venerdì 16 marzo 2018

"L'amore brucia come zolfo" di Lucia Maria Collerone.

Carissime amiche ed amici
questo fine settimana sarà denso di letture di romanzi. 
Finalmente sono alla pari con le richieste di recensioni, e potrò dedicarmi alle letture di altri autori. 

Ho anche in programma di postare alcuni articoli per qualche pagina che ho tralasciato in questi mesi.

Oggi vi presento un romanzo che ho in lettura, la cui recensione la presenterò in un altro sito con il quale collaboro: Cultura al femminile.

Il romanzo mi ha appassionato per la scrittura e per l'ambientazione: la "mia" Sicilia.

Il titolo del romanzo è: "L'amore brucia come zolfo" di Lucia Maria Collerone. 

Un romanzo storico ambientato tra due mondi diversi, quello povero delle zolfatare e quello ricco della nobiltà dei baroni. 
Una storia d'amore intensa che ...brucia  come zolfo.


Sinossi
Sicilia, all’indomani dello sbarco dei Mille. La storia prende l’avvio dal centro dell’isola, nella provincia di Caltanissetta, dove le miniere di zolfo dei baroni di Trabonella si accingono a diventare il primo centro in assoluto in Europa per l’estrazione del prezioso minerale, anche grazie alle moderne e innovative soluzioni tecniche introdotte dai facoltosi propietari. La forza lavoro, tuttavia, rimane quella senza età dei carusi, i poveri divaoli che lavorano in miniera per provvedere alle proprie disgraziatissime famiglie. In una di tali famiglie nasce Cecilia, la protagonista, che non è una semplice figlia delle brulle colline del capoluogo nisseno: suo padre Bartolo (all’anagrafe Bartolomeo) è in realtà il figlio del parroco del villaggio, a propia volta figlio del potente barone di M., avversario dei Trabonella. 
La nobile origine del prelato fa sì che in paese tutti tacciano sulla sua relazione incestuosa con la giovane e graziosa perpetua, ed entrambi i genitori crescono il figlio facendogli credere di essere un trovatello; peraltro, le nobili origini del ragazzo sono ben visibili dai tratti somatici, è biondo e con gli occhi chiari. Quando questi infine apprende chi siano i veri genitori, abbandono parroco e perpetua, rinuncia ai beni che gli spetterebbero per diritto, e si unisce alla triste sorte dei carusi, recandosi tutti i giorni alle miniere. Infine, sposa una giovane del popolo, con la quale dà vita a ben quattro figli, dei quali la rossa e altera Cecilia è la primogenita. Il nucleo familiare è alle prese con la vita durissima del lavoro in miniera, quando, infine, sopraggiunge l’ennesima disgrazia: Bartolo muore in un infausto incidente. 

Il Barone, in seguito all’avvenimento, decide di prendere a servizio le orfane dei deceduti, sorte che tocca anche a Cecilia. Con umiltà ed entusiasmo la giovane comincia a prestare servizio presso la casa del Barone, rivelandosi ben presto un’esperta ricamatrice. Attirato dalla sua bellezza e dalla sua abilità, il Barone se ne innamora.
Una storia apparentemente come tante, una Cenerentola di altri tempi...
Ma il patto che questo amore richiederà, diventerà ben presto insostenibile.


giovedì 15 marzo 2018

"Io mi libro" di Alessandro Pagani

"Io mi libro"
 di 
Alessandro Pagani
recensione di
Maria Lucia Ferlisi

Freddura, ovvero freddare il lettore con la frase ad effetto che avete scritto, letto o riportato. Con poche parole possiamo stendere una persona, amica o nemica che sia. Nel mondo attuale le freddure diciamo così cadono a fagiolo, si perché in un mondo che si esprime con i "messaggini" o i tweet, la freddura calza a pennello.
Chiesa social, scambiatevi un segno: mi piace.
Le freddure racchiudono concetti ben precisi, spesso pregiudizi o luoghi comuni, argomenti preferiti quasi sempre:donne, sesso e motori.

Con giri di parole dal doppio senso ascoltiamo o leggiamo freddure che a volte sono più fredde dei ghiaccioli, pensiamo al freddo humor inglese. I motti hanno vari argomenti, avolte blasonati, a volte scurrili, si passa tranquillamente dal cielo alla fogna, dal cuore al deretano, dal cappello al profilattico.


109. “Il cappello non te lo presto, hai capito? Mettitelo bene in testa!”

