martedì 13 agosto 2019

Una ragazza incantevole di Jill Barnett






Una ragazza incantevole
 di 
Jill Barnett










Amore e magia, elementi che appassionano e ci regalano momenti di svago nella lettura. 
Un romanzo da leggere per sognare...

Sinossi
Inghilterra, 1813. Che cosa può mai fare un duca quando la promessa sposa che aveva accuratamente selezionato lo abbandona piuttosto che sposarsi senza amore? Per salvare il suo orgoglio non gli rimane che sposare la prima donna che gli cade tra le braccia.
Joyous Fiona MacQuarrie ha stregato il Duca di Belmore appena è apparsa dal nulla e lo ha steso… letteralmente. Quando l’orgoglio di Alec lo porta a sposarla, la giovane sconvolge la vita di questo serissimo e altezzoso duca inglese. Joy è una strega scozzese che non sempre riesce a controllare i suoi poteri magici. 
Ben presto la vita di Alec piomba nello scompiglio. Questa bellissima ragazza incanta chiunque gli stia intorno, accende la sua passione quando la bacia, ma rischia di causare uno scandalo mai visto con i suoi poteri magici.  Stregati dalla passione, questi due cuori solitari sono i classici opposti che si attraggono in una storia irresistibilmente divertente e tenera.
Questo libro è la traduzione integrale di “Bewitching”, precedentemente pubblicato da Mondadori in forma sensibilmente ridotta con il titolo “Joy la strega”. Se avete amato Joy e Alec,  adorerete la traduzione integrale del testo originale e la apprezzerete a maggior ragione se vi fosse sfuggita la precedente edizione

Titolo: Una ragazza incantevole (titolo originale: Bewitching)
Autore: Jill Barnett

Traduttore: Isabella Nanni

Editore: Babelcube
Genere: Romance regency
Prezzo ebook: € 4,63, al momento in offerta al -30% su Amazon
Prezzo cartaceo: non è al momento prevista l’edizione cartacea
Data pubblicazione: luglio 2019
Serie: Magia Regency


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Biografia autore
Definita “la maestra dei romanzi dell’amore e della risata”, Jill Barnett è un’autrice di fama internazionale con oltre 8 milioni di copie cartacee vendute ed è stata spesso al vertice delle classifiche dei best seller del New York Times, USA Today, The Washington Post, e Publishers Weekly. 
Con l’avvento dell’era digitale Jill Barnett è stata numero 1 con i suoi 18 libri nella classifica dei titoli a pagamento più venduti su Amazon e ha venduto oltre un milione di copie digitali. In Italia alcuni suoi libri sono stati pubblicati da Mondadori.

