giovedì 9 giugno 2016

Chirù di Michela Murgia

Chirù ha 18 anni ed Eleonora 20 di più. I due personaggi si incontrano, lei attrice e donna di successo, lui un giovane che si apre alla vita. Agli occhi degli altri non hanno nulla in comune, ma Eleonora ha riconosciuto in lui, oltre allo stupore della giovinezza, l'odore di cose marcite che viene da dentro, perché quell'odore era lo stesso mio.

Il ragazzo rimane ammaliato dall'attrice e chiede di diventare il suo "discepolo", lei accetta con slancio e paura, non è nuova a questa cammino accanto a dei ragazzi per aprirli alla vita, ha già avuto altri tre ragazzi. Due sono andati incontro ad una vita di successo, il terzo non ha retto a questa spinta e si è suicidato.

Non avrebbe voluto altri ragazzi da tenere per mano nelle difficoltà della vita, ma Chirù l'attrae "due braccia troppo lunghe per essere qualcosa di più che goffe, aveva nello sguardo qualcosa di slabbrato.

Eleonora autonominatasi mentore di ragazzi per facilitargli, spianargli la strada del successo, svolge questa conduzione con una sorta di manipolazione compiaciuta. ..."amavo anche il senso di onnipotenza che mi dava l'esercitare su di lui un'influenza così' assoluta da non aver bisogno di alcuna coercizione."

L'attrice si nutre quindi di questa dipendenza che gli permettere di trarre energia vitale per se stessa, in una sorta di scambio segreto tra i due personaggi. "io mi nutrivo del privilegio impagabile di essere testimone delle sue meraviglie.
In questo incontro di due anime ferite dalle distanze familiari, la protagonista fa riemergere il dolore del passato, della sua adolescenza, dove i sentimenti incutevano paura e soggezione, ed emergono prorompenti, in modo tale da cercare di preservare Chirù dal dolore che ne può derivare: ma Chirù è già stato ferito, e sa riconoscere la vita dietro lo sguardo innocente e sarà lui a regalargli la più bella lezione di vita sull'amore. "ero già rotto quando mi hai trovato, non è per questo che mi hai preso?

Michela Murgia ha uno stile delicato e magico, le sue parole scorrono leggere regalandoci immagini che sembrano degli aforismi. 
In questo libro la scrittrice sviluppa l'indagine dei rapporti e sentimenti quelli più difficili, tra genitori e figli, destinati a segnarci per sempre la vita, il suo resoconto amaro è svolto con leggerezza, quasi con amore, quello del perdono e del rimpianto di non aver capito in tempo che le distanze forse si potevano accorciare.

Per questo Chirù le è così caro, le somiglia, vive il suo stesso dolore, impotente ma consapevole.

Chirù
Michela Murgia
Einaudi
pag. 191

lunedì 6 giugno 2016

Maria Lucia Ferlisi presenta il romanzo "Un leggero caldo vento di sciro...

Il ferro da stiro tutte le novità


Buongiorno donne e uomini del web
qual è l'attività domestica che più di tutte odiate fare? La mia risposta è subito detta, senza pensarci nemmeno un nano secondo: STIRARE.
Diciamo che non amo molto nessuna delle altre mansioni casalinghe, ma stirare mi pesa sempre, soprattutto alla domenica dopo gli innumerevoli lavaggi di panni sporchi del sabato, ecco che arriva senza pietà il giorno della stiratura. 
Ahimè!

Sono stati inventati numerosi oggetti che hanno agevolato del tutto le nostre mani, come la lavatrice, la lavastoviglie ma porcaccia la miseria un ferro da stiro che non abbisogna del l'uso delle nostre mani, stando sempre in piedi, ancora non è stata inventata. 

Cari inventori datevi una mossa e svelta anche gli anni passano anche per me e non ho nessuna voglia di continuare a stirare, e sappiate che non sono l'unica. Propongo di creare un movimento per far si che venga sollecitato maggiormente il bisogno di alleviare il dolore alle schiene ed ai piedi di moltissime donne.