131. Che questo sole possa cuocere un uovo in meno di due minuti, ormai è assodato

107. Trovati piccoli profilattici all’interno di un palaz­zo: sono dei condom mini?

"Io mi libro" di Alessandro Pagani raccoglie ben 500 freddure.
L'autore, meticolosamente, ha annotato ben 500 freddure che ha poi riunito per trasformarli in un libro, dove le battute spiritose, si rincorrono con i motti; le freddure si scontrano con parole argute in un interessante gioco di risate, sorrisi, o a volte mezzi sorrisi.

Nel libro è inserito anche un racconto breve, che non si distacca dall'amore per le freddure dell'autore. Immaginate l'autore che si sveglia con le ali, non quelle dopo una bevuta di red bull, ma le ali, ali di un angelo.


"La situazione si fa bizzarra... così mi alzo dal letto, mi guardo allo specchio e non credo ai miei occhi: ho due ALI al posto delle braccia!“Lo sapevo che non dovevo leggere Kafka... sta succedendo anche a me (metà amorfo, sì: è metamorfosi!!)”.

Alessandro Pagani pensa di essere all'interno di un incubo o nel mezzo del racconto di Kafka, solo che è stato più fortunato, non è una blatta, ma un angelo. Certo non sa volare, ma ....  ma sa giocare con le parole, ed inglobarle umoristicamente nel racconto.

"Dopotutto, non so niente di aerodinamica e di spinte, di apparati vertebrALI e di traiettorie, di ALIquote e velocità... Forse è troppo rischioso provare da qui: se non riuscissi a prendere il volo, cadrei da un’altezza trascurabile, e forse mi salverei. Ma, se provassi da punti più alti e non riuscissi a volare, cadrei da altezze letALI... Calma, ci devo studiare un po’ su. Ma la prossima volta, non avrò nessun ALIbi”."


Lo stile dell'autore è perfettamente in sintonia con il libro, ironico, divertente, graffiante. Se volete regalarvi una lettura di sorrisi, vi assicuro che l'autore ha raggiunto l'obiettivo.

Sia le freddure, i consigli, gli ossimori ed il racconto espletano il loro dovere, il riso è assicurato, relax pure. 
Poi se volete conoscere meglio l'autore vi consiglio di visitate  il suo blog: 
http://iomilibro.altervista.org/
 e  scoprirete l'eclettismo di Alessandro Pagano.


AUTORE : Alessandro Pagani
TITOLO : Io mi libro
EDITORE : 96, rue-de-La-Fontaine Edizioni
PAGINE: 78
SINOSSI: 

Ogni nostra azione, atteggiamento o consuetudine si presta a diverse sfaccettature emblematiche. Nel contesto di quest'opera, l'autore ha cercato di immaginare diverse situazioni surreali che possono scaturire durante i nostri piccoli e grandi avvenimenti quotidiani nel corso del lavoro, nel tempo libero, tra le notizie di cronaca e attualità, nelle nostre consuetudini, e più in generale nel corso di ogni situazione paradossale che ognuno di noi, spesso a propria insaputa, può improvvisamente trovarsi ad affrontare: momenti generati dal teatro dell'assurdo, da presunte coincidenze derivate dall'ambiguità d'una parola, dal fraintendimento d'una frase, o dalla verve 'tragicomica' ed inconsapevole dei protagonisti. E come il titolo richiama, tutto visto dall'alto con la leggerezza dello spettatore neutrale che osserva attraverso occhi distanti ma non distaccati, in una sorta di sospensione critica nei confronti delle nostre caratteristiche principali.

Rifacendosi a maestri dell'umorismo quali Marcello Marchesi, Achille Campanile e Giovannino Guareschi, "Io mi libro", è una ginnastica per la mente ed un'esplorazione del lessico italiano in un caleidoscopio di lettere che si scambiano e si combinano come in un grattacapo enigmistico, oltre un piacevole riflettersi - dentro una prospettiva meno cupa - all'interno di un compendio ricco di significati allegorici. 

Un modo diverso per smitizzare stereotipi e stemperare l'eccessiva serietà con cui l'uomo vincola la proprio esistenza, a dispetto del lato più brillante, goliardico, e virtuoso, che ognuno di noi porta dentro. 


A chiusura del libro, le classifiche personali dell'autore ed un breve racconto dedicato al sogno dal titolo "Breve raccorto onirico".




BIOGRAFIA:

Alessandro Pagani, nato a Firenze nel 1964, è scrittore, musicista, operatore volontario a favore degli animali, ed impiegato presso l'Azienda Sanitaria Fiorentina. 