Estratto
Addolcì lo sguardo e la fissò in volto, osservandole a lungo la bocca, in silenzio. Le massaggiò le braccia e poi con un dito le inclinò il mento e la guardò dritto negli occhi.
“Sposatemi.”
Joy lo fissò per un minuto eterno, incapace di pensare, incapace di muoversi o parlare. Si disse che stava dando i numeri. Non poteva aver detto una cosa del genere.
“Sposatemi,” disse di nuovo il duca.
“Oh ...” Si mise una mano sulla bocca e fece un passo indietro. Lo aveva detto. Lo aveva detto davvero.
Era morta ed era andata nel paradiso delle streghe.
Con poco più del suo pollice e indice, le tirò il mento in avanti e la baciò ancora e ancora e ancora, sempre molto gentilmente. “Sposami,” le sussurrò contro la bocca. “Sposami.”
“Non posso.” Ma la sua bocca traditrice cercò quella del duca.
“Certo che puoi. Sei maggiorenne.” Le passò di nuovo le labbra sulle sue, sfiorandole appena la bocca.
“No, voglio dire che posso, ma non posso.”
Le erano appena uscite le parole di bocca quando la baciò, a lungo e profondamente, una carezza umida e languida che le fece scordare come si faceva a pensare. Le avvicinò le labbra all’orecchio.
“Sarai una duchessa.”
“No...”
La zittì con un altro bacio, tirandola tutta contro di sé. Poi la bocca del duca lasciò la sua…
“Non posso.”
…e si spostò al suo orecchio. “Sposami, Joyous MacQuarrie.”
“Ummmmmm.”
Le sfiorò l’orecchio con la lingua facendola rabbrividire.
“Non vi conosco.” Voleva guardarlo in viso e cercò di tirarsi indietro.
Cominciò a baciarle il collo. “Col matrimonio risolveremo questo dettaglio. Fidati di me.”
“Ma l’amore?”
Si fermò vicino alla sua spalla. “Sei innamorata di qualcuno?”
“No.”
“Allora non c’è niente che possa fermarci.”
“Ma ci siamo appena incontrati, e solo per caso.”
“Si fanno in continuazione matrimoni combinati tra persone che non si sono mai incontrate.”
“Ma voi siete il Duca di Belmore.”
“Lo so,” le sussurrò all’orecchio ormai umido. “E tu sei scozzese.”
“Ma… ma…”
“Non ti piacerebbe essere una duchessa?” La sua voce profonda era così dolce, così tranquilla.
Joy era ormai persa nei sogni evocati dalle sue parole.
“La mia duchessa.”
Lei non disse una parola. Le labbra del duca la coprivano di baci leggeri come farfalle.
“Mmh?” La bocca del duca le sfiorò la tempia. “Non ti piacerebbe?”
“Non ne sono sicura… Be’, voglio dire, sì… cioè, no.”
“Sei senza argomenti.” La baciò ancora.
Joy sospirò.
“Sposami, Scozzesina.”
“Sono una strega.”
“La maggior parte delle donne lo diventa prima o poi.”
“No. Voi non capite. Io sono una vera strega.”
“E io posso essere un vero bastardo. Ci abitueremo l’uno all’altra. Non m’interessa cosa pensi di essere. Voglio che tu mi sposi.”
“Non possiamo sposarci.”
“Sì che possiamo. Adesso. Oggi.”
“Adesso?”
“Sì, adesso.”
Le venne da ridere. “Non ci si può sposare come se nulla fosse.”
“Sono il duca di Belmore. Farò tutto ciò che voglio,” disse con tale convinzione che Joy ne rimase sbalordita. La guardò, con il volto rilassato e occhi imperscrutabili. “Nessuno metterà in discussione il matrimonio, perché io sono il Duca di Belmore.”
Non poteva dargli torto. Un duca faceva come voleva.
“Vivrai a Belmore Park.” Le accarezzò la mascella con i pollici.
“Ma…”
“Avrai tutto ciò che vuoi.”
“Ma…”
“Ti piacerebbe, vero?”
“Be’, sì, ma va tutto troppo in fretta.”
Col dito le percorse dolcemente la linea della mascella. Le posò le labbra sulle sue e sussurrò, “Sposami, Scozzesina.”
Le si chiusero gli occhi. Avrebbe fatto quasi qualsiasi cosa per sentirlo chiamarla di nuovo in quel modo. La baciò di nuovo. Dopo alcuni momenti lunghi e teneri, si ritrasse. “Come ho detto, sei senza argomenti.”

lunedì 12 agosto 2019

Finale del concorso letterario: LA QUARA


Carissimi amici ed amiche del blog

Vi metto a conoscenza della premiazione del concorso LA QUARA che si svolgerà il 24 agosto alle ore 18, presso l'incantevole cornice del Borgo Val di Taro, alle 18 in piazza.

Alla cerimonia finale sarà presente oltre alla  giuria, l'attrice Giulia Canali che leggerà i racconti. 

La serata sarà condotta dalla giornalista di TV Parma Francesca Strozzi, i 5 finalisti in gara sono:


 Angelo Basile (Milano),
 Davide Di Finizio (Napoli), 
Anna Di Giusto (Firenze) 
Sara Galeotti (Roma) 
Federica Storace (Genova).

L'evento inizia venerdì 23 agosto alle 17.30 con l'incontro con la giornalista e scrittrice Paola Brianti, intervistata dal presidente di giuria Antonio Ferrari, parlerà suo ultimo romanzo "Parmigianino, il mistero di un genio"(Albatros).
Sempre venerdì 23, alle 21, un incontro dedicato al noir in una sede all'altezza del tema, ovvero i sotterranei dell'antico palazzo Gasparini di Enore Manfredi, dove protagonista sarà un altro giurato del Premio, lo scrittore genovese Bruno Morchio, con le letture di Simona Caucia dal suo ultimo romanzo "Uno sporco lavoro" (Garzanti).
Sabato 24 alle 15.30 invece in Biblioteca Manara il pubblico potrà incontrare la scrittrice Emanuela Abbadessa, che parlerà del suo ultimo romanzo "E' da lì che viene la luce".

