giovedì 21 aprile 2016

Un airone bianco

Un mio breve racconto in 200 parole.


Un airone bianco


        Quando ero bambina sono sempre stata affascinata dagli aironi bianchi, i più rari, per il loro elegante collo e la forma che mi faceva pensare alla lettera esse dell’alfabeto, i miei quaderni di scuola erano pieni di esse trasformate in magnifici aironi….

Non sento più le braccia, le mie labbra sono mute, gli occhi non vedono più. Tutto è morto dentro di me. Tranne i ricordi. Sono come una canna al vento, cresciuta, qui, nei pressi di quell’angolo del fiume Oglio, dove il mio corpo è rimasto immobile per giorni.

Sono qui sepolta vicino ad un fiume, coperta da rami secchi, foglie e sterpaglie.
Non sento dolore, solo tanta tristezza.
Sono leggera, esile preda del vento, come lo sono stata per te prima. Una piccola preda dagli occhi di cerbiatto, con il sorriso aperto, fiducioso di chi crede all’amore, alla vita.

Ho sentito la lama del coltello affondare nel ventre, il sangue caldo sgorgare, non provavo dolore, solo stupore.
Perché mi stai colpendo?
Per ogni coltellata che mi hai inferto ti guardavo incredula.
Ti ho tanto amato e tu stai lentamente togliendomi la vita.
L’amore di un tempo non riesco a vederlo nei tuoi occhi, vedo solo la tua rabbia, il tuo odio inspiegabile.
Perché non vuoi che io possa continuare ad accarezzare il viso del nostro bambino?
Ho cercato di difendermi, ho incrociato le mani davanti al viso.
Hai continuato a colpirmi.
Perché infierisci sul mio corpo?
Ti ho pregato di smettere in nome del nostro amore, in nome del tuo Dio.
Non hai smesso.
Perché vuoi strapparmi la vita?
Ti ho chiesto di non togliere la mamma al nostro bambino.
Eri una furia cieca sul mio corpo inerme.
Perché non vuoi che possa ancora accarezzare il nostro bambino?

Non mi rispondi.

Non mi ascolti.

Sei in preda alla folle, cieca, rabbiosa gelosia.

Sento freddo, tanto freddo.
Oscillo nella dolce brezza primaverile.
Adesso in che cosa mi trasformerò?
Spero in un airone, come nei miei sogni da bambina.

Almeno potrò volare e guardare dall’alto i riccioli neri del mio bambino.


Ferlisi Maria Lucia








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mercoledì 20 aprile 2016

Concorso Letterario:Le donne di oggi si raccontano

Vi ricordo che il 30 aprile scade il termine per la partecipazione a questo bellissimo concorso letterario!


Carne e spirito: le donne di oggi si raccontano.
Concorso Letterario per racconti

Le Muse Orfane, associazione culturale, in collaborazione con il blog Cultura al Femminilepresentano il Concorso Letterario per racconti: Carne e spirito: le donne di oggi si raccontano
Il concorso  è rivolto a tutte le autrici e a tutti gli autori che desiderano inviare i loro testi inediti (si può partecipare con un solo testo).
La premiazione avverrà il giovedì 1° settembre 2016 presso la Biblioteca Civica di Pordenone, e alla presenza dei giurati della Commissione verrà assegnato il primo premio e saranno consegnate le copie della raccolta pubblicata dalla Casa Editrice ECHOS ai primi quindici autori classificati.
Il concorso letterario “Carne e spirito: le donne di oggi si raccontano” si avvale di una Giuria d’élite composta da: Graziano Del Linz, Presidente dell’Associazione “Le Muse Orfane”; da Emma Fenu, scrittrice, iconografa, Presidente di Cultura al Femminile; e  da personalità di spicco nell’ambito della cultura della Provincia di Pordenone:  Silvia Lorusso, scrittrice, drammaturga, regista; Clelia Delponte, giornalista; Ofelia Tassan, bibliotecaria; Franca Benvenuti, insegnante; Vilia Candido, insegnante.

La Giuria d’élite sarà affiancata dalla Giuria Popolare del blog di Cultura al Femminile con 20 giurati scelti fra gli utenti.
Il concorso partirà dal lunedì 1° febbraio e terminerà il 30 aprile 2016

martedì 19 aprile 2016

Un leggero caldo vento di scirocco

Carissime amiche ed amici del web
oggi è la data di lancio del mio romanzo d'esordio: 
Un leggero caldo vento di scirocco.
Da oggi lo troverete nelle librerie e negli stores on-line, potete anche prenotarlo direttamente dalla casa editrice: www.edizionileucotea.it .
Pregiudizi ed ipocrisia sono lo sfondo della storia ambientata negli anni trenta a Marsala, piccola città siciliana.