Appassionato di letteratura e musica, ha fatto parte durante gli anni '80 del movimento artistico underground fiorentino "Pat Pat Recorder". Nel 1988 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi tra i quali Stropharia Merdaria, Parce Qu'Il Est Triste, Hypersonics, (con cui ha partecipato ad Arezzo Wave), Subterraneans, Malastrana e successivamente con i Valvola, assieme ai quali fonda nel 1997 l'etichetta discografica Shado Records, attiva fino al 2007. Attualmente è batterista del gruppo rock Stolen Apple, con il quale ha fatto uscire l'album di debutto "Trenches" a Settembre 2016. E' anche componente della giura del concorso di poesie "Daniela Pagani e Manuela Masi" patrocinato dal Calcit Chianti Fiorentino, ed un assiduo volontario del Canile Del Termine di Sesto Fiorentino (Fi). 

"Io mi libro", edito dalla casa editrice "96, Rue De La Fontaine" di Torino 
(una frase del libro apparirà anche sull'agenda Comix 2019), è la sua seconda pubblicazione dopo il manoscritto "Perché non cento?" stampato da Alter Ego/Augh di Viterbo (Aprile 2016), ed il libretto stampato in proprio del 2015 "Le Domande Improponibili".

mercoledì 14 marzo 2018

Lo spilorcio e le extraterrestri di Antonio Policastro

Lo spilorcio e le extraterrestri
di
  Antonio Policastro

recensione di Maria Lucia Ferlisi

 Pippo e Luigia sono sposati, hanno due figli, una vita apparentemente tranquilla, o almeno , potrebbe esserla. Pippo ha un difetto. Un grande difetto, è tirchio, spilorcio, avaro..mettetela come volete, il significato è uno solo: non vuole spendere soldi.

Tutta la famiglia, figli compresi, devono sottostare al volere dell'uomo, i soldi non si spendono, bisogna risparmiare su tutto. Anche il suo miglior amico Riki e sua moglie Rosa sono consapevoli di questo grande disagio che crea in famiglia.
Luigia spesso si confidava con la sua amica più cara Rosa, moglie di Riki. Rosa lavorava come dipendente in una grossa azienda. Rosa aveva un carattere molto forte. Suo marito Riki era un libero professionista. Si riteneva molto intelligente e, per scelta o meno, non faceva nulla senza prima consultarsi con la moglie. Riki e Rosa non avevano figli, per questo mal sopportava il modo di fare remissivo di Luigia. Rosa infatti, più volte aveva invitato Luigia a ribellarsi a questa situazione, dicendole che se fosse stato suo marito due/tre giorni a settimana non gli avrebbe fatto trovare niente da mangiare.
Stanca di essere sempre vittima della spilorceria, la moglie, con la complicità dell'amica Rosa, organizza uno scherzo usando due bellissime ragazze come esca. Le due ragazze, Pablua e Zeretra,  si fingono extraterrestri in cerca di aiuto, in cambio offriranno molto oro, in abbondanza nel loro pianeta.

Pablua -questo era il nome della ragazza di carnagione più scura e capelli neri- aggiunse:<< noi veniamo in pace, i nostri progenitori abitavano la terra. In seguito ad una catastrofe, credendo che la terra si sarebbe distrutta presero una navicella e andarono via>>.<< Dopo tanto peregrinare per l’universo trovarono a una notevole distanza dalla terra il pianeta Prokion >>.
<>disse Riki, che a quel punto cominciò a essere più possibilista.
Pablua continuo: << nel nostro pianeta si muore di vecchiaia, perché se qualcuno soffre di male incurabile, lo ibernano e aspettano anche 50-60-70 anni o forse anche più. Quando trovano la cura lo risvegliano>>.

Il resto del racconto vi narra l'effetto dello scherzo, ssshh non posso rivelarvi nulla!


Antonio Policastro, con questo breve racconto dal sapore di commedia,  conduce la narrazione con uno stile vivace e divertente. 
La storia è breve, ma riesce a catturare l'attenzione del lettore,  facendolo sorridere nel gioco di equivoci che si crea. 

Battuta dopo battuta, l'autore porta il personaggio dello spilorcio a guardarsi e comprendere il malessere che può scatenare la sua avarizia all'interno della famiglia.
Un racconto divertente,  da leggere in meno di un pomeriggio,  vi darà un po' di spensieratezza.

