lunedì 8 luglio 2019

LE PROFESSORESSE MECCANICHE di Alfonso Lentini

 LE PROFESSORESSE MECCANICHE 
E altre storie di scuola
di 
Alfonso Lentini

 Tre “professoresse meccaniche” vengono fabbricate in fretta e furia per sostituire quelle in carne e ossa uccise nei bombardamenti di una guerra che imperversa da secoli. 

Un professore, smarritosi nei corridoi del suo istituto, compie una sconclusionata “discesa agli inferi” che lo porta a scoperte sconvolgenti. E poi ancora: scuole poste in una valle priva di onde sonore.

 Professori di improbabili materie come Lucore Lunare, Canto Inverecondo, Lingua Lillipuziana. Avvenenti bidelle che si levano in volo, ma anche professoresse volanti che viaggiano in stormi con la borsa a tracolla. 

Una scrittura arguta e surreale, un mondo dove tutto può accadere.  Eppure in questo territorio assurdo e strampalato balena un retrogusto di realtà. Perché nel mondo scolastico, anche in quello vero, il paradosso te lo puoi sempre trovare dietro l’angolo.
 Alfonso Lentini è nato in Sicilia, a Favara (AG) nel 1951. Laureato in filosofia, si è formato nel clima delle neoavanguardie del secondo Novecento.
Dalla fine degli anni Settanta vive alle falde delle Dolomiti, a Belluno, città natale di Dino Buzzati

Fra i suoi libri: L’arrivo dello spirito (con Carola Susani, Perap 1991), La chiave dell’incanto, (postfazione di Alesssandro Fo, Pungitopo 1997), Mio minimo oceano di croci (Anterem, 2000, opera finalista alla IX edizione del premio Montano), Piccolo inventario degli specchi (prefazione di Antonio Castronuovo, Stampa Alternativa 2003), Un bellunese di Patagonia (Stampa Alternativa, 2004), Cento madri (vincitore del premio “Città di Forlì”, postfazione di Paolo Ruffilli, Foschi, 2009), Luminosa signora (postfazione di Antonio Pane, Pagliai 2011), Illegali vene (prefazione di Eugenio Lucrezi, Eureka Edizioni, 2015), Tre lune in attesa (vincitore del premio Formebrevi, Formebrevi Edizioni, 2018).

 Si interessa anche di Art brut ed ha svolto esperienze artistiche e di scrittura collaborando con Centri di Salute Mentale.
Nelle sue numerose mostre e installazioni tenute in Italia e all’estero propone “poesie oggettuali”, poesie visive, libri oggetto e in generale opere basate sulla presenza della parola.
Sue opere fanno parte di Archivi e Collezioni fra cui Imago Mundi (Luciano Benetton Collection – Fondazione Sarenco), Fondazione Bonotto (Molvena), Archimuseo Accattino (Ivrea,) Museo Candiani (Venezia-Mestre), Museum di Ezio Pagano (Bagheria), Collezione Carlo Palli (Prato), Archivio Libri d’Artista (San Cataldo, CL), Collezione Ibridi Fogli di Salerno, Galleria Il Gabbiano (La Spezia), Galleria Gennai (Pisa) Archivio dell’Associazione Villa Buzzati (Belluno).







1 commento:

  1. Ottimo consiglio, mi piace questo libro!
    Lucia, oggi ho recensito il tuo romanzo, ti lascio il link:
    https://lagiostradeilibri.blogspot.com/2019/07/amara-liberta.html
    Baci!

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.