Certo nei secoli molte migliore sono state apportate, pensate che il ferro da stiro si cominciò ad usarlo già dall'età del ferro! Wikipedia riporta: 
"Il primo attrezzo assimilabile ad un ferro da stiro risale all'epoca Han (206 a.C. – 221 d.C.) e consisteva in un recipiente di bronzo destinato a contenere braci incandescenti e provvisto di un manico di legno. I contenitori erano spesso decorati in modo molto accurato. Il manico era in legno nei ferri più semplici e in avorio nei ferri delle famiglie più ricche.
Per stirare i romani solevano scaldare piastre di bronzo provviste di manico e passarle sul tessuto."
Per molti secoli i ferri da stiro non cambiarono molto la funzionalità.
Dopo il medioevo verso il 1300 i ferri da stiro furono realizzati con altri metalli come la ghisa e gli vennero dati delle formi più funzionali e d'aiuto alle massaie.
 I primi ferri da stiro con il contenitore dove mettere le braci ardenti di carbone che venivano alimentate da un soffietto fu l'inventore fu Isaac Wilkinson nel 1737
In seguito alcuni furono aggraziati con forme simili alle navi, ma null'altro. 



Tuttavia rimanevano i problemi che i tessuti si sporcavano di cenere
Successivamente venne cambiato il manico che da metallo fu messo in legno che teneva meglio la temperatura e si poteva intagliare personalizzandolo.



Fu inventato anche il ferro da stiro a gas collegando il ferro direttamente al gas, ma molti esplodevano!!






Finalmente il 6 giugno del 1882 venne inventato, Dio ti ringrazio, il primo ferro da stiro elettrico dall'inventore Henry W. Seely, pensate pesava ben 7 kg ed impiegava ore prima di scaldarsi a dovere per iniziare l'antipatico lavoro. 








Arrivo nelle famiglie però soltanto verso gli anni 60,  reso più pratico per l'uso domestico.






La nascita del nostro odiato/amato ferro a vapore è datato 1926, ma anche qui il problema proporzioni lo fece arrivare nelle famiglie soltanto negli anni 70, grazie alla Rowenta . Nel 1982 la Stirella progettò il primo ferro da stiro a caldaia e negli anni hanno notevolmente migliorato le caldaie.






Allora non ci resta che stirare con facilità grazie all'uso delle moderne caldaie o affidarci alle lavanderie.

Dimenticavo possiamo affidarci a questo magnifico esemplare di ferrobot!!!

(Grazie a Wikipedia, accadde oggi  e a Sypel elettrodomestici, per le notizie)




Da un altro approfondimento delle novità in campo da stiro, credo di essere già stata accontentata sul fatto di poter finalmente buttare dalla finestra il vecchio ferro da stiro elettrico o a vapore che sia.
Guardate cosa ho letto su focus:
"Un pallone gonfiato per maggiordomo. Dressman, questo il nome dell'apparecchio, è un manichino costituito da un sacco di tela gonfiabile a forma di busto umano, con tanto di braccia, e da un supporto rigido in grado di soffiare al suo interno aria calda. L'utilizzo è semplicissimo: basta far “indossare” la camicia ancora umida al manichino e premere il tasto di accensione. Dressman inizierà a gonfiarsi, scaldando e tendendo il tessuto della camicia. Dopo un periodo di tempo che a seconda del tipo di tessuto va da 5 a 15 minuti, l'apparecchio soffierà nella camicia aria fredda, così da darle quel minimo di rigidità necessaria per sfilarla senza che si stropicci."



Ma non è finita, proprio oggi sul messaggero hanno scritto l'ultima novità su un apparecchio che piega e stira il bucato, aprite bene le orecchio: 1 MINUTO, ed il costo si aggira sui 750/850 euro, si chiama FOLDI MATE. Questo apparecchio, creato nel 2014, è quasi sconosciuto, soltanto nel 2017 uscirà la versione per le famiglie.
Io mi metto in coda per l'acquisto, e voi?

sabato 4 giugno 2016

Book - TAG

La vita segreta di una book blogger - book tag



Ringrazio Alisya Rowiel del bellissimo blog Un libro nel cassetto per avermi nominata per il mio primo tag. Devo dire che questo tag è davvero simpatico perchè ti da modo di scoprire qualcosa di più sulla blogger che puntualmente ogni giorno, o quasi, invade il vostro spazio web, con consigli curiosità e altro.
Questo è il blog della mia amica blogger dove potete andare a curiosare le sue risposte:
http://unlibronelcassetto.blogspot.it/2016/05/la-vita-segreta-di-una-book-blogger.html#more

1. Da quanto tempo sei nella blogosfera?
Sono nel mondo dei blog solo da sei mesi, quasi una "neonata".

2. Quando pensi di “ritirarti”?
Per ora non mi sfiora il pensiero, posso rallentare il ritmo dei post, ma di uscirne, proprio no, mi diverto mi rilasso perché smettere?

3. Qual è l’aspetto migliore dell’avere un blog?
Lo scrivere, il cercare tutti i giorni un argomento che possa destare la curiosità dei lettori.

