mercoledì 4 maggio 2016

Audrey Hepburn



         Il 4 maggio 1929 nasceva Audrey Hepburn icona di bellezza, classe, eleganza, un mito che resiste nel tempo. 

Eppure i suoi familiari la ricordano come una donna timida, che non amava i riflettori, ma la casa, la famiglia, ai cocktail preferiva chiacchierare con le amiche. Amava gli animali e aveva un cerbiatto che teneva in casa come animale domestico.



Divenne famosa grazie a due film: Vacanze romane, in cui interpreta il ruolo della principessa Anna e recita accanto a Gregory Peck, il ruolo le valse il premio oscar come miglior attrice.
Altro film che confermò la sua innata eleganza fu Colazione da Tiffany, che le valse un'altra nomination per l'oscar. Altri film da lei interpretati sono: Sabrina, La monaca, Gli occhi della notte, (che le valsero 3 nomination all'oscar),Sciarada, Cenerentola a Parigi, My fair lady, Come rubare un milione di dollari e vivere felici. In tutti i film ha sempre spiccato per la bravura nell'interpretazione e l'eleganza.

Dopo il fallimento del primo matrimonio con Mel Ferre, si sposò con un medico italiano, più giovane di lei di 10 anni, da cui ebbe il secondo figlio e lentamente scelse di dedicarsi più alla famiglia che al cinema, anche a causa del fallimento del suo ultimo film nel 1979, Linea di sangue.
Tuttavia anche con il secondo marito finì la relazione, a causa dei continui tradimenti di lui.
Conobbe l'attore Robert Wolders e con lui convisse fino al giorno della sua morte, avvenuta per cancro al colon, il 20 gennaio del 1993.
Si dedicò con impegno al ruolo che le venne assegnato di ambasciatrice dell'Unicef," Ora che i suoi figli erano grandi poteva dedicarsi ai bambini a cui, proprio come a lei, le guerre e la fame avevano rubato l’infanzia" ruolo che l'assorbì totalmente e le valse il premio prestigioso:Presidential Medal of Freedom.
Il figlio Luca Dotti la ricorda così:
Era ingenua, ha sempre guardato la vita senza diventare blasé: ti scordavi che era la Hepburn». Adorava la tv italiana, il varietà, Canzonissima. Non approvava i film d’azione – la violenza non può essere intrattenimento - e i quiz a premi - non è bene pensare che si possano fare soldi senza lavorare -. Non perdeva una puntata della serie Tv Cuore e batticuore che, appassionando sia madre che figlio, poneva fine alla lotta per il telecomando.
Era una fan sfegatata di Raffaella Carrà
Tra tutte le soubrette degli amati show televisivi, Raffaella Carrà era la sua preferita. «Le piaceva perché lei avrebbe voluto fare la ballerina. Sapeva il lavoro che c’era dietro ad ogni performance» ricorda Luca che, quando chiedeva alla madre di cambiare canale, riceveva un no deciso accompagnato da motivazioni dettagliate. «La Carrà è fantastica. Canta, balla, sa fare tutto ed è preparata in modo straordinario. È un’artista completa, in America diventerebbe una grande star»
Si discuteva anche di temi sociali, come la libertà dell’individuo. «è facile parlare male, però prova a chiederti cosa avresti fatto tu al posto suo…»
«Roma ti accoglie ma ti giudica» spiega Luca. Audrey stava bene con la parte popolare della città, non con l’alta-borghesia e la nobiltà: criticavano la sua vita, tranquilla e quadrata, troppo lontana dallo stereotipo della diva. «Quando mamma si trasferì nella capitale aveva 40 anni e un passato che l’aveva provata. Inoltre non era serena accanto a mio padre e alla sua vita festaiola. Lei piuttosto che andare a un cocktail preferiva chiacchierare con un’amica, ne aveva 4 o 5. I romani poi erano abituati a spettegolare, lei preferiva non giudicare nessuno. Era molto forte, restava ferma e manteneva la sua autonomia: questo li irritava ulteriormente».


(notizie prese da wikipedia e Vanity fair)

Nessun commento:

Posta un commento

Tracy Chevalier : Strane creature

  Strane creature di Tracy Chevalier Impressioni di Maria Lucia Ferlisi La piccola città marina di Lyme nel Sussex, vede l’arrivo delle sore...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.