D.Martini Rossi

Sinossi

Una storia che affonda le sue radici nel XVI secolo, quando Milano era popolata da artisti geniali e unici come il grande Leonardo da Vinci e il leonardesco Bernardino Luini.
Un quadro perduto, attribuito a Bernardino Luini, e un manoscritto ritrovato, vergato dal grande Leonardo da Vinci in persona. Una vecchia storia che gravita intorno a un prestigioso museo sepolta da decenni. Forse una leggenda metropolitana popolata da fantasmi, segreti e misteri come ne serpeggiano tante nella città di Milano.
Fa freddo e mancano poche settimane a Natale quando Beatrice, una giovane restauratrice, si ritrova a inseguire una verità scomoda, scontrandosi con un mondo, quello della Milano altolocata e aristocratica, che cerca in tutti i modi di impedirle di venire a capo di un mistero insabbiato da ormai trent'anni. Guglielmo è un uomo ricco, affascinante e misantropo che appartiene a quella Milano e che nasconde molti segreti. Un uomo che potrebbe essere la chiave per risolvere il mistero ma che sembra intenzionato a lasciare sepolta quella vecchia faccenda legata alla sua prestigiosa e antica famiglia. 

Tra prime alla Scala, cene di gala e aperitivi a base di Margarita Blue e Gimlet, la ricerca di una donna ostinata e assetata di verità si alterna alla vita quotidiana della metropoli, che scorre nella sua normalità. Mentre il popolo dei milanesi attende le feste e consuma le sue giornate lavorando alacremente, vite comuni scorrono tra lo sferragliare dei tram, lo smog, i drammi e le piccole felicità quotidiane. E la città di Milano assiste a tutta la vicenda nella sua fredda superiorità, partendo dall'alto della Madonnina sopra il Duomo, fino all'affollata Galleria Vittorio Emanuele, con i suoi ristoranti a cinque stelle e i suoi negozi prestigiosi. Emozioni e sentimenti di gente comune e meno comune si muovono in una città tra il 1500 e i giorni nostri, raccontando anche la storia di Milano e dei grandi uomini che l'hanno fatta diventare quello che è oggi.

venerdì 3 maggio 2019

E Baboucar guidava la fila di Giovanni Dozzini

E Baboucar guidava la fila
di  Giovanni Dozzini
recensione a cura di Maria Lucia Ferlisi
Baboucar, Ousman, Robert e Yaya sono i quattro protagonisti del romanzo. Sono appena arrivati in Italia e nell'attesa della risposta alla richiesta d'asilo, cercano di trascorrere nella "normalità" le giornate.
 Baboucar propone agli amici di trascorrere una giornata al mare, non hanno molti soldi, ma escogitano il modo per pagare soltanto uno e gli altri al suo avviso potranno nascondersi in bagno. Non sempre le previsioni vanno a buon fine, ma sono solidali e uniti tra loro, anche se provengono da città e nazioni diverse.
In questo breve viaggio si scontreranno con i pregiudizi , ma anche con la solidarietà di un pescatore che offre loro un posto per dormire. In questo momento di odio e forti pregiudizi l'autore ha avuto un grande coraggio a scrivere un libro che apre la porta ad una giornata tipo dei quattro ragazzi che ancora non sanno come gestire il loro futuro, perché è appeso alla decisione delle istituzione, in comune hanno la paura che non possa essere accolta e il terrore di tornare indietro.
Hanno dei sogni ma ancora non possono esprimerli, il loro futuro è in attesa di una firma. Da Perugia arrivano a Falconara, fanno il bagno, giocano al pallone, salvano un ragazzo senza ricevere nemmeno un grazie dalla famiglia, rimorchiano...sempre sotto lo sguardo pieno di pregiudizi della gente.
Un romanzo che non ha una trama, non vi farà piangere, non c'è nessuna storia strappalacrime dietro., soltanto un piccolo spaccato di vita di questi giovani di colore.
L'autore Giovanni Dozzini con chiarezza e semplicità ha  mostrato la realtà quella vista dalle persone, ma dal punto di vista dei diretti interessati. Dietro a quello che si pensa sia un bighellonare di persone che non fanno niente, c'è una normalità diversa della nostra, eppure simile. Quanti di noi ragazzi, senza tanti soldi in tasca, siamo andati al mare con tanta voglia di divertirci.
Siamo così presi dalla paura dello straniero che ci siamo dimenticati chi eravamo. Forse è questo l'intento dello scrittore mostrare che i giovani, noi come loro, siamo uguali con tanti sogni e pochi soldi in tasca. Ieri come oggi, noi come loro.
Scheda libro
Titolo: E Baboucar guidava la fila
Autore: Giovanni Dozzini
Casa editrice: Minimum fax
Pagine: 145
Sinossi
Baboucar, Ousman, Yaya e Robert sono quattro richiedenti asilo arrivati in Italia dopo avere attraversato mezza Africa e il Mediterraneo. Sono sospesi tra la speranza che la loro richiesta venga accolta e la paura di essere respinti. C'è chi aspetta la prima udienza di fronte alla Commissione territoriale, chi il ricorso in primo grado al tribunale, chi invece ha ottenuto una protezione sussidiaria e per un po' può andare avanti senza troppe ansie. Un fine settimana decidono di prendere un treno che da Perugia li porterà verso l'Adriatico. La meta è la spiaggia di Falconara Marittima e il viaggio è scandito dagli incontri, dalle ossessioni di ognuno e dal faticoso rapporto con la lingua italiana. Sono quarantott'ore di piccoli avvenimenti: multe, bivacchi, la finale degli Europei di calcio, qualche litigio. Due giorni in cui i quattro amici si ritroveranno sempre a camminare, in fila indiana, lungo le strade della provincia del Centro Italia. "E Baboucar guidava la fila" è una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni scegliendo di raccontare quello che viene dopo le traversate, la normalità inafferrabile di una vita dignitosa che segue ogni approdo e tutto ciò che questa normalità contiene: le paure, i desideri, la rabbia, le nostalgie, riuscendo a ottenere alla fine quella particolare risonanza poetica che hanno soltanto le cose vere.