Consiglia, contessa, sposata con Antonio, ricco commerciante di vino, scopre che il marito ha messo incinta una loro domestica. La donna è sempre stata consapevole dei tradimenti del coniuge, ed è sempre stata zitta, ma questa volta non riesce ad accettare in silenzio l'accaduto, il marito deve sapere che lei non è una stupida donna. Non potendo sopportare l'umiliazione di un figlio, che lei invece non ha potuto concepire, allontana la domestica dal paese, passandogli delle grosse somme di denaro, in cambio del silenzio sulla paternità del bambino che sta per nascere.
Consiglia ripudia il marito, la cui intesa coniugale sarà esibita solo in pubblico, ma in privato convivranno come due estranei.
Annita, la domestica, che non ha mai accettato la gravidanza e la nascita del figlio, nato durante la vedovanza, ben presto lo abbandonerà.
La mancanza di un figlio pesa nell'esistenza di Consiglia, come un macigno, rendendola infelice e lacerata dai ricordi del passato, ma a volte il vento caldo dello scirocco riesce a spazzare via tutti i ricordi di una vita e dare una seconda opportunità.




lunedì 18 aprile 2016

La collezionista di sogni

La collezionista di sogni
             di
  Valentina Bellucci


pag. 448
autopubblicato con amazon


TRAMA

La storia si svolge a Londra.
Mary Lou e Tristan, due giovani adolescenti, vivono il loro dramma esistenziale giovanile in silenzio, cercando di camuffarlo, di non lasciare trasparire agli altri i tormenti, le ansie, il malessere che provoca nei loro animi. Ma il disegno dell'amore li ha fatti incontrare, perché sono simili, le due metà di una mela. Così inizia la loro storia, tra dubbi e insicurezze tipiche dell'età.
Mary Lou deve affrontare una vita dura per un'adolescente, non ha un padre, una madre alcolizzata che lavora duramente in uno squallido bar per mantenerla: "lo schifo della sua vita".
Tristan è considerato lo sfigato della scuola, taciturno, introverso, va regolarmente dalla psicologa della scuola. Nasconde un segreto, tutti i sabati non si reca a scuola ma nessuna conosce il motivo della sua assenza.
Era destino dunque che due anime tormentate così si incontrassero.
Ma non è soltanto una storia d'amore, Valentina nel suo racconto parla anche di amicizia, quella forte, speciale, vera che nasce tra Mary Lou e Annabel una ragazzina di 12 anni, simpatica, bella, allegra, molto matura per la sua età che l'aiuta ad uscire dal suo malessere, dal suo dramma incitandola a scrivere. La storia d'amore e di amicizia nascono parallelamente, e si sviluppano insieme. Le paure sono tante, ma la forza dell'amore può superare le mille difficoltà, anche se sono giovanissimi hanno tanta forza dentro da superare qualsiasi barriera, il loro è un amore già adulto, perché la vita ha già infierito su di loro facendoli crescere rapidamente. Mary Lou scopre il segreto che Tristan custodisce gelosamente dentro di se', .e ..
Non posso dirvi altro, vi toglierei la magia del racconto, ma vi anticipo che verso la fine il romanzo diventa sempre più forte, più coinvolgente nella drammaticità degli eventi che seguono.

COMMENTO

Brava Valentina, hai scritto una bella storia ed anche se all'inizio vi è qualche ripetizione, si può perdonare, in quanto la trama diventa sempre più serrata e coinvolgente. La scrittura è scorrevole e i dialoghi sono ben costruiti. Il linguaggio è scorrevole, semplice, come può esserlo quello di due, anzi tre, adolescenti. Il ritmo da lento diventa sempre più veloce e si addentra negli animi dei due ragazzini descrivendo alla perfezione i loro piccoli e grandi problemi, ai nostri occhi, ma che a loro pesano come macigni. Sono due adolescenti non dimentichiamolo.
"Ti è mai capitato di sentirti come chiusa in una campana di vetro, dove nessuno può entrare perché nessuno ti capisce" Il malessere di Mary Lou è racchiuso in queste righe, in cui l'autrice ci lascia un'immagine perfetta delle crisi dei ragazzi.
E' un libro che trasmette messaggi positivi, come il non arrendersi mai, ed affrontare sempre con forza e coraggio le situazioni che si presentano nella vita. Ci insegna anche ad andare oltre il pregiudizio, come fa la protagonista del racconto che non si lascia influenzare dalle etichette che di solito i ragazzi della scuola attaccano alle persone "diverse". Mari Lou va oltre, osserva l'anima, di Tristan e anche Tristan non si lascia ingannare dai giudizi altrui anche lui sa guardare oltre: " ma chi sono gli altri. Quella massa di ridicoli burattini disposti solo a guardarmi le tette e mai gli occhi . Tristan invece sa di che colore sono i miei occhi."
Una storia adatta per tutti/e gli adolescenti ma anche per i genitori che a volte non comprendono gli stati d'animo dei propri figli: "lei non parla ed io non chiedo"
La scrittrice ha narrato una storia intensa, forte, in grado di trasmetterci intense emozioni, e anche qualche lacrima, verso il finale, per cui preparate i fazzoletti.
Valentina o meglio il suo personaggio nel finale ci lascia con un messaggio positivo, continuare a credere nei sogni, continuare a mantenere un animo adolescenziale perché: Quello che però è veramente importante è continuare a credere, continuare a sognare, sempre, perché è proprio vero che i sogni sono le uniche cose che restano, anche quando tutto il resto se n’è andato.

Buona lettura amiche ed amici del blog.


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Informazioni personali

La mia foto
Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.