Scheda Libro
Autore:Antonio Policastro
Titolo: Lo spilorcio e le extratterrestri
Casa editrice:PubMe
Pagine:49



Sinossi
Pippo e Luigia sono una coppia di mezza età. Hanno due figli.
Sono affiatati, si amano, tuttavia spesso ci sono litigi per la notevole tirchieria di Pippo che, non concede nessuna libertà di spesa alla moglie.
Luigia  si confida con la sua migliore amica Rosa, di carattere più forte e sicura di se, che spesso assiste ai litigi.
Rosa al contrario di Luigia ha potere decisionale in casa, sia pure dopo essersi consultata con il marito.
Una sera, mentre Pippo e Riki sono in casa da soli e Luigia e Rosa sono uscite, Ricevono la visita di due bellissime ragazze che dicono di essere delle extraterrestri. Vengono da un pianeta dove si trova tanto oro. Pippo credendo di essere diventato ricco, le ospita a casa sua, spendendo tanti soldi come non aveva mai fatto in tanti anni di matrimonio.
In realtà, le due ragazze non sono altro che due escort assoldate da Rosa che con la moglie Luigia vogliono fare uno scherzo a Pippo.
Lo scherzo riesce solo in parte, in quanto O’oculatezza “ usando un eufemismo” di Pippo nello spendere non farà riuscire del tutto lo scherzo. 

martedì 13 marzo 2018

Concorso letterario: QUATTRO PASSI CON….- IV EDIZIONE

Carissime amiche ed amici del blog
quanti/e di voi hanno sognato di parlare con il loro autore o autrice? Tanti vero, anch'io.

Poter conversare, dialogare, porre domande, cercare di scoprire i segreti della loro scrittura.
Molti avranno soltanto il desiderio di ascoltarlo, lasciarlo parlare liberamente, con voi estasiati e felici di questo privilegio concesso.

Anch'io come voi ho un autore che mi ha incantato, e devo a lui il mio interesse per la scrittura e per l'impegno civile che ho sempre avuto.
 Da piccola tutti i romanzi di Jules Verne, mi piacevano le avventure strepitose che narrava, il giro del mondo, la vita sotto il mare, il viaggio all'interno della terra, ma il romanzo che più ho amato è stato "Dalla terra alla luna".

Il libro l'ho letto nel 68, avevo 9 anni, l'anno successivo l'uomo sbarcò sulla luna. Estasiata, ho guardato la televisione a bocca aperta, quel sogno inverosimile di Verne era diventato realtà.

Vorrei incontralo per chiedergli come ha potuto sognare di passeggiare sulla luna nel 1870. Seduto sulla scrivania, con un foglio di carta bianca davanti,  ha intriso la penna nell'inchiostro ed ha immaginato, sogni lontani, terre impossibili...
Ha previsto il futuro..un mago? uno scrittore? uno scienziato... Chi sei tu Jules Verne? Queste sarebbero le prime domande che gli sottoporrei...

Voi cari amici ed amiche, chi vorreste incontrare? Kafka? Austen? Pirandello? Tolstoj...

Non ditelo a me, no, ma ad un foglio bianco su cui scriverete il racconto sul vostro autore preferito., per poi partecipare al concorso:

QUATTRO PASSI CON….- IV EDIZIONE

Il concorso è indetto dalla casa editrice Montegrappa.
Avete tempo fino al 21 giugno per scrivere il vostro racconto o lettera.
Forza in bocca alla penna, cari autori ed autrici.

Ecco tutte le info tratte dal loro sito:
Sezione a) Racconto:
scrivere un racconto in cui si incontra il proprio personaggio preferito e con esso vivere un’avventura scaturita dalla propria fantasia o catapultarsi in un posto narrato dal proprio scrittore preferito, ad esempio, si può passeggiare con Dante per la selva oscura, oppure camminare per le vie di Verona insieme a Giulietta e Romeo o ancora fare da tramite per le incomprensioni tra il Maestro e Margherita oppure con Leonardo da Vinci o Raffaello o Pablo Pablo Picasso.
Per partecipare occorre spedire un racconto di massimo 5 cartelle (1800 caratteri per ogni cartella) in un unico file word che contenga anche i vostri dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono, indirizzo di posta elettronica) e BREVE CURRICULUM LETTERARIO a: info@montegrappaedizioni.com o su facebook GLI AVVENTORI entro il 21 giugno 2018.
Sezione b) Poesia:
Per partecipare è sufficiente inviare fino a tre poesie dedicate al personaggio letterario od autori preferiti letterario in un unico file word che contenga anche i vostri dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono, indirizzo di posta elettronica) e BREVE CURRICULUM LETTERARIO a: info@montegrappaedizioni.com oppure su facebook GLI AVVENTORI entro il 21 giugno 2018.
Sezione C) Lettera:
in lingua italiana redigere una lettera immaginando di scriverla al proprio autore –o a un personaggio di quest’ultimo o a un personaggio storico – preferito od odiato.
La lettera che il partecipante invierà, non dovrà superare i 4000 caratteri spazi inclusi
e BREVE CURRICULUM LETTERARIO a: info@montegrappaedizioni.com o su facebook GLI AVVENTORI entro il 21 giugno 2018.
Presidente di Giuria è Cristina Desideri, autrice
La presentazione della IV RACCOLTA ANTOLOGICA “QUATTRO PASSI CON” avverrà nella seconda metà di luglio 2018 a Monterotondo. Durante la partecipazione verranno premiati i migliori tre componimenti delle sezioni a), b) e c). I premi consistono in libri editi dalla Montegrappa Edizioni. Verranno premiati preferibilmente i vincitori che saranno presenti alla presentazione di luglio 2018. Un attestato di partecipazione verrà rilasciato a chiunque parteciperà alla giornataTutti coloro che partecipano all’iniziativa danno implicitamente assenso al fatto che la propria opera qualora selezionata, possa essere inserita gratuitamente nel volume antologico che verrà realizzato. I diritti sul suddetto componimento restano dell’autore.