giovedì 2 maggio 2019

Concorso Letterario “La vita contadina: ieri e oggi”


Carissimi/e amici ed amiche
amata la campagna e la vita contadina? Siete affascinati dal mondo rurale di una volta?   Sentite un groppo di commozione quando assaggiate un piatto contadino che vi ricorda l'infanzia? Il vostro sogno è di andare a vivere in campagna?
"L'albero degli zoccoli" è uno tra i vostri film preferiti?

Bene allora proseguite nella lettura e leggete il bando di un concorso dedicato al mondo contadino di ci vi fornisco tutti i dettagli.
L'invio dei testi o delle poesie scade il 31 maggio.
Mentre voi pensate alle vostre nonne o nonni, io vi auguro un grande in bocca alla penna!
Maria Lucia

Pro Loco Guagnano ‘93 Concorso Letterario
La vita contadina: ieri e oggi” 
Seconda Edizione - 2019

BANDO DI CONCORSO
La Pro Loco Guagnano ’93 indice la seconda edizione del concorso nazionale per testi inediti (poesie e racconti brevi a tema) avente titolo “La vita contadina: ieri e oggi”. Il Concorso è aperto a tutti, uomini e donne, senza esclusione alcuna di etnia, religione e credo, che abbiano raggiunto la maggiore età alla data di pubblicazione del presente bando. Il Concorso non ha scopo di lucro. Non saranno ammessi testi inneggianti a razzismo, intolleranza e violenza.

Art.1. Al Concorso possono partecipare autori italiani e stranieri residenti in Italia.

Art.2. Sezioni
  1. Poesia (in lingua italiana)
  2. Racconto Breve (in lingua italiana)