Un grande in bocca al lupo ai finalisti e vinca il migliore!!

giovedì 8 agosto 2019

LA RIVOLUZIONE di Roberto Fiorentini.

LA RIVOLUZIONE
 di 
Roberto Fiorentini.

(sequel di Le Chajim alla vita)


Ambientato nella Roma di fine Settecento vede ancora come protagonista l’ ebreo livornese  Avraham Mocada. Se nel primo libro era un ventenne ingenuo ora lo ritroviamo fervente giacobino inviato dalla Francia a Roma per svolgere una missione segreta.
 Deve scatenare una rivolta che obblighi Pio VI a lasciare la città perché si possa proclamare una Repubblica romana sotto il controllo del Direttorio. 
Avraham s'impegnerà a fondo trovandosi coinvolto in avventure ambigue e pericolose che vedono come protagonisti ufficiali francesi, ebrei del ghetto e donne dal fascino spregiudicato. 

Personaggi storici e altri di pura invenzione agiscono sullo sfondo della capitale in cui già era tragicamente emersa la questione ebraica, nel contesto di un radicale cambiamento dei costumi e della società.
Breve estratto: 
CAPITOLO I
ESTATE DEL 1797
La Storia non perdona gli sconfitti, nessuno si sarebbe ricordato di loro. Avevano perso. Il nuovo secolo che era alle porte non avrebbe più conosciuto rivoluzioni, la sorte degli oppressi era ormai segnata per sempre.
«Cittadino Mocada in piedi! Hai ascoltato le accuse? Non hai nulla da dire?»
Avraham ebbe un sussulto e uscì da quella specie di letargo in cui era caduto dall’inizio dell’udienza. Nella sala addobbata di vessilli e insegne cadde il silenzio, si alzò con lentezza dalla sedia e chiese con aria persa:
«Su cosa, cittadino Presidente?»
«Sui capi d’imputazione, è ovvio!», lo redarguì il giudice, irritato dal suo comportamento e dal gran caldo.
«No, non ho nulla da dire».
L’avvocato che lo affiancava, alzandosi in piedi, soggiunse precipitosamente:
«Il cittadino Mocada si dichiara colpevole di tutti i reati contestati e si appella alla clemenza della corte».
«Bene!», disse soddisfatto il magistrato, asciugandosi il sudore dalla fronte. «Questo ci semplifica il lavoro».
A quelle parole il livornese alzò lo sguardo, fino a quel momento assente, e fissò la bandiera tricolore alle spalle dei giudici: una volta quel simbolo lo emozionava, gli provocava i brividi. Ora più nulla.
«Che cosa fate ancora in piedi? Sedetevi cittadino!», intimò il magistrato dell’Alta Corte di Vendôme, che nel frattempo aveva iniziato a scrivere.
«Giù!», disse a voce bassa l’avvocato tirandolo per la giacca. Avraham si sedette e abbassò lo sguardo, mentre una guardia apriva le finestre per far circolare un po’ d’aria e rinfrescare la sala.
In cuor suo aveva deciso che se non fosse finito in mano al boia, quella sarebbe stata l’ultima volta che si faceva irretire dalle sirene della rivoluzione. Possibile che il Novantaquattro non gli avesse insegnato nulla? Arrestato, più volte picchiato e infine, un giorno di Termidoro[1] che neanche ricordava, era stato condannato a morte; sfuggito per miracolo alla ghigliottina, per più di un anno aveva percorso la Francia in lungo e in largo alla ricerca di un posto sicuro in cui nascondersi, sempre con la polizia del Direttorio[2] alle calcagna. Altre piccole scaramucce con il potere gli avevano dato la sensazione di contare ancora qualcosa; in realtà solo la fame, la paura e i rimpianti erano stati i suoi compagni di vita. Poi era bastato incontrare un amico, un fratello con cui aveva condiviso gli anni di Parigi, che gli proponesse una nuova avventura, gli prospettasse un’altra possibilità di cambiare il mondo ed ecco che, come un qualsiasi novellino, ci si era buttato a capofitto. I risultati? Neanche a dirlo, gli stessi di due anni prima: l’arresto, mesi di carcere e il processo. Se questa volta ne usciva vivo, sarebbe partito lasciando per sempre la Francia. Aveva deciso!