lunedì 12 marzo 2018

Vestita di sole. Maddalena, storia di una religione inventata di Paolo Proietti

Vestita di sole. Maddalena, storia di una religione inventata.
di
Paolo Proietti
recensione di 
Ferlisi Maria Lucia

Paolo Proietti, con questo saggio, aiuta a far chiarezza su alcuni misteri che da secoli si tramandano, senza mai aver raccolto prove o teorie certe, se non, a volte, finte o manomesse.

Il nostro autore in questo saggio, dal sapore di un romanzo,  cerca di confutare alcune teorie che Dan Brown, con "Il codice da Vinci", ha fatto riemergere con nuova forza, nuovi misteri e vecchi silenzi da parte della Chiesa.

Tutto ha inizio dalla ricerca ossessiva nei secoli, della coppa del Santo Graal. 

L'autore, che è anche uno storico dell'arte, inizia raccontandoci la storia di Ivano, cavaliere alla corte di re Artù. 

Ivano, durante la ricerca del Santo Graal, s'imbatte nell'albero della vita, da cui fuoriesce l'acqua, lui ne raccoglie un po' nel palmo della mano, questo scatena l'ira del Cavaliere Oscuro che difende quel luogo, immerso nel cuore della foresta, dagli estranei.

"Improvvisamente, nel dolore dell’assenza, la sua mentesi ritrova in un attimo divisa in due: da un lato il mondo di veglia con la sua etica, la sua estetica, i suoi usi e costumi. Dall’altro il ricordo dell’esperienza di sogno, vivida quanta la percezione della realtà empirica, ma ormai irraggiungibile.
Il profondo turbamento, derivato dall’abbandono dello stato di sogno, provoca una doppia consapevolezza, uno stato schizofrenico, un Io diviso: come vivere improvvisamente
Ivano, come i samurai giapponesi, deve adesso imparare a ritrovare la via per il Castello della Signora, riunirsi alla sua Sposa, ristabilire l’unione e integrarla nella vita di veglia.
Ma gli mancano gli strumenti. La spada della razionalità, che permette di districarsi al meglio nel “mondo di veglia”, non ha nessun potere contro le creature del sogno, e lo stato di semi-coscienza
(o coscienza dello stato di sogno), che lo aveva condotto Ivano soffre. Vuole, anzi deve tornare dall’amata, ma il mondo di sogno è interdetto a coloro che vogliono avventurarvisi montagna con le pinne e la maschera da sub. Non ce la potrà fare da solo. Si mette in cammino, ma si perde nella foresta. Impazzisce. Vive tra le bestie, e come le bestie."

L'autore prosegue, confutando una ad una, con prove, citazioni, documenti e riferimenti ben precisi sia le teorie di Ron Howard che quelle di Dan Brown. Le spiegazioni fornite per la ricerca del Santo Graal, che diventa Sang Real, porta Il Cristo in fuga con la moglie, Maddalena, fino in Francia .
Doveva essere un uomo affascinante, Saunière. Quel che è certo, però, è che non sarebbe mai passato alla storia se, nel 1946, le sue proprietà non fossero passate ad un noto ristoratore, Noël Corbu. Corbu era intenzionato a trasformare Villa Bethania in un ristorante di successo (cosa poi avvenuta
nel 1955; dal 1990 è un albergo a cinque stelle). E, per incrementare il turismo nella zona, pensò di giocarsi la carta del mistero. Nel gennaio 1956 fece pubblicare su un quotidiano quale raccontava che Saunière, restaurando la chiesa della Maddalena, aveva ritrovato il tesoro di Bianca di Castiglia5, sposa, di Luigi VIII."