Art.3. Modalità di partecipazione
  • Sezione A. Al concorso è possibile partecipare con una sola poesia, inedita, mai pubblicata, in lingua italiana (non in vernacolo), avente tema attinente al titolo del concorso, ossia “La vita contadina: ieri e oggi”. La lunghezza del testo non dovrà superare i 40 versi (carattere Times New Roman 12). La quota di adesione per ogni candidato, quale contributo volontario di compartecipazione alle spese di organizzazione del concorso, è pari a euro 10.00, da corrispondere tramite bonifico bancario su IBAN IT58N0526279680CC0161242759 intestato a Pro Loco Guagnano ’93, inserendo come causale “Premio Letterario 2019”. L’invio della candidatura dovrà avvenire solo ed esclusivamente a mezzo mail, da inviare all’indirizzo prolocoguagnano93@libero.it. La mail dovrà contenere 3 allegati, ossia l’elaborato, la scheda di adesione debitamente compilata, la ricevuta comprovante l’avvenuto versamento della quota di adesione, e dovrà riportare nell’oggetto la dicitura “Candidatura Premio Letterario 2019”. La scadenza d’invio delle candidature è fissata al 31.05.2019. Ogni partecipante può concorrere con una sola opera. Le opere inviate non verranno restituite.
  • SEZIONE B. Al concorso è possibile partecipare con un solo racconto, inedito, mai pubblicato, in lingua italiana, avente tema attinente al titolo del concorso, ossia “La vita contadina: ieri e oggi”. Il testo dovrà avere una lunghezza massima di 3 cartelle dattiloscritte, formato A4, carattere Times New Roman 12. La quota di adesione per ogni candidato, quale contributo volontario di compartecipazione alle spese di organizzazione del concorso, è pari a euro 10.00, da corrispondere tramite bonifico bancario su IBAN IT58N0526279680CC0161242759 intestato a Pro Loco Guagnano ’93, inserendo come causale “Premio Letterario 2019”. L’invio della candidatura dovrà avvenire solo ed esclusivamente a mezzo mail, da inviare all’indirizzo prolocoguagnano93@libero.it. La mail dovrà contenere 3 allegati, ossia l’elaborato, la scheda di adesione debitamente compilata, la ricevuta comprovante l’avvenuto versamento della quota di adesione, e dovrà riportare nell’oggetto la dicitura “Candidatura Premio Letterario 2019”. La scadenza d’invio delle candidature è fissata al 31.05.2019. Ogni partecipante può concorrere con una sola opera. Le opere inviate non verranno restituite.
Le opere prive dei dati identificativi o non conformi alle disposizioni e/o prive della modulistica richiesta
verranno escluse dal concorso.

Art. 4. Valutazione e premiazione
Tutte le opere saranno esaminate da un’apposita giuria, la cui composizione sarà resa nota nel corso della cerimonia di premiazione. Il giudizio della Giuria sarà inappellabile e insindacabile. La cerimonia di premiazione si terrà a Guagnano (LE) presumibilmente a giugno 2019. Saranno premiati i primi tre classificati di ogni sezione, i cui nomi saranno resi noti sulla pagina Facebook della Pro Loco Guagnano ’93 https://www.facebook.com/prolocoguagnano93/. I vincitori riceveranno attestati e premi del territorio. Riconoscimenti non previsti nel presente bando potranno essere assegnati dalla Giuria ad altre opere ritenute meritevoli. I vincitori verranno avvisati per tempo della data di premiazione, alla quale sono tenuti a partecipare personalmente.

Art. 5. Privacy
Tutela dei dati personali: ai sensi del D.Lgs. 196/2003, la segreteria organizzatrice dichiara, ai sensi dell'Art. 13, che il trattamento dei dati dei partecipanti al Concorso è finalizzato unicamente alla gestione del Concorso e all'invio agli interessati di eventuali informative inerenti all’iniziativa. Altresì si informa che i dati non verranno utilizzati e o ceduti a terzi per nessun motivo, incluso a scopo promozionale. I concorrenti si impegnano a non pretendere compensi di sorta per la pubblicazione su riviste, giornali e simili del materiale inviato che la Pro Loco potrà utilizzare al fine di promuovere il concorso. I partecipanti, prendendo parte al concorso, dichiarano sotto la propria responsabilità di essere gli unici titolari dell’opera, che l’opera è frutto della loro fantasia e sollevano gli organizzatori da ogni responsabilità per danni e conseguenze dirette e indirette.

Art.6. Pubblicità
Il Concorso sarà ampiamente pubblicizzato a mezzo stampa e su altri media, sulla pagina Facebook della Pro Loco Guagnano ’93 https://www.facebook.com/prolocoguagnano93/, nonché sui siti web di divulgazione dei concorsi letterari.

Art.7. Info e aggiornamenti
Tutti gli aggiornamenti relativi al Concorso verranno via via pubblicati sulla pagina Facebook della Pro Loco Guagnano ’93 https://www.facebook.com/prolocoguagnano93/. Per info: prolocoguagnano93@libero.it.