«Cittadino Avraham Mocada, visti i capi d’imputazione, ravvisando la tua piena responsabilità dei fatti contestati, considerando la tua ammissione di colpevolezza e l’attenuante del ruolo secondario svolto nella cospirazione, oggi, quarto giorno della seconda decade di Messidoro dell’anno quinto[3] della Rivoluzione, questo Tribunale ti condanna alla pena di vent’anni di carcere duro».
Ecco la sentenza. Sarebbe vissuto quindi. Non era più certo che fosse un bene: vent’anni di prigione erano un’eternità, altro che andarsene dalla Francia!
Due guardie lo presero per le braccia e, quasi sollevandolo, lo spinsero verso la porta laterale che conduceva alle celle mentre le poche persone presenti all’udienza – chi erano? Perché erano lì? Se l’era chiesto in un momento di lucidità cercando qualche faccia conosciuta – uscivano lentamente dal portone principale che dava nel grande atrio d’ingresso al tribunale. Un uomo in particolare aveva attirato la sua attenzione: era seduto da solo nell’ultima fila delle sedie riservate al pubblico, non aveva fatto altro che prendere appunti durante il processo e quando i loro sguardi si erano incrociati, gli aveva rivolto uno strano sorriso. Era vestito con un soprabito scuro, un panciotto marrone e pantaloni neri; sulla sedia accanto a lui erano poggiati un alto cilindro e un magnifico bastone da passeggio che, ne era certo, nascondeva al suo interno una pregiata anima d’acciaio di Sheffield, affilata e micidiale. Insomma, un modo di vestire che Avraham conosceva bene: per ben due anni era stato il suo stesso abbigliamento.
«Contento?», gli disse sottovoce una delle guardie che lo sospingeva. «Per un po’ avrai ancora la testa sul collo, ma non credo per molto… se ti ho capito bene sei uno che per natura i guai non li scansa, ne cerca sempre di nuovi!»
Gli rivolse un sorriso triste; forse quella semplice guardia lo aveva capito meglio di tanti giudici e compagni di lotta. Ma l’Avraham alla ricerca di avventure apparteneva al passato, ora desiderava solo starsene in disparte da tutto e da tutti. Pensò ancora ai vent’anni da trascorrere in galera e si sentì mancare il respiro e le gambe: una stanchezza infinita lo assalì e dovette appoggiarsi alle braccia delle guardie che lo sostennero. Percorsero il lungo corridoio che nei giorni del processo aveva attraversato più volte; giunti davanti alla cella gli tolsero i ferri e, dopo averlo spinto all’interno, chiusero la pesante porta con violenza. Udì le quattro mandate, il tempo per accasciarsi supino sul pagliericcio e chiudere gli occhi stremato. Avrebbe voluto dormire, ma non vi riuscì; si ripresentarono ancora una volta i pensieri e le domande che gli avevano occupato la mente durante la prigionia, prima del processo: cosa sarà successo agli altri? Dopo l’arresto non aveva incontrato nessuno e durante gli interrogatori i poliziotti non gli avevano chiesto quasi nulla: forse erano già in possesso di tutte le informazioni sui congiurati e non avevano voglia di perdere tempo. Non gli chiesero neanche di confessare quale fosse stato il suo ruolo nell’organizzazione: il suo nome compariva negli elenchi della Società degli Eguali e ciò bastava.
Già, la Società degli Eguali, quanto gli era piaciuto quel nome! Aveva aderito senza neanche leggere tutto il programma, gli erano bastate poche frasi che portava scolpite nella memoria:
La proprietà è la sorgente più importante di tutti i mali che pesano sulla società… Il sole brilla su tutti, e la terra non è di nessuno. Orsù, dunque amici miei, turbate, sconvolgete, buttate all’aria, questa società che non è per voi. Prendete, dove che sia, tutto ciò che vi abbisogna. Il superfluo appartiene di diritto a chi non possiede nulla. Sgozzate senza pietà i tiranni, i patrizi, il milione dorato, tutti gli esseri immorali che dovessero opporsi alla nostra felicità comune! La Repubblica degli Eguali, il grande asilo aperto a tutti gli esseri umani. Sono giunti i giorni della restituzione generale. Famiglie gementi, venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli”.

