Ciao a tutti voi lettori del blog
Domenica 12 marzo mi sono recata, con mia figlia, al Book Pride di Milano.
La prima impressione quando arrivi è la delusione, nessuna fila, entri velocemente, vero che avevamo anche il biglietto scaricato on-line, ma frequentando altre fiere, è una caratteristica consueta.
La delusione per non aver fatto la coda vi sembrerà strana, ma una kermesse senza fila, significa che non c'è pubblico. Entrati negli spazi dei vari editori ti muovevi liberamente, senza caos, come se ti fossi recata soltanto in una grande libreria.
Cosa è successo?
Forse è stata fatta poca pubblicità all'evento?
Meno risorse economiche e le persone non si muovono come prima?
Prezzo del biglietto troppo alto?
Meno interesse per i libri?
Assenza di nomi di autori importanti che attirino l'attenzione del grande pubblico?
Probabilmente la risposta sta in tutte queste domande, sono certa che anche gli organizzatori si sono posti gli stessi quesiti e cercheranno alternative da mettere in atto il prossimo anno.
L'esposizione degli stand era buona, mancavano però punti d'appoggio per sedersi per quel pubblico di persone di una certa età che avrebbe voluto riposarsi tra una fila di stand all'altra. Penso che sia stata una strategia per affollare le sale dedicate agli eventi, che in questo modo risultavano tutte super affollate. Aggiungiamo che l'audio presso ogni sala è pessimo, non riesci a concentrati in quanto senti il vociare del pubblico che passa.
Pensi di recarti al bar per riposarti tra un panino e un caffè, ma hanno deciso che anche in quest'angolo le sedie non dovevano essere presenti. Qui apro una breve parentesi, il bar, attorno alle 13.30, non era affollato eppure il personale non riusciva a gestire gli ordini di una decina di clienti in attesa che riscaldassero panini già confezionati, sbagli e lanci di panini contro il bar, tanto che chi era presente come noi è rimasto allibito, per fortuna, il lancio non è stato diretto verso la nostra parte da quel responsabile bar baffuto e maleducato.
Gli editori presenti sono comunque riusciti a catturare la nostra attenzione e fermarci per consigli ed acquisti, soprattutto presso le case editrici piccole e a volte sconosciute. Un piacere per chi ama la lettura e ama scoprire nuovi autori in quella che è diventata la vasta produzione di romanzi in cui non sempre è facile destreggiarsi per scovare piacevoli novità editoriali.
I nostri acquisti:
- Non sono sessista ma... di Lorenzo Gasparrini casa editrice TLON
- Tana libera per tutte di Sara Vicari - DO IT HUMAN EDITORI
- Come un incantesimo Mary e Percy Shelley nel Golfo dei Poeti di Carla Sanguineti - NARRATIVA KAPPA VU
- Leggende napoletane di Matilde Serao - COPPOLA EDITORE
- Lidia Poet la prima avvocata di Ilaria Iannuzzi e Pasquale Tammaro - EDIZIONI LE LUCERNE
Torneremo il prossimo anno? Non credo, gli organizzatori dovranno cambiare molte cose e attuare nuove strategie di marketing, così non va bene, la sola presenza di editori non supportati da nulla non aiuta e gli spettatori virano la loro presenza verso altre esposizioni.
Maria Lucia Ferlisi e Rossella Scipioni
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