4. Qual è l’aspetto peggiore dell’avere un blog?
Non sai se ci sei riuscita, manca il riscontro dei commenti, quello delle visualizzazioni si, ma lo scambio di commenti è duro da vincere.

5. Un bookblogger che adori!
Mi piacciono tantissimi blog, perchè ognuna di noi ha il suo taglio personalissimo e li rende diversi l'uno dall'altro pur parlando di libri. Ma se devo dare una preferenza, perdonatemi, va a Cultura al Femminile.
Aggiungo che con la blogger Alisya si è subito stabilito un contatto di condivisione e stima, per cui abbiamo cominciato a leggerci e commentarci da subito.

6. Con quale blog ti piacerebbe collaborare?
Ho appena iniziato a collaborare proprio con Cultura al femminile, ma se qualcuna altra vuole farlo con il mio blog, ben venga, sono qui!

7. Cosa ne pensi della comunità dei blogger letterari?
Un mondo nuovo ma che mi ha subito attratta, sono rimasta tanto coinvolta, dal loro non consapevole incoraggiamento che ho deciso di aprire io stessa un blog. E' così è stato, e ne sono felicissima.

8. Qual è il tuo segreto per avere un blog di successo?
Ancora non lo so, ma accetto consigli!!!

Nomine: ebbene ecco otto nomi di blog a cui lascio il timone di questo TAG:
Uno scaffale di libri
Il profumo di libri
Inchiostro fusa e draghi
Libri mania
Paola Secondin Autrice
Quando la Sere legge
Leggere è sognare

il cuore in un libro

venerdì 3 giugno 2016

Premio Calvino

Salve donne e uomini del web.

Il mondo del web è pieno di concorsi letterari, ve ne sono a pagamento, gratuiti, per racconti inediti o no, concorsi di narrativa, di fantascienza, di horror e tantissimi altri. certo non tutti hanno la pari importanza. Uno su tutti possiamo dire che consacra il vincitore e lo inserisce di diritto nell'olimpo degli scrittori, si tratta del Premio Calvino.
Questo premio è nato dopo la morte di Italo Calvino avvenuta nel 1985, un gruppo di amici scrittori come: "Norberto BobbioNatalia GinzburgLalla RomanoCesare SegreMassimo Mila e molti altri. Ideatrice del Premio e sua animatrice e Presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento e a lungo impegnata sul fronte del disagio mentale degli emigranti. "
Lo scopo del premio è di trovare scrittori emergenti e aiutarli ad uscire dal mondo sommerso degli esordienti.
Ed è così lo testimoniano i vari scrittori che hanno vinto negli anni il premio, ricordiamo Susanna Tamaro, Flavio Soriga,Paola Mastrocola, Marcello Fois e tanti altri nomi.
Quest'anno la giuria ha premiato ex aequo due scrittori:
L’interruttore dei sogni di Elisabetta Pierini
La splendente di Cesare Sinatti.

Mentre le Menzioni speciali della Giuria sono state:

Il perturbante di Giuseppe Imbrogno
Branchia di Martina Renata Prosperi
Le segnalazioni del comitato di lettura sono state:
Daniele Antonietti, E Italo Calvino vinse il suo premioRocco Civitarese, Miele


Che dire se nel cassetto avete un libro inedito, forse vale la pena provarci.

Le righe virgolettate sono tratte dal sito del premio Calvino

giovedì 2 giugno 2016

Presentazione del libro



Salve donne e uomini del web.
Eccomi questa volta a parlare di me, ieri 1 giugno ho presentato il mio libro d'esordio nel mondo letterario. Il romanzo s'intitola: Un leggero caldo vento di scirocco, casa editrice Leucotea.
Ero emozionata, sapevo che sarebbero intervenuti molti amici ad ascoltarmi, per cui mi tremavano un pò le gambe all'idea delle persone che sarebbero state sedute dall'altra parte. 
Ho  pensato con calma al vestito da indossare, perdonatemi ma sono una scrittrice donna e credo sia la prima cosa che passa per la mente: Oddio cosa mi metto. 
Tranquilli , indosserò un vestito semplice, nero con colletto bianco dall'aria retrò, sandalino stile anni 50, spero che non piova, e borsetta in vernice nera, anche'esssa stile vintage. Ero tentata di vestirmi di viola con indosso un cappello rosso..ma poi ho desistito, tra il pubblico ci sarebbe stata mia figlia.
Ho pensato anche al trucco semplicissimo: cipria,  riga nera negli occhi, ciglia lunghe (doppio giro di mascara) e rossetto violetto. 
Stile semplice da intellettuale!
Bene sono pronta, arrivoooo.
Eccovi le foto!!!








mercoledì 1 giugno 2016

Un leggero caldo vento di scirocco di Ferlisi Maria Lucia

Carissimi/e donne e uomini del web
Oggi vi posto la recensione di un'altra blogger Alisya Rowiel del blog: Un libro nel cassetto.
Si tratta della recensione del mio libro, Un leggero caldo vento di scirocco, ringrazio di cuore Alisya.