Guagnano, 31.01.2019

Il presidente
dr. Antonio Congedo

Pro Loco Guagnano ‘93
Concorso Letterario
La vita contadina: ieri e oggi”
Seconda edizione – 2019

SCHEDA DI ADESIONE

DATI ANAGRAFICI AUTORE
Cognome e Nome

Indirizzo di residenza

Data e luogo di nascita

Telefono cellulare

E-mail


SEZIONE E TITOLO OPERA
A

B



DICHIARAZIONE

Il/la sottoscritto/a ..........................................................................................
DICHIARA
  • di conoscere il bando-regolamento del Concorso Letterario “La vita contadina: ieri e oggi” (seconda edizione) indetto dalla Pro Loco Guagnano ‘93 e di accettarlo in tutte le sue parti.
  • di essere unico autore del componimento candidato al concorso;
  • che il componimento presentato al concorso è inedito e non è mai stato pubblicato;
  • di essere responsabile diretto di tutto ciò che nel componimento vi è scritto e contenuto;
  • di aver provveduto al versamento del contributo di compartecipazione alle spese di organizzazione del concorso pari a euro 10,00 (diecieuro) e di allegare la ricevuta comprovante l’avvenuto versamento;
  • di accettare il giudizio insindacabile della giuria;
  • di essere l’unico titolare dell’opera, che l’opera è frutto della propria fantasia e di sollevare gli organizzatori da ogni responsabilità per danni e conseguenze dirette e indirette.

In fede,

(luogo e data) ............................................. (firma) .......................................................

venerdì 26 aprile 2019

Novità in libreria

Carissimi amici ed amiche volete dare, come me, una sbirciata alle nuove uscite di libri previsti per il mese di maggio?
Eccovi/e accontentati/e, scegliete il romanzo che più vi piace e prenotatelo nella vostra libreria di fiducia.
Questa è la mia lista delle nuove uscite che ho segnato sulla mia agenda.

 Indovinate quale sarà il primo romanzo che acquisterò? Leggete le sinossi, non è difficile.
Maria Lucia

Sinossi:
 Sarah è solo una quindicenne quando, in una manciata di istanti, la sua esistenza viene capovolta. Degli uomini in divisa le portano via tutto ciò a cui tiene di più. E a lei non resta che la voce della madre a ricordarle che è ancora viva e che deve impegnarsi a sopravvivere in un mondo ogni giorno più ostile. È il 28 agosto 1939. Mancano pochi giorni allo scoppio della guerra e i nazisti pattugliano ogni angolo del paese per impedire anche a un singolo ebreo di lasciare la Germania. Per loro, come per Sarah, non c'è via di scampo. Eppure, in un deserto di umanità, talora si può trovare una mano pronta a tendersi e a offrire un aiuto insperato. Per Sarah, questo aiuto viene dalla spia britannica Jeremy Floyd, che si accorge subito di quella ragazzina in grado di resistere e di non piegarsi alla meschinità umana. In lei rivede sé stesso e nei suoi occhi blu legge determinazione e desiderio di riscatto. Le propone allora uno scambio: se accetterà di trasformarsi in una giovane hitleriana e di rubare più informazioni possibili al nemico, lui le farà attraversare indenne il confine. Di fronte a un'offerta tanto allettante che le garantirebbe forse l'unica possibilità di salvezza, Sarah non può davvero tirarsi indietro. Così, complice una chioma biondissima nonché un posto in una delle scuole nazionalsocialiste più prestigiose, a poco a poco si cala nei panni di una perfetta bambina di Hitler, trafugando per Jeremy dati e informazioni riservate e facendosi amica la figlia di una potente famiglia tedesca, che ha contatti diretti con il Führer.
Dicono di lei:
 Un libro poetico, delicato e vero allo stesso tempo. Un affresco romanzato della vita che ha fatto di lei una scrittrice amata e apprezzata in tutto il mondo.
Ricordi quando eri bambino?
Ricordi quando tutto era possibile?
Finché, in un’estate, ogni cosa è cambiata.
«Un’autrice in grado di conciliare una scrittura agile e raffinata con l’introspezione tra i disagi esistenziali della contemporaneità.» -La Lettura
 Sinossi: Dopo Fiori sopra l'inferno torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l'ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili.Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d'improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l'inferno, ogni giorno l'inferno mi abita e mi divora. Perchè c'è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l'ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa. Dopo Fiori sopra l'inferno - l'esordio italiano del 2018 più amato dai lettori - torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l'ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l'immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice.