Roberto Fiorentini, romano, già docente di storia e filosofia nei licei, si è dedicato alla storia dell'antisemitismo, della Shoah e di Israele. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di storia, tra cui L'economia del mondo antico: la villa romana (Roma 2001) e ha curato la consulenza storica del volume di Guido Crapanzano Amadeo Peter Giannini Il banchiere che investiva nel futuro (Graphofeel 2017). Nel 2014 ha pubblicato, sempre per Graphofeel, il suo primo romanzo: Le Chajim. Alla vita.

martedì 6 agosto 2019

Toni Morrison premio nobel della letteratura nel 1993


Toni Morrison


Nata nell'Ohio il 18 febbraio del 1931, deceduta in data odierna, proviene da una famiglia  della classe operaia originaria dell'Alabama, il suo vero nome è: Chloe Anthony Wofford .  
Compie gli studi alla Howard University, dove si laurea nel 1953 in Letteratura Inglese.
Ha lavorato come editor di una casa editrice americana e  redattrice presso una prestigiosa rivista letteraria. Si è specializzata in letteratura afroamericana. 
 Il suo primo romanzo s'intitola: L'occhio più azzurro.
Ohio, 1941. Pecola Breedlove, una ragazzina nera che i poverissimi e disgraziati genitori non sono più in grado di mantenere, viene affidata a una modesta ma dignitosa famiglia di colore e presto fa amicizia con le due bambine di casa, Frieda e Claudia, con le quali trascorre le sue giornate. Vittima continua di scherni e maltrattamenti, priva dell'affetto di chi dovrebbe crescerla, e invece abusa della sua innocenza, Pecola prega Dio perché le doni un paio di occhi azzurri. Un desiderio straziante, che l'accompagnerà fino a quando la sua giovane, povera esistenza volgerà alla svolta più drammatica, segnando irreversibilmente il suo destino.
Nel 1973 pubblica il suo secondo romanzo, Sula
Un romanzo straordinariamente intenso e vivo, in cui Toni Morrison racconta la storia di due ragazzine che diventano donne, due amiche che diventano nemiche. Nel e Sula vivono nella piccola cittadina di Medallion, in Ohio, nel cosiddetto Fondo, una sorta di mondo a parte, completamente separato da quello dei bianchi. Qui stringono un'amicizia indissolubile, un'amicizia che permetterà loro di sopportare il peso di un terribile segreto. Ma gli anni passano e, crescendo, Nel sceglie di condurre una vita normale, si sposa e ha dei bambini, mentre Sula accentua il proprio comportamento ribelle, diventando la paria della comunità. Finché un imperdonabile tradimento infrangerà la loro amicizia.

Nel 1974,  pubblica  The Black Book un'antologia di  documenti e testimonianza di 300 anni di Storia Afroamericana
Nel 1977 pubblica il Canto di Salomone
Un romanzo di formazione, in bilico tra il reale e il fantastico, in cui storia, sogni, desideri, mito e folklore si fondono in una grandiosa vicenda corale. Il protagonista è un giovane di colore del Midwest che si reca nel Sud alla ricerca delle proprie origini e di un presunto tesoro di famiglia. Ma presto il suo viaggio si trasforma in un percorso nel labirinto dell'anima, per trovare la propria, perduta, identità. Lungo il cammino, attorno a lui si materializzano fantasmi e ricordi, in un gioco in cui convivono passato e presente.
Nel 1981 pubblica L'isola delle illusioni) narra della perdita d'identità della cultura afro americana.
 Nel 1987 pubblica Amatissima,
 Un romanzo maestoso, di straordinaria intensità, che racconta la storia di Sethe, indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla Guerra Civile americana, si ribella al proprio destino e fugge al Nord, verso la libertà. Un percorso drammatico attraverso l'orrore della schiavitù, la forza dell'amore materno e il peso dì un indicibile segreto. Con un saggio di Alessandro Portelli.
Nel 1989 inizia ad insegnare Studi afroamericani e  Scrittura Creativa all'Università di Princeton
Nel 1992 pubblica Jazz, ambientata negli anni venti ad Harlem, tra violenza, odio e intolleranza razziale.