Nel corpo del saggio c'è una parte descrittiva, corredata da riferimenti iconografici, che comprovano le sue teorie e molte altre  conosciute, anche attraverso il Codice Da Vinci. Mettendo in discussione la religione stessa, insinuando il dubbio che la Chiesa si sia basata su degli archetipi falsi, per millenni.


"Il Graal, in questa ricostruzione resa famosa da Dan Brown, sarebbe il ventre di Maria Maddalena, ovvero la discendenza terrena di Gesù. Per secoli, i Maestri di un’associazione segreta, detta Priorato
i nipotini di Cristo. E per secoli la Chiesa avrebbe tentato di far fuori protetti e protettori, e di impossessarsi delle pergamene. I documenti, di cui si dice nessuno abbia mai visto gli originali, sono scritti in un linguaggio criptico, incomprensibile.."



Dopo queste necessarie basi e notizie, l'autore entra nel merito della figura di Maria Maddalena.

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. (Apocalisse 12,1–2)


Una donna giovane, bella, dai splendidi capelli lunghi e rossi. È ritratta sempre a fianco del Cristo, in atteggiamenti, postura e abbigliamento carnale, voluttuoso e molto sensuale; rappresentata anche nuda, o coperta solo dai lunghissimi capelli, eppure mai censurata dalla Chiesa. Perché?

In pittura, Maddalena è sempre ritratta come una giovane bella e sensuale, dai lunghi capelli ramati e i lineamenti delicati. La rappresenta così anche Carlo Crivelli49, nella Pala di san Francesco50, anticamente custodita a Fabriano. Un’opera affascinante: nella lunetta superiore si vedono Maria, Giovanni e la Maddalena intorno al cadavere di Cristo. Maria è anziana, ha il naso leggermente aquilino e porta un manto nero, come nel Compianto di Botticelli. Giovanni è efebico e boccoluto, come nell’Ultima cena di Leonardo. E Maddalena, come al solito, è bella e bionda,

Allora è la sposa del Cristo, se poi notiamo che la madre, ovvero la Madonna,  non è mai presente nelle ultime ore di vita del figlio, le perplessità aumentano. Magdala e Gesù si sono allontanati dalla Palestina per recarsi in Francia e generare la dinastia merovingia? O sono invece rimasti sempre lì?

Il saggio di Proietti riuscirà a fornirci molte risposte, dettate da una ricerca attenta ed approfondita, basata non solo sulla ricerca storica di documenti e libri. L'autore sa leggere con attenzione le figure, i colori e le posizioni delle figure rappresentate nei quadri e da autori come Leonardo, Caravaggio, Rubens...


Come il dipinto di Leonardo L'ultima cena, il quadro che maggiormente ha richiamato l'attenzione di molti, nella ricerca del Santo Graal, nei secoli scorsi ed anche oggi, ma ogni volta aumentano le perplessità, i dubbi e misteri. Ogni attenta lettura fornisce nuovi indizi e nuove prove. Anche l'autore proietti ha la sua versione in merito alla figura "femminile" dai capelli rossi che vediamo vicino al Cristo.

"Nonostante nessuno sappia dire di cosa si tratti (una coppa? un vassoio? la discendenza di Cristo e Maddalena?), è uno dei miti più duraturi della storia dell’umanità, oggetto dei desideri di scienziati, politici e cercatori di tesori, pronti a giurare sulla sua reale esistenza. Ma se Cristo, quel Cristo di cui ci parla la nostra Chiesa, non fosse mai esistito, come potrebbe esistere il calice nel quale ha bevuto?"

Questo saggio è rivolto a chi ama i misteri che si nascondono nella Sacra Chiesa, in questa ricerca che da millenni segue la ricerca della coppa del Santo Graal, nella ricerca perenne della verità

È un libro che fornisce approfondimenti in maniera attenta e precisa. I riferimenti storici, biblici ed evangelici sono mirati, corretti e accurati, da storico meticoloso e scrupoloso.

Un testo corredato da magnifiche foto che avvallano le sue tesi e rendono la lettura ancora più leggera e agevole.
Un libro denso di mistero, di enigmi avvolgenti, segreti celati, dogmi indiscussi e verità occultate. 

Un testo che getta nuova luce sulla donna "vestita di sole" e apre nuovi dubbi.

Un libro dalla scrittura ricercata e leggera, dal ritmo fluido e profondo. La penna diligente e saggia  dell'autore scorre con leggerezza nei meandri misteriosi degli enigmi, e  accompagna il lettore nella conoscenza dei misteri della Chiesa  nel suo romanzo.