Descrizione:
 Dal rito delle presentazioni, alle campagne comunicative, dall’ossessione della prima pagina, alla ricerca della benevolenza del critico, dalla concorrenza tra editori, alle abitudini degli uffici stampa, all’incubo dei manoscritti, questi racconti sono tutti scritti con un sarcasmo al limite del grottesco. Non a caso la morte, la rovina, la caduta sono presenti in tutte le storie, quasi che il successo sia frutto di un patto col diavolo e si sia davvero disposti a vendere l’anima pur di raggiungere la pubblicazione, il successo, la vetta delle classifiche. È una corsa che non risparmia nessuno, né l’autore che vuole essere consacrato ai posteri, né l’editore a caccia del best seller, né il critico la cui fama è pari alla sua purezza, né il libraio che punta sull’ospite importante da esibire, e neanche il lettore disposto a mettersi in fila per ore per un autografo. È il mondo della comunicazione quello che più interessa e diverte Manzini, con i suoi miti, le sue prigioni, gli immancabili riti; anche il sesso finisce per farne parte come un ingrediente indispensabile con cui condire il successo.
Sinossi:
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

 Sinossi:
Uscita: 30 maggio. Il suicidio di un operaio appena licenziato e un imprenditore privo di scrupoli trovato assassinato con un colpo di pistola alla nuca. E poi c’è l’Alcyon, una goletta un po’ misteriosa, pochissimi gli uomini di equipaggio, niente passeggeri, la zona di poppa larga abbastanza per fare atterrare un elicottero. Per Montalbano a Vigàta tante gatte da pelare e il suo commissariato da difendere: qualcuno infatti sta tentando di farlo fuori…





Sinossi:
Quando la polizia ritrova il cadavere di un’assistente sociale uccisa da un’unica letale coltellata, tutto fa pensare a una rapina andata male. Ma la detective Kim Stone è convinta che qualcosa non torni. Pochi giorni dopo, una tossicodipendente della zona viene ritrovata uccisa nello stesso identico modo. L’istinto di Kim le suggerisce che dietro ci sia la mano dello stesso assassino. Eppure non c’è niente a collegare le due vittime, a eccezione dell’inquietante precisione con cui sono state uccise: una singola coltellata. Mentre Kim è alle prese con il caso, un fantasma del suo passato torna a farle visita con un’inquietante lettera che riapre antiche ferite, ancora non del tutto cicatrizzate. Se vuole davvero fermare l’assassino prima che il numero delle vittime cresca, dovrà rimanere vigile per districarsi nella fitta rete di intrighi e di bugie che le si sta stringendo attorno… anche se significa mettere in grave pericolo la sua stessa vita.

venerdì 19 aprile 2019

Il piano inclinato di Matteo Pascale

Il piano inclinato
di
Matteo Pascale

Sinossi

Francesco, pubblicitario di successo da cinque anni in Olanda, non sa ancora di essere come una biglia d’acciaio in bilico. Di giorno lavora in un’agenzia in cui guadagna più soldi di quanto riesca a spendere, di sera passa da un locale all’altro a caccia di alcol e ragazze. Le sue vicende si mescolano a quelle dell’olandese Nicky, dell’americana Julia, del greco Christos, e di molti altri “expat” che come lui cercano di ammazzare la noia in una festa infinita tra i canali.
Ma quando cerca di ricordare il vero motivo per cui se ne è andato via da casa, accade l’inevitabile. Il piano inizia a inclinarsi, la biglia scivola, Francesco perde il controllo: si innamora di Nina, la ragazza spagnola di Christos, e questa passione illumina tutto il resto di una luce improvvisamente spietata. Il lavoro, gli affetti leggeri, le sbronze, niente ha più senso.
Dentro un’Amsterdam fatta di eccessi, dove la vita sembra un’esperienza di passaggio e perdersi è sempre concesso, Francesco ha forse l’ultima occasione per non precipitare.



Biografia
Matteo di Pascale è nato nel 1987 ad Alessandria e vive a Torino. È un creativo multidisciplinare: ha lavorato come copywriter e designer in agenzie di pubblicità. 
Ha pubblicato “La storia dell’ultimo arlecchino” (OTMA) e “La lezione di Milano” (Blonk Edizioni). È autore di IntùitiFabulaCicero, tre strumenti per la creatività e la scrittura applicata. Per las Vegas edizioni ha pubblicato “Il piano inclinato”.

I punkinari di Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini

  I punkinari  di  Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini I Punkinari, fumetto umoristico di Alessandro Pagani con i disegni di Massimilian...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.