martedì 10 maggio 2016

Il fischio finale di Davide Rubini

Il fischio finale
di Davide Rubini
pag. 371
editore: Gilgamesh

Prendi un libro scritto da un esordiente, preparato da una piccola casa editrice, mescolato tra i vari lettori... cosa può saltar fuori da questa miscela?
Ebbene si, un'opera di tutto rispetto, tanto da arrivare alla finale tra i 27 libri scelti per il conferimento di un ambito premio, rullo di tamburi: Premio STREGA!
Un esordiente è riuscito ad oltrepassare quel limite invalicabile del riconoscimento letterario di solito riservato a illustri nomi di scrittori.
Quanti esordienti avranno sognato di entrare in finale, ridendo di se stessi per aver osato sognare tanto, è già così difficile trovare un editore che creda in te.
Ma nei sogni bisogna crederci, come ha già detto qualcun altro che ha realizzato un impero cinematografico , e se ci credi si avverano.
Sicuramente Davide Rubini avrà sognato di ricevere dei premi, avrà aspirato anche a questo, ricacciandolo indietro, ma eccolo li l'abbiamo letto tutti il suo nome figura tra i finalisti, scelto da due autori di tutto rispetto:Wilson Saba e Monique Veaute
Purtroppo il libro non ha superato la prima selezione, ma è già un grande traguardo, e non possiamo che essere felici con l'autore per questo successo raggiunto; comunque il romanzo ha ottenuto diversi riconoscimenti:  Premio Narratori della Sera (primo classificato), Premio Andrea Torresano (primo classificato), PremioNabokov (secondoclassificato), PremioPrévert (menzionato), Premio Ioscrittore.it (finalista).

Il libro è ambientato negli anni 90, dopo lo scandalo di tangentopoli.
Brando Adelmi, calciatore in C2, porta alla vittoria la squadra Rivaermosa, dove aveva iniziato a giocare e dove giocherà l'ultima partita, trascinando i tifosi nel delirio per una vittoria impensabile e per la prima volta nella storia della squadra. Il calciatore viene osannato dai cittadini. Carminati e Sgrilli, politicanti della prima repubblica, vedono in lui una miniera di voti; e gli offrono la possibilità di diventare assessore alle imminenti elezioni comunali; lo scelgono anche perchè è una persona estranea ai "giri", da poter manipolare con facilità
"Il capitano del Rivaermosa era l'unico simbolo vincente di quella città e per di più un simbolo universale, perché legato all'unica vera religione di stato: il calcio"
Brando accetta, sa di essere giunto al limite dell'età per il calcio, inoltre è certo di far felice il suocero che non l'ha mai stimato. L'accettazione dell'incarico fa rinascere anche l'amore della moglie Vanessa, la quale mal sopportava il marito in serie C, potrà ritornare ad essere "la moglie di".


Lo stile del romanzo è impeccabile, lineare, scorrevole, ben definito nell'uso del linguaggio che ogni volta si adatta e si modifica a secondo del personaggio in scena.
Ha saputo inoltre creare un giusto equilibrio tra le pagine dedicate al calcio ed allo sviluppo della trama, senza annoiarci ne con l'una ne con l'altra parte.
"Di Salvini lo avevano colpito le sopracciglia foltissime che su quel volto coronato da uno spesso doppio mento, lo facevano assomigliare ad un lupo degli Appennini abruzzesi"
Ma soprattutto ha dato un'esatta descrizione del periodo post tangentopoli attraverso le riflessioni dei vari politici che descrive nel libro:
"Almeno negli anni 80 ci abbiamo dato dentro come topi australiani, ma ora che faremo? Di cosa sarà fatta la nostra prossima quotidianità?"
.
I temi che tocca sono tanti e ci lascia tante riflessioni, ma anche tanta rabbia, delusione per questo paese continuamente distrutto dal giro di appalti e mazzette. l'autore ci mostra le sottili trame di chi tira i fili dietro ogni decisione, presentandoci uno spaccato di società in mano ai soliti personaggi, che si riciclano ad ogni elezione, mantenendo sempre le stesse caratteristiche.
"..eccone un'altra di Salvini, quel porco avido e raccontaballe, ma tu dimmi in che paese siamo? Un paese di porci in mano a dei porci.
Si fanno rotatorie, facili da progettare, lo può fare anche un geometra appena uscito dalla scuola, ma amico di amici. Favori contro favori. Togliere spazi verdi per creare centri commerciali, dove sistemare tanti "votanti".
" E che ti serve sapere chi ti trovi davanti? Tu sorridi e prometti, sorridi e prometti, e al massimo dai un appuntamento per approfondire....."



Sorprendente anche la descrizione della moglie Vanessa il cui amore per il marito è in stretta relazione con lo status sociale. Forte e passionale durante il periodo eclatante del calciatore, freddo è distaccato quando finisce in serie C2, ritorna passionale quando diventa assessore, partecipando agli incontri pubblici sempre bene vestita e truccata come una first lady.

Davide Rubini nel romanzo ha un intento ben preciso, vuole lasciarci amareggiati da come funziona il meccanismo politico, e ci riesce in pieno, fino al fischio finale.

Un libro davvero ben strutturato e ben scritto, da leggere!



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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.