sabato 20 luglio 2019

Gli occhi dell'oceano di Cristiano Pedrini




Gli occhi dell'oceano
di
Cristiano Pedrini

recensione di
 Maria Lucia Ferlisi







Julien ha  ha soltanto ventitré anni con un passato alle spalle che gli reca dolore, per questo presenta una domanda di lavoro, senza troppa convinzione, ed un curriculum scarno. Viene accolto dal dottor  Horace Norton , capo del personale della contea di Knox, con profondo fastidio in quanto la direttrice Miss Duval aveva voluto che l'assumesse, senza la corretta preparazione. Il ragazzo è scontroso, decide di dargli come mansione di lavoro «Si tratta del faro di Owls Head, a cinque miglia da qui>>,  con la certezza che sarebbe scappato dal quel luogo dopo pochi giorni. «Tu risiederai nell’abitazione del custode e poiché il faro sorge all’interno di un parco statale dovrai provvedere alla pulizia dell’area, a ricevere i turisti e far loro da guida»

La proposta viene accolta da Julien senza mostrare interesse, come se qualsiasi emozione fosse già spenta nei suoi occhi.Un lavoro come un altro, che accetta subito sorprendendo Horace che sperava in un secco rifiuto. L'antipatia verso quel raccomandato è fortissima, tanto che decide di andare a controllarlo nel vecchio faro dopo appena qualche giorno:
...le pareti erano candide, il tetto era spiovente e ricoperto di tegole rosse e l’ampio porticato conduceva all’ingresso del piccolo museo dedicato al faro, costruito nel lontano 1825. Da allora, la piccola torre di mattoni bianchi con il tetto di lamiera nera che si intravedeva sul promontorio aveva assistito dal suo pulpito alle tempeste atlantiche più violente che potevano portare con sé venti fino a cento chilometri orari; e alle abbondanti nevicate che ammantavano tutta la costa nei mesi più freddi.
Horace sorprende Julien con un ragazzo che scopre essere un turista e cieco per giunta, il ruolo assunto del ragazzo è tra i migliori, per cui gira i tacchi e torna indietro. 
Julien riprende il lavoro e guida quel ragazzo cieco all'interno del parco, scopre che è solo e non arriverà nessuno a riprenderlo per cui offrirà la sua camera per ospitarlo al meglio. Scopre che il ragazzo è il nipote di un vecchio custode del faro che gli aveva consigliato di passare qualche giorno in quel luogo per:  «Mi scrisse che se fossi venuto qui avrei potuto vedere con gli occhi dell’oceano.»

Tra i due ragazzi nasce subito una forte simpatia, sono in sintonia, e grazie a questo nascente sentimento Julien troverà la forza di raccontargli del suo passato, della vera e sconosciuta a tutti motivazione che l'ha spinto ad abbandonare una regata importantissima, in cui era il favorito, con la sua barca Blue Spirit.

Il mare che lui ha sempre amato gli permette di rinascere ancora e questa volta c'è Corey accanto a lui.
L'autore Cristiano Pedrini ancora una volta si addentra nei meandri dell'amore arcobaleno, per regalarci una bella favola dal sapore marino, adattissima per le vostre vacanze al mare. Con il suo solito stile fresco leggero, ci mostra la delicatezza dell'amore tra due ragazzi, in tutta la naturalezza e gioia tipica degli innamorati.
Il racconto è breve e tra un tuffo e l'altro poterete gustarvi la nascita di questo amore tra Julien e Corey che sfida una tempesta per ritrovarsi e apprezzare questo nuovo amore.

SCHEDA LIBRO
Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: Gli occhi dell'oceano
Casa editrice: Yocanprint
Pagine: 64


SINOSSI
Julien Garreth è il nuovo custode del faro di Owls Head. Forse l'unico incarico in grado di farlo distogliere dai pesanti pensieri che lo tormentano sin da quando ha perso la sua amata barca 'Blue Spirit'. Da sempre ama il mare, il poter navigare sicuro di essere tra i migliori, se non il migliore. Ma quando tutto crolla, Julien si ritira e ottiene quell'occupazione che dovrebbe riuscire ad allontanarlo dal mondo e dal rimorso. Eppure, proprio durante il suo primo giorno di lavoro, qualcos'altro terrà occupata la sua mente e il suo cuore. Corey Austen è un ragazzo cieco che, spinto dal volere del nonno, si è recato al faro sicuro di poter vedere qualcosa che i suoi occhi non possono mostrargli. Sin dal loro primo incontro i due sentono di appartenersi e, durante una notte tempestosa, legheranno i loro destini come i due innamorati della leggenda di Owls Head. Quel faro che li accumuna sembra proiettare verso di loro una luce sicura, una luce che è in grado di portarli in salvo l'uno nelle braccia dell'altro. Perché soltanto così i due potranno insieme vedere, per la prima volta, con gli occhi dell'oceano. Una storia intensa, feroce e brutale come una tempesta, dove soltanto l'amore e la fiducia saranno l'ancora di salvezza da gettare in mare per riottenere ciò che si è perso.

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.