Il
fischio finale
di
Davide Rubini
pag.
371
editore:
Gilgamesh
Prendi un libro scritto da un esordiente, preparato da una piccola casa
editrice, mescolato tra i vari lettori... cosa può saltar fuori da
questa miscela?
Ebbene
si, un'opera di tutto rispetto, tanto da arrivare alla finale tra i
27 libri scelti per il conferimento di un ambito premio, rullo di
tamburi: Premio STREGA!
Un
esordiente è riuscito ad oltrepassare quel limite invalicabile del
riconoscimento letterario di solito riservato a illustri nomi di
scrittori.
Quanti
esordienti avranno sognato di entrare in finale, ridendo di se stessi
per aver osato sognare tanto, è già così difficile trovare un
editore che creda in te.
Ma
nei sogni bisogna crederci, come ha già detto qualcun altro che ha
realizzato un impero cinematografico , e se ci credi si avverano.
Sicuramente
Davide Rubini avrà sognato di ricevere dei premi, avrà aspirato
anche a questo, ricacciandolo indietro, ma eccolo li l'abbiamo letto
tutti il suo nome figura tra i finalisti, scelto da due autori di
tutto rispetto:Wilson
Saba e Monique Veaute
Purtroppo
il libro non ha superato la prima selezione, ma è già un grande
traguardo, e non possiamo che essere felici con l'autore per questo
successo raggiunto; comunque il romanzo ha ottenuto diversi
riconoscimenti: Premio
Narratori della Sera (primo classificato), Premio Andrea
Torresano (primo
classificato), PremioNabokov (secondoclassificato), PremioPrévert (menzionato), Premio
Ioscrittore.it (finalista).
Il
libro è ambientato negli anni 90, dopo lo scandalo di tangentopoli.
Brando
Adelmi, calciatore in C2, porta alla vittoria la squadra Rivaermosa,
dove aveva iniziato a giocare e dove giocherà l'ultima partita,
trascinando i tifosi nel delirio per una vittoria impensabile e per
la prima volta nella storia della squadra. Il calciatore viene
osannato dai cittadini. Carminati e Sgrilli, politicanti della prima
repubblica, vedono in lui una miniera di voti; e gli offrono la
possibilità di diventare assessore alle imminenti elezioni comunali;
lo scelgono anche perchè è una persona estranea ai "giri",
da poter manipolare con facilità
"Il
capitano del Rivaermosa era l'unico simbolo vincente di quella città
e per di più un simbolo universale, perché legato all'unica vera
religione di stato: il calcio"
Brando
accetta, sa di essere giunto al limite dell'età per il calcio,
inoltre è certo di far felice il suocero che non l'ha mai stimato.
L'accettazione dell'incarico fa rinascere anche l'amore della moglie
Vanessa, la quale mal sopportava il marito in serie C, potrà
ritornare ad essere "la moglie di".
Lo
stile del romanzo è impeccabile, lineare, scorrevole, ben definito
nell'uso del linguaggio che ogni volta si adatta e si modifica a
secondo del personaggio in scena.
Ha
saputo inoltre creare un giusto equilibrio tra le pagine dedicate al
calcio ed allo sviluppo della trama, senza annoiarci ne con l'una ne
con l'altra parte.
"Di
Salvini lo avevano colpito le sopracciglia foltissime che su quel
volto coronato da uno spesso doppio mento, lo facevano assomigliare
ad un lupo degli Appennini abruzzesi"
Ma
soprattutto ha dato un'esatta descrizione del periodo post
tangentopoli attraverso le riflessioni dei vari politici che descrive
nel libro:
"Almeno
negli anni 80 ci abbiamo dato dentro come topi australiani, ma ora
che faremo? Di cosa sarà fatta la nostra prossima quotidianità?"
.
I
temi che tocca sono tanti e ci lascia tante riflessioni, ma anche
tanta rabbia, delusione per questo paese continuamente distrutto dal
giro di appalti e mazzette. l'autore ci mostra le sottili trame di
chi tira i fili dietro ogni decisione, presentandoci uno spaccato di
società in mano ai soliti personaggi, che si riciclano ad ogni
elezione, mantenendo sempre le stesse caratteristiche.
"..eccone
un'altra di Salvini, quel porco avido e raccontaballe, ma tu dimmi in
che paese siamo? Un paese di porci in mano a dei porci.
Si
fanno rotatorie, facili da progettare, lo può fare anche un geometra
appena uscito dalla scuola, ma amico di amici. Favori contro favori.
Togliere spazi verdi per creare centri commerciali, dove sistemare
tanti "votanti".
"
E che ti serve sapere chi ti trovi davanti? Tu sorridi e prometti,
sorridi e prometti, e al massimo dai un appuntamento per
approfondire....."
Sorprendente anche la descrizione della moglie Vanessa il cui amore per il marito è in stretta relazione con lo status sociale. Forte e passionale durante il periodo eclatante del calciatore, freddo è distaccato quando finisce in serie C2, ritorna passionale quando diventa assessore, partecipando agli incontri pubblici sempre bene vestita e truccata come una first lady.
Davide
Rubini nel romanzo ha un intento ben preciso, vuole lasciarci amareggiati da come funziona il meccanismo politico, e ci
riesce in pieno, fino al fischio finale.
Un
libro davvero ben strutturato e ben scritto, da leggere!
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