Ha pubblicato anche 

Nel 2014 pubblica A casa 
Reduce della guerra di Corea, Frank Money si trova, a ventiquattro anni, sperduto e solo in una patria fredda e ostile. Dal fronte, non ha riportato soltanto i segni fisici delle battaglie, ferite e immagini terribili: a segnarlo sono traumi ben più profondi, mentre il razzismo strisciante dell'America anni Cinquanta lo rende ancora più vulnerabile. La sua mente allora vacilla, la rabbia che si porta dentro rischia di spingerlo a compiere gesti irreparabili, e neanche l'assistenza dei premurosi medici che l'avevano curato nell'esercito sembra alleviare il dolore. Finché un giorno Frank riceve una richiesta d'aiuto dalla lontana Georgia, l'odiata terra d'origine, dove aveva giurato di non tornare mai più. A scrivergli è sua sorella, la piccola di casa, che lui ha sempre protetto e amato, da quando erano bambini. Quel richiamo lo scuote dall'apatia malata in cui si è trincerato e, vincendo i fantasmi del razzismo, dell'abbandono e della follia, Frank corre in soccorso della ragazza. Nella cittadina dove è cresciuto, affronta i ricordi dell'infanzia e quelli della guerra, che ha svuotato di senso la sua esistenza, e riscopre tutto il coraggio dei suoi vent'anni, quello che pensava di aver perso per sempre. Un romanzo toccante, la storia di un uomo apparentemente sconfitto che ritrova la propria dignità e la propria casa.
Nel 2016 ha pubblicato Prima i bambini, 
 Protagonista del nuovo romanzo di Toni Morrison - il primo ambientato in epoca contemporanea - è una giovane donna che si è scelta il nome di Bride, di bellezza straordinaria, anzitutto per la pelle di un nero lucente e assoluto, che l'ha resa unica e le ha dato successo. Famosa e richiestissima, Bride pare aver cancellato così l'insicurezza e la fragilità dell'infanzia, segnata da una madre fredda che non l'ha mai accettata proprio per quella pelle d'ebano tanto, troppo, più scura della sua. E le ha negato anche la più semplice delle forme d'amore. Ora, però, il passato torna per metterla alla prova, e per Bride arriva il momento di fare i conti davvero con la bambina che è stata, senza menzogne, né le proprie né quelle degli altri. Quelle di Booker, l'amante pieno di rabbia che è stato testimone della peggiore delle violenze. Quelle di Sweetness, la madre distante che l'ha respinta anche nel momento più difficile. Quelle della stessa Bride, disposta a tutto per una briciola d'affetto. I mali dell'infanzia non si dimenticano mai, è vero, ma si può scegliere di non restarne prigionieri e di essere liberi, per guardare al futuro con serenità.

Nel 2018 esce Il dono, 
 Stati Uniti, fine del Seicento. Figlia di una schiava, e forse del padrone, la piccola Florens vive in una piantagione del Maryland. Un giorno alla fattoria arriva Jacob, un commerciante con una proprietà nel Nord e con un debito da riscuotere: il padrone non ha denaro e gli offre in cambio una schiava. In un attimo, la madre di Florens — che ha colto negli occhi dell'uomo un lampo di bontà — convince Jacob a prendere con sé la figlia, certa che avrà un futuro migliore. Da quel giorno, per tutta la vita, Florens cercherà invano di colmare il vuoto dell'affetto materno, senza mai rendersi conto che quell'abbandono non è stato altro che un disperato gesto d'amore, l'unica speranza di salvezza. Il dono estremo e straziante di una madre.
Sempre nel 2018 esce un saggio la cui lettura  è un approfondimento sul tema della razza: 
L'origine degli altri
 Che cosa è la razza, e perché le diamo tanta importanza? Che cosa spinge gli esseri umani a costruire «un altro» da cui differenziarsi? Perché il colore della pelle ha avuto nella storia un peso così negativo? Perché la presenza dell'altro da noi ci fa così paura? Toni Morrison, in un testo che si impone come una vera e propria orazione civile, va in cerca delle risposte a queste domande parlando di sé, della sua opera, di letteratura, storia e politica, partendo dal XIX secolo e arrivando fino ai giorni nostri, e alle grandi migrazioni che caratterizzano il mondo globalizzato. "L'origine degli altri" è un libro di grande attualità, nel quale i temi che siamo abituati a vedere banalizzati e avviliti nel dibattito pubblico vengono affrontati con passione, acume e profondità dalla più importante scrittrice americana contemporanea. Prefazione di Ta-Nehisi Coates, introduzione all'edizione italiana di Roberto Saviano.
Nel 1993 ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, la prima donna afro-americana ad aver ricevuto questo riconoscimento.