 Paolo Proietti conosce la materia, senza approssimazioni, ma con la ricerca attenta e inequivocabile dei testi storici, per regalarci uno spiraglio di verità ai tanti dubbi sulla nascita del Cristianesimo.


Scheda Libro

Autore: Paolo Proietti
Titolo: Vestita di sole
Casa Editrice: WriteUp
Pagine: 164

Sinossi. Maddalena è senza dubbio la donna più misteriosa dell'intero Cristianesimo, e forse dell'intera storia occidentale. Se pensavate che Dan Brown e Il Codice da Vinci vi avessero svelato tutto di lei (sposa? seguace? apostola di Cristo?), sarà impossibile resistere al fascino delle pagine di questo volume. Attraverso una grande perizia iconografica e sorprendenti colpi di scena, come in una vera e propria spy story, riaprirete uno degli x-files più avvincenti di sempre. Mai sentito un certo Giuda di Gamala?. 




venerdì 9 marzo 2018

Trenta sfumature di poesia di Vincenzo Princi

Trenta sfumature di poesia 
di 
Vincenzo Princi

Recensione di 
Ferlisi Maria Lucia

Le poesie sono carezze lievi e delicate, toccano l'anima, raggiungono il cuore. I versi penetrano con forza e squarciano il silenzio dell'anima. In poche righe senti scivolare ricordi e sorrisi.
 Afferri la mano che sfugge, trattenendo tra le dita "i ricordi dei momenti felici e stravolgenti".

Attendi la luce di chi veglia su dite, per annullare l'oscurità che ti circonda.
Il calore del pensiero si avvicina, le due anime si incontrano, ed annullano tutte le distanze vere o irreali.

Parole, leggere e trasparenti, celano la tristezza per la mancanza dell'amore materno, versi che volano fino al cielo che toccano un "sole arrossito" e aspetti con gli occhi velati che
"si getti in mare e riemerga domani riscaldando il ritorno di una persona cara."
L'autore Vincenzo Princi con questa raccolta di 30 sfumature di poesie, ci regala trenta sfumature di realtà quotidiana.

Sprazzi di vita, che nascondono, con dolcezza, ricordi di delicati sorrisi che non ha più. 

Il dolore ovattato e la tristezza implicita o esplicita sono presenti in quasi tutti i versi del Poeta Vincenzo.
La vita quotidiana, tra lavoro e pensieri che assillano. Tra sguardi e ricordi. Tra desideri e impotenza di fronte all' ineluttabilità della vita.

I versi, a volte semplici e volte ricercati, hanno un unico filo conduttore, il vuoto della vita che ci assale e che non sempre riesci a colmare. 

Gli affetti più cari sono volati per spiagge lontane, il nuovo amore deve ancora crescere nei sorrisi. Tu, uomo sei li, al centro di questo microuniverso che è la vita, la tua vita. Cosa può fare allora un poeta di fronte ad un cielo arrossito se non scrivere versi, per non farsi travolgere da questo baratro che è la vita senza passione alcuna.

L'autore ci mette di fronte alla quotidianità dei piccoli gesti che la vita ci offre, e i suoi versi diventano i nostri. 

Lo stile è essenziale, poche semplici parole, ma sempre autentiche.


Il lavoro che c'è
E suona la svegliaè ora di alzarsi.E subito al bagnoe poi in cucina.Colazione variala mattina.Vestiti già prontida indossaree scarpe nuoveda lucidare.Una bevuta d'acquae chiavi in manoscendo veloceil corrimano.Premo il bottonee l'auto s'apre,salgo, accendoe parto a lepre.Il tempo d'arrivaree subito parcheggiare.Corsa veloceper timbrare.Salgo a pieditre piani di scale,giusto il tempodi salutare.Eccomi giuntonella mia stanzaapro la portache mal di panza!



Scheda libro
titolo: Trenta sfumature di poesia
Autore: Vincenzo Princi
Casa editrice: BookSprint
Pagine: 44

Sinossi

Ho scritto queste poesie in un lasso di tempo molto breve. Gli argomenti trattati sono vari ma hanno una stessa origine, cioè gli avvenimenti, i paesaggi e le persone che hanno incrociato la mia vita. Credo che in poche righe una poesia possa esprimere concetti che richiederebbero decine di pagine.

La poesia ti dice subito dove vuole arrivare, non ha bisogno di dilungarsi. In questi versi molto spazio è dedicato ai sentimenti, ma anche alle riflessioni, alla natura e ad un po' di leggerezza. "Un caro collega mi chiedeva sempre di leggergli qualcosa di quello che scrivevo. Ora gli posso dedicare questo libro."





giovedì 8 marzo 2018

"A Vindication of the Rights of Woman" di Mary Wollstonecraft

Mary Wollstonecraft è nata il 27/4/1759 a Londra , ed è morta il 10 /09/1797 a soli 38 anni. Mary è conosciuta per aver scritto un saggio sui diritti delle donne nel 1792:

A Vindication of the Rights of Woman.

