Le esperienze con le ragazze, una Vespa amaranto, il giornalismo sportivo e gli obblighi di leva, tutto calato in un dopoguerra surreale in cui il fascismo è uscito vincitore dalla guerra. Sono gli ingredienti di “Lorenzo Pellegrini e le donne”, appassionante romanzo di Enrico Brizzi, pubblicato da Edizioni Theoria.
Lorenzo Pellegrini ha vent'anni, il padre gli ha regalato una Vespa amaranto, ha cominciato a collaborare per un giornale sportivo, con la prospettiva di essere assunto, ed è fidanzato alla donna che ama, la sua dea, Irene. A interrompere l'idillio, arriva la cartolina per la partenza al servizio militare, nei territori d'Oltralpe, dove i tirolesi tedeschi, sconfitti nella Nostra guerra e soggiogati dal regime fascista che, invece, ne è uscito vincitore, si sono organizzati nelle Aquile rosse, un gruppo di terroristi che lotta per l'indipendenza. Un'esperienza, quella del soldato, che spingerà Lorenzo tra le braccia di donne occasionali e lo renderà sempre più incerto se 'sistemarsi' o godere dei piaceri del gentil sesso.
Lorenzo Pellegrini e le donne è il secondo romanzo della trilogia dell'Epopea Fantastorica Italiana, scritto da Enrico Brizzi, già autore di un romanzo cult come Jack Frusciante è uscito dal gruppo.
In questo libro, Brizzi racconta le esperienze di un ventenne che comincia a godere dei piaceri della vita e cerca di conciliare – fallendo miseramente – l'attrazione per le altre donne con le richieste sempre più pressanti della fidanzata a impegnarsi seriamente con lei.
«Una ricerca spagnola di quell'anno ha provato che la fedeltà maschile è da ricondursi, di fatto, a una disfunzione dovuta a un impoverimento ormonale, e io credo che quei ricercatori abbiano illuminato una porzione di verità – si legge nelle appassionanti pagine del libro – Perché le stesse donne che si auspicano un compagno fedele, corrono, sono corse e correranno sempre dietro ai peggiori pendagli da forca? Non è l'uomo fedele che in realtà le donne cercano, ma l'uomo fidato, sicuro di sé e capace di garantire il sostentamento a loro e alla prole».
Parallelamente alle vicende amorose di Lorenzo Pellegrini, si snoda un'altra storia surreale. La Nazionale di calcio italiana deve andare in Brasile per giocarsi i mondiali, ma il loro velivolo precipita nell'oceano. Buona parte dell'equipaggio si salva, ma i giocatori non scenderanno comunque in campo. Una vicenda surreale, Fantastorica, appunto, che conferisce al romanzo un'interessante suggestione e che in qualche modo vuole essere un tributo ai grandissimi campioni di calcio del Grande Torino, che persero la vita nell'incidente aereo di Superga. Brizzi li immagini ancora vivi, a godersi la vita su un'isola brasiliana.
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