Nel 2012 ha ricevuto la MEDAL OF FREEDOM dal presidente Barack Obama. 

Romanzo consigliato:


Saggio consigliato:
Fonte: 

sabato 3 agosto 2019

Volevo guidare l'enterprise ma Kirk è arrivato prima di Matsuteia e Adele Ross





Volevo guidare l'enterprise ma Kirk è arrivato prima 
di
 Matsuteia e Adele Ross









Vi siete mai chiesti per quale motivo la serie originale di Star Trek, al contrario di ogni serie TV, vanta non uno ma ben due episodi pilota?  Oppure da dove è nata l'idea del teletrasporto?         O ancora cosa sono in gergo filmico “le maglie rosse”?       Avete mai avuto la curiosità di conoscere le trame dei dieci episodi di Star Trek che non sono              mai stati realizzati?

La risposta a queste e a tante altre domande sull'universo di Star Trek vi aspetta in questa raccolta scritta dal giovane youtuber Matsuteia e dalla scrittrice umoristica Adele Ross, per la prima volta insieme in queste pagine scritte a quattro mani(e otto occhi visto che entrambi necessitano di occhiali per non correre il rischio di andare a sbattere quando camminano).

 Essendo entrambi appassionati di notizie pressoché inutili per l'umanità hanno deciso di unire questa caratteristica comune con il solo scopo di divertirsi e divertire i lettori e, ovviamente, poter presentare la candidatura di Matsuteia per il posto di comandante dell'Enterprise quando la carica rimarrà nuovamente scoperta.


venerdì 26 luglio 2019

Concorso Artistico Internazionale Amico Rom 2019

Carissime amiche ed amici lettori 
oggi vi segnalo un concorso davvero speciale, a cui sono affezionata, ho partecipato due volte con due racconti brevi ed entrambe le volte ho vinto, la prima una segnalazione e successivamente un terzo posto.


Il concorso è indetto dall'associazione Thèm  Romano',  il cui presidente è Alex Santino Spinelli, poeta musicista, laureato e docente presso l'Università di Chieti, l'associazione mira a far conoscere ed apprezzare il mondo rom, zingaro, un modo sconosciuto su cui prevalgono giudizi sempre negativi a prescindere, ma come in tutte le società c'è il buono ed il cattivo, peccato che a molti non interessa mai conoscere la parte buona.

Per questo vi segnalo il concorso, per abbattere gli stereotipi e  far conoscere il mondo dei Sinti e dei Rom, delle loro usanze e della loro cultura, un modo per vedere con i propri occhi e non quelli dettati dall'odio.

Il concorso è aperto a diverse espressioni delle arti:
Poesia - Narrativa - Teatro - Fotografia Disegno - Pittura - Scultura - Musica Saggistica - Video - Documentario - Film. 
OPERE EDITE ED INEDITE - 
PREMI SPECIALI anche PER BAMBINI E SCUOLE.