Recensione: "Un leggero caldo vento di scirocco" di Maria Lucia Ferlisi
Un saluto a tutti carissimi Readers!
Oggi vorrei parlarvi del libro di esordio di Maria Lucia Ferlisi "Un leggero caldo vento di scirocco", un racconto che  mi ha piacevolmente sorpreso e ringrazio l'autrice per avermi dato la possibilità di leggerlo e recensirlo.

Consiglia, contessa, sposata con Antonio, ricco commerciante di vino, scopre che il marito ha messo incinta una loro domestica. La donna è sempre stata consapevole dei tradimenti del coniuge ma non può sopportare l'umiliazione di un figlio, che lei invece non ha potuto concepire. Allontanata la domestica dal paese, la paga per non rivelare la paternità del bambino che sta per nascere. Annita, la domestica, che non ha mai accettato la gravidanza e la nascita del figlio, nato durante la vedovanza, ben presto lo abbandonerà. La mancanza di un figlio pesa nell'esistenza di Consiglia, come un macigno, rendendola infelice e lacerata dai ricordi del passato, ma a volte il vento caldo dello scirocco riesce a spazzare via tutti i ricordi di una vita e dare una seconda opportunità.
In genere ai racconti preferisco i romanzi lunghissimi, perché, proprio in virtù del maggior numero di pagine, riescono a sviluppare trame più complesse che permettono (o dovrebbero permettere) un coinvolgimento maggiore con le vicende dei personaggi.
Per questo "Un leggero caldo vento di scirocco" mi ha sorpresa. Nonostante la brevità si è rivelato un libro intenso, capace di farmi appassionare alla lettura.
La trama è il risultato dell'intreccio di più storie che, come nella vita, si intersecano generando un racconto ricco e ben articolato. Tutto inizia quando Consiglia scopre che Annita, una delle donne a servizio, aspetta un figlio da suo marito Antonio. Ed proprio questo bambino, Domenico, il filo rosso che unisce tutti i protagonisti di questa storia che, con semplicità e verosimiglianza, racconta la vita.
Annita non riesce ad amare quel figlio avuto durante la vedovanza che ai suoi occhi è solo simbolo di vergogna, Antonio, per salvaguardare il buon nome di famiglia, non può riconoscere il bambino che sua moglie si è affrettata ad allontanare, ed infine c'è Caterina che più di ogni altra cosa desidera essere madre.
"Un leggero caldo vento di scirocco" racconta l'amore, non quello rosa dei romanzi, ma quello reale che troviamo nella vita di tutti i giorni, fatto di accettazione e compromessi e che qualche volta ha un retrogusto amaro.

Quello che più ho apprezzato di questo libro è che, mano a mano che la storia va avanti, vengono svelati dettagli del passato dei protagonisti, come ad esempio la storia dell'incontro di Consiglia e Antonio, che rimettono in gioco tutto e che in più di un caso mi hanno portato a cambiare l'idea che mi ero fatta. Il risultato di questo intreccio ben costruito è una storia che riporta nella Sicilia di qualche anno fa, che miscela verità e finzione con maestria e i cui personaggi hanno una profondità ed uno spessore da risultare estremamente reali.
La scrittura, pulita e scorrevole, e la trama affascinante, riescono ad intrigare fin dalle prime pagine generando una curiosità incalzante che viene mantenuta alta fino all'ultima pagina.

"Un leggero caldo vento di scirocco" è un libro intenso e coinvolgente che racconta l'amore vero, quello macchiato da pregiudizi e ipocrisie, soffocato dai troppi silenzi e dall'orgoglio, ma che, come l'araba Fenice, sa rinascere dalle proprie ceneri e regalare una seconda occasione.
http://unlibronelcassetto.blogspot.it/2016/05/recensione-un-leggero-caldo-vento-di.html

CARMELA IN LIBERTA' DI ELVIRA ROSSI

 CARMELA IN LIBERTA' DI  ELVIRA ROSSI Impressioni di Maria Lucia Ferlisi Carmela ha tredici anni, è nata in un paesino   dell’entroterra...

Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.