Fu una scrittrice e filosofa. Ebbe una vita amorosa tormentata che destò scandalo nella società bigotta inglese, da una delle varie relazioni amorose, nacque la sua prima figlia. 
Una donna anticonformista, nella cui vita, fu sempre impegnata nella lotta per la parità di diritti tra donne e uomini, ma anche contro le iniquità delle classi sociali. 

 I pettegolezzi contro il suo modo di vivere si sprecarono, si calmarono quando si sposò con William Godwin, noto filosofo, capostipite del movimento anarchico. Dal matrimonio nacque la sua seconda figlia Mary.
La scrittrice femminista morì di parto qualche giorno dopo la nascita della bambina, a soli 38 anni. La secondogenita portò avanti la vocazione della madre e si affermò come scrittrice, nota in tutto il mondo il suo romanzo: Frankstein.

La vita di Mary fu senza dubbio al di fuori degli schemi stereotipati del tempo, anticipò il pensiero delle femministe, e pagò in prima persona per le sue idee, fu fortemente criticata dagli uomini e dalle donne dell'epoca. 


Viaggio molto e si recò in Francia pochi mesi prima che scoppiasse la rivoluzione francese. Fu proprio sul suolo francese che visse una storia d'amore "dannata" con l'americano Imlay, da cui ebbe la prima figlia, e per lui cui tentò per ben due volte, il suicidio, con il laudano prima e la seconda volta buttandosi nel Tamigi.

Visse e mantenne la figlia con il suo lavoro di scrittrice. Entrò in contatto con alcuni esponenti anarchici , dopo una relazione con un uomo sposato, incontrò Goldwin, la cui relazione, si dimostrò forte e salda da subito. Rimasta incinta, si sposarono. Morì dopo qualche mese per complicazioni post parto.
Oggi la figura di questa scrittrice è stata rivaluta e, giustamente, a lei si riconosce il merito di aver lottato, difeso e scritto per l'affermazione dei diritti delle donne. 
Il suo libretto è ancora attuale a distanza di duecento anni.

L'autrice fu contraria al modello di femminilità stereotipata del secolo in cui visse, non comprese mai perché la donna venisse educata per prendere marito, e che la sua vita fosse concepita solo per prendere cura del corpo e per compiacere al marito o nella società.

" Se si fortificasse la mente delle donne ampliandola, verrebbe meno la cieca obbedienza; ma poiché la cieca obbedienza serve al potere, i tiranni e i sensualisti sono le giusto quando si sforzano di tenere le donne nelle tenebre, perché i primi le voglio schiave e i secondi le vogliono giocattoli. I sensualisti sono più pericolosi dei tiranni, e le donne sono ingannate dai loro amanti, come i principi dai ministri, giacché si illudono di regnare su di loro."

Il suo sogno era quello di educare le donne a prendere cura delle proprie facoltà intellettive, lottò fino alla fine affinché anche le donne potessero avere il diritto all'istruzione
Incitò le donne a
"elevarsi al rango di creature pensanti e risvegliarsi dal torpore a cui sono state costrette".

"È giunta l'ora di dare inizio a una rivoluzione nei costumi delle donne e far sì che esse si adoperino per riformare se stesse e per riformare il mondo"
Contrastò il filosofo Rousseau e combatté ogni forma di tirannia. Chiese anche una rappresentanza femminile al governo. Possiamo ritenerla davvero la madre del femminismo e delle lotte per l'autodeterminazione della donna.

Maria Lucia Ferlisi
SINOSSI
Scritta nel 1792, la "Rivendicazione dei diritti della donna" è uno dei primi documenti di filosofia femminista ed è opera della scrittrice e intellettuale londinese Mary Wollstonecraft (1759 - 1797), donna dalla vita intensa e breve, nonché madre di Mary Shelley, l'autrice di Frankenstein. Nella Rivendicazione, della quale riproponiamo qui l'introduzione, la pensatrice affronta la questione dell'educazione e dell'istruzione negata alle donne, pone al centro il riscatto sociale femminile, rifiutando la debolezza a cui è costretto il corpo della donna, e riflette sulla sua condizione con grande ironia e lucidità, ma soprattutto con una modernità che spazza via i due secoli che ci separano da lei.

https://marialuciaferlisi.blogspot.it/2016/03/mary-shelley.html






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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.