Concorso Artistico Internazionale Amico Rom 2019
Sezione A
Poesia in lingua romani standard o in uno dei dialetti.
Tema:
Libero
Copie:
6
Lunghezza:
max 50 versi
Opere ammesse:
3
Sezione B
Poesia in lingua italiana, inglese, francese, spagnola.
Tema:
il mondo romanò
Copie:
6
Lunghezza:
max 50 versi
Opere ammesse:
3
Sezione C
Racconto breve in lingua romani, inglese, francese, spagnola o italiana
Tema:
Il Mondo Romanò
Copie:
6
Lunghezza:
max 2 cartelle dattiloscritte (ogni cartella equivale a 1800 battute: 30 righe da 60 battute)
Opere ammesse:
1
Sezione D
Opera teatrale inedita in lingua romani, inglese, francese, spagnola o italiana
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
senza limitazioni
Opere ammesse:
1
Sezione E
Racconto o romanzo inedito in lingua romani, inglese, francese, spagnola o italiana
Tema:
concernente il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
senza limitazioni
Opere ammesse:
1
Sezione F
Tesi di laurea o Monografia in lingua romani, inglese, francese, spagnola o italiana
Tema:
concernente il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
senza limitazioni
Opere ammesse:
1
Sezione G
Disegno inedito con titolo eseguito singolarmente o collettivamente
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1 per ogni opera
Lunghezza:
Opere ammesse:
max 3 opere
Sezione H
Fotografia inedita, con titolo, in bianco e nero o a colori
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1 per ogni opera
Lunghezza:
Opere ammesse:
max 5 opere
Sezione I
Le pitture o sculture (con titolo)
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1 per ogni opera
Lunghezza:
Opere ammesse:
max 5 opere
Sezione L
Raccolta EDITA di poesia in lingua romani (o in un’altra lingua purchè contenga almeno due poesie ispirate al mondo romanò. n
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
1
Sezione M
Racconto EDITO (in una raccolta anche solo un racconto dedicato al mondo romanò) o romanzo (anche solo un capitolo riguardante
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
1
Sezione N
Teatro (anche solo un atto o una scena dedicato o ispirato al mondo romanò)n lingua romani, inglese, francese, spagnola o ital
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
1
Sezione O
Tesi di laurea o Monografia riguardante il mondo romanò n lingua romani, inglese, francese, spagnola o italiana
Tema:
il mondo romanò
Copie:
1
Lunghezza:
Opere ammesse:
1
Sezione P
Musica romanì o musica ispirata al mondo romanò
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Compact Disc, musicassette, dischi, partiture musicali)
Sezione Q
Video, film, documentari riguardanti il mondo romanò
Tema:
il mondo rom
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Quote di partecipazione:
Gratiuito
Premi:
Trofei, coppe, targhe e diplomi personalizzati
Premiazione:
04 Ottobre 2019
Presso il Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano il 4 Ottobre 2019

martedì 23 luglio 2019

Look letterario

Ciao cari lettori e lettrici
siamo in piena estate e periodo vacanziero, si parte per il mare, per la montagna o per i laghi, diversa destinazione, ma un unico imperante motivo ci accomuna tutti, nella valigia non può mancare un buon libro, anche più di uno.
Bene oggi vi segnala anche un look letterario, per dimostrare l'amore infinito per la lettura che si riflette su  di noi.
Iniziamo dal vestito, ovviamente dedicato per le donne:Scivola leggero e fresco, con le scritte sul tessuto somiglia ad un foglio di carta dove di solito annotate i vostri pensieri.

Abbinabili al vestito, questi splendidi orecchini che esaltano al massimo il vostro amore per la scrittura e la lettura, adatti sia per chi ha i capelli lunghi o corti. Sfiziosissimi.


 Dove mettere i libri da leggere con tutto il resto, se non in questa bella shopper verde dedicata alla giallista per antonomasia: Agata Christie?















Vietate le bottigliette in plastica, dentro la nostra bellissima shopper metteremo una borraccia di Harry Potter, da riempire di acqua e magari qualche busta di magnesio per essere bene idratate.













Non dimenticate uno splendido telo mare ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie, è multi uso, diventa telo mare, o sciarpa se avete fresco al lago o in montagna.
Per finire potete leggere sedute su una delle cinque panchine dedicate agli autori siciliani più noti nella città di Terrasini.

Buone vacanze allora dovunque siate.
Se poi volete potete anche leggere il mio romanzo: Amara Libertà





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Informazioni personali

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Lettrice accanita, scrittrice irregolare, gestisco un blog, una pagina ed un gruppo sempre con lo stesso nome: La Lettrice di carta. Amo i personaggi femminili e maschili tormentati, quelli che hanno un passato duro da raccontare, ma da buona lettrice non disdegno altri generi letterari. Non credo che possa esserci un libro brutto, ogni romanzo troverà sempre il suo lettore a cui la storia piacerà. Il mio romanzo preferito: Storia di una capinera di G. Verga.